Never Say Never

Galing kay vale18082015

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«Tutti...tutti mi abbandonano. Cole non mi parla da un po e mi sta spezzando il cuore. Pezzo per pezzo. Non h... Higit pa

Prologo
Chapter One
Chapter Two
Chapter Three
Chapter Four
Chapter Five
Chapter Six
Chapter Eight
Chapter Nine
Chapter Ten
Chapter Eleven
Chapter Twelve
Chapter Thirteen
Chapter Fourteen
Chapter Fifteen
Chapter Sixteen
Chapter Seventeen
Chapter Eighteen
Chapter Nineteen
Chapter Twenty
Chapter Twenty one
Chapter Twenty Two
Chapter Twenty Three
Chapter Twenty Four
Chapter Twenty Five
Chapter Twenty Six
Chapter Twenty Seven

Chapter Seven

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Galing kay vale18082015

Piccolo spoiler: questo capitolo é più "pesante" di quelli precedenti.

Brooke's POV

Arrivai davanti a scuola assieme a Cole che mi teneva stretta da un fianco. Come se io scappassi.
Cosa al quanto improbabile dato che non saprei dove andare o con chi stare.

«Guarda Bieber come ci prova con quella puttanella» disse Hans facendomi portare l'attenzione sul luogo da lui indicato.

Vidi Miley o come cazzo si chiama ridere e fare l'oca con Justin. Si toccava i capelli ogni due per tre e si mordeva il labbro sorridendo.

No cara, quella mossa con Justin non funziona.

Lui le disse qualcosa facendola ridere. Justin si sitemò gli occhiali timidamente e io non potei non notare la sua tenerezza.

«Che sfigato, andiamo da loro» affermò Cole facendomi gelare il sangue.

«Lasciamoli perdere per un momento. Non stanno facendo niente» dissi facendo bloccare Hans, Cole e Jackson intenti a ridere.

Mi guardarono seri, impassibili. Come se avessi detto chissà cosa.

«Le vuoi prendere?» sbottò Cole serio.
É sempre così. Se dico qualcosa che a loro non va bene vengo derisa o picchiata. Ma devo fare comunque finta di niente e non dire niente a nessuno. O mi picchiano il doppio.

E io sto con Cole? Sono un idiota a starci insieme. Ma ho paura a lasciarlo. In fondo lo amo...

...in fondo mi fa paura.

«N-No» deglutì e lui sorrise vittorioso. «Bene. E ora stai zitta» disse facendo ridere i suoi amichetti del cazzo.

Andammo verso loro due. Non volevo vedere quello che stava per accadere.
Cole, Hans e Jackson esagerano sempre. Ma sta volta hanno superato il limite.

«Che puttana» commentò Cole alla ragazza intenta a tramutare il suo sorriso in tristezza. Anche se mi da fastidio che stia sempre con Justin, chiamarla puttana é una cosa orribile.
«Lasciatela stare» disse Justin tenendo la mano della ragazza. Guardai meglio e la stringeva forte, per proteggerla.
«Uhhh lo sfigato si é innamorato della puttana» canzonò Jackson facendomi stringere le labbra.

Non solo per il nomignolo, ma anche per la frase 'si é innamorato' e il sussegguirsi non era il mio nome.

Forse sono io che sono abituata ad avere mille ragazzi che mi corrono dietro e quindi non posso sopportare
che una ragazza nuova mi porti via il mio ruolo. Si deve essere proprio così. Non sono gelosa. Non é possibile. A me neanche piace in quel senso Justin.

«Hai qualche problema?» Justin si avvicinò troppo a Jackson con aria da sfida. No, Justin. Cosa stai facendo?!

«Stammi lontano, mammoletta» dopo quel nomignolo del cazzo Justin spinse Jackson, facendolo incazzare il doppio.

Jackson gli tirò un pugno facendo cadere i suoi occhiali a terra.

Justin...no.

Sentivo gli occhi bruciarmi e la vista mi diventava sempre più offuscata.

Hans gli tirò il pugno seguente che non tardò ad arrivare anche da parte di Cole.

Guardai la ragazza intenta ad andarsene via spaventata. Vigliacca.

Justin era a terra che prendeva calci, pugni e spinte dolorose.

Devo fare qualcosa.

Se chiamassi qualcuno? No, sarebbe peggio. Cole, Hans e Jackson scapperebbero via e darebbero la colpa al primo ragazzo che passa.

Sospirai e presi le forze
«SMTTETELA! ORA.» urlai facendo bloccare le loro botte sul corpo di Justin. Si allontanarono da lui continuando a guardarmi.

La dose di dolore non avrebbe tardato ad arrivare. Soprattutto da parte di Cole.

Mi inginocchiai con gli occhiali di Justin tra le mani e con le lacrime che scendevano glieli misi.

Aveva il labbro spaccato, un taglio sulla fronte che sanguinava e un occhio nero.

Gli accarezzai la guancia sperando in una ripresa da parte sua, ma niente. Rimaneva steso a gemere dolorante.

Girai lo sguardo dalla parte dei tre coglioni e mi squadravano con sguardo assassino.

Ritornai a guardare Justin che, fortunatamente, si stava alzando.

Sospirai, asciugai le lacrime e mi alzai abbassando la gonna che mi si era alzata a forza di stare seduta.

«Vattene, Bieber» disse Cole freddo continuando a tenere lo sguardo su di me.

Doveva andarsene. Se avrebbe visto quello che volevano farmi avrebbe come minimo preso anche lui la stessa dose di botte.

Guardai Justin e lui pure guardò me.
Mimai un "vattene" cercando di essere il più possibile tranquilla.

Lui sospirò e andò via verso la biblioteca - dato che avevamo due ore buche. Quello di ed. Fisica non c'era e con lui, di solito, abbiamo due ore di lezione.

Ritornai a guardare i tre ragazzi e deglutì
«Sc-Scusate» balbettai. Le mie mani tremavano, così come il resto del mio corpo.

«Sei una lurida troia del cazzo» sputò acido Cole facendomi quasi urlare dalla sofferenza.

Mi girai e andai lontano da loro, che continuavano a seguirmi.

L'importante é che nessuno ci veda. O meglio, li veda. Abbiamo tutti una reputazione che dobbiamo mantenere.

Andai verso l'ala Ovest dove di solito a quest'ora non c'era nessuno dato che i ragazzi avevano lezione.

Non voglio essere picchiata o insultata. Non me lo merito. Ho solo aiutato una persona.

«Brooke non ti faccio nulla» disse Cole alle mie spalle. A quanto pare é da solo.

Ho già sentito quella frase e il susseguirsi non é stato uno dei momenti migliori fra noi due.

Iniziai a correre, lontano da lui e da quello che voleva farmi.

«Brooke! Vieni qui!» urlò in un tono tutto suo, facendomi venire i brividi.

Arrivai alla fine del corridoio che significava anche la fine dell'ala Ovest. Sentivo ogni mio muscolo che tremava.

L'unica cosa da fare era uscire. Spinsi la porta per correre via da lui e dalle sue future botte.

Quattro mani mi afferrarono il corpo e io mi girai notando Hans e Jackson ridere malignamente. Avevano programmato tutto.

Mi girarono mentre io mi dimenavo. Volevo andarmene. E anche in fretta.

Vidi Cole venire da questa parte con le maniche alzate. Faceva più paura del solito.

Venne davanti a me e mi tirò uno schiaffo talmente forte da farmi urlare dal dolore.

Nessuno ci avrebbe sentito. Eravamo troppo lontani per essere uditi. E questa cosa é preoccupante.

Lo sapevo che con quel 'Brooke non ti faccio nulla' stava mentendo.

«Sei una troia» disse facendomi sentire una fitta al cuore.

É cambiato così tanto il questi quattro anni. In peggio.

«Avevi detto che non mi avresti fatto nulla» dissi sentendo gli occhi pieni di lacrime. Non dovevo piangere. Era quello che volevano. Vedermi soffrire per colpa loro.

«E tu avevi detto che saresti stata lontana da Bieber» mi arrivò un altro schiaffo facendomi cadere a terra, dato che Hans e Jackson avevano lasciato la presa su di me.

Sputai del sangue e Cole rise
«Sei una puttana» disse di nuovo.

E pensare che io amo questo ragazzo. Che mi sono lasciata trascinare da lui. Ho perso la verginità con lui. Mi sta spezzando il cuore.

Mi rialzai e lo guardai negli occhi.

Hans e Jackson non c'erano più. Avevano lasciato il 'divertimento' solo a Cole.

«Ti stai innamorando di Bieber?!» urlò facendomi ritrarre dal suo tono troppo altro.
«N-no» balbettai per paura di un altro schiaffo.

Rise sarcastico e si avvicinò a me. Prese una ciocca dei miei capelli ed iniziò a giocarci come un bambino appena nato.

Avvicinò il suo viso al mio mettendo la mano sinistra nei miei capelli. Stava per baciarmi ma si bloccò.
«Peccato che io non ti creda» sussurrò facendomi congelare il sangue.

La sua presa nei miei capelli si chiuse in un pugno ed iniziò a tirarli.
Tirava, tirava sempre più forte e forse molti capelli si erano strappati dalla cute.

Iniziai ad urlare talmente forte che la gola mi faceva male.

Volevo piangere. Andare da Justin. Volevo sentirmi accettata da lui.

Cole lasciò la presa e io sospirai di sollievo...che venne interrotto da qualcosa sulla mia guancia.

Faceva male. Più male di un pugno.

Guardai Cole e aveva in mano la sua scarpa. Sta esagerando. Non mi ha mai picchiato così forte.

La prese ed iniziò e fare aventi ed indietro con il braccio sul mio viso.

Colpiva senza ritegno. Più forte che poteva.

«Ti...ti prego basta» sussurrai debolmente
«Non mi ami! Sei una puttana!» urlò di nuovo continuando a colpirmi il viso.

Iniziò a tirarmi anche i pugni e i calci sul corpo. Se vedeva qualcosa che non aveva ancora colpito, la colpiva più forte che poteva. Le sue due braccia e le sue due gambe erano impegnate a farmi del male. A farmi sanguinare. Cosa avrei detto ad Alan? E ai miei? Cosa avrei detto a Justin?

Di a Cole che lo ami. Almeno la finirà. É un'agonia. Falla finire.

«N-no, Cole. Ti amo, te lo giuro. Ti amo alla follia. Ma fa male. Fa tanto male. Smettila ti prego» dissi tutto d'un fiato. Alle mie parole la smise e io sentivo il mio viso pieno di sangue e lividi pronti a formarsi.

Mi guardò quasi incredulo e io strinsi le labbra piene di tagli e sangue.

Non riuscivo a tenere aperto l'occhio destro. Mi era impossibile.

«Davvero?» io annui e lui mi abbracciò. Non ricambiai l'abbraccio sentendo dolore su tutto il corpo. Avevo paura del suo contatto. É malato questo ragazzo. Mi sono messa con un ragazzo psicopatico.

Mi strinse a se ed io urlai per il troppo dolore.

Si staccò subito e la testa iniziò a girarmi. Sentivo pizzicore sulla parte dove aveva tirato i miei capelli. La pelle della faccia mi dava fastidio. Bruciava. Andava a fuoco e sentivo le gocce di sangue percorrermi il viso.

«Mi hai fatto malissimo. Più male del solito» dissi con disprezzo.
Cercò di baciarmi ma io lo scansai.

«Brooke...» sussurrò e io me ne andai via. Più precisamente in infermeria. Ad ogni mio passo tremavo. Sento ancora la sua della scarpa sul mio corpo. A quel pensiero rabbrividì.

Sarei dovuta andare via con Justin. Con lui mi sarei sentita più protetta.

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