<<Può bastare signorina Riddle>> la McGranitt mi sorride ed io annuisco, ricambiando.
Stamani, dopo essere arrivata in ritardo a lezione, ha deciso di sottopormi alla programmata verifica orale solo al termine dell'ora, quando tutti sarebbero andati via. Ed ora eccomi qui, dopo aver terminato l'interrogazione per altro andata benone, che ringrazio mentalmente il fantastico aiuto ricevuto dal biondo.
Senza di lui non ce l'avrei mai fatta.
A proposito di lui…è stata proprio a causa sua, precisamente a causa della sua mancata sveglia, che la sottoscritta non si è svegliata e di conseguenza è arrivata mezz'ora in ritardo.
Sono scappata a gambe levate dalla sua stanza, dopo aver controllato l'orario, senza svegliarlo e senza neanche nutrirmi di qualsiasi cibo in grado di restituirmi le forze mancate dovute al sesso sfrenato di questa notte.
<<Signorina Riddle, mi sta ascoltando?>> la professoressa McGranitt mi sventola la sua mano dinanzi il viso ed io mi gratto la nuca.
<<Mi scusi, ho perso il filo del discorso, potrebbe ripetere?>> scuote il capo, rassegnata.
<<Le chiedevo se il signorino Malfoy l'ha aiutata…>>
A venire? Non c'è neanche bisogno di chiederlo.
<<A studiare>> il sorrisino divertito che stava per stamparmisi sul volto, scompare.
<<Oh, beh, si…>> mi mordo l'interno guancia, serrando le cosce istintivamente.
<<Ha fatto un buon lavoro, allora>> sorride fiera, come se lei fosse la ragione per cui io abbia migliorato la mia pessima media, e trattenendomi dell'alzare gli occhi al cielo la ringrazio e la liquido velocemente, uscendo dall'aula.
Sbuffando mi inoltro fra i corridoi vuoti della scuola, dirigendomi nella prossima lezione, dove anche nella quale sarò in ritardo.
<<Immaginavo che anche quest'oggi arrivasse in ritardo, signorina Riddle>> la voce irritata del professor Piton, zittisce ogni studente.
<<Buongiorno anche a lei…>> provo a spiegare i motivi della mia assenza ma sbatte fortemente il palmo della mano sulla cattedra, urlandomi contro.
<<Non mi prenda in giro, signorina Riddle! Deve smetterla di saltare buona parte delle mie lezioni per poi presentarsi qui ed interrompere tutto, con questa irritante sfacciataggine!>> mi si avvicina, imponente, cercando di incutere terrore con la sua figura, ma ciò che fa, è solo procurarmi un ghigno divertito.
<<Io credo, invece, che debba abbassare i toni di voce e lasciar spiegare alla signorina Riddle, cosa e chi, magari, l'ha trattenuta a lungo…non crede, professore?>> un profumo familiare investe le mie narici.
Lui è qui.
Draco si pone dinanzi il mio corpo, come per proteggermi da una possibile reazione del professore, e con quest'ultimo instaura un lungo e duraturo contatto visivo.
<<Perché poi diventeresti mia e sarei fottutamente geloso se qualcuno provasse ad avvicinarsi a te>>
Un loop...continuo.
È il professore a cedere e a distogliere lo sguardo per primo. Mi guarda di sfuggita, un'ultima volta, e girando su se stesso si dirige verso la sua cattedra.
<<Riprendiamo da dove siamo stati interrotti>> borbotta fra sé e sé.
Rivolgo una veloce occhiata alla classe, appurando che l'unico posto libero rimasto è quello accanto Draco.
Incrocio gli occhi spalancati di Pansy ed intuisco che, se il suo interrogatorio sono riuscita ad evitarlo questa mattina, al termine della lezione non sarà poi così possibile, quindi rassegnandomi, sospiro e mi siedo.
Poso sul banco tutto il materiale che mi servirà per la lezione e, fatto ciò, giro il capo notando Draco essere un fascio di nervi. Ha i pugni serrati posti sulla superficie di legno, la mandibola contratta e gli occhi semichiusi che non si scostano dalla figura del professore.
Mi mordo il labbro e, con incertezza, allungo una mano, da sotto il banco, sulla sua coscia cercando di migliorare la situazione.
Si irrigidisce all'istante, voltando di scatto il capo verso di me. I miei occhi si intersecano nei suoi e i ricordi di questa notte investono nuovamente la mia mente.
La sua reazione mi induce a scostare la mano dal suo corpo, e tossisco leggermente osservando il quaderno dinanzi il mio viso, mentre mentalmente maledico la mia stupidaggine.
Cosa mi aspettavo? Che ora fra di noi tutto sarebbe andato a gonfie vele?
Stupida, stupida, stu…
Allunga la mano sulla mia gamba nuda, intrufolandosi sotto la gonna per raggiungere il mio interno coscia: è qui che il suo palmo si blocca.
Sussulto, sorpresa dal suo gesto, e lo guardo in cerca di risposte ma lui non ricambia, bensì trattiene un ghigno divertito e continua a guardare dinanzi a sé.
Lo vedo alternare lo sguardo fra la lavagna ed il suo foglio e, su quest'ultimo, inizia a scrivere qualcosa.
<<Hai intenzione di fissarmi per tutto il resto dell'ora?>> mi schernisce, sottovoce, con un ghigno sul volto, incrociando il mio sguardo intento ad esaminare il suo profilo.
<<Si…cioè no>> mi mordo il labbro.
Cazzo, Alyssa, riprenditi.
<<Silenzio lì in fondo!>> il biondo accanto a me sbuffa ed io alzo gli occhi al cielo, afferrando la penna e copiando ciò che Draco ha scritto sul suo quaderno.
Sei un rompipalle, Piton.
<<Sei una copiona>> scuote il capo, divertito, osservandomi protendere nella sua direzione, per leggere ciò che il suo foglio contiene.
<<Ma sta zitto>> mi porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio e chino il capo, scrivendo.
<<Mh…>> accarezza delicatamente il mio interno coscia, provocandomi una serie di brividi.
Si avvicina al mio viso e deglutisco, a fatica, cercando di non cedere alle sue provocazioni così facilmente.
<<Sei stata brava…>> mi lascia piccoli baci sul collo ed io sospiro, profondamente.
<<All'interrogazione>> avverto la sua mano sfiorare i lembi dei miei slip.
<<Ma come…>> balbetto.
Come fa a saperlo? Nell'aula c'eravamo solo io e la McGranitt…
<<Io so tutto>> scosta di lato le mie mutandine.
<<Draco…>> poggio la mia mano, sulla sua, bloccando ogni suo movimento.
<<Potrebbero vederci…>> lo guardo mordersi il labbro.
<<Lasciali guardare, allora…>> reprimo un gemito tra le labbra, appena sfiora il mio punto debole.
<<Draco…>>
<<Shh…fa silenzio>> mi bacia la mandibola.
<<Non saresti dovuta andar via questa mattina>> mi guardo intorno, notando gli studenti seguire attentamente la spiegazione di Piton.
Per fortuna siamo agli ultimi banchi, in fondo alla classe.
<<Era…tardi>> poggio una mano sul suo petto ed incrocio i miei occhi nei suoi.
<<Voglio baciarti>> il mio cuore emette un balzo.
Cosa?
<<Non qui…Draco>>
<<Perchè no?>>
<<Potrebbero vederci e…>>
<<Non vuoi che ci vedano insieme?>>
<<Loro…beh, penserebbero tante…cose>> chino il capo.
<<Tu quale cosa vuoi che pensino?>> poggia due dita sotto il mio mento, ma dopo pochi secondi, la campanella segna il termine della lezione.
Entrambi, con un movimento repentino, poniamo distanza fra i nostri corpi ed, in silenzio, raccogliamo il nostro materiale.
<<Hey!>> Pansy mi si affianca ed il biondo, ci sorpassa, uscendo dall'aula.
Lo guardo andar via e, sospirando profondamente, mi preparo psicologicamente all'interrogatorio che dovrò subire.
Spazio autrice:
Ammetto che questo capitolo, personalmente, non mi fa impazzire ma non volevo farvi attendere oltre. Spero, in ogni caso, che vi sia un minimo piaciuto, magari fatemelo sapere con un commento. Ci vediamo al prossimo aggiornamento!
Ig: son.simpaticaa_
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Anna<3