Narcissus.

By voraginee_

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Chicago era stata suddivisa in cinque gruppi,chiamate fazioni fra cui: Abneganti, Intrepidi,Eruditi,Candidi e... More

protagonists
chapter 1.
chapter 2.
chapter 3
chapter 4
chapter 5
chapter 6
chapter 7
chapter 8
chapter 9
chapter 10
chapter 11
chapter 12
chapter 13
chapter 14
chapter 15
chapter 16
chapter 17
chapter 18
chapter 19
chapter 20
chapter 21
chapter 22
chapter 23
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chapter 26
chapter 27
chapter 28
chapter 29
chapter 30
chapter 31
chapter 32
Chapter 33
Chapter 34
Chapter 35
Chapter 36
Chapter 37
Chapter 38
Chapter 39
Chapter 40
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Chapter 48
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Chapter 108
Chapter 109
Chapter 110
chapter 84
Narcissus.

Chapter 90

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By voraginee_

Sudavo.

E non per il caldo che regnava quella mattinata a mezzogiorno in punto, che svolgeva anche la sua parte.

Ma per quel processo.

Ero nervosa, picchettai  le mie dita sul ginocchio  scoperto a causa dello strappo sui jeans neri che indossavo da quella mattina presto.

Ero la prima ad essersi svegliata e Evelyn prese come scusa la chiacchierata "suocera-nuora" per mettermi in guardia.

Tobias era un ragazzo di diciotto anni,che era diventato un uomo grazie a sé stesso e agli insegnamenti della fazione a cui apparteneva.
Sua madre non doveva preoccuparsi per il suo bambino, non era facile manipolarlo.

Aveva la testa sulla spalle, era responsabile e sapeva cosa fare ogni minuto che passavamo insieme durante questa missione.

Per questo eravamo nella sala dove i candidi affrontavano gli interrogatori sotto il siero della verità.

Solo il pensiero di mettere a nudo i miei pensieri mi destabilizzava, se mi avesse questo qualcosa di troppo?
Avrei dovuto rispondere? Sarei riuscita a fermare l'effetto?

Quattro prendeva sempre sagge decisioni, ma questa era il caso raro in cui era davvero un gran coglione.

Era posto al centro della sala spettrale, non aveva neanche una finestra per uno spiraglio di luce naturale, lui era posto su un rialzo bianco luminoso che era l'unico punto luce di cui potevamo soddisfarci.
I candidi e gli intrepidi che assistevano al processo erano tutti seduti su una serie di panche in modo semi cerchio.

Guardai tris alla mia sinistra, eravamo sedute ma era proibito parlare fra i noi, cosa priva di senso a mio parere

Tamburellava il piede contro il pavimento in modo frenetico, percepivo la sua ansia e le pestai un piede per farla smettere.

Era negato parlare, ma non picchiare la propria compagna di fuga per incitarla a smettere di fare la nevrotica.

«Tobias eaton, sei accusato di cospirazione con altri intrepidi dell'attacco agli abneganti cosa c'è di vero?» il capo fazione dei candidi inizió a parlare e la sala si amnutulì

Kang aveva aspettato che il siero facesse il dovuto effetto prima di avviare il processo.

un ago nel collo non me lo sarei fatto infilare neanche se mi avessero pagato.
Avrebbero dovuto trovare un alternativa.
Non mi potevano obbligare.

«Non la cospirazione, ma l'attacco si.
ero sotto simulazione controllato da jeanine e nemesi mi ha trovato, è stata lei a liberarmi dalla simulazione e insieme a tris prior siamo fuggiti»  il ragazzo sembrava affaticato, goccioline di sudore gli innondarono la fronte e le parole uscivano dalla sua bocca senza controllo.

«mi stai dicendo che è stata Jeanine ad organizzare l'attacco?»

«si»

«un ultima cosa.»
«se sospettavi che jenine avesse corrotto gli intrepidi, perché non te ne sei andato prima?perché sei rimasto?»

«volevo andarmene»
« ma mi ero innamorato di nemesi»

Il mio cuore in quel momento fece sette capriole diverse e sentivo una vampata di calore situarsi sulle guance.
In preda dall'imbarazzo spostai gli occhi altrove ma ovunque si posarono vidi un compagno intrepido guardarmi.

Per non parlare di melek, che sorrideva a trentadue denti insieme a Marlene.
Quelle due avevano legato tanto in mia assenza.

«e non potevo lasciarla sola, dovevo restare con Lei» concluse quattro guardandomi.

«Grazie per la tua sincerità»

E i presenti ripetevano la frase in coro, senza errori.

«tobias eaton, questo processo è concluso.
sei assolto dall'accusa di aver attaccato gli Abneganti»

Mi avvicinai, ero la seconda da interrogare e mi avvicinai all'uomo che doveva iniettettarmi il siero.

«non esiste»mi rifiuta e indicai il mio ragazzo.

«Me lo inietta lui» e sperai che non fecero storie e così fu.

Quattro si avvicinò e prese la siringa dalle mani.
Si avvicinò al mio collo e tenni il suo polso fermo.

«guarda me»  sussurró e non staccai lo sguardo dalle sue iridi.

Era concentrato in cio che stava facendo, sapeva benissimo che avevo paura degli aghi e cercava in tutti modi di alleviare.

Appena percepí l'ago nei miei tessuti, institivamente il mio corpo si irrigidì

«rilassati, ho quasi finito»

«fatto, puoi andare»

«nemesi» mi prese la mano
« buona fortuna»

E ne avevo bisogno.

«Che la verità ti renda libera» disse il capofazione mentre presi il posto di tobias.

Prometto di dire solo e soltanto la verità.

Pensai, avevo letto quella frase in qualche libro ma non ricordavo quale.

Ma ero comunque sotto giuramento, mi sarebbe stato utile a prescindere.

«Ha detto tobias che l'hai liberato dalla simulazione»

«si, è Vero»

«perché tu eri sveglia? Non sei mai stata sotto simulazione?»

«no»una risposta secca.

«com'è possibile?»

«l'effetto del siero non fa effetto su di me, perché sono divergente»

«raccontaci brevemente la tua versione»

«ci hanno iniettato un serio prima di andare a dormire, ci controllava sotto ordine di jeanine,  tranne i divergenti.
Ho svegliato quattro e insieme abbiamo cercato i genitori di tris ma quattro è stato catturato.
Successivamente ho distrutto il centro di controllo guidato dai eruditi e il resto lo sa già.
Come può ben notare, non è andato bene come previsto.»

E nella camera si alzó un boato,alcuni erano sorpresi altri invece spaventati
A me non importava.
Non mi importava di nessuno.

«capisco.
quindi non hai mai fatto male agli abneganti? O agli intrepidi?"

«no, non io.
Sapevo qualche giorno prima l'attacco di jeanine e cercai di avvisare gli Abneganti tramite la mia migliore amica melek era una loro iniziata»

«esplicita il tuo 'non io' »

« è stata tris a uccidere un nostro compagno»

No, non volevo dirlo.
No.
Non ero io.
Tris doveva dirlo, non io.
Odiavo non avere controllo dei miei gesti.

Guardai tris che con sguardo supplichevole ricambió

«chi?»

«Will, non ricordo il suo cognome..non mi è mai interessato»

Le parole mi uscirono dalla bocca senza che le potessi controllare, il pensiero era lontano dall'essere una candida.

«Nemesi, sei assolta da tutte le accusse.
Grazie per la tua sincerità»

Ma dallo sguardo perso di Cristina non pensavo avesse preferito la sincerità quella volta.

Era l'unica volta in cui mi sentivo in colpa, in dovere di fare qualcosa per rimediare ai miei sbagli.

Mi dispiace,
Ma in fin dei conti non mi sentivo così in colpa...

N/A

Siamo giunti alla fine..
-20 solo alla fine, ma spero che vi stia piacendo..
Sto sperimento attraverso le fan fiction, anche se, un romanzo è già in corso mediante idee.
Ma come ben sapete, dopo Narcissus la mia mente sarà dedicata ad un altra fan fiction.
Se non vi è chiaro, Cleo sarà la protagonista e la sua storia sarà corposa e divisa in due parti.

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