Love is all that matters

By sabrina_hessa

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《Tu sei il sole. Il mio sole.》🦋🌈💙 Nicholas è il ragazzo più popolare della scuola e ogni ragazza cade ai s... More

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CAPITOLO 3

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By sabrina_hessa

Quando sono tutti nell'ufficio della preside, con annessa la presenza della dottoressa Young, Nicholas rivolge una breve occhiata al ragazzo di cui aveva preso le difese.

Tiene lo zaino sulle spalle, il cappuccio della felpa è sollevato sulla testa, e il suo sguardo è serio e rigido allo stesso tempo. Non aveva ben presente chi fosse, o se si fossero visti prima. Ma in ogni caso non sarebbe stato giusto lasciarlo solo e in difficoltà.

La preside si schiarisce la voce, e si rivolge a tutti i presenti.

《In questa scuola noi non utilizziamo la violenza come arma di difesa. Dovreste vergognarvi. Adesso, voglio sapere il perché di questo comportamento!》

La donna batte una mano sul tavolo, e usa un tono adirato. Nessuno aveva mai visto la preside in questo stato. La dottoressa Young si toglie gli occhiali e cerca di alleggerire l'atmosfera tesa che si era creata.

《Con calma ragazzi. Spiegateci cosa è successo.》

Sarebbe dovuto essere semplice. Bastava dire la verità. Solo che Nicholas aspettava che fosse quel ragazzo a parlare, invece tutto tace.

《Nicholas! Vuoi darci tu qualche spiegazione?》

La consulente si rivolge proprio a lui. Perché mai poi? Lui si schiarisce la voce e lancia un occhiata ai tre tipi messi seduti.

Lui non era il tipo da fare la spia, e non avrebbe fatto eccezione in quel momento. Quei bastardi dovevano imparare la lezione, ma se nemmeno il ragazzo accanto apre bocca, chi era lui per spifferare tutto?

《Abbiamo...ehm, avuto un piccolo screzio. Ragazze...》

Fa capire che c'erano di mezzo delle ragazze contese e nessuno fa obiezioni.
La preside sospira e si porta una mano sul mento come se ci riflettesse su.

《Considerando che nessuno di voi ha precedenti di risse e sospensioni varie, per stavolta sarò clemente. Ma vi beccate tutti un pomeriggio nella sala punizioni. E non c'è bisogno che dica che non dovrà mai più ripetersi una cosa del genere. Non sarò così clemente la prossima volta. 》

I tipacci scappano praticamente via, non prima di aver urtato con una spallata sia Nicholas che il ragazzo barra vittima.

Quando sono fuori però Nicholas non ci sta ad andarsene così. Blocca il ragazzo per un braccio, e questi gli rivolge un occhiataccia.

《Stai bene?》

《Ti aspetti che ti ringrazi?》

《Beh sarebbe carino, si. Perché quegli idioti ce l'avevano con te?》

《A te che importa?》

Faceva sul serio?

《Si dia il caso che ho anche mentito per te. Quindi mi aspetto almeno tu sia gentile. Sono Nicholas... 》

Gli allunga la mano per presentarsi ma il ragazzo la guarda soltanto.

《So chi sei.  Frequentiamo letteratura insieme.》

《Davvero?》

Era un momento decisamente imbarazzante.

Mentre si dirigono nell'aula per la punizione, Nicholas cerca di capire di più su quel ragazzo misterioso.

Lo vede prendere posto in un banco nell'ultima fila e va a sedersi vicino a lui.

Cala poi il silenzio, dato dalla presenza di una tutor che sorveglia tutti.

Nicholas prende carta e matita e se li mette sul banco, mentre il ragazzo accanto a lui indossa degli auricolari.

Chissà cosa stava ascoltando?

Nessuno fiata, ma quando la tutor si allontana un attimo, Nicholas ne approfitta.

《Ei!》

Nessuna risposta.

《Pssss...》

Ancora nulla.

Ed è in quel momento che Nicholas da una leggera pacca sulla spalla del suo compagno, che si risveglia dallo stato di trance in cui si trovava.

Si toglie un auricolare e rivolge la sua attenzione.

《Come ti chiami?》

《Perché ti interessa?》

《Beh, siamo tutti e due in punizione, pensavo fosse...come dire, carino fare conversazione.》

《Peccato che decidi di farlo solo perché non sei circondato dai tuoi fan.》

Era una battuta quella?
Nicholas strizza gli occhi ma non capisce. Perché sembrava averlo preso in antipatia?! Dopo quello che poi aveva fatto per lui.

《Ei amico senti...non so che problema tu abbia ma, cercavo solo di essere gentile. Non ti ho mica fatto nulla di male.》

《Se non fossimo qui nemmeno ti degneresti di rivolgermi la parola.》

《Perché dici questo? Non ti conosco nemmeno.》

Un piccolo sbuffo proviene dalla sua bocca.

《Ma va! Non l'avrei mai detto Nicholas Connor. 》

《Il fatto che sai il mio cognome non vuol dire mi conosci.》

《Infatti.》

《D'accordo beh...volevo essere gentile. Ma restatene pure chiuso nella tua bolla.》

A quel punto Nicholas si mette comodo e senza dire una parola inizia a disegnare qualche schizzo. Per il resto delle ore nessuno dei due dice una parola.

Ormai mancano venti minuti alla fine della punizione.

Tutto tace quando Nicholas avverte una voce che gli suona quasi un sussurro.

《Ei...Mi chiamo Will.》

In quel momento si volta di scatto e il ragazzo dagli occhi verdi gli sta rivolgendo la parola!

《Ciao Will. 》

Nonostante ciò mantiene lo sguardo fisso sul foglio.

《Scusa per...prima. Non ti ho nemmeno ringraziato per avermi difeso.》

A quel punto Nicholas molla tutto e torna a guardare nella sua direzione.

《Non capisco perché mi odi poi.》

《N-non ti odio.》

《Sembrava di sì.》

《Sono un tipo...diffidente. 》

《Già. Comunque non c'è di che!》

Will torna ad ascoltare la sua musica ma Nicholas non c'è la fa proprio a farsi gli affari suoi.

《Che ascolti?》

Will si toglie un auricolare e glielo passa, facendo ascoltare anche a lui una canzone di Lana del Rey.

Nicholas muove la testa a ritmo della musica e nota comparire sulle labbra di Will un piccolo sorriso.

《È bella!》

Gli ripassa l'auricolare e subito dopo la tutor avvisa che è terminata la loro punizione. Mentre i tre tipi di prima fuggono come i vigliacchi che sono, Nicholas e Will se la prendono comoda.

Camminano a passo lento verso l'uscita,  e Nicholas quasi dimentica di non avere il giubbotto. Ma stavolta non torna indietro. Fa strada insieme a Will, che nel frattempo ha abbassato il cappuccio rivelando una folta chioma scura.

Un colore che mette in risalto il verde smeraldo degli occhi.

A metà strada però si rendono conto di dover prendere due strade diverse.

《Io vado di là. 》

Will gli indica la direzione mentre Nicholas andrà nella parte opposta.

《Ascolta. Stasera c'è una festa per inaugurare l'inizio dell'anno, perché non vieni?》

《I-io...non sono uno che va alle feste.》

《Ascolta, mi dispiace che non sapevo chi fossi ok? Conosco talmente tanta gente che fatico a volte a ricordarne i nomi. Ma..non è tardi per conoscere nuove persone.》

Il suo discorso non faceva una piega. E sperava che anche Will la pensasse in quel modo.

《Non lo so.》

《Vabbè...ci pensi. Intanto ti lascio il mio numero così se cambi idea sai dove trovarmi.》

Nicholas gli toglie dalle mani il cellulare e digita il suo numero, registrandosi. Poi glielo restituisce.

《Ecco. Mandami un messaggio appena sei a casa, così lo memorizzo.》

《Gra-cioè va bene.》

A quel punto Nicholas gli da una pacca sulla spalla e gli lancia un sorriso.

Nonostante Will mantenesse un'espressione neutra, qualcosa in lui lo incuriosiva. E a ben guardarlo non gli era poi tanto estraneo. Dove l'aveva già visto?

Will non gli dice nulla.

Ma poi Nicholas fa mente locale e come una lampadina che si illumina, gli torna in mente una scena!

《Aspetta! Tu sei quello che mi ha urtato con la spalla mentre stavamo entrando in aula!! Certo!》

《Ah, scusa. Andavo di fretta.》

Will si rimette gli auricolari mentre gli occhi sono fissi sullo schermo del cellulare. Occhi puntati su quel numero. E prima di andare via, Nicholas gli da un'ultima occhiata.

Che tipo strano! Ma non gli sembrava affatto male.

SPAZIO AUTRICE: Bene bene! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, nel caso   sarò felice di sapere che ne pensate nei commenti. 🦋🦋🌈

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