5. Chiarimenti

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Ci ho messo letteralmente un secolo per togliermi Liam dai piedi. Mi sento così in colpa e probabilmente lui stava solo cercando di farmi ingelosire. Non avrebbe avuto motivo di parlarmi di Danielle, la lupa del secondo anno che ogni volta che arrivo a scuola mi lancia occhiate taglienti. E Liam non è interessato a lei, me lo ha detto chiaramente. Quindi non avrebbe avuto motivo di parlarmi di lei, ma lo aveva fatto.

E se il mio migliore amico sta iniziando a provare qualcosa per me? Mi sento così in colpa, perché è giorni che ho solo un pensiero fisso: Niall.

Non sono più andata in quella parte del bosco dall'ultima volta. Ma lo sento ovunque. Ho la sua puzza sempre sotto al naso. Non vi ho mai detto che anche se ogni vampiro ha un odore sgradevole è comunque diverso l'uno dall'altro? Non che di solito ci facciamo caso. Ecco appunto. Io avevo fatto caso all'odoraccio di Niall. Avevo fatto caso anche ai suoi occhi blu, alla pelle diafana, ai suoi capelli biondi, al suo fisico ben visibile sotto ai vestiti. Beh, non perfettamente visibile. Mi sarebbe piaciuto vederlo nudo, magari mentre fa il bagno nel lago oltre il confine.

Aspettate... ma cosa? No, no, no. Devo smettere di pensare a queste cose. Se mio padre lo sapesse mi ucciderebbe, mi ripudierebbe. Se Liam lo sapesse mi farebbe una lavata di capo enorme e sarebbe deluso da me.

Ma io non riesco proprio a mandare via quei pensieri. E quei sogni. Niall. Niall. Niall.

E' proprio per lui che ho liquidato Liam e ho corso fino al nostro punto d'incontro nel bosco. Sento l'immenso bisogno di vederlo.

Ed eccolo lì. In mutande.

Sembra quasi un altro dei miei sogni, perché è impossibile che lui stesse appena realizzando quella mia fantasia.

E' completamente bagnato. Mi da le spalle e io mi soffermo a guardarlo con occhi avidi. Il suo corpo è meglio di quanto immaginassi. E i suoi boxer bianchi bagnati lasciano praticamente in mostra tutto. Non voglio neanche pensare a quando si volterà dalla mia parte. 

"Pensavo che non saresti più venuta. Che avessi cambiato idea... dove vai?". Lui sta parlando dandomi ancora le spalle. Perché mi aveva appena chiesto dove andavo? "Guarda che non ti conviene fare altri passi. Stai per arrivare nel mio territorio".

E io mi fermo di botto. Non mi sono neanche accorta che stavo camminando verso di lui.

Lui afferra un paio di pantaloncini. Sono larghi, come quelli dei giocatori di basket. Li indossa e io mi trattengo dall'urlargli di girarsi prima. Ma lui lo fa solo quando ha indossato l'indumento.

"Sei sconvolta, per caso? Perché non parli?" mi chiede sorpreso, ma io non riesco a staccare lo sguardo dai suoi addominali non così scolpiti, ma comunque perfetti.

"Hai fatto il bagno?". Ovviamente faccio la figura dell'idiota.

"Sì".

"Perché?".

"Perché ne avevo voglia. Tutto bene, Helen? Sembra che tu abbia visto un cadavere". E poi si mette a ridere per la sua battuta raccapricciante, ma vera allo stesso tempo. La sua risata è proprio come la ricordo. Non ho mai sentito niente di più bello. Deglutisco. Perché sembra quasi che io mi sia innamorata di un vampiro. "Beh, mezzo cadavere" borbotta poi. "Dove ho lasciato la mia maglia?" si chiede.

"Sta sul ramo di quell'albero" dico.

"Grazie" mi sorride e indietreggio d'istinto. Forse è meglio andare via. "Che ne dici di rilassarti? So che non ti fidi di me, ma non mi nutrirò di te, promesso" dice, ma i miei nervi continuano a restare tesi.

"Possiamo parlare?" gli chiedo e lui annuisce, sedendosi a un metro e mezzo da me, poggiato con la schiena alla grossa quercia. Nella sua parte. E io mi vado a sedere accanto a lui. Nella mia parte.

Repulsione Attrattiva ◎Niall Horan◎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora