🔷Perdonatemi per gli errori che troverete durante la lettura🔷
Mercoledì. Era mercoledì mattina.
"Mancano tre giorni" pensò Kate mentre camminava per i corridoi della scuola.
Sobbalzò appena sentì il suo telefono vibrare all'interno della tasca della sua giacca.
Alexander: Ti vedo pensierosa e preoccupata
Era vero. Aveva centrato in pieno lo stato d'animo della ragazza.
La mora si guardò attorno e come sempre non trovò nessuno dei suoi amici nei paraggi.
Me: Va tutto bene :)
Cercò di convincerlo, anzi di convincere sé stessa. Non sapeva il motivo, ma più si avvicinava il giorno della verità e più si sentiva sotto pressione. Forse non era ancora pronta a scoprire di chi si trattasse, ma infondo lei stessa aspetta quel giorno da ben un mese. Doveva solo farsi coraggio e affrontare la realtà.
Ancora una volta venne distratta dai suoi pensieri e una volta letto il messaggio rispose.
Alexander: Non ti credo. Non ti ho mai vista così
Me: Sono solo agitata
Andò al suo armadietto tirandone fuori i libri della giornata.
Alexander: Non ti seguo
Fece in tempo a leggere e mentre stava per rispondere una voce la distrasse.
"Ehi" la salutò Beatrice.
"Ciao" sorrise guardandola.
"Tutto bene?" chiese.
"Umh si. Tutto bene perché me lo chiedi?" la guardò.
"Sembri con la testa tra nuvole" constatò.
"Io? No no sono esattamente dove devo essere. Qui a scuola pronta ad andare alla lezione di matematica" sorrise agitando il libro che aveva in mano.
"Peccato che hai preso il libro sbagliato. Quello è di storia" le fece notare indicandolo.
"Cosa? Oh giusto" lo guardò "Storia" sorrise imbarazzata battendo una mano sul libro "Pft che vuoi che sia. Non cambia nulla" disse rimettendo il libro sbagliato nell'armadietto e prendendo quello giusto.
"Già, proprio nulla" la prese in giro "Senti sei sicura di star bene?" le chiese nuovamente.
"Si" annuì "No per niente" si corresse l'attimo dopo.
"Ti va di dirmi che succede?" le sorrise dolcemente accarezzandole la schiena.
Kate annuì e "Beh ecco, mi sento agitata per sabato" confessò.
"Sabato?" chiese confusa.
"È l'ultimo giorno del gioco" spiegò.
"Oh giusto. Il gioco." annuì ricordando "Cosa ti preoccupa?" chiese rivolgendole uno sguardo.
"Rimanere delusa o di far star male chiunque sia dall'altra parte" abbassò lo sguardo facendo diventare il pavimento improvvisamente interessante.
"Delusa?" si accigliò.
"Vorrei fosse una persona in particolare ma forse mi sto solo sbagliando" scosse la testa tenendo sempre lo sguardo basso.
"Capisco. Beh ti auguro che vada tutto come lo vorresti tu" l'abbracciò confortandola.
"Grazie" sorrise.
"Andiamo in classe?" chiese Bea infine.
Così dopo che l'amica annuì si avviarono in classe.
***
Alexander: Mi sto preoccupando
Kate sobbalzò leggendo il messaggio. Dalla confusione che aveva in testa si era completamente dimenticata di rispondere al messaggio ricevuto poche ore prima tra i corridoi.
Me: Oddio scusami. Mi sono completamente dimenticata di risponderti. Mi ha distratta Bea e alla fine non ho più prestato attenzione al telefono. Scusa scusa scusa 🙏
Alexander: Va bene fa nulla. L'importante è che stai bene e vada tutto bene. Mi sono preoccupato un sacco.
Me: Mi dispiace un casino. Sono proprio un disastro
Alexander: Il più bello che mi sia capitato
Me: Sei troppo buono con me
Alexander: Te lo meriti
Me: Grazie. Comunque riguardo stamattina va meglio è stato solo un brutto inizio giornata.
Alexander: Ne sono felice, credevo stessi male o altro.
Me: Senti, ci vediamo in mensa così parliamo e oggi ti scrivo così ti faccio la mia domanda :)
Alexander: Va bene. A tra poco piccola ♡
Kate si diresse in mensa. Aveva già perso alcuni minuti dato che era rimasta ferma nel corridoio a rispondere ai messaggi di Alexander.
Prese un vassoio e ci posò sopra semplicemente della pasta e una bottiglietta d'acqua.
Individuò il solito tavolo e ci si diresse per poi sedersi e iniziare a parlare con i suoi amici mentre consumava il suo pranzo.
***
Me: Eccomi qui :)
Alexander: Hey :)
Me: Ti chiedo ancora scusa per stamattina
Alexander: Non preoccuparti non è mica morto nessuno
Me: Haha hai ragione
Alexander: Su inizia a raccontare qualcosa
Me: Umh beh mi viene in mente solo questo: -3
Alexander: Siii :D È passato tutto così in fretta
Me: Sembra ieri che mi hai scritto per la prima volta
Alexander: Come dimenticarlo
Me: È stato il giorno più strano della mia vita. Ho pensato "ma chi sarà questo?" "che vuole?", credevo fossi uno stalker o un maniaco, poi per fortuna ho scoperto che siamo amici anche nella realtà e allora mi sono tranquillizzata.
Alexander: Oddio haha uno stalker o un maniaco!!! Questa mi mancava 😂
Me: È vero! Non sapevo chi fossi e sono andata nel panico! Continuavi a mandarmi messaggi sapendo tutto di me e mi facevi paura
Alexander: No ok 😂 sto morendo
Me: Vorrei averti visto te al mio posto
Alexander: Spiacente ma non ho stalker o maniache che mi vengo appresso 😂
Me: Idiota
Alexander: Il tuo preferito 😌
Me: Sempre ♡
Alexander: Potresti cambiare nome in rubrica in "Stalker maniaco"
Me: Ci starebbe pure bene
Alexander: E che aspetti va a cambiare nome
Me: Fai sul serio? Vuoi davvero che cambi il tuo nome da "Alexander" a "Stalker maniaco"?
Alexander: E trovalo uno che si fa chiamare così 😂
Me: Tu hai dei problemi
Alexander: In effetti...
Me: Comunque non ho intenzione di cambiare nome in quello. Solo a pensarci mi fa paura.
Alexander: È trovane un altro
Me: Sono a corto di idee e di domande dato che ne ho usata una in modo stupido 😑
Alexander: Colpa mia
Me: Nah tanto non sapevo cosa chiederti 😅
Alexander: Ok 😄
Me: Ora tocca a te dirmi qualcosa quindi parla
Alexander: Non credo di avere nulla da dirti
Me: Quindi posso andare a letto?
Alexander: Sono le 18 😒
Me: Ma ho sonno
Alexander: Allora va a dormire 😂 Sei impossibile 😂
Me: No no ok sto qui con te 😆
***
Alexander: Grazie per la compagnia 😑
Era mattina e Kate era sul vialetto di casa che rispondeva ai messaggi.
Me: Oh mio dio 😂 scusa
La sera prima si era addormenta mentre messaggiava con Alexander.
Alexander: 😑
Me: Giuro che non l'ho fatto apposta, mi sono addormentata e basta.
Alexander: Eravamo nel pieno di una conversazione interessante e tu sei praticamente colassata
Me: Perché parlare di formaggio era interessante ovviamente
Roteò gli occhi scuotendo la testa.
Alexander: Si. Ok non proprio ma comunque si
Me: Come no
Alexander: Beh muovi il culo e vieni a scuola
Me: Idiota sto aspettando Cameron 😤
Alexander: Sono le 7:50 e non siete ancora partiti?
Me: No Sherlock. Sono ancora fuori casa che lo aspetto.
Alexander: Babbeo
Me: Ok è arrivato. A dopo.
Ripose il telefono in tasca e salì in macchina.
"Dove diamine eri finito?" lo guardò male alzando la voce.
"Sto cretino non si voleva alzare dal letto" indicò dietro di sé e solo allora Kate si accorse che nei sedili posteriori c'era Nash.
"Che ci fai tu qui?" chiese guardandolo stranita.
"Non pensare male ma ho dormito da Cameron" rise.
"Perché?" chiese facendo una faccia strana.
"Non posso?" chiese guardandola.
"Si ma..." iniziò "Lascia perdere" lasciò cadere il discorso e sedendosi composta sul sedile.
Arrivarono a scuola poco dopo e dopo essere corsi all'interno dell'edificio appena in tempo che la campanella suonò, si diressero ai loro rispettivi armadietti per prendere i libri e poi andare tutti e tre in classe.