Love is all that matters

Par sabrina_hessa

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《Tu sei il sole. Il mio sole.》🦋🌈💙 Nicholas è il ragazzo più popolare della scuola e ogni ragazza cade ai s... Plus

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CAPITOLO 58
CAPITOLO 59

CAPITOLO 18

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Par sabrina_hessa

Quel disegno era stato per Nicholas un chiaro segnale di prendersi una pausa dalla sua amicizia con Will.

C'erano troppe cose che stava pensando e molte non erano affini a una amicizia e prima che varcasse i limiti dell'impossibile, era meglio un timeout immediato.

Will non c'entrava nulla. Non era giusto. Ma Nicholas aveva bisogno di spazio, di ritornare un pò alle sue abitudini e quando arriva a scuola, un venerdì mattina, la prima persona che cerca è Molly.

La vede arrivare con lo zaino poggiato su una spalla e appena le si avvicina la bacia con passione, davanti a decine e decine di studenti. Gli infila la lingua in bocca quasi con prepotenza ma a lei non sembra dispiacere affatto.

《Nick cos...》

《Mi sei mancata. 》

A lei quelle parole fanno piacere, ma quando lui scorge da lontano gli occhi di Will su di loro cambia espressione. Gli fa solo un cenno col mento per salutarlo ma non viene ricambiato.

Poco male. Doveva abituarsi anche a vederlo flirtare con Molly.

《Ascolta...so che magari non ti vanno più queste cose ma...stasera ci sarà una festa, per i diciotto anni di un ragazzo della squadra di Hockey e pensavo che noi...》

《Ci sto.》

《Non sai nemmeno che stavo per chiederti.》

《Era di andarci insieme no?》

Lei fa sì con la testa.

《Allora era giusto. Si, ci sto. È un pò che non ci divertiamo insieme.》

Il suo atteggiamento sembrava proprio quello di una volta, anzi sembrava quasi una recita. Ma questo Molly non poteva saperlo, perché dietro quel comportamento c'era molto di più.

Il tentativo di sfuggire a una persona. La stessa che gli passa davanti senza degnarlo di attenzione.

Era quasi assurdo dopo tutto quello che fin'ora avevano passato insieme ma...era anche giusto prendersi degli spazi.

Tutti entrano in aula e si preparano per le lezioni.

Al suono della campanella che segna la fine della giornata scolastica, Molly si precipita fuori mentre Nicholas prende tempo per parlare con l'insegnante di letteratura, che lo avvisa di aver fatto un compito disastroso rispetto le altre volte.

Non si era concentrato tanto sullo studio in quel periodo ma aveva intenzione di recuperare e lo promette anche alla prof.

Appena esce dall'aula, scorge nel corridoio Will, appena uscito dall'ufficio della dottoressa Young. Che ci faceva lì? Era andato a parlare con lei di qualcosa?
Gli vengono in mente i tagli sui polsi.

Allontanarsi da lui significava anche lasciarlo solo con le sue insicurezze. D'istinto va verso di lui, che resta di sbieco quando se lo trova davanti.

《Ciao.》

《Ciao.》

《Stamattina io...》

《Non serve ti giustifichi di niente.》

《È vero. Non c'è bisogno. Sai che sto con Molly. Cioè...non stare stare ma...stare.》

Che discorso da pazzo sembrava!

《Va bene.》

《Ti ho visto uscire dall'ufficio della consulente scolastica. Tutto ok?》

《Alla grande.》

Sparisce subito dopo, lasciandolo lì, fermo, ignaro di ciò che si porta dentro.

Si avvicina all'ufficio e vede la dottoressa Young sistemarsi la borsa.

《Posso?》

《Nicholas! Ciao, si entra. In verità stavo per andare ma posso trattenermi un pò se hai bisogno.》

Deglutisce quasi a fatica.

《Il ragazzo che è uscito prima...》

《William?》

《Lui. Ha qualche problema?》

《Perché vuoi saperlo?》

《Ehm...》

《Ascolta...se anche sapessi determinate cose, non potrei parlartene. Sono personali. E delicate. 》

《Quindi qualcosa c'è? Sta male?》

La donna lo vede subito sull'attenti e nel suo viso un'aria di apprensione.

《Come conosci Will?》

《È...un mio...amico.》

《È quello di cui mi hai parlato una volta?》

Si limita a un cenno del capo.

La donna sospira e si rimette seduta.

《Io...non posso dirti nulla. Ho l'impegno di segretezza  ma...posso solo dirti che è un ragazzo fantastico. Ha una sensibilità come pochi. Ed è di certo fortunato ad averti come amico. Ha bisogno di circondarsi di belle persone.》

Belle? Se solo sapesse. Voleva mantenere le distanze perché la loro vicinanza era diventata troppo. Troppo intensa e troppo...tutto.

《Ok. Grazie.》

Non ribatte su nulla ed esce dall'ufficio.

Perché era andato da lei per parlare? Qualunque fosse la ragione, non gliene avrebbe mai parlato, ne era certo. Ma anche lui era certo che non avrebbe fatto parola con nessuno di ciò che gli si stava smuovendo dentro.

                            🥃🥃🥃

Arrivato a sera, nonostante continui a pensare a ciò che gli ha detto la dottoressa Young,  Nicholas si prepara ad uscire.

Non aveva scritto tutto il giorno a Will, ne aveva ricevuto un suo messaggio. Era quasi da bambino immaturo comportarsi così, specie sapendo che lui nascondeva qualcosa.

Si stava deliberatamente distaccando da lui senza una scusa valida.

A poco nemmeno lui sapeva la vera ragione del perché si era allontanato da lui. Era una persona troppo splendida per lui. Ma stava sforando limiti che lui non era pronto ne voleva varcare.

Quando Molly gli scrive di essere davanti casa sua, si precipita fuori, salutando prima sua madre e anche Sofia.

Sale in auto con Molly e si dirigono verso la casa dove sarà la festa.

Non ci mettono molto tempo ad arrivare e quando scendono, vedono già parecchi studenti fuori dalla casa, con bicchieri in mano, a ridere, e pomiciare.

《Wow! Sembra una vita non vedo certe cose.》

《Te lo dicevo che eri diverso.》

A quella affermazione fa una smorfia con le labbra e non risponde.

Non voleva parlare ne pensare a Will per tutta la sera.

Appena entrano dentro casa, si perdono in saluti e battiti di cinque finché non si ritrovano con dei bicchieri colmi di alcol in mano.

Nicholas beve tutto d'un fiato il primo, poi passa subito al secondo e al terzo, sotto lo sguardo quasi divertito di Molly. La musica è ad alto volume e appena parte Try di Pink tutti urlano e saltano coi piedi, mentre Molly lo trascina con sé sulla pista da ballo.

Iniziano a muoversi in maniera sensuale e a metà serata sono già brilli. Quella canzone gli era troppo familiare.  L'aveva già sentita da qualche parte. Mentre balla finisce di bere il suo quarto bicchiere, dichiarandosi ufficialmente ubriaco.

Mentre balla, continua ad ascoltare attento la canzone e come un flash si ricorda dove l'aveva sentita o meglio da chi. La sera in cui aveva parlato la prima volta con Will, stava ascoltando proprio questa canzone. Gli sale un conato e si allontana dalla folla. Ha assolutamente bisogno di un bagno.

Mentre cammina si imbatte in qualcuno e mettendolo a fuoco lo riconosce bene. Era il ragazzo che aveva insultato Will alla prima festa in cui lo aveva portato.

《Guarda chi si rivede! Dov'è il tuo amichetto? Stasera non gli andava di venire?》

《Fatti i cazzi tuoi.》

《Hai fatto bene a non portarlo.》

《Ti. Ho. Detto. Fatti. I cazzi tuoi.》

《Io di certo mi faccio i miei ma il tuo amico non credo faccia lo stesso dato che gli piac...》

Nicholas non lo lascia finire di parlare. Quella battuta gli fa andare il sangue al cervello e non ci vede più, quando si ritrova sopra quel tizio a prenderlo a pugni. La musica si stoppa e si forma una cerchia di ragazzi e ragazze che cominciano a fare il tifo per l'uno o per l'altro.

Molly lo prega di fermarsi ma lui non ci riesce. Continua a sentire nelle orecchie le schifezze che quel ragazzo ha osato dire di Will. Lui non era presente e non poteva difendersi, non era giusto parlare alle sue spalle.

Quando si rende conto che il ragazzo è svenuto, si blocca, ritrovandosi le nocche completamente spaccate e macchiate di sangue.

Molly gli si avvicina e gli afferra le mani.

《Nick le tue mani...》

Lui si scosta con rabbia dalla sua presa. Si guarda attorno, tutti esterrefatti. Non si è reso conto di ciò che ha fatto finché non vede alcuni ragazzi soccorrere il loro amico.

《Che ti dice il cervello? Volevi ammazzarlo? Sei ubriaco e diventato pure pazzo?》

《Non...non volevo...》

《Che cazzo ti prende Nick?》

Lui non le risponde. Si guarda le mani e scappa via, senza guardarsi indietro.

Aveva passato un limite che mai pensava nemmeno avrebbe varcato. Che cosa gli era saltato in mente?

A passo svelto fugge dalla festa, per tornare a casa. Tremava e gli occhi gli bruciavano.

Quando si avvicina sempre più alla strada che lo porta a casa sua, si ferma, e respira l'aria gelida della notte.

Si stava divertendo, o almeno ci stava provando ma quando quel tipo ha nominato Will...è andato tutto a rotoli! Santo cielo! Il telefono vibra e vede una chiamata in arrivo di Molly. Non risponde.

Non era mai stato così violento con nessuno, né aveva l'abitudine di picchiare la gente alle feste in cui andava. Aveva ragione Molly: era diverso. Perché era cambiato.

All'improvviso cambia strada e va dalla parte opposta. Cammina sconsolato finché non si ritrova davanti casa di Will.

Sente l'alcol ancora in circolo dentro di sé e le nocche gli stanno sanguinando. Erano le dieci passate, e non poteva certo bussare alla porta. Osserva la finestra della camera di Will. Non era poi tanto alto.

Forse era l'alcol a renderlo più spericolato ma decide di arrampicarsi a un albero partendo dai rami, per giungere alla finestra.

Dopo due tentativi falliti, e cadute col sedere per terra, riesce ad arrivare in cima. La luce della camera è accesa e questo rende tutto più semplice.

Bussa al vetro con la mano stretta a pugno e quando Will lo vede lì davanti, per poco non salta in aria. Si porta una mano al petto e apre la finestra.

《Cazzo! Ma che fai qui a quest'ora? E arrampicato a un albero?》

《Fammi entrare.》

Ha libero accesso e scavalcando riesce ad entrare nella stanza, non senza un'ulteriore caduta a terra.

Will gli da una mano al alzarsi e lo accompagna verso il letto.

《Scusa l'ora....ero a una festa sai?》

《L'avevo capito dal tuo alito. Cazzo, quanto hai bevuto?》

《Senti senti. Chi è che impreca adesso?》

Appena si appoggia al letto morbido si lascia andare a un sospiro.

《Perché sei qui? E soprattutto perché sei entrato dalla mia finestra? Risultava più faticoso bussare alla porta?》

《T-tua madre che avrebbe pensato?》

《Magari quello che sto pensando io ora.》

《E che pensi?》

Gli occhi di Will si posano sulle sue nocche e gliele prende tra le sue mani.

《Che hai fatto qui?》

A quel contatto Nicholas si scosta subito.

《Non mi toccare.》

《Voglio aiutarti non molestarti.》

Lo vede uscire dalla stanza e tornare pochi minuti dopo con in mano un kit d'emergenza.

Esce fuori disinfettante e bende.

Appena gli passa il disinfettante sulle ferite sussulta per il bruciore. Ed è in quel momento che Will avvicina le sue labbra su una mano e ci soffia sopra.

Quella era l'immagine più bella di tutta la serata. Le sue labbra erano perfette, sembravano anche morbide al tatto. Ha quasi la tentazione di sfiorarle con la mano. Ma non lo fa.

Poco dopo Will  passa delle bende su tutte e due le mani e lega saldamente.

《Come mai sai fare queste cose?》

《Non sei il solo ad essersi ferito.》

《Ti riferisci alle...ai tagli che hai?》

A quella domanda Will si solleva subito e fissa lo sguardo su di lui.

Essere sotto l'effetto dell'alcol dava la possibilità non solo di fare ciò che da sobri non si avrebbe mai il coraggio di fare, ma anche di dire cose di cui il giorno dopo ci si sarebbe pentiti o solo dimenticati.

《Come sai tu?》

《Le ho viste...sono cicatrici?》

《Non ti rispondo in questo stato.》

Nicholas lo afferra per le spalle e lo costringe a guardarlo.

《Chi te l'ha fatti?》

《Lasciami e smettila.》

《A me puoi dirlo, sono tuo amico.》

《Amico? Dopo come ti sei comportato stamattina?》

《Ero con-confuso e...stasera alla festa...le ferite che ho sono perché...》

《Basta. Non voglio stare ad ascoltare le tue stronzate. Tu non sei mio amico, perché gli amici non ti abbandonano da un momento all'altro.》

《Non ti ho abbandonato.》

《Hai detto che non ero più solo. Che ora c'eri tu...e guardati ora. Ubriaco, e domani nemmeno ricorderai questa conversazione.》

《Tu...non capisci. Io...non so che mi succede, tu sei diverso dagli altri. Mi capisci.》

Nello sguardo di Will però non vede alcuna compassione né comprensione. Ma vede ciò che non avrebbe mai voluto: delusione.

《Will...tu..pensi mai a me?》

《Cosa? Che significa?》

《Dico, quando non ci vediamo. Tu pensi a me? Perché io ti penso sai?》

《Non sai che stai dicendo. Ti prego smettila. 》

Preso da una forte stanchezza e un mal di testa che gli martella la testa, Nicholas cade a peso sul letto. Will gli toglie le scarpe e lo copre col piumone.

《Io so di che parlo...》

Comincia a farfugliare frasi disconnesse.

《Dormi Nick. Domani quando sarai lucido parliamo. 》

《Sei la mia persona preferita, lo sai? Si. Sei la migliore che abbia conosciuto in tutta la mia vita. Dove...sei stato tutto questo tempo?》

Will lo osserva senza dire una parola. Si  limita ad alzarsi in piedi e spegnere la luce. Non sapeva perché Nicholas si trovasse, ubriaco, nel suo letto.
E sicuramente il giorno dopo non lo avrebbe ricordato nemmeno Nicholas. Forse...

SPAZIO AUTRICE: Beh, spero che questo capitolo vi sia piaciuto, e andando avanti accadranno tante cosine...🥺🥺🧡

Se vi è piaciuto lasciate pure una stellina!

Love u all.☀️☀️☀️

Kiss kiss 🌈🎼✏️

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