The Mirror of Dark Memories

By sofisemmi

27.3K 1.6K 1.2K

ATTENZIONE: questo libro contiene spoiler Non leggete se: •non avete finito The mirror of the soul e non stat... More

Saga degli specchi
Prologo
⭐️Shannon McCartney⭐️
⭐️Andrew Fox⭐️
✨AU: Il pov del muro
✨AU: Il dente fatato
✨AU: I tre spiriti
☀️Shadows: Capitolo VI - Emery

☀️Soul: Capitolo VIII - Andrew

1.7K 151 44
By sofisemmi

Capitolo VIII, The mirror of the soul.

Capitolo dedicato a WinterSBlack 😊 Un corto spezzone di Soul, benvenuti ai vecchi tempi!

Andrew's point of view

Settembre, l'inizio di un nuovo anno scolastico.

Sbadiglio e fisso respirando piano i raggi solari che filtrano dalle finestre oscurate per la notte. Di prima mattina ho sempre mostrato un temperamento frizzante, ma in questo momento mi ritrovo a stringere con forza le mani, infilzando la mia carne con le unghie, che si sono affilate grazie al mio potere.

Decido di alzarmi e mi dirigo, passandomi le dita nervosamente tra i capelli, verso il bagno. Sono solo, nessuno divide la stanza con me. È strano pensare che sia trascorso un anno da quando la mia vita è cambiata. Un anno in cui ho imparato ad accettarmi, ad amare i miei viaggi all'ultimo secondo, le mie avventure.

Accendo la luce e mi immobilizzo davanti alla mia immagine riflessa allo specchio. Il mio respiro si accelera immediatamente, mentre il bianco riporta a galla il rosso; rosso come il sangue che vidi quel giorno. Il pavimento era rosso, così come il suo corpo.

«Avanti, volpe» mormoro, scuotendo la testa. «Va bene così» aggiungo, prima di fiondarmi sotto al getto caldo e confortevole della doccia.

Va bene, anche se niente va bene.

Ho impiegato l'intera estate per recuperare me stesso ed ora non posso gettare nel gabinetto ogni singolo progresso, dopo tutti i pianti e le notti insonni, non posso cadere ancora. Ho solo bisogno di altro tempo e poi riuscirò di nuovo a camminare tra le persone senza cercare il suo viso, così simile al mio, tra la folla. Proprio adesso che sto avanzando tra i miei compagni di accademia e riconosco i quadri appesi alle pareti e saluto appena qualche sguardo che incrocio, so che non riuscirò a percorrere questi corridoi senza inciampare in ricordi pungenti.

Si vocifera che un tipo buio sia riuscito a partecipare al discorso del preside ieri, che sia stato quindi accettato qui, nonostante la decisione del corpo docenti e del dirigente di negare all'accesso a tutti quelli come loro. Mi chiedo se sia uno di queste persone; spero per lei di no, perché potrei dare di matto, per davvero.

Non voglio più avere a che fare con nessuno di loro, mai più.

Dicono che quella ragazza ancora non lo sappia, che non sappia di essere un mostro. Forse è sbagliato, ma la cosa non mi tocca, anzi vorrei essere io stesso a dirglielo. Dopodiché la lascerei nel suo brodo di ombre e meschinità. Altro non si meritano, se non questo.

Salgo le scale velocemente ed entro nella sala d'attesa per i nuovi arrivati. Si devono sottoporre ad ulteriori test per accertare definitivamente la tipologia di potere che possiedono. Non c'è mai troppa precauzione, così ha ribadito ancora il preside Collins, lo stesso uomo che ha deciso di evitare di restaurare l'ala est della biblioteca, in onore di mio padre, per ricordare.

«Ricordare che quell'incompetente ha permesso che tutto ciò accadesse» sussurro, sprezzante.

Si sono ribellati, hanno diffuso terrore ovunque, si sono presi la vita di mio padre ed ora sono scomparsi. "Li stanno cercando, Andrew. Il nulla è sulle loro tracce", mi ha ripetuto la professoressa Astrid, con un sorriso incoraggiante. Ma non ho nessun bisogno delle loro parole di conforto e nemmeno di un abbraccio, non del loro.

Mi accomodo su una sedia, tenendo lo sguardo basso sulle mie ginocchia. Le mie ossute ginocchia, che ora si muovono al ritmo di una canzone che aleggia nella mia testa da un po'. Ma dove l'ho sentita? Proprio non ricordo. Sfrego i palmi sulla maglietta e sospiro, cercando di ricordare.

Di colpo ho un'illuminazione e sorrido spontaneamente.

Sollevo una mano e sfodero le mie unghie magiche, iniziando a graffiare l'aria con movimenti eleganti, a ritmo con il motivo che canticchio mentalmente senza sosta. Nonostante l'allegria della canzone, però, le mie labbra si serrano, portando serietà sul mio viso.

È a questo punto che mi accorgo di essere osservato da qualcuno.

«Andrew Fox?» sussurra qualcuno con evidente stupore.

Alzo gli occhi e rimango un attimo stupefatto nel rendermi conto che di fronte a me c'è proprio Shannon McCartney, la stessa che a scuola pasticciava i suoi quaderni con la penna, la stessa che veniva additata come "strana" e poi però guardata con falsa dolcezza, non appena il fratello la cercava; la stessa ragazza che mi aveva riservato un'occhiata confusa alla mia uscita trionfale dal liceo. È davvero qui?

Dopo tante sorprese devastanti, eccone una che mi colpisce senza distruggermi ancora.

Mi riprendo dallo shock iniziale e le sorrido ampiamente. «Shannon McCartney! Facevamo lo stesso corso di chimica, vero?» affermo, aprendo e chiudendo le mani per ritrarre il mio potere.

Lei annuisce e accavalla le gambe, squadrandomi curiosa. Noto subito come i suoi occhi castani si focalizzino sulla mia chioma candida. «Che hai fatto ai capelli?» chiede, infatti.

Arriccio una ciocca attorno a un dito e penso a qualche risposta leggera. «Be', diciamo che i tagli infradimensionali hanno avuto questo strano effetto.» Il che non è una bugia, ho solo omesso dei piccoli e insignificanti dettagli. Già, sicuramente questo avrà pensato l'assassino di mio padre: una vita è insignificante.

Vedo confusione nel suo sguardo, però si limita a sorridere e annuire, cosa che mi fa scuotere la testa divertito.

«Come mai sei qui? Sei andato via da scuola un po' di tempo fa... non devi fare il test. Giusto?» mormora, mentre mi scrocchio le dita, dato che le mie unghie continuano a prudermi. Dannazione, devo smetterla di pensare ai fatti di Maggio.

«Sono qui per chiedere un permesso al preside, dovrò aspettare un po' ma ne varrà la pena.» Le sorrido. «Sai, tu invece non sei affatto cambiata» aggiungo, anche se riconosco che anche i suoi capelli sono cambiati. Ora sono più lunghi... ma dove le arrivano? penso, stupito.

Corruga le sopracciglia. «No? Nemmeno un pochino? Beh, perlomeno sono ancora umana... per ora.»

Inizio a ridere per tranquillizzarla, trovandomi poi curioso di sapere che tipo poteri nasconda, così glielo chiedo e lei perde il sorriso.

«Be', a dirla tuta so solo che riguarda la mente» afferma, sconvolgendomi.

È lei? No, non è vero. Shannon, una di loro? Eppure non ha senso: il suo carattere non nasconde... Una voce, però, mi ricorda che io in fondo non la conosco affatto.

«Uh, allora sei tu. Nella scuola dicono che c'è un probabile tipo buio» dico, grattandomi il mento.

Quanti altri scherzi ha in serbo per me la vita?

«Non ti piace l'idea?» aggiungo, notando i suoi occhi sgranati dal terrore. Sa cosa significa, quindi?

«Quale? Di avere quel tipo di potere? Non è proprio così... solo che non mi pare che sia qualcosa di apprezzato qui dentro» afferma, abbassando lo sguardo.

Annuisco senza dire più niente. Non so proprio come confortarla. Sto ancora metabolizzando la notizia e non è un processo immediato. Non lo è. Niente è più immediato.

«Chissà se lo sono davvero... Ma scusa, non c'è nessun altro come loro qui?» domanda, facendomi rimanere di sasso.

Non sa assolutamente niente. Ed è strano. È strano solo il fatto che sia qui dentro senza sapere cosa sia con certezza, com'è possibile? Pensavo di aver chiuso con le stranezze, di aver toccato con mano l'apice, ma evidentemente non sarà così.

«Ah, allora non lo sai. Shannon, l'anno scorso sono successe varie cose.» Mi guardo attorno, ancora. Non lo devo cercare, basta Andrew. Non parlare, se parli poi ricordi. Ma le mie labbra non mi ascoltano: «Tutti gli studenti con questo potere sono stati cacciati e...»

«Shannon McCartney!» trilla una voce, interrompendo il mio discorso e lasciandomi perplesso. Che cosa mi prende?

Shannon sospira e si alza molto lentamente dalla sedia, quasi come se avesse paura di andare in contro al suo destino. Cammina a testa bassa verso l'uomo in camice che la attende alla porta.

«Ehi, Shan!» la richiamo, facendola girare. «Io non credo che tu sia come loro.» Ne ho visti di mostri, ne ho visti di sguardi come i loro, ma lei non è così.

Mi sorride ed io le strizzo un occhio, dopodiché sono di nuovo solo con i miei pensieri.

Osservo la sala con occhi diversi, ricordando quando ci entrai meno di un anno fa. Mio padre era seduto proprio al mio posto e continuava a parlare, sembrava non voler finire mai. Era da tanto tempo che non dialogava con me in quel modo, forse perché io avevo deciso cocciutamente di rifiutare ogni sua chiamata. Parlava con gli occhi chiari fissi nei miei, che lo guardavano infastiditi.

Continuava a ripetermi "Tieni le mani ferme, non pensare di voler fuggire, altrimenti accadrà davvero", ma quello che non poteva sapere era che non avevo nessuna intenzione di andarmene, anche se lo avevo detto più volte.

Mi ero finalmente allontanato dalle cattive abitudini, dai brutti posti, ed ero lì con lui.

Mia madre ci sorrideva raggiante, appoggiata al muro, e aveva tirato fuori il telefono per scattarci delle foto. Eravamo assieme, noi tre, come una famiglia. Al di là di quella porta c'era il mio futuro e sorridevo al solo pensiero, sebbene fossi spaventato.

Per questo motivo le fotografie mi piacquero davvero, perché eravamo solo noi.

Ora, invece, sono solo io.

Settembre, l'inizio di un nuovo anno, penso distendendo le gambe, l'inizio di altre stranezze.

Lo so, non vi lascio mai in pace haha infatti eccomi qui con un aggiornamento a sorpresa😊

Vi manca il primo libro?

A me tantissimo... Non sapete quante cose cambierò, quando lo revisionerò. A volte sogno di renderlo cartaceo, sarebbe davvero impensabile haha

Buon week-end a tutti!

Sof🔥

Continue Reading

You'll Also Like

Bianca By Grace

Paranormal

31.6K 1.2K 38
"Non voglio certo che tu sia la mia più bella cosa mai successa" Francesca ha diciannove anni, frequenta l'ultimo anno del liceo e finalmente sta per...
136K 9.2K 83
Sequel di Dark plume- La comunicante. Se non avete letto il primo libro vi consiglio di farlo perché già dalla des...
109K 4.8K 25
Nelle campagne londinesi dell'ottocento vive Eleanor Donato, figlia di un noto membro dell'aristocrazia. All'età di diciassette anni, viene promessa...
462K 22.3K 51
Siria, una demone cresciuta nel mondo degli umani con i suoi genitori. Sono stati esiliati da Lucifero perché suo padre è stato accusato per reati ch...