Il Gioco Delle 30 Domande |Ca...

By Lorena98_

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⚠CAPITOLI IN FASE DI REVISIONE⚠ Sconosciuto: Facciamo un gioco? Kate: Chi sei? Sconosciuto: Questo ora non ha... More

SPAZIO AUTRICE
Prologo
♢Capitolo 1♢
♢Capitolo 2♢
♢Capitolo 3♢
♢Capitolo 4♢
♢Capitolo 5♢
♢Capitolo 7♢
♢Capitolo 8♢
♢Capitolo 9♢
♢Capitolo 10♢
♢Capitolo 11♢
♢Capitolo 12♢
♢Capitolo 13♢
♢Capitolo 14♢
♢Capitolo 15♢
♢Capitolo 16♢
♢Capitolo 17♢
♢Capitolo 18♢
♢Capitolo 19♢
♢Capitolo 20♢
♢Capitolo 21♢
♢Capitolo 22♢
♢Capitolo 23♢
♢Capitolo 24♢
♢Capitolo 25♢
♢Capitolo 26♢
♢Capitolo 27♢
♢Capitolo 28♢
♢Capitolo 29♢
♢Capitolo 30♢
♢Capitolo 31♢
♢Capitolo 32♢
♢Capitolo 33♢
♢Capitolo 34♢
♢Capitolo 35♢
♢Capitolo 36♢ (ULTIMO)
SPAZIO AUTRICE
Sequel Pubblicato🎉

♢Capitolo 6♢

82.5K 4.2K 2.3K
By Lorena98_

🔷Perdonatemi per gli errori che troverete durante la lettura🔷

"Non capisco tutta questa fretta di arrivare in classe!" sbuffò Kate strisciando i piedi sul pavimento della scuola.

La sua amica Beatrice la stava trascinando con la forza in classe perchè doveva farle vedere assolutamente una cosa.

"Diamine, mancano ancora ben 10 minuti all'inizio delle lezioni. Bea dove mi stai portando?" chiese all'amica.

"Zitta e cammina! Vedrai con i tuoi stessi occhi." le rispose Beatrice continuando a tirarla per il braccio.

Le due ragazze arrivarono in classe e dopo essere entrate, Kate non poté fare a meno di spalancare la bocca per lo stupore.

Sul suo banco era adagiato un grande mazzo di rose rosse.

Kate si avvicinò e lo osservò. Chi poteva averle fatto una sorpresa del genere?

Vide che oltre al mazzo c'era anche un bigliettino. Lo prese tra le mani e lo lesse "Buongiorno Kate. Mi dispiace molto per ieri, non era mia intenzione farti arrabbiare. Spero che con queste rose tu possa perdonarmi. Mi dispiace molto.
Ti voglio bene ♡"

Alcune lacrime di gioia scendevano lungo le guance di Kate. Era visibilmente commossa di quel gesto. Anche se il biglietto non era firmato, lei sapeva benissimo a chi apparteneva. Era del suo amico sconosciuto.

Il suo telefono cominciò a vibrare, segno che aveva ricevuto un messaggio.

Sconosciuto: Scusa per ieri. Spero di aver rimediato al mio errore. Ti voglio un mondo di bene, ti prometto che non ti farò più arrabbiare 🥺

Kate ormai non riusciva a smettere di sorridere. Continuava a rileggere il messaggio e era davvero impossibile non perdonarlo dopo un gesto del genere. Se lo sconosciuto aveva fatto tutto questo solo per un piccolo litigio, allora Kate non poteva immaginarsi cosa sarebbe successo se avessero avuto una grande discussione.

Kate: Sei perdonato! Ti voglio tanto bene anch'io ♡ Se solo potessi abbracciarti e ringraziarti di persona, giuro che non mi staccherei mai più da te.

Rimise il telefono in tasca e guardò Beatrice che era rimasta al suo fianco per tutto il tempo.

"Allora signorina...c'è forse qualcosa di cui devi mettermi al corrente?" chiese con le braccia conserte e picchiettando il piede per terra.

Kate annuì solamente sorridendo innocentemente.

"In mensa voglio i dettagli" disse puntandole un dito contro.

A Kate nel frattempo era arrivato un altro messaggio.

Sconosciuto: Non sai quanto vorrei essere lì con te. Anche se siamo vicini mi manchi così tanto, però sono felice che tu mi abbia perdonato. Non sai quanto ci sono stato male...
Ci vediamo a lezione tra poco 😉

Kate: A tra poco ☺

Facile per lui dirlo. Il ragazzo sapeva con chi aveva a che fare, lei invece non aveva idea di chi si trattasse. C'erano così tanti ragazzi nella sua classe che anche se li avesse osservati uno ad uno non avrebbe mai capito al volo chi fosse lo sconosciuto.

Appena la campanella suonò tutti gli alunni entrarono in classe e si sedettero al proprio posto.

Kate era già seduta e stava fissando ogni ragazzo che entrava dalla porta. Voleva vedere se qualcuno la guardava così da giungere ad una conclusione, ma c'era solo un problema: tutti la stavano guardando visto che aveva un mazzo di rose rosse sul banco. Era impossibile non notarlo.

Così cercò una soluzione ma non era facile nasconderlo viste le dimensioni. Decise di appoggiarlo a terra sperando di non rompere i gambi delle rose e nel frattempo cercò anche di far passare il rossore sulle sue guance. Non era abituata a tutti quegli sguardi.

Tra tutti gli studenti notò un ragazzo niente male. Era alto, capelli castani e faccia perfetta. Lui era perfetto.

Kate era attratta da quel ragazzo già da un po' ma si limitava ad osservarlo senza farsi vedere, c'era qualcosa in lui che la costringeva a tenergli gli occhi puntati.

Il ragazzo andò a sedersi dall'altra parte dell'aula assieme ai suoi amici che ridevano e scherzavano tutti insieme.

"Chissà...magari è lui il misterioso sconosciuto" si disse Kate.

Era bello, atletico, aveva un bel sorriso e una risata contagiosa, insomma, il ragazzo ideale che piaceva a Kate. Ma forse si sbagliava, quel ragazzo non la guardava nemmeno, sembrava vivere nel suo mondo e non sembrava interessato a nessuna. E se fosse tutta una messa in scena?

Kate si stava tormentando di domande a cui non poteva avere una risposta, tanto che non sentiva la sua amica che la chiamava in continuazione, finché una mano che si agitava non le si presentò davanti agli occhi facendola tornare alla realtà.

"Kate ci sei? Che ti è preso?" le chiese Bea dopo aver finalmente avuto la sua attenzione.

"Omh nulla. Assolutamente nulla. Sto bene. Dicevi?"

"Ti stavo chiedendo se hai fatto i compiti di biologia" le chiese nuovamente sapendo che ora le avrebbe dato una risposta.

"Oh si certo. Biologia. Ovvio che li ho fatti." sorrise.

"Ok. Sappi che però in mensa voglio una spiegazione per tutto questo." gesticolò con le mani.

"Va bene. Infondo te la meriti." sospirò Kate.

"Già, lo penso anch'io..." la sentì borbottare.

***
"...ed è così che è successo tutto questo. Non te lo volevo dire perché volevo avere un piccolo segreto tutto mio. Non era mia intenzione tenerti all'oscuro." finì di parlare Kate.

Aveva raccontato tutto alla sua amica e ora si stava scusando per averle mentito.

"Ok sei perdonata, ma solo per questa volta." le sorrise tirandole una gomitata scherzosa.

"Sei la migliore" l'abbracciò.

"Mai quanto te" rispose.

"Allora chi pensi che sia?" chiese Bea staccandosi dall'abbraccio.

"Non ne ho idea. Lui è così attento su tutto, agisce in modo da non farsi scoprire, fa tutto nei minimi dettagli e non gli scappa nulla." sospirò lasciandosi cadere sulla sedia.

"Umh che strano...è tutto così misterioso ma allo stesso tempo eccitante" ridacchiò.

"Lo penso anch'io. Beh non mi resta che aspettare, infondo mancano solo ventisei giorni prima di arrivare alla fine del gioco" fece spallucce.

***
Kate era a casa sua in completa solitudine. I suoi genitori erano al lavoro e non sarebbero tornati prima delle 19. Beatrice finita scuola era partita per andare a trovare suo fratello a Miami e sarebbe tornata fra soli tre giorni, e lei era sola e senza nulla da fare. Aveva fatto tutti i compiti e aveva già studiato, così ora si ritrovava senza niente che la potesse intrattenere.

Sbuffò e guardò l'ora. 16:19 Cosa poteva inventarsi per occupare il tempo?

Poi un lampo di genio le passò per la mente. Oggi le spettava ancora una domanda da fare allo sconosciuto Alexander.

Kate: Ciao 😊

Sconosciuto: Hey 😊

Kate: Mi annoio

Sconosciuto: Anch'io

Kate: Ti faccio la domanda.

Sconosciuto: Certo. Per un momento pensavo te ne fossi dimenticata 🙊

Kate: Non ne sarei in grado. Sei il mio pensiero fisso e non riesco a smettere di pensare a te. Voglio davvero troppo scoprire chi sei!

Sconosciuto: Ancora ventisei giorni e poi tutto avrà un senso.

Kate: Ok. Beh allora, voglio sapere se veramente ti chiami Alexander anche nella realtà oppure mi hai presa in giro.

Sconosciuto: Mi chiamo davvero Alexander, solo che è il mio secondo nome. Sarebbe stato troppo facile se ti avessi detto come mi chiamo realmente 😉

Kate: Ora tutto ha un senso!

Kate balzò sul letto dopo la risposta ricevuta.

Sconosciuto: Beh sono felice che ti sia tolta un dubbio 😂

Kate: Ci puoi scommettere! Beh ora che si fa? Io mi sto annoiando a morte! I miei genitori sono a lavorare, la mia amica è partita e torna fra tre giorni e io non ho niente da fare 😣 Ti supplico tienimi compagnia!!

Sconosciuto: Sei davvero messa male...ti restano ancora le domande indirette 😏

Kate: Hai ragione!!!

Sconosciuto: Eppure è stata una tua idea, mi chiedo come tu possa essertene dimenticata 😂

Kate: Oh eddai! Quando parlo con te è come se mi dimenticassi perfino chi sono! Mi fai un brutto effetto!

Sconosciuto: Sono felice di farti sentire così. Sai, anche per me è difficile. Non posso farti delle domande, ci sono cose che vorrei dirti ma non posso, devo stare attento a non commettere errori...è un ruolo difficile il mio!

Kate rise.

Kate: Certo certo. Ti credo. Solo mi chiedo perché hai fatto tutta questa "messa in scena". Dove vuoi arrivare? Davvero. Mi stai mandando in tilt il cervello...

Sconosciuto: Purtroppo non ti posso rispondere sia perché mi hai già fatto una domanda e sia perché non potrei comunque dato che se te lo dicessi mi prendersti per uno psicopatico malato di mente, ma ti posso assicurare che non sono così. Io voglio solo arrivare all'obiettivo che mi sono prefissato, e cavolo se al trentesimo giorno quando ti farò la mia domanda tu mi dirai di no, credo di potermi considerare uno stupido che si è illuso. Ma ehi, nulla è perduto fino alla fine! Tutto può cambiare. O almeno spero...

Kate: Non so di cosa tu stia parlando ma sono davvero commossa. Non credevo mi avresti detto così tante cose in una volta sola. Non so quale sia il tuo obiettivo ma se come dici tu dovesse andare tutto storto beh ti chiedo scusa già da adesso.

Sconosciuto: No non scusarti, non ne hai motivo. Cavolo solo adesso mi rendo conto di quanto tutto questo sia diventato stupido e imbarazzante. E tutto solo per te...mi prendo a schiaffi da solo. Quello che deve chiedere scusa qui sono io...quindi se vuoi che tutto questo finisca dimmelo.

Kate era confusa. "E ora cos'era successo ad Alexander per averlo fatto reagire in quel modo?" si chiese.

Kate: Ma cosa stai dicendo! Che ti è preso adesso? Io non voglio finire un bel niente! Certo, può sembrare strano ma mi piace, mi piace tutto ciò. Mi piace parlare con te, mi piace arrabbiarmi perché non rispondi alle mie domande, mi piace quando mi dici cose su di me e mi fai sentire vulnerabile a tutti perché sai cose che tra un po' nemmeno io so, mi piace la nostra amicizia anche se ci conosciamo da poco. Insomma adoro tutto questo. Ti prego non finiamola qui.

Sconosciuto: Ora devo andare...ciao

L'aveva mollata con quella frase? Cosa poteva essere successo?

Kate: No aspetta!

Scrisse sperando le rispondesse.

Nessuna risposta così tentò nuovamente dopo pochi minuti.

Kate: Alexander!

Kate: Ti prego rispondimi!

Continuava a mandargli messaggi ma lui non voleva saperne di rispondere.

Kate: Non arrabbiarti. Che ti è successo?

Kate: Ho detto qualcosa di sbagliato? Se è così scusa!

Kate: Ti prego rispondimi. Mi stai facendo preoccupare.

Continuò a inviare messaggi uno dietro l'altro.

Kate: Ok...quando vuoi parlarne, sai dove trovarmi...ciao

Si arrese e appoggiando la testa nel cuscino si lasciò scappare un sospiro.

Non voleva che andasse a finire così. Cosa aveva sbagliato? Aveva detto qualcosa di offensivo ad Alexander? Lei aveva detto la verità e non le pareva di aver scritto parole offensive. Oppure le aveva scritte solo che lei non lo sapeva? Non voleva perdere il suo nuovo amico, né tanto meno litigarci.
Le cose si erano appena sistemate e ora era come essere tornati punto e a capo.

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