6. Sulla strada giusta

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"Pensi davvero che Zayn potrebbe esserci d'aiuto?" chiedo titubante, mentre sposto con la mano un ramo che mi intralcia il cammino. Abbiamo preso una strada secondaria per raggiungere la villa dello stregone, in modo che nessuno possa vederci. Ci siamo lasciati alle spalle i confini dei nostri territori e stiamo camminando nella terra di mezzo.

Niall si volta ogni pochi minuti per controllare se sono ancora dietro di lui, forse non pensando che anche io ho buoni riflessi, tanto quanto i suoi. Mi piace quella sua attenzione e preoccupazione continua per me. Mi piace che quegli occhi blu siano spesso poggiati su di me.

"Ne sono sicuro. Quella profezia è praticamente l'ultima del libro. L'ultima che hanno ritenuto eretica. Quel libro dovreste averlo anche nelle vostre biblioteche, forse di edizione diversa" mi dice, allungando la mano verso di me. La afferro e lo affianco. Dobbiamo saltare giù da un muretto, prima dell'ultimo sentiero che ci porta davanti il cancello della villa di Zayn.

"Dobbiamo suonare?" gli chiedo, una volta raggiunti a destinazione. Non finisco neanche di dirlo che il cancello automatico si apre. Guardo Niall con occhi spalancati. "Dici che è per noi?".

Niall indica la telecamera e annuisce. Mi mette una mano sulla schiena e mi incita ad entrare.

Zayn ci sta aspettando sulla soglia con un sorriso sulle labbra. "Vi stavo aspettando, ragazzi. Non sapevo di preciso il giorno, ma sapevo che era imminente". Dopotutto è uno stregone: non dovremmo essere sorpresi. "Ehi, Helen. Dove hai lasciato il bocconcino di Payne?".

Io sollevo gli occhi al cielo e mi chiedo se si siano più visti dalla festa. Avrebbero potuto.

"Non siamo qui per fare due chiacchiere, Malik. Dobbiamo parlare di cose serie".

"Lo so, Horan. Rilassati e non te la prendere. Accomodatevi" ci indica un divanetto dall'aria comoda e in effetti è così. Io e Niall siamo praticamente seduti attaccati e io ho poggiato il mio braccio sulla sua coscia. Zayn ci guarda in silenzio con un sorrisino sulle labbra. "Non ho mai visto niente di così sbalorditivo".

"Cosa?" chiedo, mentre Niall intreccia le dita con le mie, cercando di calmarmi. La mia ansia è palpabile per tutti.

"Voi state respirando e non state storcendo il naso. Voi vi state tenendo per mano e state appiccicati. Voi... vi siete già baciati?".

Sia io che Niall arrossiamo contemporaneamente. "N-no" balbetta Niall e Zayn si mette a ridere e... a gioire entusiasta. Ci manca solo che si metta a saltellare per l'eccitazione.

"Lo sapevo! Lo sapevo che prima o poi sarebbe successo. Avrei dovuto capirlo alla festa che eravate voi due. E siete anche gli eredi: è ancora più eclatante".

"Di cosa stai parlando, Zayn? Sarebbe successo cosa?" chiede Niall, che freme per avere risposte.

Lui ridacchia e ci guarda. "Io non posso dirvelo. Prenderei fuoco all'istante. Non posso andare contro gli dei".

"Quindi non puoi aiutarci?" gli chiedo mentre sento il panico che mi investe. E lui scuote la testa. "Non puoi neanche dirci perché adesso sento quanto è buono l'odore di un vampiro?" tento.

Zayn mi guarda mordendosi il labbro, indeciso sul da farsi.

"È la fiducia, vero?" chiede Niall e lo stregone sposta gli occhi sul vampiro. Annuisce. "La profezia di Kaleb" continua il biondo, portando a galla l'antenato di Zayn.

Il sorriso dello stregone dice già tutto. Ma Niall si innervosisce e se non lo trattengo per il braccio sta quasi per alzarsi e avventarsi su di lui. "Niall" lo ammonisco e lui si placa, rientrando i denti che ha tirato fuori.

"È strepitoso, davvero" continua a ripetere Zayn, non curandosi del fatto che Niall voleva attaccarlo e continuando ad ammirare i nostri comportamenti e i nostri modi di interagire. "Mi dispiace, Niall. Io non posso aiutarvi. Dovete essere voi ad arrivarci".

"Ma ci sono troppe cose che non capisco, Zayn. Che significa che ci estingueremo? Moriremo tutti? E come? Bevendo l'ultima goccia? Non penso che intenda che debba bere da un umano. Lo hanno sempre fatto tutti e non è successo niente. Allora cosa? Devo bere da lei?". Sembra che la testa di Niall possa esplodere da un momento all'altro per quanto stia lavorando. Ma l'espressione dello stregone moro rimane impassibile. Non vuole dirci nulla.

"Pensaci. Sei in grado di arrivarci. Dovete solo correre dei rischi".

"La morte?" chiedo.

"Non sempre quello che c'è scritto significa ciò che tutti pensino significhi".

Niall sospira e si alza in piedi. "Andiamo via. Qui stiamo perdendo solo tempo". Mi tira in piedi con lui e andiamo verso l'uscita con Zayn al seguito.

"Non vi ho neanche offerto qualcosa da bere".

"Siamo a posto, grazie" dice Niall sbrigativamente.

"Ragazzi?" Zayn ci richiama prima di uscire da casa sua e noi lo guardiamo in attesa. "Siete sulla strada giusta. Dovete solo riflettere e cambiare qualche particolare, ma siete sulla strada giusta".

Sia io che Niall sospiriamo e annuiamo.

"Niall, sta solo attento a non metterla incinta" Zayn ridacchia nervosamente, mentre noi arrossiamo pensando a cosa comporta una cosa del genere. "Le precauzioni umane vanno benissimo anche per voi. Non ho idea di cosa possa succedere se la mettessi incinta; che cosa ne uscirebbe fuori. È meglio non rischiare. Magari più avanti, dopo che risolverete la profezia".

E Niall mi guarda come se avesse capito qualcosa. Qualcosa che ho pensato anche io: Zayn ci ha appena aiutati, perché parlando in quel modo ha appena escluso la morte come conseguenza. Stiamo sulla strada giusta.

-

Siamo ancora nella terra di mezzo. Helen trema accanto a me. "Ehi, rilassati" dico, fermandomi un attimo.

Lei sospira e si lascia circondare dalle mie braccia. Affonda il viso nel mio collo e aspira il mio odore, prima di borbottare: "Voglio risolvere quell'enigma in fretta. Voglio che si rivolva tutto".

"Anche io, babe. Ce la faremo" cerco di rassicurarla, accarezzandola con le mani.

"Sì, lo penso anche io" concorda dopo, allontanandosi un po' e guardandomi in faccia. La guardo a mia volta. I suoi occhi intensi e le sue labbra. Siamo così vicini e voglio farlo: voglio baciarla. So che lei vuole lo stesso. Così non mi preoccupo di chi potrebbe vederci fidandomi dell'albero che ci copre e mi sporgo in avanti, afferrando dolcemente il suo viso con le mani e facendo toccare le nostre labbra.

È il bacio più buono che abbia mai avuto. Come se le sue labbra fossero talmento dolci da farmi impazzire. Come se ne volessi sempre di più.

Helen non esita a ricambiare. Mi mette la braccia intorno al collo e si avvicina ancora di più. È da un po' che penso di volerlo fare e aspetto di farlo. E probabilmente anche la lupa aspettava la stessa cosa.

Chiedo l'ingresso nella sua bocca e lei mi lascia entrare, unendo e facendo muovere insieme le nostre lingue.

Ci allontaniamo solo per respirare. I suoi occhi sono ancora chiusi quando poggia la fronte contro la mia, ma il sorriso dolce è visibile.

Apre gli occhi, abbagliandomi. "Mi sono innamorata di un vampiro".

Io ridacchio. "E io di una lupa. Sembra l'inizio di una barzelletta".

"Scemo" mi dice divertita, passando le dita tra i miei capelli e tirandoli un po'.

Torno serio, ma non mi allontano, prima di dire: "Ce la faremo. Insieme. Ne sono sicuro".

Repulsione Attrattiva ◎Niall Horan◎Where stories live. Discover now