Capitolo 15

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Lo osserviamo ancora un po' mentre si allontana incamminandosi verso una ragazza altissima, biondissima, con un trucco pesante e un vestito addirittura più corto del mio.

"Allora soddisfatta?" mi stuzzica Logan

"E' un ragazzo simpatico." e lo penso davvero "Siete molto amici vero?"

"Sì, assolutamente. Bradley è uno dei pochi veri amici che ho... Un tempo eravamo inseparabili, insieme ne abbiamo combinate di tutte i colori. Gli voglio davvero bene, anche se, ha un pessimo gusto in fatto di donne."

"Scherzi vero?" Sposto lo sguardo sulla ragazza in questione "Quella ragazza è bellissima..." un po' appariscente per i miei gusti, ma decisamente bella

"Per carità, nessuno lo mette in dubbio. Nina è una modella internazionale, ma è una delle donne più noiose, scontate e vuote del globo terraqueo."

"Ohhh... Ma da che pulpito viene la predica..." lo stuzzico non riusciendo a trattenermi

"Ti ho già detto che non devi credere a tutto quello che leggi sui giornali"

"Già, è vero, me l'avevi detto" sorrido

"Ma non mi credi vero?"

"Non è che non ti creda, ma le foto sui giornali ti ritraggono con una ragazza diversa ogni settimana e, a meno che non siano dei fotomontaggi, non capisco come tu riesca a fare la morale al tuo amico, quando fai esattamente la stessa cosa. Ma ovviamente non sono affari miei!"

Come al solito mi sono fatta prendere dalla foga di difendere il mio pensiero e forse ho esagerato. Logan però non sembra minimamente infastidito dal fatto che io mi sia sentita in dovere di esprimere il mio parere, anzi.

"No, per carità, è vero" cerca di spiegarmi con calma, come se, in qualche modo volesse davvero farmi capire il suo punto di vista "in quelle foto ci sono io, ma non sono mica appuntamenti romantici, o almeno non tutti. La maggior parte di quelle foto sono uscite di gruppo, ma questo tipo di foto non fanno vendere i giornali che le pubblicano. Lasciar intuire al lettore che io abbia una relazione con una ragazza diversa ogni mese invece aiuta molto: ecco allora che mi ritrovo, puntualmente, con un sapiente gioco di taglia e cuci, solo io in copertina in compagnia di qualche ragazza. Una volta addirittura c'era un titolone: "Logan Williams: ecco la nuova fidanzata!" peccato che nella foto ero con mia cugina. Ti assicuro che se fossi innamorato l'ultima cosa che farei è stare su una copertina."

Per la prima volta percepisco una certa frustrazione nel tono della sua voce

"Quindi mi stai dicendo che i giornalisti non fanno bene il loro lavoro?"

"No, non tutti chiaramente! Chi si occupa di queste riviste scandalistiche vive di quello che alla gente piace pensare. Diciamo che in passato io ho fatto la mia parte e ho dato loro parecchio materiale su cui lavorare. Ma ora sono diventato un bravo ragazzo." taglia corto Logan

"Ora, però, cosa ne dici se ordiamo la famosa pizza di cui ti parlavo? Sono davvero affamato..." in effetti inizio ad avere anch'io un certo appetito

"Direi che è un ottima idea!" abbandoniamo le copertine e dedichiamoci a qualcosa di più produttivo, come riempire lo stomaco.

Basta un suo cenno ed una cameriera si materializza al nostro tavolo per raccogliere l'ordinazione di due pizze margherite e due Cola.

"Sono davvero curioso di sapere cosa ne pensa della nostra pizza una vera italiana." mi stuzzica Logan

"Fossi in te non mi aspetterei troppo: noi italiani, quando si parla di cibo, siamo molto esigente. Sai, noi siamo abituati a standard molto alti."

"Questo è decisamente vero. Sono stato due volte in Italia e ho mangiato divinamente. In nessun altro posto al mondo si mangia bene come lì!"

"Se c'è una cosa buona al mondo sta sicuro che l'ha cucinata un italiano. I francesi con la loro nouvelle cuisine dovrebbero solo imparare." Logan mi sorride e sembra essere d'accordo con me

"Quindi anche tu sai cucinare?" si informa

"Certo. I miei genitori hanno un albergo e sono cresciuta dando una mano a mia madre in cucina. Praticamente conosco tutte le ricette tradizionali del Trentino Alto Adige."

"Sei nata in montagna?" i suoi occhi verdi si illuminano all'improvviso come se la notizia lo facesse felice

"Sì, nella Val di Tires, per l'esattezza!"

"Io adoro la montagna! Ma come ti è venuto in mente di trasferiti a New York? Io, potessi scegliere un posto al mondo dove vivere, sceglierei sicuramente la montagna"

Ho un déjà vu, mi sembra di sentir parlare mia madre.

Per fortuna arriva la nostra cena. La cameriera mi porge un piatto enorme con una pizza gigante, calda e fumante. Con la fame che mi ritrovo probabilmente non sarà un problema finirla. Il profumo è davvero invitante e l'aroma di basilico che arriva dalle foglioline sciolte sapientemente insieme alla mozzarella, la rende davvero irresistibile. Mentre taglio la prima fetta Logan mi scruta alzando il sopracciglio, in attesa che io esprima il mio giudizio. La assaggio ignorando la sua curiosità.

"Allora?" mi domanda impaziente

"Allora che?" fingo di non capire, ingoiando l'ultimo boccone della prima fetta

"Com'è? Sincera!"

"Sottile, ben cotta, croccante e saporita: direi buona." affermo convinta

"Soltanto buona?" gli occhi verdi del mio capo sembrano un po' delusi

"Molto buona direi... per essere una pizza cotta in un forno elettrico." non posso dargliela vinta tanto facilmente

"Ah certo, adesso ci attacchiamo al forno elettrico" ride divertito

"Beh, la pizza cotta nel forno a legna è tutta un'altra cosa, bisogna ammetterlo, ma questa è decisamente la pizza più buona che io abbia mangiato da quando mi sono trasferita a New York! Te ne devo dare atto." sentenzio.

E' la verità, non mi capita spesso di trovare in un ristorante qualcosa che mi ricordi così tanto i sapori italiani.

"Vedrò di accontentarmi per adesso" non è del tutto soddisfatto "la prossima volta proveremo con la pasta."

"Vuoi proprio perdere ancora prima di iniziare?" gli dico scherzando, ma non troppo

"Io adoro la pasta, è il mio piatto preferito. Sulla pasta proprio non posso essere indulgente."

"Ma guarda che è davvero molto buona..."

"Non lo metto in dubbio, ma si vede, che non hai mai assaggiato quella che cucino io." oddio ma cosa mi salta in mente? Così penserà che lo stavo invitando...

"Vorrà dire che qualche volta dovrai invitarmi a cena e cucinare la pasta per me!" ecco, appunto. Ma perché non imparo a pensare prima di parlare?

"Vedremo..." di male in peggio: che risposta è "Vedremo"?

In realtà è l'unica risposta che m'è venuta in mente presa dal panico. Questo ragazzo mi agita: non sono abituata a perdere così il controllo della situazione. Io sono una che normalmente le situazioni le gestisce, ed anche con un certo piglio, tanto che in ufficio mi hanno soprannominata "Generale Sarah". Ma il modo in cui Logan è a suo agio con me, la naturalezza con cui scherza e mi sorride, come se avesse davvero piacere a cenare con me, mi confonde. Senza contare che ancora non abbiamo parlato di lavoro, che poi è il motivo del nostro incontro di stasera. 


Ricordati di farmi innamorareWhere stories live. Discover now