Capitolo 24

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"Prima classe?" mi scappa l'occhio sui biglietti che Logan sta ritirando.

Dopo aver salutato i miei due amici abbiamo raggiunto il banco per il check in, dove una ragazza minuta sta stampando i nostri biglietti.

"Sì, perché?" Logan mi guarda come se non capisse

"Mi hai preso veramente un posto in prima classe?"

"Certo!" mi risponde come se fosse la cosa più naturale del mondo

"No, no aspetti un attimo..." mi rivolgo a Susan, o almeno così c'è scritto sul cartellino della divisa della compagnia aeroportuale

"C'è qualche problema?" chiede a Logan, con un sorriso al miele. Non mi degna nemmeno di uno sguardo, probabilmente rapita anche lei dalla sfacciata bellezza del mio capo.

"No, nessun problema, proceda pure." Logan la esorta con gentilezza ignorando le mie rimostranze

"Scusa, posso dire la mia?" non esiste al mondo che io accetti di volare in prima classe a spese di qualcun altro.

"E chi mai potrebbe impedirtelo?!?" sghignazza Logan alzando gli occhi al cielo.

"Tu vai pure in prima classe, mi sembra giusto, ma per me andrà benissimo una normalissima economy..." proseguo con decisione rivolgendomi a Susan al di là del banco "perciò, signorina, se fosse così gentile da cambiare il mio biglietto gliene sarei infinitamente grata."

"Sarah, ti ho trascinato in questo viaggio contro la tua volontà, non posso farti volare per 12 ore in economy, non me lo perdonerei mai..."

"Viaggio da una vita in economy, non preoccuparti. Ti sollevo io dal senso di colpa, tranquillo."

"Ahahah, non ci credo... ti rendi conto che stai già iniziando a polemizzare? E non siamo nemmeno partiti!" ride, ma non sembra disposto a cedere

"Ti rendi conto che non sto affatto polemizzando, ma ti faccio notare il mio punto di vista?"

"Quindi il biglietto della signora dove devo confermarlo?" interviene Susan. La poverina non ci sta capendo più niente.

"In Business class, grazie!" mi precede Logan

"No, ma..." Logan si gira rapido verso di me e mentre con una mano mi tappa la bocca, con l'altro braccio mi stringe forte la vita. No, aspetta un attimo, come siamo finiti abbracciati davanti al banco del check in?

"Se non impari a tacere, prima o poi dovrò trovare un altro modo per farti stare zitta." Mentre pronuncia queste parole è talmente vicino che sento il suo respiro sulle mie guance. Ho come la sensazione che se non ci fosse la sua mano a dividerci... no dai, Sarah, riprendi l'autocontrollo! Certo, però, che se anche lui mi venisse un po' incontro allontanandosi tipo subito... Non sono mica fatta di ghiaccio, per la miseria!

Una suoneria del cellulare sembra provenire dalla tasca del suo cappotto. Chiunque tu sia, sappi che ti ringrazio infinitamente. Il tuo tempismo mi ha salvato dall'imbarazzo più totale. Logan sembra staccarsi controvoglia, mentre infila una mano in tasca in cerca del suo Iphone.

"Scusami ma devo rispondere, è l'ufficio!" si giustifica anche se non è in alcun modo tenuto a farlo. Lo osservo allontanarsi qualche passo quando Susan richiama la mia attenzione

"Ecco a lei, signora!" di dice porgendomi frettolosamente il mio biglietto di prima classe

"Signorina, grazie!" ecchecavolo non sono mica così vecchia

"Certo, signorina. Posso darle un consiglio?" Susan mi vuole consigliare su che? "Fossi in lei, e mi creda, vorrei tanto essere lei, non farei tutte queste storie se un ragazzo così affascinante mi offrisse un volo in prima classe per l'Italia."

Susan sta letteralmente divorando con gli occhi Logan senza nasconderlo neanche troppo. Dico, ma che comportamento è? Ovviamente ha frainteso la natura del mio rapporto con Logan, e sta flirtando apertamente con quello che pensa essere il mio fidanzato davanti ai miei occhi. Sto per risponderle che in realtà lui è il mio capo ed il nostro è un viaggio di lavoro, ma d'un tratto cambio idea.

"Già, forse ha ragione lei Susan!" le dico convinta mentre mi allontano raggiungendo Logan.

***

Mentre prendiamo posto sulle enormi ed eleganti poltrone della prima classe, ripenso allo scambio di battute con Susan e mi sento davvero ridicola. Lasciarle credere che siamo fidanzati... ma cosa mi è saltato in mente? Non è assolutamente un comportamento da me. Il fatto è che ho sempre detestato chi non ha rispetto delle relazioni degli altri e anche se io e Logan non abbiamo, evidentemente, alcun tipo di relazione sentimentale, mi ha infastidito vederla fare gli occhi dolci a Logan. Ma resta il fatto che lasciarle credere che fossimo fidanzati e non semplici colleghi impegnati in un viaggio di lavoro, è stato un comportamento stupido ed infantile. Proprio stupido ed infantile.

"Tutto bene Sarah?"

"Sì, credo di sì!" gli rispondo poco convinta

"Rilassati e goditi il viaggio. Vedrai, la prima classe non è poi così male!" mi sorride ammiccante

Una hostess nel frattempo ci porge due coppe di champagne.

"Ma non è un po' presto per iniziare a bere?" domando a Logan indicando i bicchieri

"Beh, se consideriamo il fuso orario italiano, siamo perfetti!"

"Allora se la mettiamo così accetto volentieri, ho proprio bisogno di buttare giù qualcosa di forte!"

Scolo il contenuto del bicchiere senza pensarci troppo. Le bollicine mi pizzicano in gola ed inizio a tossire.

"Ehi, ragazza, vacci piano, non è mica aranciata..." ride Logan indicando il mio bicchiere vuoto.

"Tranquillo, è tutto sotto controllo!" faccio un cenno alla hostess schiarendomi la voce "Signorina, me ne porta un altro per favore?"

"Se lo dici tu..." alza le mani lui non troppo convinto

"Sì, ho solo bisogno di rilassarmi un po'..." gli confido prendendo il secondo bicchiere dal vassoio della hostess

"Perché? Cos'è che ti innervosisce così tanto?" dovevo immaginare che Logan non si sarebbe accontentato di una frase lasciata a metà. Lui non è il tipo di persona che lascia le cose e tanto meno le conversazioni in sospeso.

"Se ti dicessi un po' tutto, non ti riterresti soddisfatto della risposta vero?"

"Ovviamente no."

"Ovviamente!" dico buttando giù tutto d'un fiato anche il secondo bicchiere. "Diciamo che il viaggio improvviso, il fatto di non sapere bene quale sarà il mio ruolo e sopratutto tornare in Italia mi provocano non poca ansia."

"Tornare in Italia? E perché? Pensavo saresti stata contenta di tornare, dopotutto è pur sempre casa tua." Logan sembra davvero stupito.

"Casa? No, non la definirei proprio così... Non si evita di tornare a casa per quasi dieci anni. Ma per raccontarti questa storia probabilmente neanche un terzo bicchiere sarebbe sufficiente!"

Logan mi porge il suo che ancora non aveva toccato "Beh, adesso sono proprio curioso! Non sarai mica ricercata per caso?" mi prende in giro

Mi esce una risata stridula ed esagerata, in un misto di ilarità ed ebbrezza. I due bicchieri di champagne a stomaco vuoto forse iniziano a farsi sentire.

"No, questo mi sento di escluderlo categoricamente!"

L'aereo ormai vola ad alta quota da un po' ed io e Logan siamo immersi ognuno nei propri pensieri. Lo guardo con la coda dell'occhio mentre ricontrolla delle relazioni che probabilmente serviranno per la nostra "missione" e mi rendo conto che dovrei approfittare delle ore in aereo per cercare di capirne un po' di più in modo da non trovarmi troppo impreparata davanti al signor Donzelli. Ma non adesso. Adesso ho la testa pensante ed ho solo bisogno di dormire un pochino. Forse quei tre bicchieri, dopotutto, aveva ragione Logan, non sono stati una grande idea. Abbasso leggermente l'enorme poltrona della business, che devo ammettere è veramente comoda e, con la testa appoggiata, al finestrino mi addormento all'istante.


Ricordati di farmi innamorareWhere stories live. Discover now