Kitten's Secret {Muke Clemmin...

Itstomlinsoff

346K 31.5K 72K

"Sei... sei un kitten?" "Uhm.. N-no.. ti pare?" "Le tue orecchie nascoste dal capello non sembrano d'acco... Еще

Prologue
1. Little Kittens in a Big World
2. They say I'm.. weird
3. You look like a Kitten
4. This isn't Over, Kitten.
5. He's strange too.
6. Afraid
7. What the fuck are you doing here?
8. Captured...?
9. You are MY kitten now
10. I don't want to lose them...
11. Should I kiss this beautiful Kitten?
12. By the way, that surname sucks
13. Mission Impossible, maybe
14. Let me Kiss You
15. Nightmares
16. Changes
17. Nervous Kitten
18. I Need You, Cal
19. Feeling Safe in His Arms
20. Cuddle me... and please... Kiss me
21. Think about your real life...
22. Why do you... protect me?
23. Take care of Me
24. Do you know what is a Dom?
25. I Hate You
26. It's my Fault...
28. No, you can't.
29. Phoenix calls Silente
30. Can you hear Me?
31. Through The Dark
32. Night's End
33. Lies...?
34. I'm sorry, Harry
35. And... I'm sorry.
36. Gotta Get Out
37. This isn't a Film.
38. Over Again
39. Happily
40. Do you want me?
41. Don't leave me...
42. Being Me
43. Sometimes They Come Back
44. Chance
45. Never had someone who loves me the way you Do
46. Invisible
47. I want to follow You, Everywhere.
48. Moonlight
49. Afraid of Tomorrow
50. I don't want to lose you, Brother.
Epilogue

27. We Must Save Him!

5.7K 588 1.1K
Itstomlinsoff

Harry mugolò sentendo un dolore terribile alla testa. 

Aprì pian piano gli occhi notando di essere in un luogo che non aveva mai visto, stava disteso sopra un materasso sudicio. Nella stanza non vi era altro che quello e due ciotole dove in una c'era l'acqua e nell'altra dei biscotti.

Harry si alzò confuso come non mai cercando di non cadere, infatti in poco tempo le sue mani finirono contro il muro per sorreggersi. Cercò di camminare quando d'un tratto notò che non poteva continuare perchè tirato da qualcosa.

Sgranò gli occhi quando si toccò il collo e sentì il freddo del metallo... Aveva un collare di metallo attaccato ad una catena impiantata al muro. 

"Ma che cazzo?" quasi balbettò guardandosi attorno "HEY.... HEY! C'E' QUALCUNO?" esclamò tremando leggermente notando di avere addosso i vestiti della sera scorsa, ma le orecchie erano perfettamente in vista, e questo lo fece allarmare abbastanza

Si sentirono dei passi sempre più vicini e Harry deglutì pesantemente sentendosi totalmente in ansia. La porta si aprì e due uomini entrarono guardando Harry dalla testa ai piedi 

"Ecco la nostra nuova merce" disse l'uomo all'altro che annuì 

Un uomo, dagli occhi neri ed i capelli biondi, era vestito con un completo blu, mentre l'altro aveva addosso dei pantaloni strappati ed una maglietta nera.

"Mh" disse il biondo guardandolo dalla testa ai piedi per poi rivolgersi di nuovo a lui "Stato?"

"Chi siete?" chiese Harry ed il biondo lo guardò seccato per poi riconcentrarsi con il rifornitore 

"Nuovo in tutto, eh?" chiese e l'altro deglutì

"Signore, non sappiamo come, ma solo negli ultimi tempi abbiamo riconosciuto dei Kitten ancora liberi in città" disse "Quindi si... è nuovo"

Il biondo sbuffò "Beh, sbrigatevi ad insegnargli tutto, la prossima settimana abbiamo l'asta" disse semplicemente e Harry sgranò gli occhi 

"Cosa?" sussurrò il Kitten ed il rifornitore annuì all'uomo in abito per poi concentrarsi sul riccio

"Bene, bene..." disse sorridendo avvicinandosi ad Harry, che automaticamente indietreggiò e soffiò incazzato mentre le sue orecchie si abbassavano 

"Come ti chiami, Kitten?" chiese ed Harry si concentrò sull'uomo biondo

"Harry Styles" disse serio "Ed ora spiegatemi perchè ho un fottuto collare e sono qui" 

"Però, cresciuto come un umano ed un Kitten libero... Sarà un po' difficile" disse l'uomo mentre il rifornitore ridacchiava facendo allarmare Harry 

"Liberatemi, adesso" soffiò incazzato il riccio 

"Mi dispiace, ma tu sarai il nostro pezzo grosso dell'asta... Uno splendido Kitten diciottenne appena addestrato... Non vedo l'ora di sentire le offerte salire e salire solo per averti" disse sorridendo facendo raggelare il sangue al Kitten

"Ma... io, non sono un oggetto" disse Harry ed i due risero 

Il rifornitore staccò la catena dal muro ed Harry subito cercò di correre via, ma egli lo tirò facendolo indietreggiare

"LASCIAMI!" Urlò Harry mentre i due ridevano 

"Avrai molto di cui occuparti, insegnagli almeno il minimo, hai poco tempo, e lui deve essere pronto all'asta, okay?" chiese il biondo mentre afferrava il mento di Harry costringendolo a guardarlo negli occhi 

"Ho i miei diritti" ringhiò Harry e l'uomo lo guardò sorridendo

"Sei un Kitten, in questi tempi non sei nient'altro che un oggetto splendido, hai solo vissuto una realtà non tua" Harry lo guardava con gli occhi lucidi spaventato come non mai e l'uomo sorrise "Vedi di addestrarlo, e non andarci troppo pesante, è alle prime armi" 

"Sarà un piacere" disse il rifornitore mentre l'uomo in completo lasciava il mento di Harry e se ne andava lasciandoli solo.

"LASCIAMI ANDARE, NON SONO UN FOTTUTO OGGETTO, NON LO SONO!" esclamò Harry cercando di dimenarsi dalla presa dell'uomo, che rideva sotto la sua disperazione. Era una routine per lui, sentire le lamentele dei Kitten 

"Guardati attorno" sussurrò l'uomo una volta aperta una stanza facendo raggelare il sangue ad Harry, che chissà quanti battiti perse quando notò un sacco di Kitten con dei collari di metallo al collo accucciati, altri che giocavano a palla, altri che mangiavano dalle ciotole "Non siete persone, siete oggetti che portano tanta ricchezza a noi, dimentica tutta la bugia che hai vissuto... Il vostro tempo da liberi è finito tanti anni fa" gli sussurrò costringendolo a guardare tutti i volti dei Kitten che avevano leggermente sorriso amaramente ad Harry come "benvenuto"

Harry si morse il labbro cercando di reprimere le lacrime perchè...

Stava succedendo... di nuovo.

Era stato strappato via dalle persone che amava e che... probabilmente... non avrebbe mai più rivisto.

***

"Ecco a lei" dissi con il sorriso più finto che avessi mai fatto mentre poggiavo la tazzona di caffè sopra il tavolo del cliente

"Come mai oggi chiudete molto prima?" chiese il cliente mentre sorseggiava ed io feci spallucce 

"Mi dispiace, ma purtroppo il mio capo ha deciso così" risposi e l'uomo sospirò annuendo mentre sorseggiava il caffè.

Mi girai e guardai l'orario. Mi morsi il labbro nervosamente, mancavano circa venti minuti alle 17, ed il locale già stava servendo gli ultimi clienti della giornata.

"Michael, per favore, occupati dei tavoli fuori" disse Ashton avvicinandosi a me mentre teneva quattro piatti con dei dolci sopra.

Mi fece cenno con la testa di alcuni tavoli da servire per poi sospirare "E poi, per favore, pulisci quegli altri" continuò ed io annuii velocemente 

"Sisi, serve una mano? Ce la fai?" chiesi indicandogli i piatti e lui sorrise dolcemente 

"E' tutto okay, grazie mille" sussurrò dandomi un bacio in guancia facendomi chiudere gli occhi divertito

"Ash" ridacchiai mentre lui rideva facendomi l'occhiolino ed elegantemente raggiungeva i clienti a cui consegnare le ordinazioni 

Notai quanto il sorriso con tanto di fossette di Ashton influenzasse la gente. Sorridevano davanti alla semplice bellezza, gentilezza e simpatia che lui emanava. Ashton diceva tanto che eravamo io ed Harry le mascotte del Cafè, ma la verità è che anche lui faceva la sua parte.

"E' un figone" 

Sobbalzai notando Lauren accanto a me sospirare, risi e lei si schiarì la voce

"Lauren" la richiamai quasi come un rimprovero e lei sospirò 

"Andiamo, è così bello, forte, cavaliere" elencò guardandomi in cerca di approvazione per poi sbuffare "Bah, ovviamente a te frega cazzi, hai quell'altro figo biondo" disse ed io arrossii leggermente 

"V...Vado a lavorare" borbottai e lei rise leggermente scompigliandomi i capelli cercando di non toccarmi le orecchie 

"Sese, non mi scappi, ancora mi devi raccontare cosa avete fatto voi due soli soletti" disse sorridendo maliziosamente ed io risi nervosamente 

"Lauren" la richiamò Ashton raggiungendoci poggiando le mani ai fianchi con fare autoritario

"Si, Ash, scusa" borbottò Lauren e Ashton le sorrise 

"Tranquilla, solo... Sbrighiamoci, e ricorda che domani siamo chiusi, hai la giornata libera" disse dandole un buffetto quasi come se fosse una bambina e lei annuì con un grande sorriso

Riprendemmo tutti a lavorare e finalmente l'orario di chiusura arrivò rendendomi sempre più nervoso. 

Io ed Ashton salutammo Lauren per poi sospirare e guardarci attorno. Il locale era completamente vuoto ed il mio cuore si strinse sapendo che non avrei visto quella giornata un Harry sorridente ritornare da scuola come se fosse rimasto bambino...

"Spero che venga... Sennò saremo noi ad andare da lui" sospirò Ashton ed io annuii leggermente triste 

"Anche io" borbottai abbassando lo sguardo e lui allungò il braccio al mio fianco mentre con la mano dell'altro mi pizzicava la guancia 

"Hey" mi richiamò ed io alzai lo sguardo ritrovandomi il suo sorriso "Andrà tutto bene, lo troveremo, Mikey, promesso... E' mio cugino... tuo fratello... Andrà tutto bene" ripetè sicuro ed io annuii 

"Mi manca..." borbottai mentre mi torturavo le dita 

"Anche a me, vi voglio un mondo di bene... siete la mia famiglia... E credimi" mi guardò negli occhi "Non permetterò a nessuno di farvi del male... Ritroveremo Harry... promesso" disse ed io annuii per poi abbracciarlo con le lacrime agli occhi 

"L'ultima cosa che mi ha detto è stata un Ti voglio Bene, ed io... io non gli ho risposto perchè è corso via... Dici... Dici che lo sa che io gli voglio bene?" chiesi tremando leggermente sentendo così tanto quel peso sul cuore... Harry era come un fratello per me, non... non potevo perderlo, non anche lui

"Michael" sussurrò Ashton stringendomi a lui facendomi leggermente rilassare, i suoi abbracci riuscivano sempre a tranquillizzarmi, a contenere le mie lacrime... Per me ed Harry era la nostra ancora, e lo sarebbe sempre stato "Lui sa che gli vuoi un mondo di bene, come voi sapete che io farei di tutto per proteggervi" disse staccandosi leggermente sorridendomi 

"E sopratutto quanto io vi voglia bene, siete i miei fratellini" disse dandomi un buffetto sulla guancia facendomi sorridere

"Hey!" io ed Ashton ci girammo notando Luke, Calum e Louis entrare con ancora addosso lo zaino

Luke appena mi vide, mi abbracciò e mi strinse dandomi tantissimi baci sul viso mentre io cercavo di trovare nascondiglio da tutto fra le sue braccia "Tutto bene, kitten?" sussurrò amorevolmente ed io feci spallucce accoccolandomi meglio a lui

"Mi manca..." sussurrai 

"Lol, da non meno di un giorno" precisò Calum per poi schiarirsi la voce notando Ashton guardare male Louis

"Allora, tu hai da spiegarci delle cose" disse il riccio e Louis lo guardò negli occhi per poi spostare lo sguardo a Luke e Calum

"Anche voi" disse e Luke si staccò da me che quasi miagolai irritato notando il distacco "Non sapevo che Michael fosse un kitten... E neanche tu me l'hai detto" osservò e Luke alzò gli occhi al cielo

"Erano cazzi miei, e tu eri abbastanza fissato con Harry... Perchè avevi capito fosse un kitten, vero?" chiese Luke serio come non mai mentre Calum sospirava 

"Sentite" Calum attirò l'attenzione di tutti serio come non mai "Al posto di fare le teste di cazzo, e fare la coppietta del Perchè non me l'hai detto, perchè non ci concentriamo sul vero problema che dobbiamo risolvere? Coglioni" decretò nascondendo le mani dentro le tasche dei suoi jeans con nonchalance per poi notare tutti noi bloccati.

E cercò di non mandare a fanculo la virilità quando notò Ashton guardarlo intensamente e sorridergli come incredulo quanto felice di aver sentito quelle parole dette da lui.

"Ha ragione" disse Ashton schiarendosi la voce "Andiamo in camera mia allora"

"SIII" esclamò Calum per poi schiarirsi la voce "Volevo dire, si."

Salimmo velocemente le scale entrando poi nel nostro appartamento. Louis sembrava nervoso come non mai, non parlava e non guardava nessuno negli occhi... Sinceramente: da un lato avevo paura di sapere cosa voleva dire con quel "E' colpa mia", ma è anche vero che dovevo capire cosa era successo al mio fratellino.

"Benvenuti nella mia stanza" disse Ashton ironico e tutti velocemente si sedettero su alcune sedie, che lui stesso aveva sistemato.

"La situazione è questa" disse Luke mentre mi stringeva la mano come per cercare di confortarmi. Sorrisi mentre guardavo le nostre mani intrecciate per poi concentrarmi su quegli occhi blu fissi su Ashton "Harry ieri sera è uscito, ma non si è fatto più vivo"

"Il cellulare è impossibile da trovare?" chiese Louis nervoso mentre si torturava le dita delle mani notando le foto e le diverse mappe sulla parete della stanza di Ashton.

"Ho provato a rintracciarlo, ma ogni codice di segnalazione che ho dato all'archivio mi ha dato delle coordinate sbagliate e completamente illeggibili" spiegò e Louis restò per un attimo perplesso 

"Ha detto che non è possibile rintracciarlo" disse Calum come se avesse tradotto e Louis annuì

"Bastava dire quello, cazzo" borbottò portandosi le mani ai capelli e scombinandoseli nervosamente. Si mordeva il labbro guardando il viso di tutti come se si sentisse oppresso... nel mirino... Ma la verità era che noi volevamo semplicemente sapere dove fosse finito Harry...

"Sei un babbano di merda" disse Calum ridacchiando e Louis ruotò gli occhi 

"Cal, smettila" disse Luke mentre mi accarezzava, senza notarlo, il fianco facendomi quasi fare le fusa. Mi accoccolai meglio a lui e sospirai cercando di trovare un po' di tranquillità

"Non è colpa mia se tu perdi la tua vita a nerdare" disse Louis acido come non mai e Calum ridacchiò 

"Lo vedi quel planisfero?" chiese puntando il dito al planisfero e Louis annuì con fare ovvio "Ecco, quella è la vastità del cazzo che me ne frega di quello che pensi tu"

"Cal" borbottai e lui mi guardò scocciato 

"Andiamo!" esclamò nervoso per poi notare Ashton guardarlo serio "Okay... la smetto" si schiarì la voce ed il riccio sorrise 

"In ogni caso, spiegami che ci fa lui qui" disse Luke a me che feci spallucce 

"Sa qualcosa" mi giustificai e Luke ridacchiò 

"Louis che sa qualcosa, adesso ho timore" gli detti un pugnetto e Louis sorrise acido 

"Già, come se tu fossi ad un livello diverso" 

"Hey, non toccare il mio migliore amico o giuro che ti lancio un Levicorpus che ti faccio arrivare le palle in faccia" disse Calum assottigliando lo sguardo

"Uuuuh, forza, voglio vedere da dove la prendi la magia"

"Uuuh, non ho bisogno della magia per castrarti, UUUUH"

Ashton si alzò mentre noi discutevamo e velocemente ritornò con dei dolci insieme ad un suo grande sorriso.

"Intanto tenete questo, mi sembrate molto agitati" disse porgendo un piatto di torta al cioccolato a tutti noi facendomi ridacchiare dato le facce dei tre, sopratutto quella di Louis che guardava il piatto stranito come non mai 

"Ah, quindi niente massaggi? Hai cambiato metodo?" chiese Calum ridacchiando mentre portava in bocca un pezzo di torta e Ashton gli sorrise 

"No, quello è un metodo che ho riservato a te" rispose facendogli l'occhiolino 

Calum si stava per soffocare dopo quella risposta, infatti Luke gli dette qualche botta alla schiena preoccupato come non mai

"Sto bene, sto bene.." ridacchiò nervosamente "E' questa torta che è davvero buona..." continuò guardando il piatto e poi Ashton, che lo guardava divertito "Da morire" sottolineò sorridendo 

Dopo quel piccolo momento con la torta, stranamente tutti ci tranquillizzammo... O forse perchè Ashton era ritornato con lo sguardo serio e autoritario

"Okay... Io ed Harry avevamo litigato, okay? L'ho trattato male per tutto il pomeriggio perchè... Le motivazioni sono... personali" spiegò per poi sospirare notando i nostri sguardi indagatori "Okay, la cosa è che... Mi stava spaventando il fatto che mi piacesse Harry come persona e non come Kitten... Insomma... I Kitten sono..."

"Persone" completò Calum serio come non mai "E non lo devi dimenticare, perchè se mi vuoi dire che consideravi Harry un giocattolino del cazzo, io me ne esco, e sono serio" continuò per poi guardare Ashton fissarlo facendolo ridere nervosamente "Magari non da solo" sussurrò per poi darsi uno schiaffo per ritornare alla realtà 

"Già... Non sono come... Come Luke con Michael a quanto pare" disse Louis guardandomi negli occhi per poi portarsi le mani ai capelli "Solo che... Non ho mai messo naso negli affari di mio padre... Ma ho sentito parlare lui al telefono con... non so chi" spiegò facendomi trasalire "Riguardo un'asta che si terrà in settimana.."

Immediatamente Luke mi strinse a sé in modo possessivo facendomi sentire il calore del suo corpo contro il mio... I suoi occhi nonostante fossero fissi su Louis, era come se... mi tenessero sempre sotto osservazione per capire come mi sentissi.

".... E che cosa?" chiese Ashton incitandolo a continuare e Louis sospirò 

"E di nuova merce..."

Dopo quello, mi bloccai completamente. Luke mi strinse quasi come se avesse sentito il mio cuore iniziare a battere velocemente. 

Automaticamente lo sguardo di Calum si poggiò su Ashton, che era rimasto bloccato 

"L'hanno preso..." sussurrai con le lacrime agli occhi e Louis deglutì 

"No..." disse ed io scossi la testa nascondendo il viso sul petto di Luke

"Ash..." lo richiamò Calum poggiando la mano su quella del riccio, che era rimasto fermo a pensare 

"Maledizione" sussurrò il riccio alzandosi "MALEDIZIONE!" esclamò 

"Dobbiamo salvarlo" disse Louis alzandosi e Ashton lo guardò per poi portarsi le mani ai capelli

"I luoghi dove vengono tenuti i kitten prima delle aste sono quasi impossibili da trovare..." spiegò Ashton imprecando come non mai e Calum si alzò parandosi davanti a lui 

"Smettila di agitarti e pensa!" lo zittì guardandolo negli occhi ed Ashton si bloccò per un attimo guardando il moro, che si mordeva il labbro leggermente nervoso probabilmente per la loro vicinanza

"Dobbiamo essere veloci" disse Luke portandosi la mano ai capelli "Prima delle aste... vengono addestrati per diventare... dei sottomessi... Ho paura per Harry" continuò facendomi inarcare il sopracciglio 

"E tu come diamine lo sai?" chiesi leggermente intimorito e lui sospirò 

"L'altra volta, alla cafétteria vicino... il quartiere... Ho incontrato il kitten che abbiamo incontrato tanto tempo fa alla nostra prima uscita... E mi ha spiegato un po' di cose" spiegò facendomi deglutire leggermente 

Louis si bloccò e sgranò gli occhi "Addestrati?" chiese e Luke lo guardò serio come non mai come per confermare ciò che aveva appena detto "MERDA, NON LO DEVONO TOCCARE" esclamò guardandoci "MUOVIAMOCI!" 

"Non abbiamo piste... Dovremmo... Dovremmo aspettare l'asta..." disse Ashton passandosi nervosamente la mano alla faccia rabbrividendo al solo pensiero "No... non lo posso permettere, glielo avevo promesso"

"COSA? CHE CAZZO SIGNIFICA?" esclamò Louis alzato guardandoci nella completa disperazione mentre io piangevo abbracciato a Luke pensando a come si sentisse Harry... Solo, abbandonato e maltrattato... Mi veniva da rabbrividire "SIETE LA SUA CAZZO DI FAMIGLIA!" 

Ashton lo guardò e sospirò. Calum si chiese come facesse a mantenere la calma, era un ragazzo così dannatamente pieno di controllo di sé che il moro ne era terribilmente affascinato

"Sta zitto!" esclamò Calum "Piagnucolare come una fottutissima mandragora rompendoci l'udito non aiuta!" 

Louis si risedette e si portò le mani alla faccia "E' tutta colpa mia... Se non avessimo litigato, lui non sarebbe uscito... L'ultima cosa che mi ha detto è stata... Ti odio..." disse guardando un punto non preciso "Sono una testa di cazzo" continuò e Luke sospirò 

"Louis, non è la fine, lo riprenderemo... Bisogna solo.."

"Fermi tutti" disse Ashton d'un tratto attirando l'attenzione di tutti che non fiatarono

Si sentirono degli strani rumori e Ashton si portò l'indice davanti le labbra mentre pian piano si alzava e ci faceva segno di seguirlo.

"Che cosa succede?" sussurrò Louis dietro Ashton che camminava lentamente verso la sua scrivania

"State zitti" sussurrò il riccio con voce autoritaria che mandò Luke e Louis completamente in confusione dato che non era più il tono scherzoso, felice e simpatico... Ma era autoritario, serio, e basso...

Ashton aprì il cassetto e velocemente prese una pistola caricandola e puntandola in basso facendo sclerare silenziosamente Louis 

"Ha una cazzo di pistola!" sussurrò urlando ma nessuno gli diede conto 

Ashton aprì la porta della sua camera e velocemente fece segno a tutti di sparpagliarsi dietro le porte che davano sul corridoio.

Luke mi tirò a sé dietro il muro difronte a dove si affacciava spesso Ashton con accanto Calum che cercava di non guardargli il culo ed i muscoli delle braccia, e la schiena, e le gamb... okay, tutto

Qualcuno stava cercando di entrare in casa. Velocemente Ashton spense le luci, la serratura scattò e l'estraneo entrò lentamente a passi felini facendomi salire l'ansia. 

Stavo per miagolare preso dall'ansia e Luke mi zittì dandomi un bacio profondo e lungo zittendomi perfettamente

Ashton intanto guardò Calum che lo guardava negli occhi (dopo aver spostato lo sguardo dal culo) 

"Non lo vorrai uccidere, vero?" sussurrò Calum e Ashton sorrise facendogli l'occhiolino non rispondendogli

Si affacciò lentamente cercando di concentrarsi sui passi e non sui battiti del cuore di Calum che gli stava accanto. Era incredibile come quel ragazzino lo facesse distrarre in modo positivo. 

Velocemente Ashton si ritirò quando vide l'ombra dell'uomo puntare la luce dell'arma che aveva in avanti, sorpassando la loro porta. E fu in quel momento che Ashton uscì allo scoperto afferrando l'arma dell'uomo

"Ma che" l'uomo sgranò gli occhi quando vide Louis chiudere la porta di casa, Luke accendere la luce, e Ashton, senza dare il tempo all'uomo di rispondere, lo disarmò portandogli il braccio dietro la schiena costringendolo a piegarsi sentendo il polso quasi distrutto. Ashton con maestria afferrò l'arma dell'uomo e gli dette un colpo sul collo facendogli perdere i sensi.

"E' immobilizzato" disse Ashton serio sotto lo sguardo stupito di tutti data la leggerezza con cui aveva fatto perdere i sensi all'uomo, come se appunto... fosse stato addestrato a quel genere di cose

"Ma... CHI CAZZO SEI TU?" esclamò Louis completamente spiazzato, e Ashton ruotò gli occhi mentre riposava la sua amata pistola

"Volete aiutarmi o no?" chiese Ashton indicando il corpo e tutti noi deglutimmo per poi annuire 

"Sisi" disse Calum sorridendo "Adoro quando fai Jackie Chan" continuò e Ashton rise sentendo perfettamente il suo commento pensato ma anche detto a sua sfortuna 

"Forza, dobbiamo legarlo" disse il riccio dando le istruzioni e Calum piagnucolò 

"Ma perchè lui?" chiese piagnucolando per poi bloccarsi e notare tutti fissarlo straniti facendogli schiarire la voce 

"Volevo dire... Subito, forza, muoviamoci"

- COSO AUTRICE -

Povero bimbo Harry.

Scusatemi il ritardo di un'ora ma somo stata ad un pub con donne a caso, e mia madre ha cercato fino all'ultimo momento di farmi cantare al karaoke.... AAHAHAHAH

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, come sempre perchè si aiut

La storia ovviamente sta andando a finire, ed io piango :(

CI VEDIAMO AL PROSSIMO CAPITOLO

ZAU *agita la manina*



Продолжить чтение

Вам также понравится

226K 10.1K 61
Alice non è una di quelle ragazze che entra nella tua vita come un uragano. Lei entra i punta di piedi, abituata fin da piccola a non fare troppo rum...
20.9K 1.5K 34
𝗗𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗦𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮: "𝐄 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐜𝐡𝐞... 𝐓𝐮 𝐦𝐢 𝐜𝐚𝐝𝐢 𝐟𝐫𝐚 𝐥𝐞 𝐛𝐫𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚..." "𝐏𝐢𝐜𝐜𝐨𝐥𝐚..." sussurra prima di bu...
21.5K 1.5K 16
Se non è amore, dimmelo tu, cos'è?
21K 591 21
𝘱𝘢𝘴𝘴𝘰 𝘪𝘭 𝘵𝘦𝘮𝘱𝘰 𝘣𝘢𝘭𝘭𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘳𝘪𝘦𝘮𝘱𝘪𝘳𝘦 𝘭𝘰 𝘴𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘢𝘪 𝘭𝘢𝘴𝘤𝘪𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘥𝘪 𝘮𝘦 «ricordi...