Incomprehensible [Italian Tra...

By simo0609

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"Perché sei così spaventata da me, Laura?" "Perché tu sei il male, Zayn. Hai ucciso delle persone e hai fatto... More

Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17 (1 Pt. )
Capitolo 17 (2° Pt.)
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Trailer
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Q&A(Questions)
Q&A(Answers)
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32

Capitolo 13

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By simo0609

Sì, lo so, qualcuna di voi già sta con la pistola in mano pronta a condannarmi per la mia assenza, ma ecco un piccolo regalo da parte mia, oggi è il mio birthday, yeah. Buona lettura, babies. Love ya!


Per le due settimane successive, stetti alla larga da tutti, anche da Zayn dopo il sabato in cui i miei genitori mi avevano messo in imbarazzo, invitandolo a cena, e in cui avevo dato il mio primo bacio. Da allora, ero stata abbastanza tranquilla fuori e dentro la scuola. Non avevo ragione di essere così silenziosa, ma c'era una parte di me che voleva essere lasciata da sola per cercare di capire le cose.

Stavo rinunciando a provare a parlare con Kate, ricevendo da lei solo dei sorrisi e degli sguardi. Se solo mi avesse guardata lei per prima... Peccato che stesse uscendo più spesso col gruppo di Hayley e Megan, seguendole come un cagnolino.

Al di fuori dei miei amici, Zayn fu quello che cercai in particolare di evitare. Per la maggior parte era per imbarazzo e ogni volta che incontravo il suo sguardo il primo pensiero che avevo era del nostro bacio. Avevo notato che a pranzo si sedeva quasi sempre con Megan e Hayley, ma onestamente non m'importava. Se voleva farlo, era un suo problema.

Ogni tanto ci sorridevamo l'un l'altro, ma senza dire una parola. Era abbastanza imbarazzante quando eravamo seduti insieme a lezione di storia. Cercavo di prestare attenzione a quello che diceva la professoressa Burns, ma lui che mi guardava tutto il tempo era una distrazione. Era difficile credere che mi avesse baciato solo qualche settimana prima, anche perché c'erano ragazze disposte a buttarsi addosso a lui anche solo mentre camminava nei corridoi.

Ad un certo punto, fui sicura di sentire la mano di Zayn toccare la mia coscia sotto il tavolo e le mie guance arrossirono per quel contatto improvviso. Non era come se mi stesse forzando a fare qualcosa, perché non era così. Mi sentivo solo timida con lui attorno e dal modo in cui mi guardava sembrava quasi che mi volesse mangiare. Anche Marielle aveva detto che il suo fissare andava dallo strano all'affamato e io mi ero spaventata per le sue parole. Stava solo esagerano, giusto?

"Ultimamente sei silenziosa." Ammise Niall all'improvviso e io scossi la testa. Eravamo tutti in mensa a pranzare e discutere del tempo. Stava piovigginando leggermente, ma niente di tragico. Certamente, niente di così serio rispetto alle settimane precedenti.

Guardai il mio cibo, che non avevo ancora toccato, prima di rispondere all'irlandese. "Io?"

"Sì." Rispose Sophie, alzando un sopracciglio. La sera che Zayn era venuto a cena, avevo ricevuto dieci minuti dopo la prima un'altra chiamata da parte della rossa. Mi aveva praticamente pregato di raccontarle cos'era successo dopo che lui se ne fosse andato, ma la mente era altrove. Quando finalmente mi ero decisa a parlare, avevo tralasciato la parte del bacio, sapendo che ne avrebbe fatto una tragedia.

"Non l'avevo notato." Mormorai e Marielle mi sorrise, prima di dare un morso alla mela con gli occhi che guardavano le scale. Mi girai e vidi la mia migliore amica dirigersi verso i bagni. Mi voltai di nuovo e sospirai.

Sì, ero determinata a scoprire cosa la stesse infastidendo, ma come avrei fatto a parlare con lei? Chiaramente non voleva più avere a che fare con me. Non riuscivo a capirne il perché, dato che non avevo fatto niente di sbagliato. Era arrabbiata con me dato che le cose tra me e Zayn andavano bene? Forse era gelosa della nostra relazione?

"Torno tra un minuto." Annunciai, alzandomi dalla sedia e dirigendomi verso le scale. Feci i gradini due a due, mentre un possibile piano mi veniva in mente mentre raggiungevo la porta del bagno delle femmine. Feci un respiro profondo, prima di alzare la mano e aprire la porta blu. Dentro era silenzioso, ma davanti a me, ad ammirarsi nello specchio, c'era un'inconfondibile testa bionda.

Da dov'ero, potevo immaginare che Kate si stesse truccando, con il viso vicino al suo riflesso. Mi morsi il labbro mentre mi dirigevo verso di lei a piccoli passi.

I suoi occhi si spostarono velocemente sulla destra, vedendomi dietro di lei nello specchio, ma non disse comunque nulla: la sua attenzione era concentrata su quanto potesse far diventare lunghe le sue ciglia col mascara di Max Factor. Mi schiarii la gola. Appena mi vide, guardò altrove e poi ritornò verso lo specchio. Sospirai frustrata, determinata ad avere una vera conversione con la mia amica.

"Hei, Kate!" Iniziai, non ricevendo comunque nessuna risposta. "Come stai?"

Aspettai qualche secondo, sperando che si girasse e mi parlasse come una persona normale. Lo sapeva che ero lì, mi aveva visto, quindi ignorarmi non era una possiblità. Sospirai un'altra volta e mi morsi le labbra, prima di parlare di nuovo.

"Come stai, Kate?" Chiesi ad alta voce, ma fui di nuovo ignorata. Kate posò il mascara nella borsa dei trucchi e prese del lucidalabbra chiaro, che iniziò ad applicare, posizionando le labbra.

Non potei fare a meno di arrabbiarmi ancora di più, dato che mi stava ignorando. Non era mai stata una brava attrice, quindi potevo capire che stava solo fingendo di non sentirmi. Ma perché lo faceva? Perché mi ignorava, se ero sua amica? Cosa avevo fatto per averla infastidita, ferirla o farla arrabbiare?

Niente.

Feci un respiro profondo. "Kate, ti ho chiesto come stavi." Chiesi, alzando la voce. Sapevo che mi aveva sentito perché questa volta si girò e mi guardò. La mano poggiata sul fianco e gli occhi socchiusi mentre parlava.

"Vaffanculo."

Fui sorpresa da quella sua risposta orribile, arrabbiandomi per il fatto che fosse ancora così distaccata con me. Aprii leggermente la bocca e abbassai lo sguardo, mentre le sue parole mi distruggevano. Mi aveva detto di andare a fanculo solo perché le avevo chiesto cosa stesse facendo? Tutto quello che stavo cercando di fare era essere gentile e iniziare una conversazione.

Presi un bel respiro, prima di decidermi a guardarla di nuovo. Quando i nostri occhi si incontrarono, potei giurare di aver visto una scintilla di tristezza nei suoi, proprio come qualche giorno prima, mentre ci cambiavamo negli spogliatoi. Improvvisamente, sembrò un po' persa, ma non durò molto. Corrugò la fronte, prima di girarsi e guardarsi nello specchio, abbassando la testa.

"Cos'hai che non va?" Domandai. Si girò di nuovo verso di me, con gli occhi spalancati: chiaramente non si aspettava che le chiedessi apertamente che cosa le stava succedendo. Chiuse il lucidalabbra e lo posò nella borsa, prima di poggiarsela sulle spalle.

Quanto notai che non mi rispondeva, iniziai di nuovo a parlare.

"Ti stai comportando in modo strano. Sei cambiata così tanto, Kate, e io voglio sapere perché! E' stato qualcosa che ho fatto o detto? Perchè io non ti ho fatto niente, Kate. Improvvisamente hai deciso di comportarti come una puttana con me e con i ragazzi. Qual è il problema?"

Dopo il mio discorso esasperato, non si mosse, gli occhi ancora leggermente spalancati. Scosse velocemente il capo e si diresse verso la porta, a testa bassa.

"Non ho tempo per questo." Precisò, guardandomi un'ultima volta e girandosi poi verso l'uscita.

"No." Esclamai decisa, fermandola. Prima che potesse aprire la porta, le afferrai il braccio e la portai in centro alla stanza. La bloccai contro il lavello e lei strillò per la mia forza. Anche se non mi importava, avrei ricevuto delle risposte da lei, dannazione! La puntai col dito e corrugai le sopracciglia.

"Cosa diavolo ti sta succedendo, Kate? Non ti sei mai comportata in questo modo, prima d'ora e io voglio sapere cosa diavolo hai!" Le urlai, tenendo ancora la presa sul suo braccio. Piagnucolò, ma non ci cascai. Non l'avrei lasciata andare.

La guardai negli occhi, cercando quella scintilla di tristezza che avevo notato prima e fui sorpresa di vedere che aveva gli occhi bagnati. Le uniche volte che Kate piangeva era quando era spaventata o infastidita da qualcosa. Ci doveva essere qualcosa di veramente pericoloso per farla scoppiare a piangere.

"Dimmelo!" Insistetti e singhiozzò, quando premetti le unghie sul braccio. "Per favore, aiutami a capire, Kate. Aiutami a capire, così ti posso aiutare con qualsiasi cosa ti stia succedendo... "

Kate abbassò lo sguardo per un secondo, prima di guardarmi un'altra volta e il suo labbro inferiore tremò, quando cercò di parlare.

"Non capisci." Mormorò Kate e io scossi la testa. Quello non era abbastanza come risposta. Non quella che volevo, ad ogni modo.

"Cosa non capisco?" Chiesi, confusa. Kate non disse niente, tutto quello che fece fu scuotere la testa e io feci scontrare i denti, frustrata per la sua corta ed inutile risposta.

"Kate." La chiamai duramente e una lacrima scappò dai suoi occhi.

"Non te lo posso dire, Laura. - singhiozzò - Te lo voglio dire, ma... non posso. Mi dispiace per qualsiasi cosa io abbia fatto. Non volevo farlo, ma non avevo scelta! Mi dispiace così tanto. Non posso controllarlo." Delle lacrime scesero dal suo viso mentre parlava e io mi accigliai. Ero spaventata per la mia amica.

Di cosa diavolo stava parlando? Come potevo cercare di capire se lei non mi diceva cosa stava succedendo?Come potevo sapere cosa fare se lei si teneva tutto dentro? Ero sua amica. E ovviamente sapeva che ero lì per ascoltarla, per aiutarla con qualsiasi cosa.

Proprio mentre le stavo per chiedere cosa stesse succedendo, posai gli occhi sulla sua scollatura: sotto di essa, sul collo, c'era un grande cerotto. Mi accigliai. Cosa aveva fatto? Doveva essere una grande ferita per aver bisogno di un cerotto così grande.

"Kate-" Iniziai, ma fui interrotta dalla porta del bagno che si aprivava: era Hayley, che spalancò gli occhi una volta che ci vide. Allentai lentamente la presa sul braccio di Kate e lei abbassò lo sguardo, mentre Hayley continuava a fissarmi.

"Lasciala andare!" Ordinò e le diedi un'occhiata, prima di lasciare andare Kate. Sussultò, quando abbandonai il suo braccio e io guardai la sua pelle arrossata. Le mie unghie avevano lasciato delle mezze lune, che mi fecero sentire immediatamente in colpa.

Appena lasciai Kate, lei si girò e sorpassò me e Hayley, uscendo dal bagno delle donne. Guardai torva Hayley, infastidita dal fatto che avesse interrotto la nostra conversazione. Ero determinata a scoprire cosa le era successo e perché il suo collo era fasciato.

Mi diressi verso la porta, cercando di raggiungere Kate, ma Hayley mi fermò. La fissai, per poi schivarla, ma lei fu abbastanza veloce da bloccarmi di nuovo.

"Sta' lontana da Kate, Mitchell!" Sputò e io alzai un sopracciglio. Come osava dirmi di stare lontana dalla mia migliore amica? Non avrei mai lasciato Kate da sola, fino a quando non avessi scoperto cosa le stava succedendo!

Ero riuscita finalmente a ottenere una conversazione abbastanza strana qualche minuto prima ed ero determinata a sapere cosa la stava rendendo così diversa da prima. Ero rimasta confusa, quando mi aveva detto che non ero capace di capire. Avevo sempre capito i suoi problemi. Una volta che me li spiegava, sapevo esattamente cosa fare e come aiutarla. Ma non le potevo essere di aiuto se non mi diceva come fare.

"No." Mormorai tra i denti e lei mi guardò. "TU sta' lontana da lei!"

E con queste ultime parole, uscii, lasciando Hayley con gli occhi pesantemente truccati aperti per lo shock. Chiaramente non si aspettava che avrei reagito in quel modo.

Mi assicurai che la porta del bagno fosse chiusa, prima di lasciare andare un sospiro di frustrazione. Ero così vicina a scoprire cosa stesse succedendo a Kate, quando Hayley aveva rovinato tutto. Sapevo che non avrei avuto un'altra opportunità come quella, quindi gemetti infastidita. Perche Hayley doveva sempre distruggere tutto?

Girai l'angolo, lamentandomi con me stessa di quanto fosse stupida, quando mi scontrai con qualcuno e la mia testa andò a sbattere con il suo petto. Alzai subito il capo, cercando di scusarmi, ma le parole sembrarono congelerarsi in gola quando incontri i suoi occhi scuri.

"Scusa." Sussurrai, prima di girarmi e sorpassarlo, toccandogli delicatamente una spalla.

"Laura, aspetta!" mi chiamò Zayn. Mi fermai, riluttante e mi girai verso il ragazzo a cui avevo dato il mio primo bacio. Potei sentire le mie guance arrossirsi. Presi la ciocca di capelli che era vicina al mento e la posizionai dietro l'orecchio, aspettando che parlasse di nuovo.

"Sì?"

"Come stai? Abbiamo a malapena parlato, nelle scorse settimane." Spiegò, incrociando le braccia e sorridendomi.

"Em, sì. E' perché sono stata molto impegnata." Risposi, scrollando leggermente le spalle e girandomi per andarmene. Fui sorpresa quando sentii le dita di Zayn prendermi per il braccio e fermarmi.

"Zayn, devo andare." Chiarii, cercando di scappare dalla sua presa, ma lui non la lasciò. Corrugai gli occhi, mentre lui continuava a bloccarmi.

"Sei impegnata, sabato?" Chiese velocemente e io mi pietrificai. Mi stava chiedendo se ero impegnata? Era sicuro di voler uscire con me sabato, vero? Ci pensai per un momento, cercando di ricordare se avessi degli impegni.

"In realtà, sono impegnata. Vado al cinema con Marielle. " Lui annuì lentamente, prima di lasciarmi andare il braccio. Feci un passo indietro, prima di fare un sorriso imbarazzato e girarmi per andarmene.

"Divertiti." Disse, mentre mi dirigevo verso la mensa e io mi girai e gli sorrisi prima di entrare.

Mi rallegrai, quando vidi tutti i miei amici seduti al tavolo che parlavano di qualcosa. Improvvisamente, Niall alzò lo sguardo e velocemente venne verso di me, raggiungendomi non molto lontano dal tavolo.

"Buone notizie, Laura!" Ridacchiò e io mi preoccupai. Guardai i miei amici in cerca di aiuto, non riuscendo a capire a cosa si stesse riferendo l'irlandese.

"Cosa sta succedendo?" Domandai, mentre Niall mi scortava al tavolo. Tutti erano chinati su un pezzo di carta colorato al centro del tavolo, così mi avvicinai per vedere meglio.

"Stiamo discutendo di cosa indosseremo per la discoteca di Halloween la prossima settimana." Spiegò Sophie, indicando il disegno di un cappello da strega sul foglio: era un poster pubblicitario della festa che si teneva ogni anno per gli studenti della Tong High. Era una tipica discoteca: musica, giochi, snack, costumi e tanto altro. Tutti l'aspettavamo ogni anno fin da quando avevamo iniziato le superiori, giusto per riderci su.

"Dobbiamo andare a questa festa, ragazzi!" Annunciò Marielle, sorridendo. "E' il nostro ultimo anno delle superiori, quindi dobbiamo festeggiarlo." Le sorrisi.

"Ho bisogno di cercare il mio costume da zombie dell'anno scorso." Iniziò Liam, stiracchiandosi il collo. Osservò i caratteri viola scarabocchiati sulla pagina e un sorriso gli si formò sulle labbra.

"Cerca qualcos'altro, Liam." Lo interruppe Niall, ridendo per la scelta del suo migliore amico.

"Sì, tipo un lupo mannaro o un vampiro." Propose Sophie e io roteai gli occhi, sapendo che avrebbe detto qualcosa del genere dato che è innamorata delle serie tv di fantascienza.

"Forse." Ipotizzò Liam, sorridendo a Sophie, che roteò gli occhi e gli scompigliò i capelli. Lui scosse la testa e poi scoppiò a ridere, cercando di aggiustarsi i capelli.

"Ragazze, ragazze, basta litigare!" Ridacchiai e Liam rimase sorpreso.

"Ragazze?" Domandò e io annui, ridendo.

"Come osi!" Rise e subito iniziammo a leggere di nuovo il poster pubblicitario.

"Perché sabato non andiamo a comprare i costumi, prima di andare al cinema?" Suggerì Marielle e io annuii, d'accordo con lei. Sarebbe stata la cosa più intelligente da fare dato che saremmo state vicino ai negozi tutto il giorno.

"Penso che Sophie quest'anno potrebbe essere un'ottima strega." Propose Niall, guardando la mia amica, che roteò gli occhi. Di solito veniva chiamata così da lui ed era quasi il suo soprannome. Lei, invece, lo aveva soprannominato licantropo a causa della sua provenienza e quindi Niall gli aveva dato un nome che si addicesse al suo tipo di risata, cioè strega.

"Oh, sta' zitto, irlandese!" Scherzò, prima di concentrarsi su me.

"Laura, tu potresti andare vestita da vampiro!"

"Nah, questa è solo una vostra idea."

"Per piacere... Potrei stirarti i capelli e truccarti..." propose e io roteai gli occhi. Conoscendo Sophie, mi avrebbe trasformata in una copia di Elena Gilbert.

"Finirai per trasformarmi in un personaggio delle serie tv!" Ammisi e Marielle rise.

"Laura, non ci riuscirai mai!" Chiarì e io annuii, sapendo che, quando Sophie era determinata ad avere qualcosa, l'avrebbe ottenuta. La guardai un'altra volta e i suoi occhi azzurri mi pregarono di accettare.

Mi arresi. "Va bene."

Applaudì con gioia, per poi girarsi verso Liam e suggerirgli di traversarsi da mummia.

"Mi presenterò da vampiro solo se tu verrai da strega." Aggiunsi e Sophie mi guardò torva, corrugando la fronte quando sentì Niall ridere sommessamente.


Ehi ragazze, finalmente sono tornata!
Scusatemi ma sono stata in vacanza e li non avevo nè tempo nè Wifi per poter tradurre, così eccomi qui dopo due mesi. La settimana prossima inizierò la scuola, ma spero di poter postare un altro capitolo prima di ciò. Questo capitolo io lo considero di passaggio, ma è niente male, voi che ne pensate? Grazie mille per gli splendidi commenti e messaggi, vi voglio un mondo di bene.

Ah, alcune ragazze mi hanno chiesto di tradurre delle storie, che per il momento sto solo leggendo (The Professor di maliksbooze, Behind the scenes di zaynslayin e Malik di heroinmvlik) Se vi piacciono delle storie inglese che un giorno vi piacerebbe leggere in italiano, sarei contenta di saperne i titoli e gli autori.

Byeee!


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