Love is all that matters

By sabrina_hessa

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《Tu sei il sole. Il mio sole.》🦋🌈💙 Nicholas è il ragazzo più popolare della scuola e ogni ragazza cade ai s... More

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CAPITOLO 2
CAPITOLO 3
CAPITOLO 4
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CAPITOLO 53
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CAPITOLO 57
CAPITOLO 58
CAPITOLO 59
CAPITOLO 60

CAPITOLO 8

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By sabrina_hessa

Quel pomeriggio al parco doveva essere breve. Nicholas sapeva di dover tornare a casa e studiare, sua madre lo aveva già chiamato tre volte! Ma il tempo con Will passa così incessante, che non si rende nemmeno conto che sono già le quattro passate!

《Ti va lo zucchero filato?》

《Zucchero filato? Non so, non l'ho mai mangiato.》

《Che cazzo dici? Ma da quale cazzo di pianeta vieni tu?》

《Ma tu devi sempre imprecare quando qualcosa ti sorprende?》

Effettivamente il suo linguaggio non era sempre decoroso, come avrebbe detto sua madre. Però quella domanda lo fa ridere.

《Vabbè ho capito...facciamo che prendiamo lo zucchero filato e poi torniamo a casa. 》

《V-Va bene. 》

Nicholas lo afferra per un braccio e lo trascina vicino al chiosco dove un ambulante preparara zucchero filato ai passanti.
Porge loro due bastoncini di legno pieni e la faccia di Will è un misto di meraviglia e sconcerto. Non aveva mai assaggiato quella roba soffice e di colore rosa.

《Assaggia dai!》

Prendono entrambi un pezzetto di nuvola rosa e se la portano alla bocca. Mentre per Nicholas il sapore dolce, di fragola, non è una novità, osseva la faccia di Will, che mentre mastica tiene gli occhi chiusi.

《Come ti sembra?》

《Buono! Non l'avevo mai mangiato!》

Mentre lo vede prendere un'altro pezzetto di zucchero, gli tornano in mente le parole del suo compagno. Se era vero che si era ritirato da scuola a causa della sua omosessualità, o meglio a causa dei bulli che lo avevano preso di mira, era il caso di andarci piano con lui.

Contrariamente a quanto tutti possano pensare, chi lui voglia portarsi a letto non è causa di solitudine. Ognuno è libero di fare quel che vuole, ma forse Will non si sentiva così libero.

La loro era un'amicizia nata per caso, ma la compagnia di Will era diventata ormai quotidianità. Era strano, lo conosceva da poco, ma c'era così tanto che voleva sapere di lui.

Quel ragazzo era come la musica: confortante, a tratti malinconica, ma in grado di farti stare bene.

No, non avrebbe posto fine a tutto questo solo perché gli altri pensavano dovesse farlo.

                           🎶🎶🎶🎶

Quattro giorni dopo è il compleanno di Molly! Lei e Nicholas hanno pensato sempre a come avrebbero festeggiato i loro diciotto anni, facendo il patto che lo avrebbero trascorso insieme a prescindere. Per quello di Nicholas mancava ancora un bel pò.

Organizzare una festa era ciò a cui di certo, tutti e due hanno sempre pensato. L'uno non sarebbe mancato alla festa dell'altro! Nel tardo pomeriggio Nicholas va a casa di Molly per vedere come procedono le cose.

La festa avrebbe avuto inizio alle nove, quindi avevano ancora tempo per prepararsi.

《Ecco la festeggiata!》

Nemmeno il tempo di finire di parlare che Molly gli salta addosso, avvinghiandogli le gambe attorno alla vita. Lo bacia sulle labbra, con la sua solita audacia!

《Vedo sei felice di vedermi!》

《Come sempre!》

《Allora, che ne pensi?》

Molly gli indica  l'intera sala, sistemata a dovere, con un gigantesco numero diciotto posizionato in un angolo.

《Direi che i tuoi si sono dati da fare.》

《Ovvio! Sono la loro unica figlia, ci tengono a rendermi felice! E lo sono molto! Non vedo l'ora sia già stasera! Sono indecisa su cosa indossare però.》

《Addirittura. 》

《Certo! Sveglia Nick! È il mio compleanno e devo essere favolosa.》

《Non lo sei già tutti i giorni?》

《Bravo il mio bambino!》

Ridono insieme e poi Molly lo prende per mano guidandolo nella sua camera.

Per quasi due ore, lei gli mostra tutti gli outfit possibili tra cui è indecisa, optando alla fine per un abito nero aderente, che gli arriva a metà coscia.

Poiché mancano poche ore, Nicholas torna a casa sua per prepararsi, e solo quando si trova nella sua stanza controlla il cellulare. Nessun messaggio.

Aveva ancora il dubbio se Will sarebbe venuto o no. Gli aveva dato la sua parola, ma magari avrebbe cambiato idea all'ultimo minuto. Quindi perché rischiare? Apre la chat e digita subito un messaggio.

《Ci sarai stasera vero?》

Un minuto di attesa.

《Avevo detto ok o sbaglio?》

《Ho pensato avresti cambiato idea.》

《Perché?》

《Boh, hai detto non ti piacciono le feste.》

《Infatti non mi piacciono ma vengo perché me l'hai chiesto tu.》

Di fronte quel messaggio sente qualcosa agitarsi in mezzo al petto. Forse ansia o sorpresa....

Non pensava di avere così tanto ascendente su di lui. Era strano quanto in pochissimo tempo si fosse affezionato a quel ragazzo solitario.

Avrebbe voluto dirgli che sapeva di lui, di ciò che gli era capitato, ma non poteva. Doveva essere Will a parlargliene di sua volontà.

Rilegge quel messaggio così tante volte che la vista sembra quasi annebbiarsi. Prima di sembrare lui quello strano, gli risponde.

《D'accordo, ci vediamo lì. Ti mando l'indirizzo e la posizione.》

Una volta terminata la conversazione getta il cellulare sul letto, e si massaggia la nuca con fare nervoso.

Che poi cosa c'era da essere nervosi? Era normale fare cose per stare insieme agli amici. E Will aveva accettato per questo. Per passare tempo con un suo amico. Nient'altro.

Basta pensare. Nicholas si alza in piedi e si veste rapido. Indossa un maglione nero con dei pantaloni scuri, e ai capelli mette una crema per renderli morbidi e perfettamente ricci.

La casa di Molly non dista tanto dalla sua, per questo ci arriva sempre a piedi. Prima di uscire di casa saluta sua madre, che se ne sta seduta sul divano a guardare una telenovela spagnola.

《Ciao mamma!》

《Ciao tesoro. Divertiti e fai attenzione!》

Le solite raccomandazioni.

Appena esce di casa controlla l'ora. Sono le otto passate, quindi dovrebbe arrivare in anticipo. Tanto valeva allora camminare piano!

Mentre è per strada sente il telefono vibrare e resta sorpreso quando sullo schermo scorge il nome di Will.

《Ei. Hai cambiato davvero idea?》

Il tono con cui lo chiede è scherzoso ma dentro di sé sperava non fosse così.

《Ehm non proprio. I miei non possono accompagnarmi. L'auto ha qualche problema quindi sono a piedi e...non so come arrivare.》

《E che problema c'è? Mandami la posizione di casa tua, che vengo a prenderti.》

《Davvero?》

《Certo. Non si lasciano gli amici a terra. Su, dammi la via.》

Dopo aver segnato tutto Nicholas si rimette a camminare. La via non è poi tanto lontana rispetto casa di Molly, certo c'era un pò di strada da fare a piedi ma nulla che non potesse fare.

Appena si trova nella zona indicata, va alla ricerca del numero civico e gli occhi gli si illuminano appena intravede quello corretto.

Si avvia verso il portico e bussa alla casa con la porta rossa. Apre una donna sulla cinquantina, con i capelli scuri a cascetto, occhi verdi, proprio come Will, e un abito rosa, coperto da un grembiule bianco.

《S-salve. Sono un amico di Will...》

《Oh...certo! Ehm..Nick....》

《Nicholas.》

《Nicholas certo! Beh adesso chiamo Will ma...》

La donna non ha il tempo di terminare la frase che Will la sorpassa, mettendosi davanti a lei.

《Ciao!》

《Ei...》

Nessuno ha il tempo di dire o fare niente che Will saluta con un bacio sulla guancia sua madre e trascina via Nicholas, senza una chiara motivazione.

《Ei, non ho salutato tua madre.》

《Tranquillo, non se la prenderà.》

《Perché non mi hai invitato a entrare?》

《N-non mi sembrava il caso.》

《Perché?》

A quella domanda cala il silenzio. Nicholas socchiude gli occhi, confuso ma anche curioso.

《I miei genitori non sanno che...loro pensano a scuola abbia tanti amici.》

《Ma...tu mi hai detto di non essere solo...》

《Che avrei dovuto dire alla star della Grammar School?》

《Non sono una star. E comunque non avresti bisogno di fingere se ti comportassi con gli altri, come fai con me.》

《Che..che vuoi dire?》

《Beh, non sei malaccio. Potresti benissimo averli degli amici. Ascolti buona musica, vai bene nelle materie, sei appassionato, intelligente,  un pò troppo introverso forse, ma su questo possiamo lavorarci.》

《Possiamo?》

Nicholas gli si avvicina e poggia entrambe le mani sulle sue spalle. A quel contatto tremano entrambi.

《Siamo amici o sbaglio? Di me ti puoi fidare...》

《Ma perché ci tieni tanto? Non sapevi nemmeno il mio nome fino a qualche settimana fa.》

Aveva ragione. Forse la popolarità lo aveva sempre reso un tantino egocentrico ma...dal giorno in cui si è trovato a difenderlo da quei teppisti...le cose sono cambiate.

《Ok e quindi? Ora ci conosciamo, andiamo d'accordo. Possiamo anche essere amici, e fare quello che fanno gli amici. Come andare alle feste. Ti farò conoscere alcune persone.》

《Loro...nessuno vuole parlare con me. Io...l'anno scorso ho avuto dei problemi di salute e...ho lasciato per un pò la scuola.》

Era quello il momento in cui gli stava raccontando la verità?

《Che...problemi?》

《Diversi. Comunque non mi va di parlarne.》

《Allora non lo faremo. Stasera ti devi divertire, non stare sempre a programmare tutto.》

Cercava di tirarlo su di morale e sembrava riuscirci. Era evidente che Will non si sentisse pronto a parlare del suo passato e non doveva essere obbligato a farlo. Nessuno dovrebbe.

Dopo un profondo respiro, carico anche di imbarazzo, iniziano a camminare, verso casa di Molly.

Quella festa doveva essere un modo per svagarsi e nessuno aveva il diritto di decidere chi poteva starci e chi no, eccetto Molly, e lei aveva dato il suo benestare alla presenza di Will.

Perciò Nicholas sperava che nessuno avrebbe messo bocca su ciò che riguardava la vita privata del suo amico.

SPAZIO AUTRICE: Nel prossimo capitolo i nostri due amichetti andranno a una festa! Chissà, chissà.....

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