Rotten ||Harley Quinn

Galing kay PoisonXIvy_Red

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Lei non piangeva perché lui le aveva insegnato che piangere era da deboli. Lei era tanto bella fuori che mar... Higit pa

Prologo
Capitolo 1♠️
Capitolo 2♠️
Capitolo 3♠️
Capitolo 4♠️
Capitolo 5♠️
Capitolo 6♠️
Capitolo 7♠️
Capitolo 8♠️
Capitolo 9♠️
Capitolo 10♠️
Capitolo 12♠️

Capitolo 11♠️

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Galing kay PoisonXIvy_Red

Gotham City 10:40 PM
Harley era stesa sul letto matrimoniale da due ore, J non si era fatto vivo e lei si stava annoiando tremendamente.
"Posso chiamare Ivy!" Strillò la bionda
"Dimenticavo... Mi odia" abbassò lo sguardo.
"Seline? Mi odia anche lei. L'enigmista? J mi ha detto di stargli lontano, e se andassi a far visita alla cara Batgirl?" Harley era solita parlare da sola, scoppiò a ridere e si alzò dal letto, direzione? Banca di Gotham.

"J che pensi di fare?" La voce roca di George rimbombava nella piccola stanza piena di armi.
Joker prese un coltello e se lo passò tra le dita cerando molti tagli.
"Barbara Gordon, figlia adottiva di James Gordon, ma non voglio iniziare con lei, pensavo la seconda moglie come si chiamava? Rebecca? Si la voglio morta" scrollò le spalle il clown.
"Come vuoi attirarla qui?" Chiese Blake curioso.
"Ho un piano e voi mi aiuterete" disse Joker scoppiando in un enorme risata.

Floyd guardava la sua bimba dormire sulle sue ginocchia tranquilla, chissà se sarebbe riuscito ad uscire senza svegliarla,uccidere per soldi era il suo lavoro,era abituato.
Sarà tutto velocissimo, un paio di pallottole, un paio di morti e molti soldi, girava così il ciclo, il più forte arraffava quello che il più debole produceva, certo non era giusto,
Ma cosa è giusto in questo mondo?
Cosa si farebbe per la sopravvivenza?
Lui uccide per soldi, cosa cambia da chi distrugge psicologicamente, da chi sfrutta, da chi divora i profitti di milioni di persone pur essendo pieno di soldi.
Niente, ecco cosa cambia, niente.
Assolutamente niente.
Mise l'ultima pistola nella cintura e rivolse uno sguardo al piccolo angelo che dormiva sul divano, sorrise, sorrise guardando l'unica cosa vera che gli era rimasta.

Il re del fuoco giocava con una piccola ballerina di fuoco, danzava leggiadra facendo annerire il tavolo sotto essa, la sua regina lavava i piatti strofinando con forza, producendo orribili suoni di graffi e scheggiature.
"Hai finito di fare casino?" Sbuffò l'uomo tatuato
"Sta zitto, sta zitto" disse a denti stretti la donna
"Che? Tu non mi dici di stare zitto donna" sbraitò lui alzandosi
"Io torno da mia madre, e i bambini vengono con me" lascio cadere piatti a terra andando verso le scale
"Ma che cazzo dici? Te non li tocchi i bambini" la sbatte lui contro il muro
"Tu non mi dici cosa fare mostro" qualcosa si ruppe dentro Chato, qualcosa si frantumò come il piatto, miliardi di pezzi si sparsero per la casa, lui mollò la presa sulla donna lasciandola andare di sopra,dopo pochi secondi i pezzi si riunirono, formando odio, rabbia, disprezzo e... fuoco, tantissimo fuoco.

Seline guardava Ivy dare da bere alle piante, cosa che stava facendo da ore.
"Stai allagando quelle povere piante"le disse la gatta
"Mi contraddici anche tu? Se é così puoi anche toglierti dalle scatole" sbuffò la rossa lanciando l'annaffiatoio infondo alla stanza.
"Harley?" Alzò un sopracciglio Catwoman
Non ne sapeva molto, per quanto aveva capito la bionda aveva preferito il pagliaccio a lei.
"Chi la troietta opportunista? Si beh che bruci all'inferno" disse sedendosi sulla trave di Harley.
"Si certo, lo dici sempre" rise la gatta.
"Non è colpa mia se mi affeziono solo alle persone sbagliate" sussurrò triste accarezzando una iena, ovviamente di Harley
"Senti ti va di fare una visita al pipistrello per tirarti su?" Tentò Cat alzando un sopracciglio
"No, vai tu, non sono in vena" disse per poi andare via e lasciare la gatta sola, con le iene.
Beh tanto meglio, più divertimento per lei, e detto questo saltò dalla finestra

Barbara fissava la sua tuta da Bat Girl, si chiese per quanto l'avrebbe usata ancora, si chiese quanto sarebbe durata ancora l'era di Batman, chissà se sarebbe morta per colpa di quella tuta.
A diciannove anni non si dovrebbe pensare minimamente alla morte, per lei era un pensiero costante e incessabile, la tartassava da quando dormiva a quando si svegliava per incubi orribili.

A/N
*CAPITOLO DI PASSAGGIO*
Si I know è corto e brutto ma sorry non ho tempo, i odio la school, com tutti penso...
Non ho idea di quando sarà il prossimo aggiornamento ma spero presto, quindio adioss♠️

P.S. MA COS'É L'IMMAGINE DI COPERTINA?!

-Ivy

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