Mi sono svegliata abbastanza presto dopo aver dormito beatamente tra le braccia di Logan per tutta la notte. Non ricordo il tempo di aver dormito così bene, tranquilla e rilassata. Sposto piano il suo braccio muscoloso che mi tiene ancorata a lui e cerco di alzarmi piano dal letto per non svegliarlo. Raccolgo i miei vestiti sparsi per la camera e mi volto un'ultima volta a guardarlo. Dorme tranquillo a pancia sotto, con i capelli biondi scompigliati sulla fronte. Devo farmi forza per non andare là e accarezzarli, ma se lo sveglio credo che non riuscirò più a raggiungere la mia camera.
Chiudo piano la porta alle mie spalle e mi dirigo verso la mia stanza. Mi fermo un attimo a guardare fuori dalle enormi finestre del corridoio il cielo grigio che sembra minacciare pioggia. Da quando siamo arrivati fa sempre piuttosto freddo, ma, dopotutto, siamo a dicembre e a Milano non possiamo aspettarci un clima diverso. Entro nella mia camera e penso che una doccia calda possa aiutarmi.
Prima, però, voglio chiamare Paul e Scarlett. Non sono abituata a stare così tanto tempo senza di loro e mi mancano davvero molto.
Faccio partire la video chiamata e dopo neanche due squilli Paul risponde prontamente
"Ciaoooo Gioia! Finalmente ti fai sentire... Come stai?"
"Io benissimo grazie, tu?"
"Come al solito, una noia mortale e tu mi manchi un sacco!"
"Anche voi mi mancate tanto Paul. Scarlett? Non l'hai fatta a pezzi e messa nel congelatore vero?" quei due sono come cane e gatto e senza di me a fare da paciere sono pericolosi
"In realtà mi è passato per la mente almeno in un paio di occasioni, ma il sangue mi terrorizza. Ma sia chiaro che la mia emofobia è l'unica cosa che le ha salvato la vita. Quella ragazza dovrebbe fidanzarsi al più presto, così invece di rompere le palle a me, le romperebbe al suo ragazzo... sempre ammesso che esista un sant'uomo disposto a sopportarla."
"Smettila Paul! Lei potrebbe dire lo stesso di te!" lo rimprovero. Scarlett a dispetto di tutto quello che dice Paul è davvero una brava ragazza. È vero, forse un po' troppo pignola, ma ha un cuore d'oro.
"Non credo proprio! Ah, guarda un po', si parla del diavolo..." sento la porta dell'appartamento di Paul aprirsi con decisione. "Vieni Scarlett, c'è Sarah al telefono!" Scarlett appare sullo schermo in tenuta sportiva. Probabilmente avrà appena finito una delle sue lezioni. Non so come faccia a passare così tanto tempo allenandosi.
"Ciao Sarah! Ti stava parlando male di me come al solito?" guarda Paul in cagnesco.
"Lo so che in fondo vi volete bene e dovreste smetterla di litigare sempre..." li riprendo entrambi
Alzano entrambi gli occhi al cielo per nulla convinti
"Tu piuttosto cosa ci racconti?" cambia saggiamente discorso Paul "Hai uno sguardo strano"
"Strano in che senso?" Gli chiedo curiosa
"Nel senso che mi sembra lo sguardo di una che ha fatto sesso tutta la notte!" Paul non va mai troppo per il sottile. Ma non posso davvero averlo scritto in faccia. O no?
"Davvero?" rispondo ridendo "Anche se non è del tutto esatto: ho la faccia di una che ha fatto del gran sesso tutta la notte!"
"Come dici???" Scarlett non crede alle sue orecchie. In effetti non sembrano proprio risposte da me, ma nelle ultime 24 ore ho fatto fin troppe cose che non sono da me.
"Avete capito benissimo!" In realtà non pensavo di iniziare la conversazione con questa rivelazione, ma, come al solito, Paul non si fa mai gli affari suoi perciò tanto vale raccontarlo a qualcuno.
"Hai capito la nostra Sarah, Scarlett?!? Noi qui a preoccuparci, mentre lei se la spassa alla grande! Brava, sono orgoglioso di te piccola!" Lo vedo lo strano luccichio negli occhi di Paul che compare quando c'è nell'aria un pettegolezzo succulento "adesso però voglio sapere tutto per filo e per segno!" Che vi dicevo?
"Magari proprio tutto tutto no..." Eviterei
"Innanzitutto comincia a raccontarci come siamo passati da 'Logan è il mio capo, non voglio avere niente a che fare con lui ' a, e qui ti cito: 'Gran sesso per tutta la notte!' Scarlett sembra più curiosa di Paul
"Logan? Perché pensi si tratti di Logan, Scarlett?" Paul non sembrava ancora aver collegato, probabilmente ancora sotto shock dalla notizia
"Beh, Paul, evidentemente si tratta di Logan" Scarlett alza un sopracciglio rivolgendosi al nostro amico "o mi sbaglio Sarah?!?"
"No Scarlett, non ti sbagli, ma cerchiamo di ridimensionare la cosa, per favore..."
"Ridimensionare la cosa?!? Dico Sarah, stai scherzando? Tu e Logan Williams. Qui non c'è proprio nulla da ridimensionare, c'è da raccontare tutti i dettagli SUBITO!" Paul non sta più nella pelle "Avanti Sarah, come sei finita a letto con il super figo più figo della storia dei fighi?"
"Non lo so nemmeno io in effetti... E' successo tutto abbastanza rapidamente e non era assolutamente nei miei programmi. Stiamo passando moltissimo tempo insieme per ovvie ragioni ed è successo che una sera ci siamo baciati o meglio lui ha baciato me. Onestamente pensavo che l'incidente, se così possiamo chiamarlo, potesse circoscriversi a questo episodio, ma lui non era dello stesso avviso. Diciamo che ho mostrato parecchie resistenze... "
"Eh certo! Ti pare il caso di mostrare resistenze a Logan Williams? Sei impazzita?" Paul è quasi scandalizzato
"No Paul, non sono pazza, ma se solo ragionassi un attimo, col cervello intendo, capiresti che questa cosa non può andare a finire bene per me!" ne resto purtroppo convinta
"Ma, poi, hai evidentemente cambiato idea..." Paul ne vuole sapere di più
"Diciamo che lui mi ha proposto una specie di accordo."
"Un accordo? Che genere di accordo?" Non ci stanno capendo più niente
"Sì, lui dice che abbiamo questa evidente affinità che va esplorata e che dovremmo comportarci come due ragazzi normali, dimenticandoci il suo cognome ed i nostri ruoli lavorativi. Ecco spiegato il motivo di questa notte."
"Questa mi sembra una cosa sensata" Annuisce Paul
"Almeno finché saremo in Italia faremo così, poi, una volta tornati a New York, ognuno riprenderà le proprie vite, senza nessun tipo di impegno." finisco di spiegare
"Ecco, questa invece mi sembra una gran cazzata!" Paul chiarisce immediatamente il suo punto di vista
"Cioè, fammi capire" interviene Scarlett, che finora se n'era stata silenziosamente ad ascoltare "State insieme il tempo del viaggio in Italia e poi quando tornerete qui sarà come se non fosse successo niente?"
"Esatto! L'idea è quella..." confermo
"Ti rendi conto che questa è una cazzata tremenda vero?!?" mi rimprovera Scarlett
"Sì grazie, l'ho appena detto anch'io!" Alza una mano Paul
"Sarah, come pensi di gestire la cosa una volta che sarai qui? Tu non sei quel tipo di ragazza. Tu sei una che si affeziona al cactus che ha sul davanzale, pensi davvero di riuscire a rimanere sufficientemente distaccata?" non mi aspettavo questa reazione da Scarlett
"Tranquilla Scarlett, posso farcela. Ho messo le cose in chiaro fin da subito. Mi ha proposto questo accordo ben sapendo che non sarei mai andata oltre il suo cognome ed oltre al fatto che è il mio capo. Però non ho nemmeno voglia di privarmi di un qualcosa di bello per la mia solita rigidità."
"E' questo quello che mi spaventa Sarah. Il fatto che tu non sia riuscita a controllare l'attrazione che provi per lui la dice lunga su quanto sia forte. Tu non sei una che normalmente si lascia trasportare..." Scarlett ha perfettamente ragione
"Hai ragione Scarlett, ma, per una volta, voglio solo godermi un momento bello, anche se a tempo, con una persona che pare capirmi più di quanto mi capisca io. Che c'è di sbagliato in questo?" dirlo ad alta voce lo fa sembrare quasi un discorso ragionevole
"Te lo dico io: nulla! Non c'è nulla di sbagliato. Io ti appoggio sorella!" Paul allarga le braccia come a volermi abbracciare
"Io spero davvero che tu non ti faccia male." Scarlett non pare per nulla condividere l'entusiasmo di Paul
"Smettila di fare l'uccellaccio del malaugurio, starà benissimo, molto meglio di te e me..." la rimprovera Paul "Piuttosto parliamo di cose serie: quanti?" mi domanda Paul ammiccando
"Quanti cosa?" non ho la più pallida idea di dove voglia andare a parare
"Dai che hai capito... Orgasmi, quanti?" non posso credere che me lo stia chiedendo davvero
"Quattro!" e non posso credere che io gli abbia risposto
"Quattro??? Ragazzi siete i miei miti! L'unica volta che ho provato piacere per quattro volte di fila il merito non è stato di un bel maschione, ma della pizza!"
Scoppiamo a ridere tutti e tre. Che mondo sarebbe senza Paul?!?