🔷Perdonatemi per gli errori che troverete durante la lettura🔷
Alexander: Credo che impazzirò prima o poi
Me: Quella che impazzirà sono io. Ti ricordo che sono la vittima del tuo gioco strambo
Alexander: Ma a te piace!
Me: Vero
Alexander: E poi non ti lamentare, mancano pochissimi giorni ormai
Me: Anche questa è vero! SONO TROPPO ECCITATA DAL SCOPRIRE CHI SEIIII
Alexander: Si ma calmati
Me: Scusaaa
Me: Non sò che domanda da fartiiii :( :(
Alexander: Hai tutto il tempo. Più o meno...manca poco a mezzanotte
Me: Ok ok ci sono!!
Alexander: Ti ascolto
Me: La tua pizza preferita?
Alexander: Domanda esilarante
Me: Scusa se sono a corto di idee...ho esaurito le domande...
Alexander: Uuuuh ma che peccato...la mia piccola Kate ha finito le domande della sua famosa lista mentale
Me: Bello essere prese in giro...
Alexander: Sto scherzando! Comunque la risposta è: peperoni, funghi, prosciutto e salame piccante.
Me: Leggerissima come pizza...si si...
Alexander: Ehi a me piace!!
Me: Convinto te!
Alexander: Perché di sicuro tu avrai una scelta migliore...
Me: Ci puoi scommettere sottospecie di camaleonte...
Alexander: Sentiamo betulla!
Me: Faccio finta di non aver letto il nome alla fine...
Alexander: Come se camaleonte fosse bello...rispondi va...
Me: Allora intanto ti prendi una camomilla e ti calmi, poi ne riparliamo
Alexander: Aggressiva...
Me: Stalker
Alexander: Curiosa
Me: Patate e wurstel
Alexander: Non ha niente a che fare con la conversazione
Me: È la pizza che mi piace idiota!
Alexander: Oh ma scusa miss sò tutto io
Me: Certo certo
Alexander: Dai non fare l'offesa
Me: Non sono offesa è che ho sonno hahaha
Alexander: Va beeeneee buonanotte principessa ♡
Me: Buonanotte principe ♡
***
Kate si svegliò la mattina che erano le 7 in punto. La sveglia continuava a suonare e Kate non capiva perché non la smettesse anche se la stava ripetutamente schiacciando con la mano. Aprì finalmente gli occhi guardando cosa stava toccando e "Ovvio che la sveglia non si spegne se continuo a pigiare sul pacchetto di fazzoletti" disse sbuffando e spegnendo infine la sveglia.
Si tolse le coperte di dosso e scendendo dal letto si diresse in bagno per fare i suoi bisogni e sciaquarsi la faccia ancora assonnata.
Tornò in camera e dando uno sguardo fuori dalla finestra notò che il cielo era nuvoloso e un leggero venticello soffiava, perciò anziché mettere le solite maglie a maniche corte indossò un maglioncino con la scritta "Los Angeles" e delle palme sullo sfondo, dei jeans neri stretti e le sue amate vans.
Si guardò allo specchio e tutto sommato era accettabile, così si diresse in bagno e dato che c'era vento raccolse i capelli in una crocchia abbastanza ordinata per poi applicare del mascara e dell'eyeliner, il tutto ovviamente nero.
Poi prendendo lo zaino dalla sedia che stava vicino alla scrivania scese le scale per fare colazione.
"Buongiorno mamma. Buongiorno papà." salutò con un sorriso i genitori e andando a sedersi al suo solito posto.
"Buongiorno cara" la salutarono con un altrettanto sorriso.
Poi Kate iniziò a mangiare dei biscotti al cioccolato inzuppandoli di tanto in tanto della sua tazza piena di latte tiepido. Appena finì l'ultimo sorso, ripose la tazza in lavastoviglie e poi andò frettolosamente in bagno per pulirsi la faccia e lavarsi i denti dato che si stava facendo tardi.
Tornò al piano di sotto e prendendo lo zaino uscì di casa non prima di aver lasciato un bacio sulla guancia dei suoi genitori e avergli augurato buona giornata.
Come ogni mattina la macchina nera lucida di Cameron era parcheggiata davanti l'abitazione di Kate, la quale ringraziava mentalmente il ragazzo per l'immensa pazienza che portava nei suoi confronti nell'aspettarla ogni santa mattina.
"Buongiorno Cam" lo baciò
sulla guancia, ma il ragazzo anziché ricambiare il gesto, la baciò direttamente sulle labbra.
Appena si risistemò al suo posto sorrise e "Buongiorno anche a te" disse per poi far partire l'auto sfrecciando sulle strade affollate di Los Angeles.
Kate invece era diventata tutta rossa in viso a causa del gesto inaspettato del ragazzo alla guida. La loro stava diventando più che una semplice amicizia. Qualcosa era cambiato e Kate aveva paura di ammetterlo, anche se già in passato si era detta questa cosa. Si era innamorata di Cameron. Ma poi pensava ad Alexander. Anche lui gli piaceva. Però un conto è piacere e l'altro è amare. Kate era in una totale confusione tanto che le venne il mal di testa.
Fortunatamente arrivarono a scuola, così scendendo di corsa dalla macchina respirò a fondo. Stare in macchina con Cameron era diventato troppo per lei. Non sapeva nemmeno lei perché si stava comportando così, infondo non era il primo bacio che Cameron le dava.
"Va tutto bene?" la riportò alla realtà la voce di Cameron.
Lei lo guardò e "Si va tutto alla grande" disse sorridendo.
"Ne sei sicura? Sei uscita dalla macchina come un fulmine" accennò un sorriso indicando l'auto.
"Oh" iniziò "Avevo bisogno di aria, stava diventando opprimente stare li dentro" ridacchiò.
"Ok?" disse poco convinto "Allora andiamo" indicò l'entrata della scuola.
"Ciao ragazzi" salutarono il gruppo che stava parlando nel bel mezzo del corridoio.
"Ehi" ricambiarono il saluto.
"Cam ricordati che oggi abbiamo le riprese per il video" parlò Shawn.
"Certo. Come dimenticarlo" ridacchiò battendogli la mano sulla spalla.
"Bea tu invece vieni con me al centro commerciale?" si rivolse alla ragazza.
"Sicuro! Volevo giusto chiedetelo io" ridacchiò.
"Perfetto allora vengo io a casa tua alle quattro e mezza" le sorrise.
"Aggiudicato"
***
Kate era appena uscita dalla doccia e si stava asciugando i capelli con un asciugamano. Prese l'intimo pulito, lo indossò e poi si vestì con un vestitino turchese. Fortunatamente il tempo era cambiato e ora il sole dominava il cielo azzurro.
Andò ad asciugare del tutto i capelli con il phone e dopo averli piastrati alla perfezione passò al trucco. Era pronta, ora doveva solo andare a casa di Beatrice.
Prese la borsa e al suo interno ci mise il telefono, le chiavi di casa e il portafoglio, poi dopo essere uscita si diresse verso la casa dell'amica canticchiando una canzone a caso.
Appena arrivò bussó la porta, alla quale venne ad aprire Kris, la madre Bea.
"Salve Kris" salutò educatamente.
"Ciao Kate. Come sei bella" si complimentò.
"Grazie" sorrise "C'è Bea?" chiese poi.
"Certo dovrebbe essere..." venne interrotta.
"Eccomiiii" comparì Bea sulla soglia di casa con addosso un paio di pantaloncini e una canotta.
"Perfetto allora andiamo" disse Kate.
"Ciao ragazze. Divertitevi" le salutò Kris agitandouna mano in aria.
"Ciaoooo" gridarono in coro.
Dopo una decina di minuti arrivano in centro e successivamente al centrocommerciale.
"Allora da cosa vuoi iniziare?" chiese Bea guardando intorno.
"Uno a caso! L'importante è stare noi due" sorrise.
***
Me: Ehi babbuino
Alexander: Non vale! Anch'io voglio trovarti un soprannome
Me: E pensalo come ho fatto io! Non mi sembra difficile.
Alexander: Lo è se si parla di te. Sei complicata ragazza mia...
Me: Lo prendo come un complimento
Mentre aspettava una risposta Kate bevve il suo milkshake al cioccolato e guardò la sua amica che stava praticamente insultando suo fratello per telefono.
Un messaggio arrivò così Kate riprese la conversazione.
Alexander: Credo che principessa possa andar bene
Me: Mi va bene!
Alexander: Ok, d'ora in poi sei la mia principessa
Me: Aaaw ♡♡♡
Me: Ma tu non avevi un video da girare?
Alexander: Si ma qualcuno ha esagerato un pò troppo con la stupidità e allora stiamo facendo una pausa
Me: Hahaha non oso immaginare cosa sia successo...
Alexander: Oh basta solo che tu vai a vedere il video appena lo carichiamo.
Me: Non vedo l'ora!
Alexander: E comunque siamo a -10
Me: SIIIIIIIIIIII
Alexander: Poco felice mi dicono ;)
Me: Tu non puoi capire quanto io sia curiosa!!!
Alexander: Lo immagino :D
Me: Ora devo andare. Bea ha smesso di urlare per telefono a suo fratello.
Alexander: Ahaha ok, vado pure io, iniziano di nuovo le riprese. Ciao principessa
Me: Ciao babbuino
"Hai finito di insultare tuo fratello?" ridacchiò.
"Quel cretino è riuscito a farsi espellere dalla scuola e ora vuole che io lo copra senza che i miei lo vengano a sapere, ma sai che ti dico? Si arrangia! Se l'è cercata" brontolò bevendo il suo frullato.
"Che ha fatto di così grave?" chiese accigliandosi.
"Ha dipinto un graffito sulla porta dell'ufficio della preside." disse "Idiota" roteò gli occhi.
"Questo si che è un buon metodo per cacciarsi nei guai" annuì Kate.
"E in sua difesa che ha detto? "Era il mio regalo di compleanno per la preside". Quanto può essere stupido?" continuò a brontolare.
"Abbastanza. Povera preside. Il peggior compleanno della sua vita" rise scuotendo la testa.
"Già...sono proprio curiosa di sapere cosa diranno i miei appena lo sapranno" disse accennando un sorriso.
"Si metterà male" disse Kate.
"Molto male" aggiunse Beatrice.
"Dai andiamo" si alzarono in piedi gettando nel cestino i barattoli di plastica vuoti.
"Si meglio. Prima che prenda un aereo per Miami e vado a strozzare quel decelebrato..." disse Beatrice camminando affianco all'amica, la quale stava ridendo.