Love is all that matters

By sabrina_hessa

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《Tu sei il sole. Il mio sole.》🦋🌈💙 Nicholas è il ragazzo più popolare della scuola e ogni ragazza cade ai s... More

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CAPITOLO 59

CAPITOLO 16

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By sabrina_hessa

Per i successivi due giorni Will non va a scuola. E Nicholas va a trovarlo a casa tutte e due le volte. Ha raccontato a Molly il motivo per cui era andato via da scuola quella volta, e anche il fatto che continui ad andare da lui per vedere come sta. Lei è apparsa comprensiva, soprattutto perché ormai non avevano più segreti.

Quando anche oggi la scuola volge al termine, Nicholas devia strada e invece di andare a casa, va da Will.

Non gli ha fatto cenno dei tagli che ha notato sul suo polso. Non ha voluto tempestarlo di domande ma...quando si sarebbe rimesso, avrebbe voluto parlargliene.

Quando bussa alla porta la signora Swan lo fa accomodare e sentire sempre come fosse a casa sua. Ormai era diventata quasi un'abitudine trovarsi lì, e alla donna non dispiaceva vedere un amico tanto legato al figlio.

Il papà di Will era a lavoro. Faceva il meccanico, quindi tornava spesso in serata.

《Vado di sopra da Will.》

《Certo caro vai.》

La donna gli dedica un ampio sorriso.

Quando Nicholas arriva davanti alla porta della camera di Will, riflette bene su cosa dirgli. Erano tre giorni che stava a casa, ma lo aveva visto migliorato. Non si prende la premura di bussare che apre di scatto la porta, trovandosi la figura di Will con addosso  solo un asciugamano attorno alla vita, e i capelli tutti gocciolanti.

《Oddio, scusa!》

D'istinto si volta di spalle, pensando di procurare imbarazzo.

《Mi sento meglio, ho fatto una doccia. Ma...non sono mica nudo che ti giri.》

《Beh...un pò si...》

《N-non mi imbarazza, tranquillo.》

Forse non a lui.

Con movimenti lenti si gira, ritrovandosi davanti agli occhi la sua esile figura colma di goccioline d'acqua.

《Ti...ti ho portato gli appunti delle lezioni di oggi. Così non rimani indietro.》

《Grazie.》

Will si massaggia i capelli con un'altro asciugamano, per asciugarli e Nicholas resta immobile a guardare la scena.

Ammira i lineamenti del suo fisico, non immaginava si nascondessero dei muscoli dentro quelle felpe larghe. Nelle braccia erano messe in evidenza vene pronunciate, e l'asciugamano si adattava perfetto al girovita.

Sembrava quasi un Dio greco.

Si rende conto di quel ridicolo pensiero e scuote ripetutamente il capo, battendo le palpebre più volte.

Will era decisamente un bel ragazzo ma non lo intendeva in altro modo se non come amico. I suoi occhi si posano poi sui polsi, il tempo di vederlo indossare una felpa nera, sempre larga.

《Ora dovresti uscire perché devo togliere l'asciugamano, e spoiler: non indosso nulla.》

Quella battuta sarebbe suonata anche spiritosa in una circostanza diversa. Ma il pensiero che sotto non avesse  nulla era...curioso?

《S-si...esco. Si.》

Sbatte la spalla nel tentativo frettoloso di aprire la porta e a Will scappa una risata, beccandosi anche un occhiataccia.

Dopo alcuni minuti Nicholas viene invitato a rientrare in stanza, e Will è perfettamente vestito, con una felpa e sotto un pantalone grigio di tuta.

《Penso proprio domani tornerò a scuola.》

《Ah! Bene. Forte...fantastico.》

《Tutto bene?》

《Si perché?》

《Sei strano.》

《Non sono strano! Tu sei strano.》

Sembrava quasi un bambino che fa i capricci.

《Beh...gr-grazie per essere venuto a trovarmi. Tutti i giorni...》

《Non l'ho fatto per dovere. Siamo amici!》

《Già...》

《Te...te la senti di uscire un pò?》

《Per andare dove?》

《Boh...a prendere aria. Stai sempre chiuso qua dentro.》

《Ma sono stato male.》

《Si vabbè.. che dici andiamo?》

《Ok ma dove?》

《Mamma mia che rompi che sei. Ti ho detto che non lo so. Camminiamo e vediamo.》

《Vabbè. Resto vestito così che dici?》

Lo squadra da capo a piedi. In linea di massima ha una tuta, seppur per stare a casa, adatta anche per uscirci. Una tuta che aderisce perfettamente alle linee dritte del suo corpo tonico.

Ma che va a pensare??

《Si si. Così vai bene.》

Escono dalla stanza e scendono le scale,  nel salotto la signora Swan che sta preparando il pranzo.

《Ei! Che fate voi due?》

《Mamma, io e Nick andiamo a fare un giro, ma torno presto. 》

《Sicuro di sentirti meglio?》

La donna si precipita verso di lui e con la mano gli tocca la fronte per controllare non abbia febbre.

《Sto bene. Mi serve un pò d'aria.》

《Ok. Ma fate attenzione. Nick mi raccomando, dagli un occhio.》

《Mamma!》

Nicholas scoppia a ridere vedendolo diventare rosso in viso. La signora Swan invece non sembra dargli peso, ma sorride anche lei.

Will spinge praticamente fuori dalla porta Nicholas, che non riesce a smettere di ridere.

《Tranquillo Will. Ti do un occhio io!》

La sua risata riecheggia nell'aria e Will gli da un leggero pugno sulla spalla.

《Andiamo, scemo.》

Iniziano a muoversi e mentre Will mantiene un'espressione neutra, Nicholas ride ancora alla raccomandazione di sua madre.

《Quindi, dov'è che andiamo?》

Ci pensa su un attimo e poi gli viene un'idea!

《Ci sei mai stato al London eye?》

《Quella grossa ruota panoramica? No. Perché?》

Gli lancia un sorrisino furbo e lo afferra per una mano.

《Perfetto, oggi lo vedrai per la prima volta.》

《No no. Ti prego. Andiamo da un'altra parte. Lì no.》

《Perché? Fidati è bellissimo! Si ammira la città dall'alto!》

《È proprio questo il problema.》

《Di che parli? Non ti capisco. 》

《Ehm...so-soffro di vertigini.》

《Oh...》

La sua espressione delusa è evidente e anche Will se ne accorge.

《Mi...mi dispiace. Non sono buono in niente.》

Con quella frase, gli vengono in mente i tagli sui polsi.  Forse c'è chi lo aveva fatto sentire davvero un buono a nulla, fino a che non si era convinto di esserlo davvero. Ma era ora di fargli capire che non c'era niente di sbagliato in lui.

《Senti, non sei sbagliato perché soffri di vertigini. Un sacco di gente ne soffre. Ma posso darti un consiglio? Dovresti provare a superare questa cosa. Ci sono io con te, mica ci sali solo lì sopra. Ti fidi?》

Will lo osserva attento. Uno sguardo che Nicholas non si sarebbe più tolto dalla testa.

《Mi fido.》

Con passo svelto si dirigono alla loro meta, soddisfatti ma anche un pò impauriti.

                         🎡🎡🎡🎡

Il London Eye era uno dei più bei e amati posti di Londra. Era considerato come uno tra i luoghi più romantici, soprattutto per chi voleva fare una proposta al partner. Ma la particolarità era sempre la vista.

Quando arrivano lì c'è molta gente in giro,  e la ruota dal vivo è una visione immensa e illuminante.

Nicholas guida Will verso di essa, e si rivolge all'addetto all'entrata.

《Potete salire.》

Will si morde il labbro inferiore e quel gesto non risulta indifferente a Nicholas.

Con un sospiro salgono sulla ruota, e pochi istanti dopo, questa inizia a muoversi.

Sale sempre più in alto, che la vista diventa immensa, e la città sembra un punto luce.

《Come ti senti?》

《N-non lo so.》

《Non guardare giù se non ti senti, ma tieni la testa sollevata. Guarda la città.》

È ciò che fanno entrambi ma poi Will ha un tremore e si porta la mano al petto.

《Mi...mi sento un pò agitato.》

Con l'agitazione che sembra farsi largo tra loro, Nicholas pensa un modo per tranquillizarlo o quanto meno per fargli godere il panorama nel modo più beato possibile.

Gli prende una mano e la stringe forte.

A quel contatto Will sbarra gli occhi.

《Che fai??》

Cerca di sfuggire alla sua presa ma Nick mantiene salda la presa e gliela stringe più forte.

《Sei ti gira la testa stringi la mano. Non farti problemi, anche se pensi di farmi male.》

《Cos...》

A un tratto Nick sente stringersi quella mano così forte, e vede Will tenere gli occhi chiusi.

《Se tieni gli occhi chiusi ti perdi il panorama.》

《Se li apro mi gira tutto.》

《Aprili! C'è la mia mano che puoi stringere. 》

Finalmente fa come gli dice e il verde delle sue iridi risplende quasi quanto quella vista che li coinvolge.
Ammirano tutto quanto e la presa sulla mano sembra ridursi.

《Wow!》

《Te lo dicevo che era bello qui.》

《N-non l'avevo mai vista Londra così...》

Le loro mani sono ancora unite e inaspettatamente Will stringe di nuovo la presa. A quel gesto Nicholas ha un sussulto e i suoi occhi restano ancorati alle loro mani unite.

Perché si sentisse in quel modo ancora non gli era chiaro. Sentiva il bisogno costante di rassicurarlo e tenerlo al sicuro, ma poi pensa a quei graffi sui  polsi. E in quel momento risponde alla sua stretta, e a quel tocco anche gli occhi di Will si fissano sulle loro mani unite.

《Ti gira...ancora la testa?》

《No...》

《Misà che ora  gira a me sai?》

Restano in silenzio. La ruota continua il suo giro.

E gli occhi di entrambi restano fissi sulle loro mani ora intrecciate.

  Quando la ruota termina il giro, scendono a terra e ciò che è appena successo su quella ruota lì ha destabilizzati entrambi.

Nicholas sentiva il cuore battergli così forte, non gli era mai successo con nessuna ragazza. Ma era questo il fatto: nessuna ragazza. Ma con Will invece era diverso. Forse perché con lui si sentiva sè stesso, davvero. Era un ragazzo sulle sue ma...era capace di far star bene chi gli stava attorno. Solo che non lo sapeva.

Con Will non doveva recitare la parte dello spaccone, popolare e latin lover.

Con lui era semplicemente Nicholas Connor.

SPAZIO AUTRICE: Nicholas sta iniziando a capire tante cose...🤫

Se  il capitolo vi è piaciuto lasciate pure una stellina e un grazie a tutti voi che li state leggendo, sarà sempre immenso.

Love u all.

🎡🌸❤️💗🦋🌈

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