Capitolo 36

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Mi sono svegliata abbastanza presto dopo aver dormito beatamente tra le braccia di Logan per tutta la notte. Non ricordo il tempo di aver dormito così bene, tranquilla e rilassata. Sposto piano il suo braccio muscoloso che mi tiene ancorata a lui e cerco di alzarmi piano dal letto per non svegliarlo. Raccolgo i miei vestiti sparsi per la camera e mi volto un'ultima volta a guardarlo. Dorme tranquillo a pancia sotto, con i capelli biondi scompigliati sulla fronte. Devo farmi forza per non andare là e accarezzarli, ma se lo sveglio credo che non riuscirò più a raggiungere la mia camera.

Chiudo piano la porta alle mie spalle e mi dirigo verso la mia stanza. Mi fermo un attimo a guardare fuori dalle enormi finestre del corridoio il cielo grigio che sembra minacciare pioggia. Da quando siamo arrivati fa sempre piuttosto freddo, ma, dopotutto, siamo a dicembre e a Milano non possiamo aspettarci un clima diverso. Entro nella mia camera e penso che una doccia calda possa aiutarmi.

Prima, però, voglio chiamare Paul e Scarlett. Non sono abituata a stare così tanto tempo senza di loro e mi mancano davvero molto.

Faccio partire la video chiamata e dopo neanche due squilli Paul risponde prontamente

"Ciaoooo Gioia! Finalmente ti fai sentire... Come stai?"

"Io benissimo grazie, tu?"

"Come al solito, una noia mortale e tu mi manchi un sacco!"

"Anche voi mi mancate tanto Paul. Scarlett? Non l'hai fatta a pezzi e messa nel congelatore vero?" quei due sono come cane e gatto e senza di me a fare da paciere sono pericolosi

"In realtà mi è passato per la mente almeno in un paio di occasioni, ma il sangue mi terrorizza. Ma sia chiaro che la mia emofobia è l'unica cosa che le ha salvato la vita. Quella ragazza dovrebbe fidanzarsi al più presto, così invece di rompere le palle a me, le romperebbe al suo ragazzo... sempre ammesso che esista un sant'uomo disposto a sopportarla."

"Smettila Paul! Lei potrebbe dire lo stesso di te!" lo rimprovero. Scarlett a dispetto di tutto quello che dice Paul è davvero una brava ragazza. È vero, forse un po' troppo pignola, ma ha un cuore d'oro.

"Non credo proprio! Ah, guarda un po', si parla del diavolo..." sento la porta dell'appartamento di Paul aprirsi con decisione. "Vieni Scarlett, c'è Sarah al telefono!" Scarlett appare sullo schermo in tenuta sportiva. Probabilmente avrà appena finito una delle sue lezioni. Non so come faccia a passare così tanto tempo allenandosi.

"Ciao Sarah! Ti stava parlando male di me come al solito?" guarda Paul in cagnesco.

"Lo so che in fondo vi volete bene e dovreste smetterla di litigare sempre..." li riprendo entrambi

Alzano entrambi gli occhi al cielo per nulla convinti

"Tu piuttosto cosa ci racconti?" cambia saggiamente discorso Paul "Hai uno sguardo strano"

"Strano in che senso?" Gli chiedo curiosa

"Nel senso che mi sembra lo sguardo di una che ha fatto sesso tutta la notte!" Paul non va mai troppo per il sottile. Ma non posso davvero averlo scritto in faccia. O no?

"Davvero?" rispondo ridendo "Anche se non è del tutto esatto: ho la faccia di una che ha fatto del gran sesso tutta la notte!"

"Come dici???" Scarlett non crede alle sue orecchie. In effetti non sembrano proprio risposte da me, ma nelle ultime 24 ore ho fatto fin troppe cose che non sono da me.

"Avete capito benissimo!" In realtà non pensavo di iniziare la conversazione con questa rivelazione, ma, come al solito, Paul non si fa mai gli affari suoi perciò tanto vale raccontarlo a qualcuno.

Ricordati di farmi innamorareWhere stories live. Discover now