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I suoi bulbi oculari si spostano da destra a sinistra e il suo volto diventa completamente bianco, le sue mani picchiettano sulle sue gambe e il suo respiro rischia di soffocarlo.

"Allora?" Gli mette fretta Cam

L'uomo deglutisce con fatica, ma alla fine credo voglia rispondere.

"Erano dei miei compagni del College voi come fate a conoscerli?" Dice nervosamente.

Potrebbe avere un attacco di panico da un momento all'altro.

"Sono i miei genitori"  Enea spalanca la bocca e con un dito la richiude ma subito si riapre.

"I tuoi genitori?" Manga e parole.

"Si e lo sai pure tu" lo scruto con lo sguardo.

"Io non ne sapevo proprio niente" si mette sulla difensiva.

"Amico non dire cazzate! Sappiamo molte cose quindi non negare" ringhia il moro

"Cosa sapete?" Deglutisce rumorosamente.

"Non è importante quello che ..." Blocco Cameron

"Sappiamo che sono stati uccisi qualche giorno dopo la mia nascita.... E sospettiamo che sia stato tu"

La paura non c'è più, è come se mi fosse scivolata via, ora mi sento determinata e so che Enea può darmi tante risposte.

"Cosa? Io non ho ucciso nessuno" si alza in piedi dallo shock.

Cameron spalanca gli occhi per averlo accusato.

"Ma sei impazzita? Non si accusa cosi una persona senza prove" mi rimprovera e io faccio spallucce.

"Non ho prove ma sono abbastanza certa che sia lui, prima di partire ho fatto ricerche e ho scoperto che è già stato in gabbia quattro mesi per via delle droghe e perché ha violentato la sua ex... Poi scusa so che si è trasferito qua sedici anni fa, qualche mese dopo la morta di Rachele e Romeo quindi ho tutto il diritto di accusarlo perché questa storia puzza e non poco!"

Nessuno dice niente, ho sputato fuori le parole con ira e i due sono rimasti abbastanza scossi da tutto ciò.

"Ti posso assicurare che non ho ucciso io i tuoi genitori, se fossi davvero un assassino dopo queste accuse sarei potuto saltarti addosso e ucciderti no? Poi si sono stato in carcere ma avevo diciannove anni ed ero ancora un ragazzo problematico" cerca di difendersi.

"Io continuo ha credere che sia stato tu"

Guardo Enea con ribrezzo, sembra così innocuo ma allo stesso tempo così colpevole.

"Io sono innocente" protesta nuovamente.

"Allora perché sei fuggito dall'America" chiedo indemoniata.

"Perché sono stato obbligato" sembra sincero.

Chi l'ha obbligato? E soprattutto perché?

"Perché sei stato obbligato? E soprattutto da chi?" Chiede Caneron leggendomi nella mente.

Enea si rimette composto sul divano e prima d'aprire bocca ci riflette per bene, non sembra molto sicuro di volerci rivelare chi l'ha obbligato ad andarsene da casa sua.

"Yason e Clara Dallas" dice tutto d'un fiato lasciandoci paralizzati per le sue parole.

Perché mai i miei genitori adottivi hanno obbligato un loro amico ad andarsene dall'America.

"È impossibile non ti credo" sbatte un pugno contro il vetro dietro il divano.

Cameron è rimasto quasi più sconvolto di me.

Remains to me || #wattys2017Where stories live. Discover now