Repulsione Attrattiva ◎Niall...

FlickerOfNiall

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Lei, erede al trono della sua stirpe di lupi, molto fiera di esserlo. Lui, erede al trono della sua stirpe va... Еще

1. Gli eredi
2. Festa Malik
3. Luna piena
4. Ti osservo
6. Sulla strada giusta
7. Non dovreste immischiarvi
8. È il momento
9. Umani
10. Veri eredi
11. La verità
12. Verso il rosso
13. Missione di soccorso
14. Viva chi voglia vivere
15. Vita comune

5. Chiarimenti

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FlickerOfNiall

Ci ho messo letteralmente un secolo per togliermi Liam dai piedi. Mi sento così in colpa e probabilmente lui stava solo cercando di farmi ingelosire. Non avrebbe avuto motivo di parlarmi di Danielle, la lupa del secondo anno che ogni volta che arrivo a scuola mi lancia occhiate taglienti. E Liam non è interessato a lei, me lo ha detto chiaramente. Quindi non avrebbe avuto motivo di parlarmi di lei, ma lo aveva fatto.

E se il mio migliore amico sta iniziando a provare qualcosa per me? Mi sento così in colpa, perché è giorni che ho solo un pensiero fisso: Niall.

Non sono più andata in quella parte del bosco dall'ultima volta. Ma lo sento ovunque. Ho la sua puzza sempre sotto al naso. Non vi ho mai detto che anche se ogni vampiro ha un odore sgradevole è comunque diverso l'uno dall'altro? Non che di solito ci facciamo caso. Ecco appunto. Io avevo fatto caso all'odoraccio di Niall. Avevo fatto caso anche ai suoi occhi blu, alla pelle diafana, ai suoi capelli biondi, al suo fisico ben visibile sotto ai vestiti. Beh, non perfettamente visibile. Mi sarebbe piaciuto vederlo nudo, magari mentre fa il bagno nel lago oltre il confine.

Aspettate... ma cosa? No, no, no. Devo smettere di pensare a queste cose. Se mio padre lo sapesse mi ucciderebbe, mi ripudierebbe. Se Liam lo sapesse mi farebbe una lavata di capo enorme e sarebbe deluso da me.

Ma io non riesco proprio a mandare via quei pensieri. E quei sogni. Niall. Niall. Niall.

E' proprio per lui che ho liquidato Liam e ho corso fino al nostro punto d'incontro nel bosco. Sento l'immenso bisogno di vederlo.

Ed eccolo lì. In mutande.

Sembra quasi un altro dei miei sogni, perché è impossibile che lui stesse appena realizzando quella mia fantasia.

E' completamente bagnato. Mi da le spalle e io mi soffermo a guardarlo con occhi avidi. Il suo corpo è meglio di quanto immaginassi. E i suoi boxer bianchi bagnati lasciano praticamente in mostra tutto. Non voglio neanche pensare a quando si volterà dalla mia parte. 

"Pensavo che non saresti più venuta. Che avessi cambiato idea... dove vai?". Lui sta parlando dandomi ancora le spalle. Perché mi aveva appena chiesto dove andavo? "Guarda che non ti conviene fare altri passi. Stai per arrivare nel mio territorio".

E io mi fermo di botto. Non mi sono neanche accorta che stavo camminando verso di lui.

Lui afferra un paio di pantaloncini. Sono larghi, come quelli dei giocatori di basket. Li indossa e io mi trattengo dall'urlargli di girarsi prima. Ma lui lo fa solo quando ha indossato l'indumento.

"Sei sconvolta, per caso? Perché non parli?" mi chiede sorpreso, ma io non riesco a staccare lo sguardo dai suoi addominali non così scolpiti, ma comunque perfetti.

"Hai fatto il bagno?". Ovviamente faccio la figura dell'idiota.

"Sì".

"Perché?".

"Perché ne avevo voglia. Tutto bene, Helen? Sembra che tu abbia visto un cadavere". E poi si mette a ridere per la sua battuta raccapricciante, ma vera allo stesso tempo. La sua risata è proprio come la ricordo. Non ho mai sentito niente di più bello. Deglutisco. Perché sembra quasi che io mi sia innamorata di un vampiro. "Beh, mezzo cadavere" borbotta poi. "Dove ho lasciato la mia maglia?" si chiede.

"Sta sul ramo di quell'albero" dico.

"Grazie" mi sorride e indietreggio d'istinto. Forse è meglio andare via. "Che ne dici di rilassarti? So che non ti fidi di me, ma non mi nutrirò di te, promesso" dice, ma i miei nervi continuano a restare tesi.

"Possiamo parlare?" gli chiedo e lui annuisce, sedendosi a un metro e mezzo da me, poggiato con la schiena alla grossa quercia. Nella sua parte. E io mi vado a sedere accanto a lui. Nella mia parte.

"Che ti è successo in questi giorni?" mi chiede e io abbasso lo sguardo.

"Non lo so".

"Capisco". E sembra che abbia capito davvero. Forse è successo anche a lui. "Hel, pensavo che potremmo sfruttare questi incontri..." inizia, ma io lo interrompo: "Ce ne saranno altri?" chiedo, tornando a guardare i suoi occhi blu.

"Solo se ti va". Annuisco e lui torna a parlare: "Pensavo che potremmo conoscerci. Sai, a scuola non ci insegnano gli usi e i costumi dei lupi. Ci dicono solo che siamo nemici. I nemici peggiori. Quelli da temere di più" mi fa un sorrisino, ma posso vedere anche uno strato di dolcezza. "Magari chiacchierare con te potrà essere utile".

"E tu? Anche tu mi parlerai di voi?".

Niall annuisce. "Chiedimi ciò che vuoi".

Io ci penso un attimo: "Cosa siete quando nascete? Già vampiri? Come vi riproducete?".

Lui si mette a ridere. "Noi possiamo riprodurci come fate voi e come fanno gli umani. Sì, siamo morti, ma la nostra morte comporta solo l'immortalità. So che è un ossimoro, ma non so come spiegartelo meglio. Beh e ovviamente ho tutti i miei poteri: la forza, la velocità, i sensi sviluppati".

"Sì, ho capito. Anche noi abbiamo gli stessi poteri. E' per questo che siete i nemici più temuti e che le nostre guerre finiscono sempre senza un vincitore" dico, ricordando l'ultima lezione di storia.

Lui annuisce, d'accordo. Lo sa anche lui. "E comunque siamo direttamente vampiri alla nascita. Smettiamo di crescere solo quando lo scegliamo noi".

"Che significa?" sono confusa.

"Abbiamo una sorta di iniziazione. Bisogna uccidere qualcuno per smettere di crescere. Nutrirsi fino all'ultima goccia di un umano. Mio padre lo ha fatto a quarantasei anni. Avrà questo aspetto per tutta la vita".

"E tu?" sussurro e lui mi sorride.

"Io continuo a crescere". Tiro quasi un sospiro di sollievo. Adesso che so che lui non è un assassino.  "Ora tocca a te" mi dice.

"Noi nasciamo come degli umani, ma già con i poteri. La nostra prima trasformazione avviene a dodici anni".

"Fa male?".

"Parecchio" dico, ridacchiando. "Soprattutto quando non riesci a controllarla. Soffri lo stesso quando hai il controllo, ma riesci a gestirlo molto meglio e puoi decidere quando trasformarti".

"Anche senza la luna piena?".

"Sì. Ma chi non ha il controllo, può solo con la luna piena" spiego, mentre l'amarezza mi assale.

"E tu?".

"Io non ho ancora il controllo" dico, abbassando lo sguardo. E' per questo che mio padre sta pensando di trovare un erede maschio degno di sé. Come Liam. Non che me lo abbia detto chiaramente, ma l'ho sentito involontariamente mentre parlava con alcuni dei suoi consiglieri. 

Ma forse è meglio così. Io non voglio tutto quel potere. Niall ha ragione, non ne vale la pena.

"Capisco. Siamo ancora due immaturi, eh?".

Io mi metto a ridere, cercando di non mettermi al contrario a piangere.

E lui mi prende la mano. Intreccia le dita con le mie, superando il confine con il braccio e facendomi rabbrividire. E' la stessa sensazione che ho sentito quando lui mi ha accarezzato il muso. E' una bella sensazione.

-

Non voglio interrompere quel contatto che ho creato con lei, che adesso mi sta guardando sorpresa. E io guardo lei, i suoi occhi splendidi. E ciò che non mi fa tirare indietro è che lei sta ricambiando la mia stretta.

"Lo senti?" mi dice d'un tratto.

"Cosa?" chiedo, cercando di mettermi nell'attenti. Forse qualcuno sta arrivando.

"O meglio, anche tu non lo senti?".

Oh. E' allora che capisco. Sta parlando dei nostri odori. Ha ragione. La puzza che sentivamo è sparita. Per il mio naso lei non puzza più. Anzi, ha un odore davvero buono.

"Com'è possibile?" chiedo confuso.

"Non lo so" mi risponde. "Forse è solo perché ci stiamo abituando" tenta, ma io scuoto la testa.

"No, Helen. Tu adesso profumi. Io non mi sono solo abituato al puzzo. E neanche tu. Penso che..." mi fermo. Forse sto solo dicendo una cazzata.

"Cosa?".

"Penso che adesso ci fidiamo completamente l'uno dell'altro. Penso che sia per questo".

"Oh" lei sembra essere convinta dal mio ragionamento. 

Intanto il sole è sparito dietro agli alberi. "Devo tornare a casa adesso". Interrompo riluttante il contatto con lei e mi alzo in piedi. 

"Domani?" mi chiede speranzosa. Annuisco. "Niall, siamo ancora nemici?".

"No" dico senza neanche pensarci e il sorriso che mi rivolge mi fa sciogliere il cuore. "Penserò a tutto questo, okay?".

"Sì. Anche io".

E poi ci dividiamo. Ognuno va per la sua strada e torna sui suoi passi.

Tutto quello è strano. Io provo ormai qualcosa per una lupa e lei prova evidentemente qualcosa per me. Chissà se è mai successo prima. Chissà se... improvvisamente mi viene in mente una cosa e io accelero il passo. Devo controllare una cosa.

"Dove vai?" Louis mi fa sobbalzare. Harry stranamente non è con lui.

"In biblioteca". Non ci penso neanche prima di rispondere e lui rimane decisamente sconvolto.

"Che cosa? E che devi fare lì dentro? Niall, ci stanno i libri lì" mi avverte ironicamente.

"Lo so". Non ho tempo da perdere con lui, anche se mi dispiace trattarlo così.

"Niall?" la sua voce è preoccupata e io mi volto a guardarlo. Sta fermo poco dietro di me. "Che ti prende ultimamente? Ci stai facendo preoccupare".

Io sospiro. "Non fatelo. Va tutto bene".

"Ehi, io e Haz ti vogliamo un bene dell'anima. Sai che puoi parlarci di tutto, vero?".

Io annuisco. Lo so, ma quello volta è diverso. Io proprio non posso. Loro non capirebbero.

Lascio Louis lì dov'è e vado in biblioteca. La vampira grassa che la presiede mi lascia passare anche nella sezione proibita, perché sono Niall Horan dopotutto. "Non mi combinare guai, però" mi dice e io annuisco, senza neanche farle un sorriso.

Non ci vuole molto per trovarlo. E' il libro delle profezie. Le profezie a cui più nessuno crede. E ce n'è una che mi ha sempre incuriosito e che è stata fatta da un vecchio stregone appartenente alla famiglia Malik.

Sfoglio velocemente le pagine. E poi eccola.

Quando la guerra finirà, la stirpe lupa e vampira si estinguerà. Tutto come prima ritornerà. Se fino all'ultima goccia si beve, sulla strada giusta siete, perché la fiducia finalmente avete.

Quella profezia è finita su quel libro solo per la fine che prevede sia per noi che per i lupi. Quel Malik era stato impiccato e per un po' quella famiglia di stregoni era sparita dalla circolazione. Ma noi conosciamo un Malik, giusto? E' tornato solo da un paio d'anni dopotutto.

Devo parlare con Helen. E insieme dobbiamo parlare con Zayn. Assolutamente. 




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