Sono le 19:30 e rientro a casa dei miei per controllare quello sfigato di Parker.
Apro il portone e me lo ritrovo davanti...ho la nausea. Sembra una foca imbalsamata.
«Quanta gelatina hai messo su quei capelli? Metti ancora i cardigan? Ti sei guardato allo specchio?!»
«Non sarò perfetto, ma sono sicuro che Caroline mi adorerà!»
Caroline? Afferro Parker per il collo della sua lurida maglietta ma lo mollo subito.
Caroline ha davvero accettato di uscire con questo sfigato? Non oso immaginare quale altra sorpresa avrà in servo per me quella ragazza.
Sono inorridito...un motivo in più per odiarla. Ed io che volevo anche andarla a trovare.
Io oggi non andrò da nessuna parte, anzi vado a chiamare Tracy per divertirmi un po'.
«A domani!» dice quel perdente di Parker, rimanendo sulla soglia della porta.
«Stai aspettando che ti dia la buonanotte? Va' via!»urlo.
Sono più incazzato del solito...forse per la deprimente giornata che ho alle spalle.
Spero che Parker non vada in discoteca con Caroline perchè, se fossi al posto di quella suora, me ne starei a casa pur di non vederlo ballare, dal momento che sembra un furetto. E se prova a baciarla o a palparla in qualunque parte morbida del corpo, giuro che quando tornerà a casa gli farò dimenticare la serata a suon di calci nel culo.
Non so perché penso ancora a quella ragazza...so solo che lei ha qualcosa che non potrò mai avere.
E ogni giorno che passa, sono sempre convinto che quella cosa che io non avrò mai è la sua orribile suoneria di Katy Perry.
Prendo il cellulare; sto per chiamare Tracy ma non lo faccio.
Continuo a pensare a lei...potrei essere più depresso di così?