Il rischio del segreto

By saradardikh

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Vincitore degli Wattys 2016 nella categoria piu' popolare. Aika è quella persona che non conoscerai mai veram... More

Sorpresa!
Prologo
Capitolo 1
Capitolo due
Capitolo 3
Capitolo 4
Io tubo
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Viva le lavagne
Capitolo 8
Capitolo 9
Cartaceo!
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Chiedo perdono
Capitolo 15 pt 1
Capitolo 15 pt 2
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
PEOPLE CHOICE AWARD #Wattys2016
Capitolo 19
Capitolo 20 pt 1
Capitolo 20 pt 2
Capitolo 21
CAPITOLO 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Sorry readers
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Jesh are back!
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Meet Sara
Capitolo 47
Meet Sara
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Ultimi MeetSara pompelmosi
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59 pt 1
Capitolo 59 pt 2
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
Chiarimenti
Capitolo 63
Baci scoperti is OUT
Capitolo 64
Capitolo 65
Epilogo
#MeetSara
Il rischio del segreto cartaceo!
#MeetSara

Capitolo 43

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By saradardikh

Capitolo 43

Damian's Pov

Scendo dalla macchina abbastanza nervoso, e mi sembra quasi assurdo ammettere che andare a trovare Emily, sia la cosa piu' normale che mi sia accaduta ultimamente.

E' come tornare indietro ad un pezzo della mia vecchia routine. Questi ultimi tempi sono stati totalmente condizionati da quella isterica dark con tendenze strane.

Da quel giorno che incontrai quella ragazza dai lunghi capelli scuri che mi lascio' il cerotto sulla panchina sembra essere cambiato qualcosa nella mia vita.

Chi avrebbe mai pensato che quella stessa ragazza fosse la migliore amica di Celine, che mi sarei ritrovato ad urlare, litigare, scappare e a malincuore, cercare di non ridere davanti alle sue battute e teorie stupide.

Aika sembra davvero vivere in un mondo a parte con delle regole tutte sue. Ora mi ritrovo fuori dalla clinica di mia sorella, e per la prima volta, l'unica cosa a cui penso non e' Emily...ma Aika.

Chissa' se Emily mi crederebbe se le raccontassi cio' che mi e' capitato la scorsa notte, a stento ci credo io figuriamoci qualcun'altro. Stefan non ci ha creduto di certo.

"Andra' tutto bene"

Mi immagino Aika mentre concentrata scrive quella frase ripetendola con convizione a se stessa. E' strano come le nostre labbra dicano che vada tutto bene e il resto del nostro corpo sta male.

Il peso sulla schiena sempre ricurva, gli occhi che bruciano, la mente incasinata, il cuore frantumato, l'anima stanca.

Riesco quasi a focalizzare le labbra rosee di Aika mentre dicono che andra' tutto bene.

Labbra che stavo quasi per baciare.

Labbra che alla fine ha baciato Lucas.

Lucas. Cosa prova per Aika? Perche' non ha mai detto niente? Lui e gli altri mi avranno chiamato una marea di volte ma non ho mai risposto.

Perche' e' scappata via senza dirmi niente? Come ha fatto a tornare a casa? Da una parte sono anche preoccupato, dall'altra penso che quel demonio riuscirebbe a cavarsela ovunque con chiunque.

Una demone si, e' proprio la parola che userei per descriverla! Una demone che cammina stretta nei suoi vestiti scuri e strappati facendo girare quelli che le camminano a fianco, ingannandoli con il suo sorriso malizioso, gli occhi di un freddo azzuro e la carnagione pallida.

Alla fine Aika e' la stessa ragazza che ti chiede se vuoi vedere le sue tette piuttosto che le sue ferite ma poi se le tocchi una spalla ti ribalta per terra.

Faccio un sospiro prima di entrare nella clinica e dopo aver scambiato qualche parola con la solita infermiera, incrocio il dottore di Emily, poco prima di entrare nella sua stanza.

"Signor Baker aspetti un secondo perfavore"

"Si?"

L'ultima volta che ho parlato con lui ero furioso per il fatto che si fosse messo d'accordo con la mia famiglia nel far ritornare Emily a casa. Alla fine non e' successo e da una parte mi sento uno schifo, visto che l'unico motivo per cui non e' tornata a casa, e' perche' ha avuto una ricaduta.

"Volevo solo dirle che Emily e' ancora un po' fragile...personalmente non ero d'accordo nel metterla in contatto con persone esterne ora come ora"

"Ma?"

"Ma ha insistito veramente tanto per vederla"

"Si l'infermiera mi ha detto che era urgente ma non e' successo nulla vero?"

Il cuore comincia a battermi al pensiero che ad Emily sia successo qualcosa. Non dovevo mancare cosi tanto!

"Nulla di particolare" sfoglia una cartellina "Emily vuole solo parlarle"

"Tutto qui?" chiedo rasserenato.

"Tutto qui" annuisce "So che gli incontri dei pazienti sono privati e come ben sa la privacy di Emily e' molto importante per noi, ma il suo benessere ancora di piu' "

"Non ho ben capito dove vuole arrivare" rispondo cominciando ad innvervosirmi.

"Se nella sua conversazione con Emily dovesse notare qualcosa di ambiguo o se le dicesse qualcosa che ritiene importante, la pregherei di scriverlo su questo foglio" mi porge un foglio con tutti i dati di Emily e un riquadro vuoto in basso.

"Non mi avete mai chiesto una cosa simile"

"Gia'..." il dottore si gratta la nuca "Emily ha avuto una ricaduta molto piu' grave del solito, proprio quando stavamo per rimandarla a casa per un breve periodo, quindi sono abbastanza turbato al riguardo. Se lei potesse trascrivere qualsiasi cosa che secondo lei e' diversa dal solito o che non va gliene sarei grato. Sono certo che Emily si aprira' molto piu' con lei che con chiunque altro qui"

"Emily mi odia" dico prendendolo contro piede "E lei lo sa bene"

"Emily non la odia" risponde sicuro "Emily sta male"

****

"Emily?" la chiamo appena entro ma non la vedo.

"Damian!" mi sorride alzandosi dal letto e abbracciandomi "Grazie per essere venuto"

"Oh...si prego"

È una reazione per me abbastanza inaspettata. Di solito Emily comincia a parlarmi, o anche solo a guardarmi, dopo un po' di tempo che io sono nella stanza, succede di rado che reagisca così tempestivamente alla mia entrata. Ad essere del tutto sincero credevo che l'avrei ritrovata in uno stato nettamente peggiore, il dottore e l'infermiera mi avevano dato questa idea.

"Vieni vieni!" mi trascina vicino al suo letto.

"Calma Emily" anche se in realtà sono felice della sua dinamicità.

Ci sediamo ai bordi del suo letto, mi prende le mani per poi guardarmi sorridente.

"Come mi trovi?"

"Bene bene" stringe le mie mani.

"Sembri stare proprio bene"

"Grazie"

Lascio le sue mani per sistemarmi meglio sul letto ma mi accorgo che la cartellina è caduta vicino alla porta. Sto per alzarmi per andare a prenderla quando Emily afferra la mia spalla e tutto il suo viso cambia.

"Dove vai?"

"Volevo solo prendere una cosa" rispondo allarmato al suo repentino cambio d'umore.

"Oh scusa..." si gratta il palmo della mano "Sono un po' agitata"

"Lo vedo, sicura di stare bene?"

"Si è solo che non è stato proprio un bel periodo"

Decido di lasciar perdere la cartellina è dedico tutta la mia attenzione ad Emily. Mi racconta che era contenta di tornare a casa, ma la sua contentezza era sovrastata dalla paura, e quest'ultima ha avuto la meglio. Noto che tiene per sé la maggior parte dei particolari, cerco di indagare al meglio ma allo stesso tempo non voglio insistere molto, la sintonia creata mi impedisce di farlo. Mi racconta che forse non era pronta ad uscire, che si è fatta del male, che le mancano tutti.

"Allora potresti chiedere di far venire qui qualcuno no?"

"Ma tu sei qui"

"Intendo qualcun'altro...tipo Stefan?"

"No!"

Le parole di Stefan durante la nostra litigata rimangono impresse nella mia mente. Emily non è solo mia sorella ma anche la sua, ma e' stato solo lui tra di noi a rimanere chiuso fuori da questa vicenda. Non solo l'unico che soffre in tutta questa situazione e ho fatto finta che non fosse così per troppo tempo.

"Non voglio che mi vedano così..."

Ma io posso vederti giusto? Vorrei domandarle. Io posso vederla perché è una punizione che mi infligge. Guarda cosa mi hai fato Damian guarda! Devi stare male.

"Tranquilla" le accarezzo i capelli.

"Mamma e papà come stanno?" chiede per cambiare discorso.

"Mamma si è fissata con i cibi vegetariani e biologici"

" E papà le da corda vero?" ridacchia.

"Come sempre. Stefan si sta preparando per un lavoro nuovo che gli hanno affidato, sarà una delle sue solite cavolate"

"Damian sai benissimo che Stefan fa il fotografo per agenzie importanti"

"Già ma mi piace screditarlo"

"Litigate ancora spesso?"

"Mmh nono" mento spudoratamente.

Mi chiede di Rick, Eric, Lucas, Blas e anche di Celine.

"E la ragazza della canzone?" rimango interdetto dalla sua domanda.

"Non fare quella faccia!"

"Non so di cosa parli."

"Si che lo sai, l'altra volta mi hai cantato quella canzone nuova che hai scritto, quella che non avevi finito."

"So a quale canzone ti riferisci ma non riguarda nessuna ragazza in particolare"

"Menti a me in questo modo?" chiede imbrociandosi "Almeno l'hai finita?"

Scuoto la testa un po' in imbarazzo ricordando che quella canzone l'ho scritta quando avevo appena conosciuto Aika e che non mi capitava da tempo di scrivere qualcosa di nuovo.

"Cantamela di nuovo perfavore, vai a prendere la chitarra e cantamela"

E in questo momento che sbarro gli occhi nel constatare che per la prima volta in assoluto ho scordato la chitarra mentre venivo da Emily.

"Damian?"

"Io ho...ho scordato la chitarra?"

"Cosa?" chiede stupita.

Forse e' perche' la chiamata e' stata improvvisa, mi sono vestito di fretta e nell'uscire ho dimenticato di prenderla con me, eppure non mi era mai successa una cosa simile.

Un pensiero nel profondo pero' mi dice che il pensiero della chitarra e' stato sostituito da quello di Aika.

Emily si allontana da me e si stende sul letto portandosi le ginocchia al petto.

"Emily mi dispiace" sussurro "E' stata solo una svista"

Vorrei prendermi a pugni da solo nel vedere tutta la sua felicita' scomparire mentre chiude gli occhi stringendosi a se stessa.

"La prossima volta la porto, lo giuro"

"Volevo sentirti cantare oggi"

L'unica cosa che riesco a dire e' che mi dispiace e che non so come mai mi sia scordato la chitarra.

"Finiro' la canzone e la prossima te la cantero' per intero" le dico deciso "Promesso"

"Okay..." sussurra senza aprire gli occhi "Ora vai"

"Emily io-"

"Damian vai" si gira dall'altra parte "Sono stanca...perfavore vai"

Mi alzo sconsolato dalla piega che ha preso il nostro incontro e nell'uscire raccolgo la cartellina che ho fatto cadere.

Osservo un'utima volta Emily prima di aprire la porta e dirigermi verso il bancone vicino all'uscita. Non trovo nessuno percio' prendo una penna che trovo sul bancone e comincio a scrivere sullo spazio 'note' del foglio che mi ha dato il dottore.

Se nella sua conversazione con Emily dovesse notare qualcosa di ambiguo o se le dicesse qualcosa che ritiene importante, la pregherei di scriverlo su questo foglio.

Rimango per un po' ad osservare quello spazio bianco che sembra pretendere da me delle grandi spiegazioni su Emily, spiegazioni che non riesco a dare nemmeno a me stesso.

L'unica cosa che ha chiesto da me e' stata una canzone e non sono riuscita a darle nemmeno questa.

Notes:

Emily e' sola.

Questo e' tutto cio che riesco a scrivere dopo essere stato in quella sua stanza troppo vuota, dove la cosa piu' ingombrante e' la sua solitudine.

Sono uscito dalla clinica quando la solita infermiera mi rincorre con uno foglio in mano.

"Qualcosa non va?"

"Hai dimenticato di firmare la tua visita ad Emily" mi porge il foglio "Lo fai sempre Damian" mi rimprovera dolcemente.

"Lo so lo so, ora firmo"

E' che quando esco dalla stanza di Emily o e' successo qualcosa di grave quidi me ne vado infuriato o talmente scoraggiato da non farci nemmeno caso.

"Tieni" mi porge una penna.

Sto per firmare sotto alla colonna di Emily quando noto che tra le mie tante firme c'e' n'e' una che non e' la mia.

Rimango letteralmente sopreso nel constatare che mia sorella ha avuto una visita al di fuori di me. Sto quasi per chiedere chi e' questa persona quando mi ricordo che per questioni di privacy l'infermiera' non me lo rivelerebbe mai, quindi decido di giocarmela in modo diverso.

"Alla fine ha avuto la visita che voleva a quanto vedo" esclamo sorridente indicando l'altra firma.

"Oh si, e' gia' un paio di volte che viene a visitarla"

"Mi fa molto piacere, Emily mi ha detto che ne e' stata contenta"

"Davvero? Effettivamente sembra un ragazzo davvero per bene"

Un ragazzo? Non riesco a capire.

Firmo molto' lentamente mentre osservo la firma sopra la mia e solo dopo svariati riesco a riconoscerla.

"Grazie mille" ritira il foglio dalle mie mani guardandomi in modo strano.

"Tutto bene?"

No che non va tutto bene.

Perche' Blas viene a trovare mia sorella in clinica?

****

Aika's Pov

Obiettivo piu' importante della giornata: trovare Damian.

Secondo obiettivo importante della giornata: convincerlo a stare zitto su tutto cio' che e' successo.

Terzo obiettivo: evitare qualsiasi contatto con chiunque altro, sopratutto con Celine per ora.

Tra mezz'ora ho una lezione e devo assolutamente partecipare ma devo anche urgentemente parlare con Damian.

Non avre mai pensato di dirlo, ma quanto vorrei avere una lezione in comune con Damian oggi, invece no!

So che e' qui perche' nel venire all'universita' ho visto la sua macchina parcheggiata di fuori, quindi deve perforza avere anche lui qualche lezione, ma quale?

Ancora sono senza telefono perche' Celine ha la mia borsa e spero vivamente che me l'abbia portata oggi. Ieri purtroppo ho sprecato tutto il mio pomeriggio a cercare di evadere dalle domande di zio Mark e poi distrutta completamente sono crollata a letto.

Ho avuto il terrore che Celine avrebbe chiamato zio Mark visto che non poteva contattare me perfortuna non e' successo.

Vedo miracolosamente una cresta bionda camminare nei corridoi e subito corro verso di essa.

"Lucky!"

"Buongiorno Aika" mi risponde sorpreso che sia venuta verso di lui.

"Come sta il mio biondo preferito?"

"Cosa ti serve?" mi domanda subito.

"Come sei intelligente" gli do una pacca sulla spalla "Sai dov'e' Damian?"

"Perche' vuoi saperlo?'

"Perche' mi hai baciata?"

"Sezione musica, secondo piano, aula prove"

Gli sorrido amabilmente e quando sto per andarmene mi ricorda il nostro piccolo patto.

"Non dirai niente riguardo al nostro bacio vero?"

"Come tu non dirai niente del fatto che sono uscita da casa di Damian e sono andata da Giuditta vero?"

"Scusa ma Jodie cos'ha detto quando ti sei presentata da lei in quel modo? Stara' zitta anche lei?"

"Tu vai tranquillo che Giuditta non dira' una parola"

"Hai in pugno tutti eh?"

Gli faccio l'occhiolino e poi scappo subito verso il secondo piano alla ricerca della sala prove. Che stia suonando la chitarra? Non ho mai sentito Damian suonare, Celine dice che e' molto bravo.

Sono arrivata alla sala prove, sto per bussare quando sentendo la voce di Damian mi fermo.

Sta cantando? Appoggio l'orecchio alla porta e dopo qualche secondo riesco sentire abbastanza bene sia lui che la sua chitarra.

"Ascolta mentre urlo, lo senti?

Grido il tuo nome e l'eco torna indietro

Tutto torna,tranne te,che non torni mai"

La sua voce e' roca, profonda ed addolorata.

"Oh oh oooh

E' troppo tardi"

"Il caldo diventa gelo.

Le urla sussurri.

Oh ooh"

Rimango appoggiata alla porta e ogni parte del mio corpo sembra gelarsi e sciogliersi allo stesso tempo nell'ascoltare un'insieme di sentimenti cosi contrastanti.

"Tocca le mia guance.

Bagnati con le mie lacrime.

Assapora il mio odio"

Sembra gridarti di rimanere con lui ma allo stesso tempo di andartene, esattamente cio' che mi trasmette quando canta, vorrei rimanere per ore a farmi cullare dalla sua voce e allo stesso tempo scappare da questa angoscia.

"Ascolta mentre urlo,lo senti?

Il grido perfora l'anima

E tu perfori il cuore

Tutto torna,tranne te,che non torni mai"

Mi sono sempre detta di provare tristezza per le persone che gridano e non vengono sentite, ma di quelle che gridano, vengono sentite ma ignorate comunque?

"L'incubo piu' grande"

" Incubo che grida

Che non sente nessuno..."

"Sparisci nel buio

Ascolta mentre urlo,lo senti?"

L'ha scritta Damian stesso? A chi si riferisce? Penso di aver scoperto un lato di Damian sentendo la sua voce che per la prima volta mi riscalda, attraverso delle strofe che ti paralizzano, dietro a questa porta che sembra poter crollare da un momento all'altro per la forza delle sue parole.

"Grido il tuo nome e l'eco torna indietro

Tutto torna,tranne te,che non torni mai"

Damian non e' solo un cantante, lui e' la musica stessa, perche' non canta sul palco? Perche' non incanta altre persone?

Purtroppo troppo assorta nei miei pensieri non mi accorgo che la canzone e' finita e che Damian apre la porta di scatto facendomi quasi cadere.

Mi guarda con uno sguardo serio e le braccia incrociate, credo sia piuttosto arrabbiato.

"Dove diavolo eri finita?"

****

Cinque minuti ci stiamo urlando e tirando contro oggetti a caso nella sala prove.

"Sei per caso impazzita?" mi dice da dietro la scrivania "Andare via da casa mia senza nemmeno avvisarmi?"

"Ma io ti ho scritto che 'andra' tutto bene' " ripeto annoiata.

"Cosa diamine vuol dire?" urla lui "Anche quando un omicida ti rapisce, ti dice che se fai quello che vuole lui andra' tutto bene, cio' non vuol dire che il giorno dopo non ti ritrovi uccisa e sepolta in giardino!"

"Ma che film guardi te?"

"Perche' sei uscita via in quel modo?" mi domanda ancora "Mio padre ha detto che sei letteralmente fuggita via"

"No guarda e' che io cammino molto veloce quindi a voi persone normali puo' sembrare che stia fuggendo ma sto solo passeggiando"

Damian sembra che stia per gridarmi di nuovo contro ma chiude gli occhi e fa un grande respiro.

"Senti Aika non sto scherzando, un uomo ci ha letteralmente rincorsi perche' voleva qualcosa da te e non e' nemmeno la prima volta, se non fossi ritornato indietro con la macchina saresti ancora li a lottare con lui. Ti ho portata a casa mia, per la seconda volta, e ti ho visto con i miei stessi occhi curarti le ferite alle gambe. Ho dormito tutta la notte su un pavimento perche' tu sei una stramboide e tu il giorno sparisci senza nemmeno dirmi nulla? Un conto e se sparisci in un giorno qualsiasi come fai sempre ma dopo quello che e' successo?"

"Hai ragione"

"No Aika quest...cosa? Davvero?" chiede stranito.

"Si" annuisco "Avrei almeno dovuto avvisarti"

"Cosa c'e' sotto?" assottiglia gli occhi.

"Nulla. Ti ho immischiato in una situazione pericolosa che ancora non so gestire nemmeno io, mi dispiace molto. E mi dispiace non averti detto che me ne stavo andando"

"Oh..." mi guarda sopreso "Cioe' si!" continua con un tono piu' duro "Certo che ti dispiace!"

Nell'avvicinarmi a lui il mio piede rimane incastrato tra i fili degli amplificatori e inciampo letteralmente su Damian.

Il suo petto attutisce la mia breve caduta e nel reggermi la sua mano finisce nella parte bassa della mia schiena.

Sono state poche le volte in cui i nostri visi sono stati cosi vicini: la prima volta che Damian e' venuto a parlarmi quando sono arrivata a Boston dove la rabbia era frapposta tra noi, la seconda nel bagno dei maschi dove si respirava solo l'aria di un bacio e questa dove sono cosi vicina da sentire il suo odore entrarmi nelle radici.

Le parole della canzone che ho sentito mi paralizzano mentre guardo gli occhi verdi di Damian e nemmeno lui sembra volermi spostare.

"Come...come si chiama la canzone di prima?"

Non mi risponde e la sua mano sale dalla parte bassa della mia schiena fino a salire alla base del mio collo con estrema lentezza senza mai smettere di guardarmi.

"Grido" risponde e il suo respiro soffia sulle mie labbra.

La prima volta che ho visto Damian alla fermata mi sono detta: questa rabbia e' uguale alla mia. Cosa proverei nel baciare le labbra di qualcuno come me?

Stringo il pugno quando la mano di Damian si infila tra i miei capelli, il mio corpo e' caldo e vorrei appoggiare la mano sulla sua guancia solo per sapere se anche lui lo e'.

"Ehm scusate" qualcuno alla porta tossisce "Ho prenotato la sala prova per la prossima ora"

Mi stacco bruscamente da Damian allontandomi e lui indietreggia fino a sbattere contro la lavagna.

"Scusate non volevo disturbarvi ma sono di fretta" ripete la ragazza in imbarazzo.

"Scusami, prendo le mie cose e ce ne andiamo" risponde velocemente Damian.

Sento la testa girarmi percio' esco dalla sala decisa a prendere un po' d'aria. Sento lo sguardo di Damian seguire la mia uscita in silenzio.

Vorrei andarmene via e non farmi vedere per tutto il giorno ma devo aspettare Damian per parlargli assolutamente.

Osservo le sue mani mentre le passa tra i suoi capelli scuri, le vene del braccio durante lo sforzo nel sollevare le casse ma solo quando vedo lo sguardo della ragazza alla soglia della porta mi accorgo di quanto Damian sia sinceramente bello.

Dai capelli sempre spettinati, gli occhi da felino, i lineamenti duri , la mascella proporzionata alla forma di ogni muscolo del suo scorpo armonica.

La ragazza dice che puo' fare con tutta calma e gli chiede che corsi frequenta, ma lui le risponde solo che adesso le libera lo spazio, in un tono indifferente, e lei rimane abbastanza delusa dalla sua risposta.

Mi vergogno nel constatare, per la seconda volta, che se Damian mi avesse baciata io non mi sarei sotratta.

Quest'ultimo esce dalla sala con la chitarra sulla schiena e un borsone nella mano, mi fa cenno di andare e io lo seguo in silenzio.

Posso quasi affermare che Damian e' uno di quei ragazzi con cui non sai mai come comportarti. Non l'ho mai visto accettare le avances o provarci con qualcuna, ma ho visto piu' volte gli sguardi che le ragazze gli dedicano. Non sono come quelli che dedicano a Rick, Blas e gli altri, della serie: fighi, potrei buttarmi e vede come va! Sono piu' sguardi da: come vorrei avvicinarmi a lui ma non me la sento di buttarmi.

Come se vedessero che con Damian sarebbe una cosa troppo complicata.

Osservo la chitarra sbattere sulla sua schiena massiccia e la canzone mi torna di nuovo in mente come un tormentone.

Ripeto alcune delle frasi che ho sentito volendole stampare nella mia memoria ma purtroppo so che scordero' la maggior parte della canzone tra poco.

Vorrei aggrapparmi disperatamente ad essa.

Ho sempre avuto il pensiero che mi assomigliasse molto e ora il mio pensiero e' sempre piu' sicuro.

Damian Baker sembra una cosa proibita che vuoi intensamente ma hai paura di afferrare, ma l'unica cosa che ora incute paura a me e' il fatto che forse voglio afferrarla anche io.

*****

Spazio Canallo: cane+cavallo


Blas che va a trovare Emily?

Aika che forse sta cominciando a provare qualcosa per Damian?

Ditemi un po' voii

****

La prossima settimana annunciero' le prime due date del #MeetSara!

Lo annunciero' prima su instagram e Facebook e poi lo diro' su wattpad, quindi aggiungete il vostro follow al mio insta (sara_dardikh) o qui su wattpad per sapere quali saranno le mie prime due date ufficiali!

Non vedo l'ora di abbracciarvi  e conoscervi <3

****


Al prossimo capitolo! Pompelmi a tutti xX


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