Il mio piano di restare sveglia tutta la notte a guardare serie tv è svanito, dopo la seconda stagione sono crollata in un sonno profondo, gli occhi si chiudevano da soli e io non sono riuscita ha sconfiggere il sonno.
"Svegliati pigrona" qualcuno mi scuote violentemente facendomi aprire gli occhi.
"Cam vaffamculo, lasciami dormire" gli tirò un calcio e lo prendo vicino al suo punto debole.
Ahi ha rischiato...
"Ho trovato un modo per scoprire tutto" dice maliziosamente.
Lancio via le coperte che mi avvolgono e salto in piedi pronta ad ascoltarlo.
Chissà forse per una volta è riuscito ha usare il cervello.
"Allora sentiamo" incrocio le braccia al petto e apro bene le orecchie. Sono curiosa.
"Oggi faremo volontariato in polizia, e quando ci sarà l'occasione buona c'infiltriamo negli archivi"
Questo è tutto matto, ci scopriranno e ci metteranno in gabbia.
"Tu assumi droghe pesanti" gli batto il petto con la mano per poi dirigermi al piano di sotto per fare colazione.
"Guarda che non sto scherzando, oggi faranno una cazzata per i poveri e hanno bisogno dei volontari che gli aiutano" dice
Resto di spalle per qualche secondo per poi rigirarmi verso di lui per guardare la sua espressione, è serio, è davvero serio.
"D'accordo, ma se ci beccano darò tutta la colpa a te, io in gabbia non ci finisco"
Annuisce a rallentatore, come se dovesse capire le mie parole.
Non ho mica parlato in cinese...
"Bene, perfetto... Ora chiamo Nash"
E che c'entra adesso Nash?
"Perché chiami Nash?" Chiedo confusa grattandomi la nuca.
"Lui oggi ci aiuterà" sorride e se ne va.
Sarà una cosa a tre.
Okay, questo pensiero a un doppio senso gigantesco, Cam mi sta attaccando la sua pervertivita.
Prendo i miei cereali col cioccolato e il latte per poi versarli in una ciotola.
"Tesoro buongiorno" dice mia mamma dirigendosi subito verso la macchinetta del caffè.
"Ciao"
"Andata bene la serata ieri?" Chiede tutta curiosa.
Mia madre è una ficcanaso, vuole sapere sempre tutto, dopo un po' diventa anche pesante!
"Yanika andiamo?" In rompe nella cucina Cameron.
Ma sta scherzando? Mi ha vista? Sono ancora in pigiama.
"Si guarda io vengo in pigiama" dico irritata.
"Scusa, allora vai a vestirti che andiamo" dice divertito.
Mi alzo dalla mia sedia per mettere la tazza nel lavandino e andare in camera mia per vestirmi.
Indosso dei leggins neri, con una felpa grigia con sopra la scritta Hollywood.
Un giorno mi piacerebbe andare ad Hollywood, sono curiosa di vederla, voglio vedere la scritta gigante e camminare sul marciapiede delle Star.
Magari un giorno ci sarà pure il mio nome e quello di Justin.
Mi trucco leggermente il viso e mi faccio un treccia. mi piace tantissimo, è tutta colorata. Non faccio molto spesso pettinature, di solito mi piace lasciare i capelli slegati, ma per qualche ragione strana che non so nemmeno io, oggi mi è venuta voglia di farmi una treccia.
Raggiungo Cameron al piano di sotto.
"Tesoro stai benissimo con la treccia" nota subito mia madre.
Faccio un cenno con la testa per ringraziarla.
"Ma dove andate voi due?" Chiede confusa.
"Ci vediamo coi nostri amici" dice Cam prima di rubarmi il mio polso e trascinarmi verso la sua auto.
"Fa strano vederti con quella cosa in testa" fa partire l'auto in direzione della casa del suo migliore amico.
Ma se viene Nash possono venire anche Nao e Justin.
"Ma viene solo Nash o c'è anche Naomi, Justin e gli altri" dico ignorando completamente quello che m'ha detto poco fa.
È il solito, ogni volta che faccio qualcosa di diverso deve farmelo notare come se fosse disgustato.
"No, ci saremo solo noi tre"
Mi limito ad annuire e ad alzare il volume della musica. Io amo
Ascoltare la musica ad un volume molto elevato, mi fa rilassare, mi sento libera.
Le canzoni passano in radio, ma inizio ad esaltarmi quando parte una delle mie canzoni preferite del momento. Stitches di Shawn Mendes.
Inizio a cantare a Squarciagola rompendo i timpani di Cameron e anche i miei. Devo trovare un modo per imparare a cantare, adoro cantare ma sono stonata.
"Ti prego smettila" dice inorridito Cameron.
Faccio un sorriso malizioso e continuo a cantare la canzone.
La macchina si ferma e la portiera dietro viene aperta da Nash che monta su.
"Ciao ragazzi" dice tutto allegro, noi ricambiamo il saluto e ripartiamo verso la centrale di polizia.
"Stavi cantando?" Chiede il ragazzo seduto dietro di me.
"Da cosa l'hai notato?" Ridacchiò.
"Dal fatto che ha Cameron gli sta fumando la testa ma sorride contemporaneamente" risponde ridacchiando.
Rivolto la mia attenzione verso Cam che toglie subito il suo bellissimo sorriso.
"Nash chiudi la bocca" lo rimprovera.
"No, Nash parla pure" lo istigo.
Ricevo una fulminata dai occhi di Cam così riprendo la mia serietà.
"Allora come vanno le cose con Naomi?" Chiedo curiosa.
Naomi mi dice sempre tutto, ma questa volta voglio avere anche delle confidenze dalla parte maschile della coppia, voglio sapere come vede lui questa relazione.
"Che devo dire, stiamo benissimo insieme, io la amo tantissimo, poi ora si è tolta Cameron completamente dalla teste e quindi ci sono solo io, con lei mi trovo davvero bene e spero che questa nostra relazione vada avanti per tanto tempo" dice arrossendo.
Devo dire che quei due stanno davvero bene assieme, sono una coppia bellissima e sono felicissima per entrambe, per Nao che finalmente è felice e per Nash che per me è come un fratello.
"Eccoci" dice Cam attirando l'attenzione.
Posteggiamo in uni dei pochi parcheggi ancora liberi per poi scendere dall'auto e incamminarci dove ci sono quei poliziotti del cazzo.
Scruto bene ogni poliziotto e noto che fra loro c'è il bastardo che non ha voluto darmi informazioni.
"Salve ragazzi come possiamo aiutarvi" chiede una donna bionda in divisa.
Già mi sta antipatica, solo per il fatto che ha i capelli biondi.
Come avrete capito odio le bionde, ho sempre avuto brutte esperienze così ora le odio tutte, nessuna eccezione.
"Siamo qua per il volontariato" dice sorridendo Cam.
Maledizione il suo sorriso è straordinario.
Aspetta... Ora non ti servo più io? Già stai facendo i pensierini hehe stai ammettendo i tuoi sentimenti.
Non sto ammettendo proprio niente, sparisci dalla mia testa.
"Bene indossare queste e seguitemi" indossiamo la giacchetta arancione e seguiamo la tizia in divisa.
"Io sono Pamela, ditemi i vostri nomi che li segno sulla cartellina" dice afferrando il blocchetto da un tavolo.
"Io sono Nash Grier e loro sono Yanika e Cameron Dallas" fa tutto Nash.
"Bene allora adesso prendere le cose nel magazzino e portatele su questi tavoli"
Annuiamo tutti e ci allontaniamo da quella rompiscatole.
"Signorina Dallas come mai qui?"
Riconosco la voce, è il poliziotto stronzo di ieri.
"Mi sa che deve andare dall'oculista questo giubbotto arancione che indica il volontariato si vede lontano due miglia" dico tranquillamente.
"Non sarai ancora arrabbiata perché non ho potuto darti informazioni" sorride.
Questo signore in divisa mi sta proprio sul cazzo.
"Ma no si figuri è acqua passata" sorrido falsamente e me ne vado.
Uccidete lo sbirro!
"Fermi tutti" dice Cam prendendo i polsi mio e di Nash.
Chi giriamo verso di lui, e sul nostro viso si disegna un punto interrogativo gigante.
"Perché quelle facce?"
"Perché ci hai fermato?" Risponde con una altera domanda il signorino occhi di ghiaccio.
"Bisogna mettere in atto il piano"
Perché non è già in atto?
Inizio ad avere paura, che si inventerà ora, non è bravo ad usare il cervello e sono quasi sicura che andrà tutto per il verso sbagliato.
"Allora tu e Nash cercate di tenere impegnate le guardie mentre che io andrò ad intrufolarmi negli archivi"
"Perché ci devi andare tu?"
Siamo qui per la mia causa, quindi credo sia giusto che rischi io.
"Perché il piano è mio" sorride e se ne va.
D'accordo, mi toccherà fare il 'diversivo', sono fortunati io so recitare benissimo.
Si lo so, qualche volta bisogna essere modesti...
"Bene allora teniamo d'occhio questi tipacci" dice nervosamente Nash.
Che ha paura? Se la sta facendo per caso nei pantaloni?
"Io il pannolino non te lo cambio quindi datti una mossa"
Entriamo nel magazzino e prendiamo degli scatoloni.
Il corridoio è pieno di sbirri è uno sta andando verso gli archivi, così faccio apposta ad inciampare e a far cadere tutto per attirare l'attenzione.
"Ahia" urlo afferrandomi il ginocchio finto addolorato.
Tutti si girano verso di me per vedere come sto.
"Va tutto bene?" Mi chiede subito il sexy poliziotto moro coi occhi verdi che si stava dirigendo verso gli archivi.
"A dire il vero non tanto, non capisco come diavolo possa essere caduta, qui non ci sono sporgenze... Sono proprio maldestra" piagnucolò per fargli compassione.
"Vieni che t'aiuto... ragazzo potresti prendere la scatola e portarla fuori?" Dice riferendosi a Nesh che obbedisce subiti come se fosse un cagnolino.
Faccio finta di zoppicare fino ad arrivare in un piccolo spazio dove posso tenere tutto perfettamente sotto controllo.
"Ti prendo del ghiaccio" mi fa sedere e si allontana di qualche metro per prendermi del ghiaccio.
"Grazie" dico appena me lo passa.
"Io dovrei andare, ti dispiace?" Chiede
Se lo lascio andare tornerà verso gli archivi.
"Si mi dispiace, potrebbe venirmi un malore al ginocchio e se non ci sei tu per aiutarmi come faccio?"
Il poliziotto sexy inizia a ridacchiare e io resto in uno stato di confusione, perché cavolo ride?.
"Un malore al ginocchio sul serio?"
Idiota, sono un idiota!!
Dovrei usare il cervello prima di sparare cazzate.
"Io sono Yanika" gli porgo la mano per intrattenerli.
"Ramon" dice dandomi la mano.
Ora come lo trattengo qua, non ho più idee.
"Guarda c'è il tuo amico, ora lo chiamo che ti fa compagnia lui" sorride e va verso Nash.
Cazzo no!
"Ne vuoi una?" Si avvicina occhi azzurri offrendomi una specie di frutta secca che sembra una cacchetta.
"Uuh no, ma che diavolo è" dico disgustata.
"A dire il vero non ricordo come si chiama"
Mmmh bene...
"Ragazzi qualcuno è entrato negli archivi" urla la poliziotta bionda.
Oddio e ora che facciamo.
"Nash dentro che Cameron, ora che facciamo"
Non voglio che mio fratello vada dietro le sbarre, l'arancione non gli dona.
"Non ne ho idea" è preoccupato e lo sono anch'io.
Finirà nei pasticci.
Nash e io corriamo verso gli archivi, ma due poliziotti ci sbarrano la strada e ci fanno uscire.
merda Merda MERDA!!
Ora che facciamo? Iniziò a camminare per il nervoso quando al improvviso sento qualcuno che cerca d'attirare la mia attenzione, mi giro verso la persona che mi sta chiamando e con grande sollievo vedo Cameron in un cespuglio.
"Santo dio" corro verso di lui.
"Pensavo ti avessero preso" dice Nash raggiungendomi.
"Sono entrati nelle condutture dell'aria ed eccomi qua" ridacchia
"Hai trovato qualcosa?" Chiedo ansiosamente.
Ho bisogno di sapere, questa cosa mi sta divorando lo stomaco.
"No, non ho fatto a tempo" la sua faccia si rattrista e io lo abbraccio.
"E questo per cosa è?" Chiede sorpreso.
"Ci hai provato è questo che conta, primo poi riuscirò a sapere" all'abbraccio aggiungo anche un bacio sulla guancia e mi allontani.
"Ora andiamo da me?" Chiede Nash
Io annuisco e Cam fa lo stesso.
Raggiungiamo la macchina e ci dirigiamo verso la casa di occhi azzurri. Durante il tragitto Nash e Cam parlano tantissimo, sembrano due radio senza un bottone per spegnerle.
Di solito sono io la radiolona, ma oggi questi due mi stanno battendo alla grande. Non riescono a stare zitti nemmeno per un secondo, è già bello che prendono un respiro tra una parola e l'altra.
Finalmente arriviamo da Nash e le radio si spengono. Mi stava venendo mal di testa. Entriamo in casa del ragazzo e subito ci lanciamo tutti sul divano.
Vengo in questa casa da anni ormai è quindi ogni volta che entro faccio come se fossi a casa mia.
"Fai venire Nao" dico.
"Oggi doveva fare delle cose con sua madre, non te l'ha detto?" Chiede.
"No" non mi ha detto niente.
"Vabbè, non parlate di fidanzate e fidanzati, ora ci facciamo una partita alla Playstation" irrompe nella nostra 'conversazione' Cameron prendendo un gioco e lo inserisce nella console.
"Bene allora giochiamo"
Passiamo circa tre ore seduti sul divano a giocare, abbiamo giocato a tantissimi giochi e in quelli in cui bisognava sfidarsi io vincevo quasi tutte le volte.
Lo ammetto, sono una Nerd. Prima d'arrivare al liceo non avevo una grande vita sociale.
Uscivo qualche volta coi miei migliori amici, ma senò passavamo o meglio passavo gran parte del mio tempo davanti ad uno schermo.
Una volta arrivata al liceo però ho deciso di dare una svolta alla mia vita e ora sono una persona migliore. Almeno credo.
Narratrice:
Grazie mille a tutti voi lettori ❤️❤️
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