P.O.V. ESTELLE
Dopo aver fatto conoscenza con il Gamma presi a camminare senza una meta, lo facevo spesso quando ero nervosa. La lupa sembrava però determinata, ed incominciò a seguirmi.
"Hai una tana? È nei dintorni?" Chiese Ember. Era così sfiancante... non aveva smesso di fare domande fino al punto in cui mi ero rassegnata a risponderle, anche se non ne avevo gran voglia.
"No — mentii, ancora diffidente. — mi sposto ogni volta." Conclusi, di sicuro non avrei rivelato la postazione della mia tana a un Gamma, che tra l'altro neanche conoscevo.
"Capisco. Dovrà essere strano, non avere una tana." Disse lei. Io annuii, dovevo stare attenta a non imbrogliarmi con le mie stesse parole, mi sarebbe potuta anche costare la vita.
Lei mi studiò, guardandomi gli occhi per poi muovere la coda. Mi sentivo in pericolo, come se non ci potesse fidare della lupa; dopotutto era il doppio più grande di me, e avrebbe potuto tranquillamente farmi a pezzettini senza alcuno sforzo.
"Ti andrebbe di venire con me? Mi piacerebbe mostrarti una cosa." Mi invitò la Gamma, guardandomi ed aspettando una risposta.