Gli dei in catene

By CactusdiFuoco

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Marlena sta per iniziare una nuova, fantastica avventura: quella di storyboard artist presso la Nickelodeon. ... More

Introduzione
Glossario
1. Benvenuta agli studios!
Intermezzo 1
2. Scene pericolose
4. Il signor Jenkins non sembra innocente
Intermezzo 2
5. Il bene degli umani, il male degli umani
6. Vivisezione: parte 1

3. Danny Phantom Afterdark

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By CactusdiFuoco

«Eeeh» Neil sospirò, appoggiandosi allo schienale della sedia «È successo che a un certo punto il network l'ha considerato un progetto pericoloso per la reputazione di Nickelodeon e hanno chiuso tutto, che è un peccato enorme, perché era una figata inimmaginabile»

«Che brutto... secondo me dovevano andare fino in fondo. Sai perché la gente si ricorda di più delle serie di Cartoon Network che di quelle di Nickelodeon? Perché alla Cartoon Network fanno cose spericolate, ecco perché!»

«Non sono del tutto d'accordo» Neil scosse la testa, serio «Ma se ne parliamo ora il discorso diventa lungo e poi addio scena pericolosa»

«Ah, sì, mi dicevi di quella volta che Jenkins si è arrabbiato per il progetto Afterdark!»

«Vero!» Neil si stropicciò un sopracciglio

«A proposito» aggiunse Marlena «Se poi ti va di dirmi perché pensi che non è vero che la CN è spericolata...»

«Non è che non è spericolata!» Neil lanciò le braccia in alto «È che la Nickelodeon ha la sua bella fetta di sperimentazione! Ma questo te lo dico dopo. Tornando al signor Jenkins e all'Afterdark... praticamente funzionava così: per ogni episodio di Danny Phantom, dovevamo produrne uno in versione "Afterdark" che era la continuazione, pensata per far vedere ad un pubblico adulto le conseguenze di quello che era successo nella puntata principale... tipo... ti ricordi la puntata dove Spectra rende tutti i bambini della scuola depressi?»

«Certo»

«Ecco, in pratica nell'Afterdark si vedevano, si esploravano, gli effetti psicologici sui ragazzini. Tipo che c'era un tentato suicidio! E il professor Lancer doveva parlare con la famiglia del ragazzino»

«Ma è una cosa incredibile! Renderebbe le azioni dei cattivi molto, molto più d'impatto!»

«Già, era una cosa allucinante! Gli scrittori stavano facendo un lavoro egregio con quelle puntate, ti giuro, c'erano script che facevano piangere. Comunque, questa era la premessa. Peccato che alla fine è stato prodotto solo un episodio completo e poi il progetto è stato cancellato. E si dice che il motivo per cui è stato cancellato è per colpa di quell'unico episodio che hanno fatto vedere ai capoccioni del network»

«L'episodio di Spectra e i ragazzini depressi?»

«No. Curiosamente gli episodi sono stati iniziati ad essere animati al contrario... sai, dall'ultimo al primo»

«Quindi Phantom Planet?» Marlena rise, aggrottando le sopracciglia «Come si fa a prendere così sul serio quella roba di Phantom Planet, abbastanza da immaginare conseguenze vere?».

L'ultimo episodio ad essere trasmesso, puntata finale della terza stagione (e, teoricamente, "film per la televisione") era stato Phantom Planet, l'episodio considerato peggiore dalla maggior parte del fandom, con una premessa assurda, una trama debole, una caratterizzazione terribile e un finale esagerato e insensato.

«No, non Phantom Planet» Neil sogghignò di nuovo «La terza stagione non l'abbiamo fatta proprio, la volevamo rebootare tutta. Abbiamo coperto solo stagione uno» alzò l'indice «E stagione due» e alzò il pollice

«Quindi, vuoi dire...» Marlena spalancò gli occhi «...Kindred Spirits?».

Kindred Spirits, l'episodio finale della seconda stagione, era una puntata oscura. E con una serie di implicazioni tanto orribili quanto interessanti.

In Kindred Spirits, Vlad Plasmius, ossessionato dall'idea di avere un figlio mezzo-fantasma, invece di cercare di convincere come al solito il protagonista Danny ad unirsi a lui, prova a clonarlo. Non riesce però a creare immediatamente il suo erede perfetto, mettendo insieme una schiera di povere creature deformi, di cloni incompleti e aberranti che non riescono a sopravvivere per molto tempo, con corpi instabili che si sciolgono in pozze di ectoplasma quando il protagonista li colpisce.

Danny, senza sapere che si tratta dei suoi cloni, uccide uno dopo l'altro i fantasmi che gli vengono mandati contro. Ma perché mai Vlad dovrebbe far combattere quelle povere cose pietose contro Danny? Il suo scopo è quello di raccogliere dal protagonista un campione di DNA a metà della trasformazione, il componente che gli permetterà di stabilizzare un clone e farlo sopravvivere.

L'eroe uccide dei bambini, il cattivo cerca di farli sopravvivere.

Nessuno dei fantasmi deformi riesce a battere Danny, così Vlad manda il suo soldato migliore: Danielle, un clone dall'aspetto femminile (e come è possibile questo? Come può il clone di un ragazzo essere una ragazza?) che cattura Danny utilizzando l'astuzia.

Lo scontro finale avviene in un laboratorio da scienziato pazzo, dove infine Danny riesce a convincere Danielle a passare dalla sua parte e a fuggire, anche grazie all'inaspettato aiuto dei suoi amici Sam e Tucker. Nel processo, però, inavvertitamente scaglia Plasmius contro il contenitore in cui è nascosto il clone più perfetto, il figlio designato da Vlad. Il baccello metallico si stacca dalla parete, frana a terra, si scollega dai cavi di alimentazione.

Il figlio di Plasmius muore, mentre il padre è chino su di lui.

In molti avevano creduto che quello fosse un punto di svolta per la serie, un'immersione in temi più oscuri e complessi, con una sovversione del concetto di eroe e quello di villain... e invece poi era iniziata la terza stagione, tutte le cose terribili che erano successe in Kindred Spirits erano state messe da parte e il villain e l'eroe avevano iniziato a farsi scherzi scemi a vicenda.

Neil annuì.

«Kindred Spirits» Ripeté «Si era deciso di cominciare da quella puntata perché non c'era bisogno di nessun doppiatore»

«No, scusa... perché nessun doppiatore?»

«Perché l'intera puntata aveva solo suoni ambientali» spiegò Neil, con aria misteriosa

«Suoni ambientali?»

«Ah ah»

«L'Afterdark della puntata più oscura di Danny Phantom... solo suoni ambientali? Mai io avrei avuto bisogno di una spiegazione lunga come un manuale! C'erano cose che avevo bisogno... no, che ho ancora bisogno di sapere!»

«Fidati, quell'episodio è la cosa più strana che abbia mai visto in un cartone animato!» il sorriso di Neil suggeriva che quello "strano" non fosse una cosa negativa «Comunque io non ci ho lavorato, personalmente. Non ho mai più visto quelli che ci hanno lavorato, nessuno di loro, tranne Jenkins»

«Era così, così... terribile?»

«Era una cosa... una cosa che quando l'ho vista ho pensato: è geniale. Era leggermente rischioso ma sai, non così rischioso come si può pensare, era solo innovativo. Era perfetto come Afterdark di Kindred Spirits, ed era anche l'unico episodio completamente privo di dialoghi»

«Privo di dialoghi?» Marlena arricciò il naso

«No, ascolta, questo era l'episodio: torniamo esattamente lì da dove avevamo lasciato, con Vlad Plasmius da solo nel suo laboratorio, con il muro sfondato...»

«Ma non lasciamo la puntata con Danny che dice troppe volte grazie ai suoi amici?»

«Sì, effettivamente sì» Neil si grattò un orecchio «Però nell'Afterdark riprendiamo dal cattivo»

«Oh, okay»

«Allora, ti dicevo, muro sfondato, pavimento inondato di ectoplasma, Vlad Plasmius che guarda nella direzione in cui sono spariti Danny e Danielle, solo. Non c'è colonna sonora, tutte le cosette carine da cartone che fa Guy Moon, scordatele. Ci sono solo i suoi ambientali: il rumore delle bollicine nei tubi e nei baccelli, il respiro di Vlad. Poi ci sono un sacco di close-up. E sai cosa vediamo per il resto della puntata?» il ragazzo annuì, poi sollevò un po' il labbro superiore sui denti «Vlad Plasmius che pulisce»

«Vlad Plasmius che pulisce?»

«Sì. Con i suoi di tutte le cose, molto ASMR. Lui che rimette a posto tutto il laboratorio, da solo, che mette i mattoni nel muro, che riattacca le macchine rotte e poi, ascolta bene, che raccoglie suo figlio morto dal pavimento. Che poi ora suo figlio è una pozzanghera, quindi c'ha questo secchio questo panno, che raccoglie l'ectoplasma e lo spreme nel secchio. E ci fanno sentire tutti i suoni, il shh shh sul pavimento e il rumore del liquido che cade nel secchio. E poi passa il detergente con lo spruzzino a terra e tira tutto a lucido»

«Inizio... inizio a capire questa cosa, credo...»

«Insomma, ci sono queste scene lunghissime, dove si vede tutta la sua solitudine. Non c'è nessuno a stare con lui quando i suoi piani falliscono. E poi c'è un taglio, un salto di ambientazione, e c'è Plasmius con questa lapide, nel terreno dietro la sua villa, o castello o quello che è, e sta scavando una buca con la pala. E iniziano a venirti i brividi ascoltando il rumore della terra che viene spostata. Poi lui piglia il secchio e lo svuota dentro alla buca. Piano piano, i suoni ambientali si smorzano» Neil alzò una mano, per poi calarla lentamente verso il tavolo «E inizia a salire una musica di pianoforte. All'inizio non te ne accorgi, te ne rendi contro davvero solo quando la buca è tutta coperta di nuovo e bella compattata. Poi Plasmius cade in ginocchio e si trasforma in Masters. Mentre è umano prende e piange, è disperato proprio, si china e infila tutte le dita nella terra» Neil contrasse la mani sul ripiano «E ci fanno vedere le lacrime e il fatto che sta urlando, ma non sentiamo le sue grida, perché non ci sono suoni dal cartone, dall'ambiente, c'è solo questa musica di pianoforte fortissima, poi la telecamera si allontana da lui e l'episodio si chiude che lui è solo questa patetica formina nera come una formica su una tomba».

Marlena rimase in silenzio per un attimo, stringendo la matita con tutte e due le mani. Anche solo immaginare quella puntata era stato intenso.

«E quindi...» Sussurrò «Questa cosa esiste, la posso vedere?»

«Non lo so» Neil si strinse nelle spalle «Io non l'ho mai più rivista, tranne quella volta. E una copia l'avrei voluta, eh. Però credo che l'abbiano nascosta... il network ha bocciato il progetto dopo la presentazione. Cioè, non è che l'ha bocciato, l'ha più tipo cancellato e ci ha detto di non riprovarci mai più. E noi che pensavamo tutti che portare quella puntata ci avrebbe garantito il successo!»

«L'avrei pensato anch'io» concordò Marlena «È un'Afterdark eccezionale, un angolo unico da cui vedere le cose»

«Già»

«E il signor Jenkins si arrabbiò per questa cosa o per un'altra?»

«Oh, sì, per questa»

«E perché? Non era lui il supervisore? Poteva decidere cosa cambiare e...»

«Oh, ma lui aveva fatto dei cambiamenti! Aveva vietato di usare certe scene, aveva inserito i dialoghi a forza, insieme alla presenza di Skulker e dei tre avvoltoi, e poi voleva anche cancellare tutte le allusioni al figlio morto messo nel secchio»

«Ma in questo modo sarebbe stato un episodio completamente diverso!»

«Già. E siccome sia gli scrittori che gli storyboarder avevano pensato di aver fatto un capolavoro, decisero di scavalcare l'autorità di Jenkins e, senza fargli sapere niente, consegnarono al reparto di animazione l'episodio originale, senza i cambiamenti di Jenkins. Insomma, hanno fatto l'arte, ma alla fine il signor Jenkins aveva ragione, perché ci hanno buttato tutto il progetto nella spazzatura»

«Oh, che schifezza!»

«Che schifezza sì! E ci hanno mandato tutti a casa. Però qualcosa di buono ne è uscito lo stesso, perché qualche mese dopo sono stato richiamato per lavorare alla continuazione di Danny Phantom. Niente Afterdark, ma il ritorno della serie principale era comunque qualcosa!».

Marlena prese un profondo respiro, posò la matita e sollevò il plico di fogli.

«Tutte belle storie» Disse «Ma ancora non so se lavorare a questa scena pericolosa o no»

«Beh, credo semplicemente che...».

Il signor Jenkins entrò nella stanza battendo i tacchi, la testa incassata fra le spalle, i pugni chiusi, le gambe leggermente piegate: sembrava che stesse per buttarsi contro qualcuno e dargli una testata.

«Credo di dovervi la notizia» Disse, scuro in volto «Che un omicidio è avvenuto questa mattina all'interno della struttura. Il corpo è stato ritrovato circa un'ora fa, nel ripostiglio».

Molti storyboarder non attesero che il signor Jenkins smettesse di parlare e si alzarono per uscire. Marlena era fra di loro. Fuori c'erano già degli agenti di polizia e un uomo con una massiccia macchina fotografica che si dirigeva verso il ripostiglio.

"È stato l'uomo con il monopattino elettrico" Pensò Marlena, pur non avendone alcuna prova e nessun vero motivo per sospettarlo.


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