Prenditi Cura di Me #WATTYS20...

By _LisaDestiny

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Lei è Elena Desi, bella ed ingenua diciannovenne che sta per iniziare una nuova vita a New York. Arrivata in... More

Prologo
CAPITOLO 1
CAPITOLO 2
CAPITOLO 3
CAPITOLO 4
CAPITOLO 5
Per seguirmi:
CAPITOLO 6
CAPITOLO 7
CAPITOLO 8
CAPITOLO 9
CAPITOLO 10
CAPITOLO 11
CAPITOLO 12
CAPITOLO 13
CAPITOLO 14
CAPITOLO 15
CAPITOLO 16
CAPITOLO 17
CAPITOLO 19
CAPITOLO 20
CAPITOLO 21
CAPITOLO 22
CAPITOLO 23
CAPITOLO 24
CAPITOLO 25
CAPITOLO 26
CAPITOLO 27
CAPITOLO 28
CAPITOLO 29
Epilogo
Conclusioni e Ringraziamenti
Pubblicazione "Sei Parte di Me"
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CAPITOLO 18

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By _LisaDestiny

POV DI ELENA


Guardo il soffitto sopra di me, mentre io sono distesa sul letto.

Stanotte non ho chiuso occhio, come avrei potuto? Dopo quello che è successo ieri sera mi sento malissimo.

Ho detto a Chris che volevo che lui mi baciasse ... ma cosa diavolo mi è saltato in testa?

Se ripenso al suo bacio travolgente, il modo in cui mi ha stretta a sé e di come mi ha toccata, sento il cuore battermi forte nel petto.

Credevo che anche lui lo volesse, credevo gli piacesse ed invece ho frainteso tutto.

Mi ha rifiutata, cacciata. Dio! Che umiliazione!

Non importa che mi abbia rincorso e che mi abbia detto che mi desidera, resta il fatto che mi abbia respinto.

Ieri sera dopo il nostro litigio sono corsa in camera. Mi aspettavo che lui mi seguisse, davvero, ci speravo; ma mi sono resa conto che forse per Chris non conto niente.

Sono stata tutta la notte sveglia, aspettando e aspettando ... inutilmente.

Non posso crederci.

D'un tratto qualcuno bussa alla mia porta, facendomi alzare di scatto.

È lui!

Non devo sorridere, ma l'idea che Chris sia venuto da me per scusarsi mi fa dimenticare la nottataccia che ho passato. Cerco di trattenere la felicità che ora sento e vado ad aprire la porta.

Le parole mi muoiono in gola. Rimango in silenzio. Non so come reagire.

Davanti a me non ci sono due occhi azzurri che mi fissano, ma occhi che conosco bene, molte volte ho guardato questi occhi nocciola ... Marco è ritornato!

<<Non dici niente?>> mi chiede, entrando nella mia camera.

Lo guardo camminare e accasciarsi sul mio letto, mentre io cerco di costringermi a parlare <<S-sei, sei tornato>> mormoro a disagio.

<<Si, ieri sera ti ho chiamata quando stavo per arrivare ... non mi hai risposto>>

Forse perché ero troppo impegnata a baciare Chris.

Annuisco <<Si, scusami ... ma mi avevi detto che saresti tornato tra una settimana>>

Si rimette in piedi e mi viene incontro <<Non potevo starti lontano>>

<<Cosa?>>

Mi accarezza una guancia dolcemente <<Mi mancavi>>

Distolgo subito lo sguardo e prendo un lungo respiro.

Calmati Elena! Non sta succedendo davvero, sono certa che Marco sarà andato a sbattere contro qualcosa.

<<Ti ho disturbata?>>

<<No, no, stavo andando a lezione>>

Mi sorride e mi prende per mano <<Okay, allora ti accompagno>>

Gli faccio segno di si e scendo con lui giù in salone. Apro la porta ma prima che io possa uscire Marco si blocca, facendo fermare anche me <<Ehi Chris>>

Sentire soltanto il suo nome mi fa accelerare i battiti del cuore e mi infiamma. Le immagini di noi due, ieri sera in auto, mi fanno ansimare.

Mi volto a guardarlo: sta scendendo le scale ed è così ingiustamente bello.

Chris mi fissa ed i nostri occhi si incontrano. Ci fissiamo per un lungo istante, fino a quando lui non rivolge lo sguardo alle nostre mani unite e poi a Marco.

<<Stiamo andando a lezione, vieni con noi?>>

Si stringe nelle spalle come se la cosa gli fosse indifferente, mentre a me sta quasi venendo un attacco di cuore per la sua sola presenza.

<<Allora? Come si è comportata questa bellissima ragazza?>> gli chiede Marco, mentre camminiamo per i viali del College.

Chris non gli risponde, continua a fissare dritto davanti a sé.

<<Chris mi ascolti?>>

<<Che cazzo vuoi?>> sbotta spazientito.

Marco alza gli occhi al cielo, esasperato dall'atteggiamento dell'amico <<Spero che tu non sia stato così irascibile anche con Elena>> sospira <<Dimmi, hai fatto quello che ti ho chiesto? Hai badato a lei nei giorni in cui non c'ero?>>

<<La tua amica sa badare benissimo a se stessa>> risponde brusco.

Il tono freddo con cui parla di me mi fa quasi salire le lacrime agli occhi.

Marco fissa me alla sua sinistra poi di nuovo Chris <<Mi auguro almeno che tu non abbia fatto avvicinare dei ragazzi a ...>>

<<Non le si è avvicinato nessuno>> taglia corto.

Si, nessuno tranne te. Che faccia tosta!

Marco mi passa un braccio sulle spalle <<Si, ma ...>>

<<Devo andare>> sbraita Chris, affrettando il passo per allontanarsi da noi.

Guardo l'espressione di Marco disorientata <<Non si è comportato in quel modo con te, vero?>> mi chiede, con un sorriso.

Ripenso ai giorni trascorsi con lui ... le sue carezze, le sue premure, le sue parole <<No, con me è stato dolce>>

<<Dici questo perché tu vedi sempre il buono in tutti>> mi prende in giro. Mi scompiglia i capelli e quando arriviamo di fronte all'aula della mia lezione mi bacia sull'angolo della bocca <<Ci vediamo dopo>>

Lo saluto ed entro all'interno della grande aula per seguire la lezione ... quella di statistica, la stessa di Chris.

Vado a sedermi al mio posto, mentre quello di Chris è vuoto.

Per tutta la lezione non faccio altro che guardare la porta, in attesa che lui entri e venga a sedersi accanto a me ... voglio parlargli, voglio che mi spieghi che diavolo gli è successo e perché si è comportato in quel modo.

Ma la mia attesa è inutile, perché lui non si presenta.

<<Elena!>> Michelle e Kelly mi chiamano non appena mi notano fuori dall'aula dell'ultimo corso della giornata.

<<Ciao>>

Michelle si guarda intorno e mi dà una gomitata sul braccio <<Che fine hai fatto ieri? Non ti abbiamo più vista ... potevi almeno dirci che saresti scappata con quel tipo>>

<<Non sono scappata con lui>>

<<Ah no? E come sei tornata al College?>>

Prendo un lungo respiro, mentre seguo le mie amiche in mensa <<Ho chiamato Chris e lui mi ha dato un passaggio>>

Michelle e Kelly sgranano gli occhi, incredule <<Coosa?>> strillano <<E poi cosa è successo?>>

Alzo le spalle <<Ci siamo baciati>>

<<E poi?>> mi chiede Kelly.

<<E poi niente. Si è scostato da me e mi ha cacciata dalla sua auto>>

Non parlano subito ed io sono certa che non credono alle loro orecchie.

Sarò l'unica sfigata che Chris ha rifiutato.

<<E gli hai chiesto il motivo?>>

Scuoto la testa <<Ho aspettato che venisse in camera, ma lui non l'ha fatto. Stamattina credevo fosse Chris alla porta e invece ...>>

<<E invece?>>

<<Era Marco>>

A Michelle quasi cade la mascella <<Oh porca miseria! La tua vita sembra tanto una soap opera>>

Le lancio un'occhiataccia <<Non mi va di scherzare>>

<<Elena!>> la voce di Marco a pochi metri da noi ci fa voltare. È seduto al tavolo della mensa occupato dagli altri giocatori di football, incluso Chris. Agita una mano per farmi avvicinare a lui <<Venite a mangiare con noi>>

Vorrei rispondergli "E stare allo stesso tavolo di Chris? No, grazie!", ma le mie amiche, che corrono nella sua direzione e si fiondano a quel tavolo, non mi permettono di rifiutare.

Alzo gli occhi al cielo, ma poi sono costretta a fare anch'io lo stesso <<Ciao>> saluto i ragazzi.

Il mio sguardo va subito in cerca di Chris. Anche lui è seduto in mezzo agli altri ed anche lui proprio come gli altri mi sta fissando ... ma il suo sguardo è freddo, diverso da quello che di solito mi rivolge.

Faccio un passo avanti e Chris si rimette in piedi.

Cammina nella mia direzione, ma i suoi occhi ora non fissano me, ma alle mie spalle. Mi passa affianco e senza degnarmi di un saluto, di un sorriso, mi supera.

Faccio scivolare le braccia lungo i fianchi. Il cuore mi sprofonda nello stomaco.

<<Perché è corso via?>> chiede Marco agli altri.

Naturalmente i ragazzi non gli rispondono, ma tutti mi fissano ... loro al contrario di Marco conoscono benissimo il motivo.

Michelle si porta la cannuccia alla bocca <<Perché Chris ragiona con il cervello che ha tra le gambe>>

<<Cosa?>> domanda Marco, esitante.

<<Vado anch'io via>> mi intrometto, prima che qualcuno possa dirgli qualcosa.

<<Non mangi?>>

<<No, Marco, non ho fame>> lo saluto con un cenno e mi dirigo all'uscita.

Quando sono fuori butto fuori l'aria per sciogliere la tensione. Cammino in direzione dell'alloggio mentre ripenso all'intera giornata.

Non lo capisco. Che diavolo gli è preso a Chris?

Ci è già successo di litigare, ma non mi ha mai evitato in questo modo. Mi tratta come se nemmeno esistessi ... non credo di meritarmi tanto disprezzo.



<<Elena>> Marco mi nota seduta sul portico e mi raggiunge.

Non so nemmeno io da quante ore sono qui fuori a pensare a Chris ed il fatto che sia già sera mi preoccupa <<Cosa stai facendo seduta qui fuori?>>

<<Avevo bisogno di aria>>

Anche lui si siede accanto a me <<D'accordo, resto con te. Non voglio lasciarti da sola>>

Guardo la sua aria felice <<Ti ha fatto bene il viaggio in Italia>>

Annuisce <<Si, mi mancava>> mi sorride dolcemente <<Ti ho detto che sono stato una giornata con i tuoi genitori?>>

<<È stata mia madre a dirmelo. Sono stati felicissimi che tu sia andato a trovarli>>

Stende le gambe davanti a sé <<Si, sono la mia seconda famiglia>> sospira <<Ti sono mancato?>>

Gli dico la verità <<Chris è riuscito a non farmi sentire molto la tua assenza>>

Spalanca gli occhi, sorpreso e incredulo <<Oh ... sei stata bene con lui?>>

<<Si>>

<<Sono contento che si sia preso cura di te>> mi sfiora un braccio con la mano <<Ma ora non ce ne sarà più bisogno>>

<<Ciao Elena!>> James, il ragazzo del corso di statistica, alza una mano per salutarmi ed io faccio lo stesso.

Marco mi sfiora una guancia con il pollice <<Devo essere geloso di lui?>>

Mi volto a guardarlo divertita <<Non lo sei mai stato. Nemmeno quando stavamo insieme. Perché ora dovresti esserlo?>>

Marco mi tira tra le sue braccia <<Non lo ero fino a quando non ti ho vista qui a New York>> sussurra <<Mi piace stringerti a me. Mi è sempre piaciuto, ma ora lo adoro>>

Appoggio la fronte sul suo petto e penso a tutte le volte in cui lui mi ha tenuta in questo modo.

I giorni felici in cui stavamo insieme, in cui ci tenevamo per mano, ci baciavamo. Ed ora che sono di nuovo qui, sento il profumo di casa, il profumo di Marco.

Ricordo il nostro primo bacio. È stato tenero, delicato. Così diverso da quello di Chris.

Santo Cielo, il ricordo mi fa gemere. L'immagine di lui che assapora la mia bocca, che mi tocca e mi bacia il seno.

Non ho mai provato quelle sensazioni prima.

<<Stai pensando a noi?>> mi chiede Marco. Non mi lascia il tempo di rispondergli, perché l'attimo dopo mi sta già parlando <<Questo mese a Roma mi ha fatto ritornare alla mente tanti ricordi di quando stavamo insieme>>

Alzo la testa per guardarlo negli occhi: la sua espressione non è quella di un semplice amico ... lo so, lo conosco bene.

Se Marco mi avesse detto questa semplice frase, un mese fa, lo avrei abbracciato forte ed avrei aspettato che mi baciasse. Ma adesso i miei pensieri sono confusi. Nel mio cuore non c'è più solo lui <<È stato molto tempo fa>> rispondo.

<<Ma ora siamo di nuovo insieme>>

<<Cosa vuoi dire?>>

Punta gli occhi nocciola nei miei <<Elena io non ho mai smesso di volerti bene. Quando questo mese ero lontano da te, ho pensato che è stato un grosso errore quello di lasciarci ... qualche anno fa>>

Cosa? No! Non puoi dirmi questo ... adesso. Adesso che i miei sentimenti sono così tormentati.

Anch'io ti voglio bene, sei il mio migliore amico, sei stato il mio unico ragazzo ed io ho sempre avuto una cotta per te. Ma quando ho conosciuto Chris ho sentito delle emozioni che non avevo mai provato prima. Quando sono con Chris, solo con lui, il mio cuore batte all'impazzata.

Distolgo lo sguardo dal suo.

Mi sta dicendo cose che avrei voluto tanto sentire quando sono arrivata qui a New York. Ma ora mi sento così confusa.

Marco è il ragazzo che mi è stato vicino in quegli orribili momenti, che mi ha difesa, che mi ha salvato la vita. Non sono mai riuscita a rompere le barriere e sentire qualcosa per qualcun altro, neanche quando molti ragazzi in Italia, hanno fatto di tutto per conquistare il mio cuore.

Ricordo bene il perché.

Marco era l'unico con cui volevo stare, avevo una cotta per lui. Ma ora qualcosa in me è cambiato. Ora Marco non è più il ragazzo che occupa i miei pensieri.

Mi solleva la testa con una mano e mi fa voltare nella sua direzione <<Anche tu provi ancora gli stessi sentimenti per me?>> mi chiede, dolcemente.

<<Marco io ... >>

Non so più niente. So solo che sento dei forti sentimenti sia per te, che per Chris ... ma questi sentimenti sono così diversi.

Marco aspetta una mia risposta, ma io non so cosa dirgli. Mi stringe tra le braccia ed avvicina il suo viso al mio <<Sei così bella, così dolce>> le sue labbra sono quasi sulle mie ... vuole baciarmi.

Resto immobile per un po', ma quando la bocca di Marco sfiora la mia, mi volto dall'altra parte. Non posso baciarlo, non voglio.

<<Che ti prende?>> mi guarda stranito, come se non si aspettasse questa mia reazione.

<<Non posso, io ...>> voglio spiegargli quello che ora sento, ma è difficile.

<<Ragazzi che ci fate qui fuori?>> Daniel spalanca la porta e ci nota sul portico <<Brian ha ordinato delle pizze, entrate?>>

<<Veniamo>> Marco si alza e mi tende la mano. L'afferro e lo seguo all'interno. Si siede sul divano e io prendo posto accanto a lui.

<<Ciao Marco>> Amber esce dalla cucina e quando vede il ragazzo che si scopava - e che forse ancora si fa - si fionda subito su di lui.

Un mese fa sarei stata infastidita da questa scena, ma non ora ... ora la mia mente è da tutta un'altra parte.

Sinceramente credo che non mi turberebbe nemmeno la vista di loro due che fanno sesso accanto a me, su questo divano.

<<Come va Amber?>> le chiedo Marco, con tono freddo.

Lo guardo di traverso, mentre addento la mia pizza.

Non sembra più interessato ad Amber ed anche lei sembra averlo capito, perché emette un leggero sospiro stizzito e va a sedersi accanto a Nathan.

<<Vuoi un altro trancio di pizza?>> mi chiede Marco con un sorriso. Cosa avrei dato mesi fa per essere guardata in questo modo da lui.

Mentre ora vorrei che fosse Chris a fissarmi in questo modo. Vorrei che fosse lui adesso ad essere al mio fianco, che mi parla con quella sua voce roca, profonda che mi fa venire la pelle d'oca.

<<Sei il solito cattivone>> d'improvviso sento una risatina femminile e proprio come gli altri, anch'io mi volto a guardare la porta.

Il cuore quasi mi si ferma.

Chris è appena entrato con una ragazza bionda, tutta gambe, che gli è letteralmente addosso. Lo stringe tra le braccia e gli mordicchia una spalla.

Sento le lacrime salirmi agli occhi, ma non devo piangere, non devo farlo.

<<Chris tu e la tua amica volete una pizza prima di ...>>

<<No, grazie siamo apposto così>> risponde lei, di certo perché non può più aspettare.

So in prima persona l'effetto che può fare Chris.

Vorrei distogliere lo sguardo da lui, ma ora che Chris mi sta fissando non riesco a farlo. Quando riesce a rendersi conto della scena che mi sta regalando, si irrigidisce.

Fissa la ragazza, poi me <<Si, prendiamo un trancio>>

<<No, dai>> sbuffa lei.

Ma Chris la ignora e si siede sul divano, di fronte a me.

Sento le gambe molli e la visione di lui accanto ad un'altra mi fa stare di merda.

<<Elena, va tutto bene?>> Marco guarda la mia aria sicuramente delusa e mi sfiora una guancia con delicatezza.

Ma non lo guardo, tutto quello che faccio è fissare Chris. Chris che si stravacca sul divano per dare la possibilità alla biondona di buttarglisi addosso <<Quando andiamo in camera tua?>> gli chiede lei.

<<Ora ci andiamo>>

La sua risposta mi fa infuriare, anzi, mi fa incazzare in una maniera assurda. 

Sento gli occhi bruciarmi, ma non voglio mostrargli le mie lacrime; non le merita.

Fuggo in cucina prima che possa vederle. Sento Marco chiamarmi, ma non m'importa, non mi fermo e mi chiudo la porta alle spalle.

Lascio andare le lacrime che ho trattenuto per tutto il giorno, e quando sento qualcuno entrare in cucina non mi volto ... so benissimo chi sia, lo capisco dal modo in cui il mio cuore batte all'impazzata <<Elena>>

Non posso sopportarlo <<Vattene Chris>>

<<Perché sei scappata?>>

Mi volto per guardarlo incollerita <<Perché? Non ci arrivi?>> domando con un mezzo risolino <<Puoi spiegarmi che cavolo ti è preso? Dopo quello che è successo tra di noi pensavo che ... >>

<<Non è successo un cazzo tra di noi!>>

Abbasso la testa, non posso reggere il suo sguardo <<Mi hai baciata>>

<<Elena, sai quante ragazze ho baciato in vita mia? Pensavi che tu fossi diversa da loro? Bene ti smonto subito questa idea: per me sei stata soltanto una pomiciata con cui mi sarei divertito a fare sesso>>

Le sue parole dure, rabbiose mi feriscono <<Lasciami passare>>

Lo supero ma lui mi blocca <<Elena, non darmi retta. Sono un coglione, mi dispiace>>

<<Pensavo che per te non fossi come le altre ... in questo mese mi hai trattata con dolcezza ed io mi sono fatta imbambolare come una stupida! Mi hai detto tante cose belle, perché? Perché lo hai fatto se per te non ero niente?>>

<<Dovevo prendermi cura di te. Eri la migliore amica di Marco>>

Scuoto la testa incredula <<E mi hai anche baciato perché ero la sua migliore amica?>>

<<È stato un errore>>

<<Anche ieri?>> gli chiedo con rabbia.

<<Ieri sei stata tu a pregarmi di farlo!>>

La sua frase mi fa sentire ancora più umiliata <<Si e me ne pento. Con tutto il cuore!>> lo spingo da parte e spalanco la porta per andare via da lui. Non riesco più a reggere le sue parole.

Come ha potuto dirmi quelle cose?

<<Elena>> Marco vede la mia espressione afflitta e mi raggiunge. Mi blocca per un braccio prima che io possa salire lungo le scale <<Che ti prende?>>

<<Lasciami Marco>> grido in lacrime.

<<Cos'è successo? Perché stai piangendo?>>

Ritraggo il braccio e scuoto la testa <<Non è successo nulla. Nulla!>> scappo via.

Corro nella mia camera, mi tuffo sul letto e mi lascio cadere in un lungo pianto.

Piango come non facevo da tempo. Perché mi ha detto quelle cose? Non è vero, non ci credo!

Non voglio più vederlo, mai più.


POV DI CHRIS


Continuo a guardare la porta da cui è entrata Elena. Mi è costato una fatica enorme dirle cose che non penso. Già questa mattina, quando l'ho vista che mi fissava, ho dovuto trattenermi dall'istinto di andare da lei e baciarla. Ho evitato la lezione di statistica perché sapevo che non avrei potuto restare indifferente alla sua vicinanza.

Ed anche stasera mi ero imposto di dimenticarla andando con quella tipa che ho raccattato qui fuori. Ma quando sono entrato nell'alloggio e l'ho vista, la decisione che avevo preso è andata a farsi fottere.

Non potevo andare in camera e stare con la bionda ... l'immagine di Elena mi sarebbe comparsa davanti agli occhi.

Esco dalla cucina e mi dirigo in salone. I ragazzi mi fissano straniti e la ragazza che mi volevo fare si rimette in piedi per venirmi incontro. Prima che possa raggiungermi, punto la porta ed esco fuori.

Marco è stato chiaro con me, mi aveva detto di prendermi cura di lei nel tempo in cui lui non ci sarebbe stato e che non avrei dovuto provarci.

Ma sono cambiate molte cose da quel giorno. Elena mi è piaciuta dal primo momento, sin da quando ha posato per la prima volta i suoi occhi nei miei. Ho subito capito che quella ragazza mi avrebbe procurato dei guai. Non è come le altre, Elena è così dolce, ma al tempo stesso mi tiene testa, mi risponde a tono.

Ed anche con indosso un abito sexy, traspare la sua ingenuità. È l'unica che fa nascere in me un senso di protezione, amore.

Scuoto la testa e scaccio questi pensieri.

Che cazzo sto facendo? Che cazzo ho fatto?

L'ho baciata e poi le ho detto che è solo perché è stata lei a chiedermelo ... stronzate. Lo desideravo, desideravo mordere e baciare le sue labbra, toccare il suo seno.

E lo voglio ancora.

Ma non posso rifarlo. Marco ora è ritornato e lui si prenderà cura di lei.

Elena è stata la sua ragazza e lui conosce tutto di lei.

Adesso capisco a cosa Marco si riferiva. Lui conosce il suo passato, il suo segreto ed Elena gli deve la vita; lei stessa me lo ha confidato. Quei due sono destinati a stare insieme ed io sono solo un intruso ... solo questo.

Mi avvicino all'albero e batto un pugno sul tronco, ma Marco è già alle mie spalle <<Che è successo? Perché Elena è corsa via? Avete litigato?>> mi chiede preoccupato.

Continuo a non guardarlo, perché in questo momento potrebbe capire la mia espressione afflitta <<Chris cosa ti prende?>>

<<Niente, devo andare>>

Marco mi blocca e mi guarda perplesso <<Dove vai?>>

<<Fatti i cazzo tuoi!>> gli lancio un'occhiata torva ma lui alza gli occhi al cielo.

<<Scommetto che quella ragazza non ti va a genio e stai andando in qualche locale per cercartene altre>> mi prende in giro.

In una discoteca? E perché? Non farei che bere, ubriacarmi e cacciare le ragazze che mi si avvicinavano.

Non sono più quello di un tempo. Non m'interessa un cazzo frequentare il maggior numero possibile di ragazze ... io voglio lei.

Mi stringe una spalla <<Dai andiamo, vengo con te! Ho bisogno anch'io di una ragazza stasera>>

Mi scosto dalla sua presa bruscamente e lo guardo di traverso <<Ed Elena?>>

<<Cosa c'entra adesso lei?>> Marco inclina la testa come se non capisse la mia domanda.

Non so neanche io perché l'ho chiesto. Non stanno insieme, non è la sua ragazza e Marco può frequentare altre donne tranquillamente, come ha sempre fatto.

E allora perché io non riesco a farlo? Perché allora io non riesco a fare altro che pensare a lei?



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