You Saved Me 2 || 1D & 5SOS

Oleh _xxiwantniallshugxx_

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Dopo mesi passati a cercarla o a sperare di avere sue notizie, Niall trova finalmente Allison; incontra di nu... Lebih Banyak

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7

Capitolo 4

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Oleh _xxiwantniallshugxx_

Allison's pov

Guardo di nuovo l'orario sull'orologio accanto al frigo mentre provo a decidere come passare il mio pomeriggio. Sarò rimasta qui ferma per più di dieci minuti non sapendo cosa fare e mi rifiuto di rimanere chiusa in casa. Jessica è impegnata con il suo ragazzo, oggi dove lavoro è chiuso e non ho altre persone con cui passare il tempo, tranne Anna ma lei si trova dall'altra parte del mondo.
Un momento, c'è ancora una persona a cui non gli dispiace la mia compagnia. Prendo subito in mano il telefono e cerco il suo numero in rubrica. Tamburello le dita sul tavolo mentre aspetto che risponda.

«Pronto?»

«Ehi, Simon! Disturbo?»

«Non proprio, sto andando al lavoro. Che succede?»

«Oh, stavo pensando a venire a farti una visita a casa, ma se non puoi-» Inizio a dire dispiaciuta ma vengo interrotta prima di finire la frase.

«Puoi venire con me. Mi farai un po' di compagnia, ma dovrai nasconderti dalle telecamere di tanto in tanto» mi avverte e un sorriso si posa sulle mie labbra. Finalmente qualcosa di diverso dal solito.

«Andata, ci vediamo tra poco.»

--------

Chiudo il libro che stavo leggendo e prendo un gran respiro mentre chiudo gli occhi, sto leggendo da più di un'ora senza fermarmi, ho bisogno di una pausa. Negli ultimi mesi, mi sono buttata nel mondo della lettura come mai prima d'ora. Ho sempre avuto una passione per i libri ma ora è molto più forte di prima. Leggo in continuazione, i miei scaffali si riempiono solo di romanzi. È stata anche la cosa migliore da fare. Prima, ero solita spendere il mio tempo su internet, ma da quando il mio viso ha iniziato ad invaderlo, ho deciso che era meglio staccarsi. Quando sono ritornata a Londra ho deciso di non andare a fare ricerche su nessuno dei ragazzi, sapevo che mi avrebbe fatto male vederli andare avanti senza di me. Anna ha accettato molto volentieri la mia scelta, anche lei pensava fosse meglio allontanarmi il più possibile in ogni modo a me concesso. Jessica all'inizio ha fatto molta fatica a mettere in pratica il mio volere. A volte mentre parlavamo tirava fuori alcune notizie su Luke, ovvero che in alcuni concerti o interviste sembrava molto perso. Era colpa mia e lo sapevo. Il nostro distacco è stato molto brusco, ma necessario. Sento ancora la sua mancanza, ormai non so più neanche come è fatto il suo viso, se non dalle foto che abbiamo fatto. A volte mi piace guardarle, solo per ricordare com'eravamo e come tutto sembrava andare bene. Forse non avevamo tutto, non potevamo fare come le altre coppie, avevamo dei limiti da rispettare, ma a me, a noi, bastava.
Anna a volte mi dice che è cambiato molto, in tutto i sensi. Non è più quel ragazzo che ho conosciuto tempo fa. Questa è l'unica informazione che ho su di lui. So che è cambiato, ma non so in cosa. Io, però, non voglio sapere. Non chiedo mai di lui, e lui, da quanto ne so, mai di me. Forse adesso sta bene, forse avevo ragione.
Però una parte di me non voleva avere ragione.

Poso lo sguardo su Simon e noto che mi sta osservando da lontano, riesco a vederlo benissimo dal tavolo dei giudici nonostante sia ad una fila di seggiolini abbastanza in fondo. Alzo una mano in segno di saluto e lui ricambia subito. In questo momento siamo nell'arena dove ospita i live di X-Factor e Simon sta facendo provare i suoi concorrenti rimasti in gara. Devo ammettere che mi piace venire qui, vedere come Simon sprona i ragazzi a fare del loro meglio, a perfezionarli, e a vedere dei nuovi cantanti nascere. Alcuni sono realmente bravi.
Appoggio i gomiti sulle mie ginocchia e guardo l'esibizione di uno dei concorrenti mentre Simon lo ispeziona in ogni singolo movimento, cercando qualche critica o consiglio da dare. Una ragazza con delle cuffie intorno al collo e una piccola cartella in mano si avvicina a Simon velocemente, si sporge verso di lui vicino al suo orecchio prima di comunicargli qualcosa, forse qualcosa che c'entra con lo show. Avviene un piccolo cambio di battute tra i due e dopo che Simon mostra un cenno con la testa, la ragazza scompare dietro alle quinte. Simon si gira e mi lancia un'occhiata fugace, per controllarmi, ma qualcosa mi dice che quella conversazione era più di quanto sembrasse. Metto il libro nello zaino accanto a me e scendo gli scalini per raggiungere Simon mentre la canzone sta per finire. Appena sono a pochi passi da lui, il ragazzo sul palco finisce di cantare e Simon gli fa i complimenti per poi dire che vorrebbe che modificasse alcune parti. Il ragazzo annuisce e si mette al lato del palco mentre picchietto sulla spalla dell'uomo davanti a me.

«Ehi» mi saluta appena si gira ed io sorrido.

«Tutto bene?» chiedo cercando di farmi capire al volo. Simon sembra un po' incerto prima di aprire bocca.

«Non esattamente.»

«Che succede?» Simon sospira leggermente prima di far un cenno di pausa ad un altro ragazzo che lavora per la produzione.

«Forse è meglio se ritorni a casa ora» proferisce con un tono molto serio. Mi accomodo sulla sedia girevole accanto alla sua guardandolo con espressione confusa.

«Cosa? Perchè?»

«Mi hanno appena ricordato che adesso c'è un piccolo impegno durante le prove e non voglio che tu rimanga qui.»

«Simon, non capisco. Che impegno?» Lui abbassa lo sguardo per un attimo, mi viene subito in mente come un flashback i primi tempi quando ero tornata qui. Simon sembrava avere il cuore spezzato a vedermi distrutta in quel modo e ha sempre cercato in tutti i modi che aveva a disposizione per aiutarmi. Lui è una di quelle persone che mostra di avere un cuore in poche occasioni e non perde tempo a farlo con me, gli devo molto. Quello sguardo mi riporta subito in mente quando mi vedeva gironzolare intorno fino a quando non mi ero rimessa sui miei passi per andare avanti. Un brutto presentimento si insinua nella mia testa e e sento il cuore battere sulla cassa toracica.

«Devi veramente tornare a casa ora, inoltre qui sembri annoiarti molto.» Ci guardiamo per qualche secondo e appoggio una mano sulla sua spalla mentre mi avvicino di più a lui. Sa che non è vero e che a me piace stare qui, mi è sempre piaciuto. Cerco di fare il possibile per tranquillizzarlo e mentre cerco le parole da usare, le porte nere e pesanti per entrare nel teatro vengono spalancate e cinque figure le attraversano con dietro due uomini con una notevole massa corporea. Non mi ci vuole molto per capire che quelli sono i ragazzi che Simon stesso mi ha fatto conoscere tanti mesi fa.
Non mi notano subito e mentre parlano con alcuni tecnici mi volto verso Simon. Sorrido come per assicurarlo, nonostante sia un sorriso molto forzato.

«Ritorno a leggere» proferisco cercando di sembrare più tranquilla di quanto non lo sia in realtà. Ogni loro movimento mi provoca una scarica di adrenalina e agitazione. Simon mi sorride. «L'invito a cena è ancora valido, vero?» chiedo speranzosa abbozzando un sorriso facendo ridacchiare Simon.

«Certo.» Annuisco e mi alzo facendo una piccola pacca di incoraggiamento sulla spalla a Simon. Lui mi prende la mano e me l'accarezza leggermente.

«Sei una ragazza molto forte, Allison» mi sussurra. Non rispondo e lo lascio al tavolo mentre scendo gli scalini per raggiungere la platea. Non mi ci vuole molto prima di sentire una voce roca e molto famigliare, ero solita sentire battute orrende da quella voce.

«Allison?» Harry mi chiama stupito ed emozionato di vedermi ed io mi giro lentamente e una parte di me desidera non averlo fatto. Vederli su quel palco a poca distanza da me è come ricevere un pugno nello stomaco. Harry mi guarda con un accenno di gioia nel volto, capisco subito che gli sono mancata e rimango spaesata per un attimo. Pensavo non gli importasse di me. Liam, Louis e Zayn rimangono colpiti nel vedermi e alternano lo sguardo tra me e Niall un paio di volte. Lo sguardo di quest'ultimo, invece, è immobile sul mio corpo mentre la sua bocca è semiaperta, non si aspettava di vedermi, come io non mi aspettavo di vedere loro. Cerco di non far trasparire nessuna emozione dal mio volto anche se la sorpresa si leggerà di sicuro nei miei occhi. Mordo leggermente il labbro inferiore non sapendo come rispondere.

«Ragazzi» li saluto, la mia voce è più piatta di quanto avessi immaginato e sono felice per questo. Passo lo sguardo su ognuno di loro e vedo dei piccoli passi insicuri da parte di Harry, sembra quasi non veda l'ora di raggiungermi. Tiro le labbra in una linea e faccio un ultimo cenno prima di voltarmi e ritornare al posto in cui ero solo qualche minuto prima. Prendo in mano il libro, lo apro e, prima di appoggiare lo sguardo di nuovo sulle righe, lo porto sui ragazzi e vedo che con fatica ritornano dal loro stato di stupore prima di concentrarsi poco a poco per fare il loro lavoro. Anche se sento qualche volta i loro sguardi su di me mentre cerco di leggere qualche parola della pagina che ho davanti.

Questa non ci voleva.
________________
N/A
ECCOMI QUI !!!
Vi prego non uccidetemi.
So che molte di voi volevano il nuovo capitolo e molte di voi mi hanno anche chiesto il perchè della mia scomparsa via messaggio.

VI PREGO SCUSATEMI ma con la scuola trovavo difficile scrivere e per un periodo ho perso anche l'ispirazione non sapendo come far continuare la storia.
Proverò con tutta me stessa a darvi il continuo di questo libro e mi dispiace tantissimo per essere scomparsa così.

Vi ringrazio per leggere la mia storia, per amarla e per lasciare i vostri commenti perché io semplicemente li amo. Ricordatevi che vi adoro.

Al prossimo capitolo ♥︎

-Gio

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