Prenditi Cura di Me #WATTYS20...

By _LisaDestiny

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Lei è Elena Desi, bella ed ingenua diciannovenne che sta per iniziare una nuova vita a New York. Arrivata in... More

Prologo
CAPITOLO 1
CAPITOLO 2
CAPITOLO 3
CAPITOLO 4
CAPITOLO 5
Per seguirmi:
CAPITOLO 6
CAPITOLO 7
CAPITOLO 8
CAPITOLO 9
CAPITOLO 10
CAPITOLO 11
CAPITOLO 12
CAPITOLO 13
CAPITOLO 14
CAPITOLO 16
CAPITOLO 17
CAPITOLO 18
CAPITOLO 19
CAPITOLO 20
CAPITOLO 21
CAPITOLO 22
CAPITOLO 23
CAPITOLO 24
CAPITOLO 25
CAPITOLO 26
CAPITOLO 27
CAPITOLO 28
CAPITOLO 29
Epilogo
Conclusioni e Ringraziamenti
Pubblicazione "Sei Parte di Me"
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CAPITOLO 15

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By _LisaDestiny

 POV DI ELENA


<<Svegliati soldato!>> la voce di Chris accanto al mio letto mi sveglia di soprassalto.

Apro gli occhi e lo vedo.

Indossa dei pantalacci da jogging, delle Nike ed una canotta grigia che lascia scoperti i bicipiti ... quei bicipiti.

Oh santo cielo, come fa ad essere così sexy anche a quest'ora del mattino?

Sono già alcuni giorni che Chris mi costringe a fare jogging con lui prima delle lezioni. Corriamo per sei miglia, il massimo che riesco a fare.

È tutta colpa mia se mi sono cacciata in questo guaio. La prima mattina sono stato io a chiedergli di portarmi con lui ... ma ora basta! Sono stufa, voglio dormire. Non posso resistere ad un'altra mattinata di intenso lavoro.

Chris si accovaccia sulle ginocchia, proprio di fronte a me <<Sei davvero una rammollita>> mi schernisce.

Ecco le parole magiche per darmi una svegliata.

Mi metto subito in piedi e lo guardo dall'alto <<Aspettami qui! Sarò pronta in un minuto>>

Come si permette di deridermi?

Mi preparo in fretta ed esco dal bagno. Quando Chris mi vede sgrana gli occhi e fissa il mio abbigliamento <<Vuoi allenarti così? Con questo pantalone?>> mi chiede <<Se così si può chiamare>>

Mi porto le mani sui fianchi <<Cos'hai adesso? Cos'è, non ti piacciono questi leggings?>>

<<Non sono adatti>>

Sbuffo seccata e mi dirigo verso l'armadio. Cerco tra i miei abiti quello che più potrebbe essere adatto. Afferro dei pantaloncini sportivi <<Trovati! Metterò questi>>

Cammino verso il bagno ma Chris mi sbarra la strada e me li strappa dalle mani <<Nemmeno questi fottuti cosi sono adatti>>

Cerco di riprenderli ma lui li lancia sul letto <<Ma che fai?>>

<<Elena!>> grida <<Credi che io possa restare lucido se resti nuda?>>

Incrocio le braccia al petto <<Se scarti tutti i miei abiti dovrò davvero restare nuda>>

Mi prende per mano e mi trascina fuori dalla stanza fino alla sua. Il ricordo dell'ultima volta che siamo stati qui e ci siamo baciati mi fa arrossire e, soprattutto, mi fa venire voglia di ripetere la scena.

Cerca nel suo armadio e quando trova dei suoi pantaloni, me li tira in pieno viso <<Questi andranno bene>>

Mi tolgo i pantaloni elastici dalla faccia e li esamino <<Sono troppo larghi per me>>

<<Indossali e non rompere>>

Stronzo! <<Vuoi vedere cosa ne faccio dei tuoi pantaloni?>> li arrotolo in una mano e mi avvicino alla finestra per buttarli via.

Chris mi blocca per il polso <<Che cazzo fai?>>

Glieli lancio addosso <<Vado a mettermi i miei pantaloncini>>

Chiude gli occhi, esasperato e divertito allo stesso tempo <<Sei una rompicoglioni!>>

Io e Chris corriamo per ben sette miglia ... un record per me. Facciamo soltanto una brevissima pausa e poi percorriamo un sentiero in salita, con almeno duecento scalini. Chris effettua flessioni, addominali, affondi ... ed io cerco di imitarlo. Ma lui è un tipo sportivo, mentre io sento ogni parte del mio corpo ribellarsi e cedere.

Mi accascio sull'erba, stanca morta <<Basta, sono senza forze>> protesto.

Piego le gambe e mi appoggio con le spalle ad un tronco, cercando di riprendere aria.

Chris mi fissa e poi prende posto accanto a me <<Per oggi hai fatto abbastanza>>

Annuisco con decisione e lo fisso mentre lui incrocia le mani dietro la testa e si appoggia all'albero <<Non avrei dovuto farti stancare troppo. Stasera credo che dovremo rifiutare la serata al cinema con gli altri>>

<<Coosa?>>

Chris sorride alla mia faccia esterrefatta <<Una serata al cinema. Ti va?>>

Certo che mi va!

Appoggio le mani a terra e mi volto nella sua direzione <<Sono passati almeno due anni da quando ci sono andata l'ultima volta. Di solito io e Marco guardiamo i film al pc>>

Si incupisce di colpo alla mia frase, come se il riferimento al nostro migliore amico gli desse fastidio <<Ti manca molto Marco?>>

Sgrano gli occhi, sorpresa <<Perché me lo chiedi?>>

<<E tu perché non rispondi?>>

Prendo un lungo respiro e gli dico ciò che ho da tempo in testa <<Quando ero a Roma, mi è mancato ogni singolo giorno. Ma qui a New York è stato diverso, Chris>>

Mi guarda intensamente <<Perché?>>

<<Perché ci sei stato tu qui con me>> abbasso la testa per non permettergli di leggere la mia reazione.

Chris resta in silenzio, come ad assimilare la mia frase. Mi scompiglia i capelli per togliermi dall'imbarazzo <<Avresti sentito ancora meno la sua mancanza se tu fossi venuta sempre nella mia stanza. Ti avrei fatta divertire ogni sera>> sorride.

Il riferimento alla sua stanza mi fa accelerare i battiti del cuore. La cosa che mi rende triste di tutta questa situazione, è che Chris non ha mai parlato di ciò che è successo tra di noi quella sera, nella sua stanza. E questo mi fa pensare che per lui, quel bacio non deve essere stato così importante come invece lo è stato per me.

Da allora non ha mai provato a baciarmi, cosa che invece io desidero con tutto il cuore.

Si rimette in piedi, e mi fa cenno di alzarmi <<Torniamo al College>>

Scuoto la testa, ancora troppo stanca per camminare <<Vai, io ti raggiungo tra poco>> mi lamento massaggiandomi le gambe.

Chris si volta di spalle, si accovaccia, e gira la testa per fissarmi <<Su, sali. Ti porto io>>

Sorrido timidamente <<Non voglio che mi trasporti per sette miglia, sono troppi>>

Mi fissa da sopra la sua spalla <<Sei così pesante che pensi che io non possa farcela?>> mi chiede sarcastico.

<<Okay, fammi vedere cosa sai fare!>> gli cingo il collo con le braccia e mi aggrappo a lui.

Chris mi solleva ed io sono schiacciata sulla sua possente schiena.

Mi trasporta senza il minimo sforzo.

Appoggio il mento sulla sua spalla e lo guardo di sottecchi. Resto incantata a fissare il suo bellissimo profilo, a sentire il suo buonissimo odore.

<<Sei comoda lì dietro?>>

Annuisco, con troppa enfasi <<Si, molto>>

Mi stringe più forte le mani intorno alle gambe e questo gesto mi fa irrigidire. Perché mi porta alla mente il modo in cui la sua mano sfiorava il mio seno, la mia coscia ... il solo pensiero mi fa venire voglia di essere toccata di nuovo in quel modo.

Chris sogghigna ed io divento più rossa di un peperone <<Elena>>

Allungo il collo per guardarlo <<Cosa c'è?>>

<<Mi piace il tuo pantaloncino. Ma la prossima volta, se non vuoi che te lo stracci di dosso, non metterlo più>>

Gli do un colpo sul braccio <<D'accordo verrò nuda>>

Si volta a fissarmi e la vicinanza del suo viso pieno di peggiori propositi mi fa salire il sangue alla testa <<Cazzo non dirlo, mi fai eccitare>> ride.

Non posso non sorridergli anch'io.

Mi affascina tutto di lui: il modo in cui ride, il modo in cui mi bacia, il modo in cui mi stringe a sé.


POV DI CHRIS


Porto Elena sulle spalle. È così leggera che non mi pesa trasportarla in questo modo.

Lei è aggrappata a me e sento il suo respiro sul mio collo. Quando Elena appoggia la testa sulla mia spalla, rallento il passo perché non voglio staccarmi da lei.

Giuro che darei uno dei miei testicoli per fare l'amore con lei.

Ma a che cazzo sto pensando? Fare l'amore? Con Elena? Elena che è la ragazza a cui Marco vuole bene?

Basta! Devo dare una calmata ai miei pensieri! Non posso averla, non posso!

Cammino più veloce per liberarmi da questa stretta che mi fa venire pensieri osceni.

Quando apro la porta dell'alloggio studentesco ci sono gli altri che stanno per andare a lezione.

<<Elena ti sei fatta male?>> la sua amica, la ragazza dai tratti asiatici, ci corre incontro.

Mi dirigo al divano e mi ci siedo, sdraiandomi su Elena, che è schiacciata sotto di me <<Ahi>> si lamenta.

Guardo la sua amica <<No, sta bene. Voleva solo strofinarmi le sue tette sulla schiena>>

Elena mi fa una linguaccia, mentre tutti gli altri ci fissano. Daniel sorride nel vedere la nostra scenetta <<Non ti ho mai visto essere così gentile con le ragazze>>

Lo fulmino con lo sguardo per la stronzata che ha detto <<Falla finita!>> sbotto.

Che cazzo dice? Io, gentile?

Mi sto solo comportando come un amico ... forse.

Elena si rimette in piedi <<Vado a farmi una doccia>>

La guardo correre su per le scale <<Ma non eri stanca?>> le chiedo perplesso.

<<Mi sono riposata sulle tue spalle, sono davvero comode>> mi strizza l'occhio per poi andare via.

Scuoto la testa e mi accascio sul divano, sorridendo come un coglione <<Quella ragazza mi farà impazzire>>

La sua amica si porta le mani sui fianchi <<Io dico che sei già pazzo di lei>>

<<Cazzate>> sbotto <<Non lo sono mai stato per nessuna>>

<<Si, prima di Elena. Lei ti piace perché sai che è diversa da tutte le altre. Ti piace e tanto, altrimenti non saresti dolce con lei>>

Vorrei ribattere, ma non lo faccio, ha ragione ... Elena non è come le altre.


POV DI ELENA


Dopo la fine delle lezioni, andiamo insieme agli altri al cinema.

Ho invitato anche Michelle a venire con noi ... Michelle, che insieme a Kelly, ora non la smette di fissare con la bava alla bocca Chris accanto a me <<La smetti?>> le sussurro, mentre siamo in fila per i pop corn.

Michelle si sporge verso di me e si avvicina al mio orecchio per dirmi qualcosa che Chris non deve ascoltare <<Ma lo vedi? Gli piaci. Gli piaci tanto>>

Alzo la testa per fissare Chris accanto a me. Lui scuote la testa divertito, come se avesse capito ciò che Michelle mi ha detto.

Chris ordina la coppa più grande di pop corn al burro e me li passa, rivolgendomi un luminoso sorriso <<Tieni>>

<<Grazie>>

Mi volto verso le ragazze, che fanno la nostra imitazione, e non riesco a scoppiare in una gran risata.

Be' si, Chris mi vizia e allora? Adoro quando lo fa.

<<Che film guardiamo?>> chiedo a Chris, mentre camminiamo verso la grande sala.

Si stringe nella spalle <<Gli altri hanno deciso per un film horror>>

<<Oh>>

Corruga la fronte, scettico <<Non ti piacciono?>>

No, li ho sempre odiati.

Scuoto le mani in un atteggiamento non proprio disinvolto <<Ehm, si certo>>

Lo supero per non permettergli di capire il mio finto sorriso. Scendo i gradini e prendo posto in una delle comode poltrone.

<<Elena>> sussurra Michelle, correndo nella mia direzione per sedersi accanto a me.

Ma prima che possa prendere posto sulla poltrona al mio fianco, Chris la blocca per un braccio <<Questo è il mio posto>>

Michelle guarda inebetita la mano di Chris intorno al suo gomito. Batte gli occhi civettuola e poi gli fa un largo sorriso <<D'accordo>>

Chris le ha appena detto di smammare e lei gli fa gli occhi dolci? Mah ...

Guardo Chris stravaccarsi sulla poltrona accanto a me e gli rivolgo una smorfia contrariata <<Puoi essere gentile almeno con le mie amiche?>>

<<Sono gentile solo con le persone a cui tengo>>

Abbasso lo sguardo e mi rigiro i pollici <<Con me lo sei>> mormoro.

Sento il suo respiro sul mio orecchio e di sottecchi lo vedo ad un soffio da me <<Si, lo sono>>

La sua voce calda, roca, profonda mi fa venire dei brividi lungo la schiena.

Vorrei restare un altro po' a parlare con lui, ma il film inizia e mi riscuote dalle mie fantasie romantiche.

Alzo gli occhi sul grande schermo e quando vedo le scene del film, il cuore batte forte dalla paura.

Le immagini sono molto cruente: sangue, urla, pistole.

Perché ho accettato di vedere un film di paura?

Mi sento turbata, così abbasso lo sguardo. Il respiro mi si fa subito irregolare e le mani mi tremano.

<<Tranquilla>> Chris appoggia il suo braccio sulle mie spalle e mi stringe a sé.

Prendo aria e la butto, cercando di calmare i battiti accelerati del mio cuore. Ma le urla della protagonista mi inquietano e mi fanno agitare.

Mi avvicino di più a Chris e, quando vedo il killer comparire sul grande schermo con la maglia sporca di sangue, mi copro il viso con le mani e mi volto per rifugiarmi sul suo petto.

Elena sta' calma, è solo un film. Perché devi agitarti in questo modo?

Ma non riesco a calmarmi. Le immagini del mio passato mi tornano nella testa.

Sangue, urla. La paura di allora mi paralizza. Sento le lacrime punzecchiarmi gli occhi.

Chris si alza dalla poltrona e mi prende per mano <<Andiamo via>>

Sollevo la testa per guardarlo negli occhi: lui mi sorride dolcemente ed io non posso non sentirmi in colpa.

Dovrei dirgli di no, fingere un sorriso e cercare di guardare il film come tutti gli altri ... ma non ce la faccio.

Metto la mia mano nella sua e Chris me la stringe, forte.

Gli altri nostri amici ci guardano incuriositi <<Dove andate?>>

<<Questo film è una merda>> risponde brusco.

Lo seguo fuori dalla sala e poi all'uscita del cinema <<Grazie>> mormoro con un filo di voce.

Chris mi accarezza i capelli e questo gesto mi fa sentire subito meglio.

Mentre camminiamo per le vie di New York lo guardo di sottecchi.

Ormai sono quattro settimane che ci conosciamo, tre settimane che passiamo tutto il nostro tempo insieme, una settimana da quando mi ha baciata.

Chris riesce a capire immediatamente quando qualcosa mi turba e sa sempre come sollevarmi il morale. Con lui mi sento al sicuro e sento le più belle emozioni.

Nella testa mi passano tutti i miei momenti con lui. Le volte in cui al College lo vedo, in fondo al corridoio che mi guarda, o in mensa mentre lui è al tavolo con gli altri e mi sorride. Le volte in aula in cui non smetto di fissare l'orologio perché so che lui è lì fuori, che aspetta solo me. Quando mi difende, quando mostra la sua gelosia e quando mi dimostra il suo affetto.

Penso alla sensazione di quando ci teniamo per mano, come ora. Quando mi stringe a sé, quando il suo viso è vicino al mio o quando quella sera mi ha baciata con passione. Chris mi fa battere forte il cuore, mi fa sentire bene. Mi fa sorridere e mi emoziona come non mi è mai capitato con nessuno.

Mi piace la sua dolcezza, mi piacciono le sue premure e mi piace il modo in cui si prende cura di me.

Quando siamo quasi arrivati all'auto parcheggiata, intravedo un piccolo parco giochi di fronte a noi. Resto ferma a guardare le due altalene ... vuote.

Chris stringe più forte la mia mano <<Vuoi andare lì?>> mi chiede, indicando le giostre con il mento.

Prima che io possa rispondere, o semplicemente annuire, Chris mi tira in quella direzione.

È così premuroso, così tenero con me.

<<Non hai una reputazione da difendere?>> lo prendo in giro.

<<Sono anni che non vado su un'altalena ... ed ora ne ho voglia>> mi dice con un tenero sorriso.

Ripenso al vecchio Chris, il Chris freddo, antipatico, arrogante. Ora è così diverso ed io mi sento così serena con lui.

Corro verso l'altalena e mi ci siedo su. Lui fa lo stesso ed entrambi cominciamo a dondolarci.

Guardo Chris, che girando fa aggrovigliare le catene della sua altalena.

Scoppio in una gran risata, perché questo gesto mi riporta indietro, al mio passato, alla mia infanzia.


POV DI CHRIS


La guardo sorridere e, anche se non ne capisco il motivo, ne sono felice.

Mi piace vederla in questo modo, mi piace sentire il suono della sua risata ... anche se detesto ammetterlo. Mi sento uno sfigato.

Quando al cinema l'ho vista così turbata, ho subito capito che stava lottando contro sé stessa per restare lì. L'ho stretta a me, ma questo non è riuscito a farla calmare.

Ho ancora impressa nella mente la scena di Elena che si copre il viso e si rifugia sul mio petto.

Cos'è che la inquieta, che la sconvolge in questo modo? Vorrei saperlo, ma non voglio che Elena si senta costretta a dirmelo.

Il suo comportamento mi fa convincere ogni giorno di più che è ancora scioccata per qualcosa che è accaduto nel suo passato. L'incubo, il turbamento alla vista del suo sangue, l'agitazione di questa sera.

Possibile che Elena abbia vissuto qualcosa che tutt'oggi la spaventa?

Cazzo! Questa cosa mi fa ribollire dalla rabbia.

Lascio andare le catene dell'altalena e, dopo aver girato su me stesso, mi volto con il sedile per guardare lei.

Lo sguardo di Elena è dolce ma allo stesso tempo malinconico <<Quando ero piccola anche mio fratello Alex giocava in questo modo>>

Suo fratello? Ricordo chiaramente che durante una nostra conversazione, mi ha detto di essere figlia unica.

Com'è possibile che ...

Oh, merda.

Distoglie lo sguardo dal mio ed alza la testa per guardare le stelle <<Restavamo ore ed ore sulle altalene. Era il mio adorato fratello, il mio eroe>>

Con una mano si sfiora una guancia ed io capisco che non vuole mostrarmi le sue lacrime.

Quando mi guarda vedo i suoi occhi ancora lucidi. Ma la sua espressione è diversa ... ora sorride, come se avesse pensato ad un ricordo più felice <<Ero su un'altalena quando Marco mi ha chiesto di diventare la sua ragazza>> mi rivela, scuotendo la testa divertita.

Dovrei sorridere anch'io ... ma quel suo ricordo m'ingelosisce e mi fa incazzare.

Do un calcio al terreno ma poi cerco di non mostrare la mia stizza <<Cosa provi per lui? Sei innamorata di Marco?>> le chiedo d'un fiato.

È da molto che ho in mente questa domanda. Voglio saperlo, voglio sapere cosa sente per lui!

Niente mi toglie dalla testa che forse Marco è il motivo per cui quella sera mi ha respinto.

Elena guarda dritto davanti a sé e comincia a dondolarsi <<E' difficile sapere se si ama qualcuno. Per poter rispondere bisogna sapere cos'è l'amore>>

<<E tu sai cos'è l'amore?>>

Elena riflette un secondo, ma poi si volta a guardarmi <<Cos'è l'amore?>> chiede sorridendo <<L' amore è quel sentimento che non si può spiegare, raccontare, ma solo sentire. Che rende una persona ordinaria, una persona speciale. È quel sentimento che ti induce a cambiare. Sei innamorata quando vedi quella persona e ti batte forte il cuore, quando vuoi trascorrere ogni attimo con lui, quando non riesci a farne a meno. Ti rendi conto di amarlo quando lo guardi e capisci che lui è tutto ciò che vuoi, quando capisci che soltanto lui può completare una parte di te! Quando lui è il tuo inizio e la tua fine. Voglio bene a Marco, è il mio migliore amico, è stato il mio ragazzo, ed io non so cosa farei senza di lui ... ma l'amore ... l'amore è un'altra cosa>>

I suoi occhi sono sinceri ed io voglio crederle. Non è innamorata di lui! Ma allora perché è quasi scappata via quella notte?

Abbasso la testa per non mostrarle la mia espressione <<Come vi siete conosciuti?>>

Elena poggia i piedi a terra e fa fermare l'altalena <<Era il compleanno di Alex, mio fratello. Aveva invitato anche Marco e suo fratello Luca ... i nostri fratelli erano grandi amici. Stordita dalla confusione di quella festa, avevo deciso di andare in cucina a prendere qualcosa da bere. Marco era lì e mi fissava ... abbiamo parlato e ci siamo resi conto di avere tante cose in comune. Da quel giorno veniva spesso a casa mia, uscivamo insieme ai nostri fratelli. Anche suo fratello Luca mi voleva molto bene ed io ne volevo a lui; tutti e quattro ci divertivamo tanto. Avevo una cotta per Marco, è sempre stato bello>> i suoi occhi si fanno di nuovo tristi. Resta in silenzio, ma solo per un attimo <<Poi è successa una cosa nel mio passato, una cosa che mi ha segnata. Marco mi è stato vicino come nessuno, mi ha salvato la vita. Ogni giorno che passavamo insieme lui diventava sempre più importante per me. A lui devo tanto, devo davvero tanto>> la sua voce è un sospiro ... come se per rivelarmi questa cosa avesse fatto uno sforzo enorme.

Adesso ho capito: Elena ha avuto un passato difficile. Lo avevo già intuito quel giorno, quando mi aveva detto dell'incubo. Ma ora ne ho la conferma.

È per questo che Marco è così preoccupato per lei. È per quello che è successo che cerca di proteggerla.

Vorrei chiederle altre cose. Su di lei, su quello che le è accaduto. Ma dalla sua espressione capisco che le farebbe troppo male continuare.

Adesso ho deciso cosa fare: non permetterò al suo passato di tormentarla ... da oggi in poi sarò qui, ad ascoltarla, a cercare di farle dimenticare tutto quello ha dovuto passare.

Q&

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