<<Ele, voglio assicurarmi che tu stia bene. Come ti senti?>>
È lei.
<<Ti ho detto di non chiamarmi in questo modo>> dico seria.
<<E io ti ho detto di non morderti il labbro, ma continui a farlo>> mi risponde semplicemente.
<<Non mi accorgo di farlo>> dico.
<<Mmh. Come ti senti?>> mi ripete la domanda. Chiude la porta e ci si appoggia.
<<Strana>>
<<Strana bene o strana male?>> continua avvicinandosi.
<<Strana. Non lo so come. Strana e basta!>> rispondo rimanendo ferma, seduta sul bordo del letto.
<<Ti è piaciuto?>> domanda venendo verso di me. Si riferisce all'obbligo per caso? Perché si, mi è piaciuto.
<<Perché lo hai fatto?>> chiedo.
<<Perché tu mi piaci>> risponde sedendosi accanto a me.
<<Ti piaccio, in che senso?>>
Io non capisco più niente. Questa non sono io. Ho la testa in palla e ho 'baciato' una ragazza.
Io sono la ragazza dai paraocchi.
<<Rispondi prima alla mia di domanda. Ti è piaciuto?>> insiste.
<<Si>> dico senza guardarla. Percepisco un sorriso.
<<Adesso rispondi alla mia. Ti piaccio in che senso?>>
La guardo e i suoi occhi si fanno più scuri. Neri petrolio. Sono bellissimi.
<<Ti stai mordendo il labbro>> dice. Io non dico nulla e mi lascio far fare quello che ha intezione di fare.
Mi prende il viso tra le mani e si piomba sulla mia bocca, facendo entrare prepotentemente la sua lingua e attorcigliandola alla mia.
Mi prende il labbro inferiore tra i denti e lo morde, tirandolo e succhiandolo.
La stessa sensazione della sera al L.D.M.V mi invade e questa volta è amplificata.
Per quanto possa essere strano non avevo mai provato una sensazione del genere prima.
<<Mi piaci in questo senso>> dice guardandomi dritta negli occhi, per vedere la mia reazione.