Il giorno dopo aver chiarito con Will, qualcosa in Nicholas è cambiato. Dentro di sé non percepiva la stessa ansia di quando era andato a parlare con la dottoressa Young. Quindi doveva essere quello il problema.
Aveva provato a chiamare anche Molly, che dopo una breve sfuriata, lo aveva perdonato. Quel giorno non era in sé a causa di Will, ma questo non glielo ha detto.
Appena si alza di mattina presto, trova con sorpresa sua sorella Sofia, già a tavola a fare colazione. La madre è uscita presto per andare a lavoro. Doveva occuparsi di una questione importante nello studio legale in cui lavorava.
《Buongiorno bro.》
《Sofi!》
Si siede anche lui, e mangia cereali direttamente dalla busta, senza latte.
《Che mi racconti di bello?》
《Niente di che. Quest'ultimo anno mi sta già devastando e siamo solo agli inizi.》
《E con Molly come va?》
《Solito.》
《Quando ti deciderai a trovarti una ragazza che ti interessi davvero? Per quanto andrai avanti con questa storia di amici con benefici?》
《Lo sai, non voglio relazioni. Di alcun tipo.》
《Io credo tu non voglia una relazione con lei! Quando incontrerai la persona che ti farà battere forte il cuore, cambierai idea.》
A quelle parole, una sensazione strana si insinua al centro del petto. Non si era mai innamorato, era vero. Molly era come lui, per questo andavano d'accordo. Anche se...ora c'era anche Will. Lui sembrava capirlo più degli altri per certi aspetti.
《Will...》
《Che cosa hai detto?》
《Cosa?》
《Hai detto qualcosa, tipo un nome. Di chi parlavi?》
Si schiarisce la voce e mette via i cereali.
《Nessuno. Piuttosto dimmi di te. Il vero motivo per cui sei tornata Sofia. Sappiamo tutti e due che non c'entra niente una pausa dalla didattica.》
La ragazza fa una smorfia con le labbra e poi gli fa una linguaccia.
《Ho...tipo mollato gli studi.》
《Tu cosa???》
《Non gridare!!!》
《Mamma non c'è e tu sei finita appena lo scoprirà.》
《Non ti azzardare a dirglielo. Voglio farlo io appena sarà il momento.》
《Che sarebbe?》
《Non lo so. Sono confusa. Cioè...ho capito che non voglio studiare legge.》
《E perché ti sei iscritta?》
《Secondo te?》
Per fare piacere alla loro madre. Ed era anche il terrore di Nicholas. Fare medicina non lo entusiasmava per niente, ma come anche Sofia, non voleva dare un dispiacere a sua madre. Ma facendo qualcosa che non si ama si finisce poi per odiarla, e come per sua sorella, anche per lasciarla.
《Devi dirglielo Sofi.》
《Lo so! Lo farò.》
《E..cosa farai? Cioè se non prosegui con legge?》
Lei emette un sorriso ampio e lo prende per mano.
《Ho deciso di studiare moda e design. Voglio lavorare per i più importanti stilisti di Parigi!》
Aveva un'aria sognante.
《Wow.》
《Lo so. Magari non ci riuscirò ma voglio tentare. Sono giovane, posso permettermi di cambiare idea.》
《Certo. Beh...fai si che non sia nei paraggi quando lo dirai a mamma!》
Lui si alza e prende lo zaino, pronto per andare a scuola.
《Spiritoso!》
Nicholas la avvolge in un abbraccio e sta per uscire.
《Chi è Will?》
A quella domanda si blocca subito.
《P-perchè?》
《Prima...hai detto questo nome. È un tuo amico?》
《Si. È un nuovo amico.》
《Beh..magari poi me lo presenti. È raro ti fai amici nuovi. Parli sempre con gli stessi.》
Nicholas si volta per guardare negli occhi la sorella.
《Lui non è come gli altri.》
Sofia non poteva immaginare cosa intendesse, ma lui sapeva bene a cosa si riferisse. Non era il fatto che fosse attratto dai ragazzi, ma la sua personalità profonda era qualcosa che non aveva mai intravisto in nessuno.
Quando esce di casa, gli viene in mente una cosa.
Tira fuori il cellulare e apre la chat con Will.
《Ti va di saltare scuola oggi?》
Dopo due secondi riceve risposta.
《No.》
Nicholas ride davanti quella risposta.
Era proprio un lupo solitario!
《Dai! Aspettami fuori i cancelli. Non entrare!》
《Non andrà a finire bene.》
Quella risposta era un chiaro si! E Nicholas inizia a camminare saltellando.
🎼✏️🗒
Quando arriva davanti la scuola, Will è poggiato sulla sbarra del cancello, con le cuffie nelle orecchie. Ascolta la musica tenendo gli occhi chiusi, incurante di chi intanto entra, e gli riserva occhiatine e risatine.
Non meritava di essere preso di mira solo per la sua omosessualità, ma questo è qualcosa che lo avrebbe aiutato a risolvere più avanti.
Sente il telefono vibrare e scorge un messaggio di Molly.
《Dove sei?》
Se ne sta nascosto dietro il tronco di un albero aspettando che la via si svuoti.
《Non vengo oggi. Sto male.》
Pochi minuti e arriva la risposta.
《Oh, vengo a trovarti dopo scuola allora.》
《Noooo...meglio se eviti. Potrebbe essere contagioso.》
Non aveva mai mentito a Molly, ma se gli avesse detto che voleva dare buca insieme a Will, avrebbe di sicuro chiesto di unirsi a loro.
Non è che non la volesse tra i piedi, solo che...era con Will e basta!
Appena c'è via libera va verso di lui, che sobbalza appena lo vede.
《Mi hai aspettato alla fine!》
《Non è che avessi scelta.》
《Si che l'avevi, potevi entrare. Sei rimasto qui perché ti piaccio!》
Gli occhi di Will lo squadrano da capo a piedi e gli compare sulle labbra un sorriso di arresa.
《Dai andiamo!》
《Dove?》
《Boh..ma non voglio stare qui.》
Iniziano a camminare, senza una precisa meta.
Mantengono il silenzio finché non giungono nei pressi di un piccolo laghetto, dove l'unico suono è dato dal cinguettio degli uccelli.
Attorno a loro si affaccia una magnifica vegetazione.
《È tornata mia sorella!》
《Oh..》
《Sono felice sai? Mi mancava.》
《È bello abbiate un buon rapporto.》
Si siedono sull'erba, mettendo da parte gli zaini.
《Tu sei figlio unico, vero?》
《Si.》
Si abbandonano un attimo al piacevole silenzio di quel posto.
《Sai...sto.. sto pensando a una scuola d'arte dopo il diploma.》
Non l'aveva detto a nessuno. Era da un pò di tempo che gli balenava l'idea, e il colloquio con la dottoressa Young, lo ha motivato ancora di più.
《Credo sia fantastico!》
《Davvero?》
《Certo! I tuoi disegni sono...pazzeschi.》
In maniera spontanea si morde il labbro inferiore e resta a fissare gli occhi verdi del suo amico.
《Posso chiederti una cosa?》
《Riguarda il fatto che sono gay?》
《Più o meno...》
《Ti ascolto.》
Fa una breve pausa prima di proseguire.
《Perché lasci che ti prendano in giro? Che ti importa di quello che pensano gli altri?》
Non sapeva se quella domanda risultasse troppo personale, ma voleva conoscere quel ragazzo più di quanto immaginasse.
《Quando l'anno scorso ho...sono successe delle cose...i miei genitori sono stati male per questo. Non voglio succeda di nuovo. Quindi lascio pure che gli altri ridano o mi prendano in giro. Tutto poi si ferma lì.》
《Ma questa cosa non ti fa soffrire? 》
《Prima si. Ora penso solo...che questo è l'ultimo anno. Poi me ne andrò da questa città.》
《Dove vuoi andare?》
Il pensiero che dopo il liceo le loro strade si sarebbero divise lo rende un pò irrequieto. Adesso che si stavano conoscendo davvero, poi non si sarebbero più rivisti?
《Farò domanda alla Juilliard. N-non lo sa nessuno. Sei il primo tu.》
《Che onore!》
Nel suo viso compare un sorriso ma dentro di sé si sente strano. Quasi come se quella confessione lo appesantisse.
Credeva che fosse un tipo asociale, senza alcuno scopo e invece...in silenzio stava progettando il suo futuro.
Un futuro lontano.
《Hai detto che uno come te non può sfondare nella musica. 》
《Vero. Ma, ci ho pensato tanto. E poi...u-una persona mi ha fatto cambiare idea.》
I loro sguardi restano ancorati l'uno all'altra e il vento fa scuotere a entrambi i capelli.
《Beh però ora basta! Troppi sentimentalismi!》
Il tentativo di Nicholas si smorzare l'imbarazzo funziona quando Will distoglie lo sguardo, ammirando la vegetazione attorno a loro.
A un tratto lo vede strappare una piccola margherita e portarla al naso per annusarne il profumo.
《Fermo!》
《Che...che c'è?》
Il tono terrorizzato di Will lo fa sbottare in una rumorosa risata.
《Ma che pensi cretino! Ti ho detto di fermarti perché voglio farti un ritratto con quel fiore in mano.》
《Un ritratto a me?》
《Si a te. 》
Tira fuori carta e matita e senza dargli il tempo di aggiungere altro inizia a muovere la mano con leggerezza, e una raffinatezza degna di un'artista.
《Non ti muovere!》
Will mantiene la posa, immobile, con le gambe incrociate, una mano sull'erba e l'altra che tiene il fiore.
Quando il vento sferza forte gli fa scivolare un ciuffo davanti la fronte.
《Aspetta.》
Nicholas allunga la mano e gli scosta quella ciocca delicatamente, sfiorando anche la fronte. Gli tira indietro il ciuffo mettendo in luce gli occhi verdi.
Quel contatto lo fa tremare, e gli occhi di Will restano fissi suoi suoi.
I suoi capelli erano davvero morbidi!
Si schiarisce la voce e prosegue con il disegno.
Passano li alcune ore, finché Nicholas non termina il disegno.
《Fatto.》
《Com'è venuto?》
《Bene ma non te lo mostro. Per adesso.》
《Perché? Io voglio vederlo!》
《A tempo debito lo vedrai.》
《Sei un sadico!》
《No! Sono un'artista.》
Si mettono entrambi a ridere e il tempo passa così, sommersi dalle loro risate, e da confessioni di cui resta testimone solo quel posto silenzioso.
Il loro posto.
SPAZIO AUTRICE: Mi emoziono sempre di più, man mano che scrivo di loro e spero che questo capitolo vi abbia coinvolto e appassionato.
Se vi è piaciuto lasciate una stellina, e se volete lasciar un commento per una vostra opinione sarò felice di leggerli!
Always love u all.🎧🎼✏️🦋🌈