The Date

By martinalabignan

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Dove si nasconde la verità? Non ho mai capito cosa fosse il dolore fino a quando non è arrivato a me, passand... More

Prologo
1 Un incontro imprevedibile
2 Destinazione Los Angeles
3 Dleaty Care
4 Chiamaci per nome
5 La metropolitana
6 Un gala dal sindaco
7 Scomparsa da 12 ore
8 L'ultimo messaggio
9 Domande inaspettate
10 Un nuovo collega
11 La gabbia dorata
12 Nicolas Devinson
13 La chiavetta USB
14 23:14
15 Uno strano incidente
16 La chiamata
17 Opinioni distorte
18 Hollowain Prison
19 La cauzione
20 Errore di stampa
21 Nootropes
22 Errori del passato
23 L'ultima notizia
24 Urgenza
25 Solo notizie negative
26 Tra galera e libertà
27 Il caos
28 Presa di mira
29 Sempre peggio
30 Il biglietto
31 Il processo
32 Il verdetto
33 Possibile assassino
34 Fermare tutto
35 Manca qualcosa
36 Le lettere
37 Ritorno
38 Piano B
39 Tendere trappole
40 Ora è finita
41 Mai liberi
42 Inchiostro rosso
43 Qualcosa non torna
44 Pericolosità
45 Non è possibile
46 Discussioni importanti
47 Costrizione
48 Incendio doloso
49 Quiete pubblica
51 Accuse
52 La fine dei giochi
Epilogo
ringraziamenti
Playlist

50 Omicidi e Matrimoni

49 15 5
By martinalabignan

Mi sveglio con il sorriso sulle labbra. Quando ieri sera Logan mi ha rivelato le sue intenzioni sul nostro futuro, sono saltata dalla gioia. Lui mi ha sollevato tra le braccia, mi ha fatto girare in aria e mi ha coperto di baci. E le prime parole che ha detto sono state: "Sarà il frutto del nostro amore, e non vedo l'ora di averlo tra noi." si fa prendere da una vena poetica, a volte. Come testimoni per il matrimonio, abbiamo per noi la suite d'onore della villa dei Devinson. Il che significa che abbiamo un maggiordomo a nostra disposizione. Per una volta, Logan non p ancora sveglio, così gli farò una sorpresa. Mi alzo in punta dei piedi e mi etto le pantofole e l'accappatoio. Vado fino alla prossima anticamera dove c'è il maggiordomo. Ci scambiamo qualche parola. Lui mi guarda con uno sguardo stupito, ma accetta di fare come chiedo. Mentre percorro i corridoi della villa ancora addormentata, mi trovo faccia a faccia con... Ethan! È appena uscito di nascosto da una stanza, vestito a malapena con solo una camicia e la biancheria intima. Gli do uno sguardo curioso: scarpe in una mano, pantaloni sulla spalla, capelli in disordine: sembra che abbia passato una notte di divertimenti.

<<Ethan? Cosa fai vestito così?>> La risposta è ovvia, ma voglio i dettagli...

<<Ah, Madison, sei tu... Uh... Diciamo solo che ho festeggiato un po' troppo ieri sera.>>

<<Non c'è niente di sbagliato in questo. Ma questa non è la tua stanza, vero? Non è per caso quella di...>> Ethan cade nella mia trappola e finisce la frase per me.

<<Cristine Devinson, sì! La cugina di Nic. Senti, mi faresti un enorme favore le so tenessi per te, Madison, okay?>>

<<Le mie labbra sono totalmente sigillate, Ethan. Non preoccuparti!>>

<<Grazie Madison.>> E prima che qualcun altro lo veda, Ethan entra nella sua stanza.

Poco dopo, alcuni colpi ripetuti alla porta della camera da letto fanno uscire Logan dal suo sonno. Si accorge della mia assenza e si alza per aprire.

<<Madison, sei tu?>> Nessuna risposta. Si mette l'accappatoio e, ancora addormentato, si avvicina alla porta.

<<Cosa succede?>> Gli risponde una voce femminile.

<<La sua colazione, Signore!>>

<<Colazione? Ma non ho chiesto niente... Mi ha svegliato, Signorina.>>

<<Oh, mi perdoni, mi dispiace tanto! Lascio il vassoio all'ingresso se preferisce.>>

<<No, va bene, entri pure.>> Lentamente apre la porta e rimane sbalordito da ciò che scopre. Mi astengo dallo scoppiare a ridere al suo sguardo sconcertato.

<<Eri tu, Madison?>> Vestita con la tradizionale uniforme dei domestici, sorrido dietro al carrello della colazione.

<<Stamattina faccio io il servizio, Signor Date!>> Logan sorride e gioca con me.

<<Ma entri, Signorina, entri pure. Può mettere il vassoio sul bordo del letto, io farò colazione sotto il piumone. Entro nella stanza con un approccio sensuale. Mi piego provocatoriamente per posizionare il vassoio sul letto, sollevando deliberatamente un angolo della gonna.

<<Come posso fare ammenda per averla svegliata, Signor Date?>>

<<Potrebbe restare a fare colazione con me, Signorina. Si sieda qua.>> Detto questo, tocca il cuscino accanto a lui. Mi metto sul letto nell'angolo opposto e striscio a quattro zampe sul materasso.

<<Credo di aver dormito in una brutta posizione la scorsa notte. Un piccolo massaggio mi farebbe bene. Signorina.>> Senza aspettare la mia risposta, Logan si toglie la vestaglia. Ammiro la sua schiena nuda, il profilo dei suoi muscoli ben delineati. Decido di continuare il mio gioco.

<<Sigonr Date, non dovrei...>>

<<Signorina, sapeva che sono l'ospite d'onore di Nicolas Devinson? Sa cosa succederebbe se mi lamentassi dei suoi servizi?>>

<<Oh, Signor Date, no, per favore!>> E inizio a fare un fervente massaggio alle spalle di Logan. Logan decide a sua volta di prolungare il nostro gioco e prende spunto dalla situazione.

<<Signorina, ha familiarità con il massaggio corpo a corpo?>>

<<No, Signore... Di cosa si tratta?>>

<<Si tratta di un massaggio a contatto tra la massaggiatrice e il suo cliente.>>Faccio uno sguardo terribilmente innocente.

<<Signor Date! Ma che idee le vengono!>>

<<Signorina, se vuole che metta una buona parola per lei con Nic...>>

<<Non sia avido, Signor Date! Facciamo colazione che sembra deliziosa. Prepariamoci per incontrare i nostri amici.>> Logan fa una faccia triste, ma mi ringrazia per la mia sorpresa mattutina.

<<Come vuoi tu. Ti amo, lo sai?>>

Nel frattempo al Distretto di Polizia...

Elsa Dank cammina su e già nel suo ufficio. Sono tre giorni che lei e il suo team cercano di mettere insieme tutti i pezzi del puzzle. Tre giorni fa ha trovato Cassandra Dencrin in un vicolo di Brooklyn Heights. Lei, e lo scagnozzo che era venuto a raggiungerla. Entrambi sono stati arrestati e portati alla Stazione di Polizia, dove sono stati interrogati. E nonostante le ore di interrogatorio dei due sospetti, il detective non ha ancora tutta la storia. È riuscita ad ottenere da un giudice il loro trasferimento in un centro penitenziario, in custodia cautelare. Ma per andare avanti, deve parlare con Madison Moore. Fino ad ora si è astenuta dal disturbarla, sapendo che si trovava al matrimonio di Nicolas Devinson. Ma non può più aspettare.

Nello stesso momento nella villa dei Devinson...

<<Oh, non ci credo!>>

<<Che succede, tesoro?>>

<<È Elsa Dank che mi chiama...>>

<<Madison, probabilmente è importante. Sa benissimo che siamo al matrimonio e che siamo i testimoni. Non ti chiamerebbe se non fosse importante.>> Faccio un sospiro profondo.

<<La richiamerò più tardi, in questo momento non me la sento proprio.>>

Scendiamo al piano terra: non c'è nessuno!

<<Credo che alcune persone abbiano festeggiato fino a sera tardi...>> Logan annuisce, è allora che appare il giornalista Adrien.

<<Logan! Sono contento che tu sia qui, volevo parlarti.>>

<<Con piacere, Adrien.>>

<<Andiamo in giardino, lì saremo più traquilli.>>

<<E madison?>> Adrien aggrotta le sopracciglia e pensa per un attimo.

<<Okay, può venire con noi.>>

<<No, non c'è problema ti aspetto sotto il roseto.>>

Tornati dentro ritroviamo gli sposi, che finalmente sono apparsi.

<<Nic, Evans! Congratulazioni per questo bellissimo matrimonio! È stato fantastico.>>

<<Grazie Loggy! È stato un piacere avervi come testimoni.>> Dice Nic abbracciando l'amico.

<<E Madison, non ho avuto modo di ringraziarti per il tour di New York. La mia famiglia è stata entusiasta del programma e della guida.>>

<<Che bello! Mi sentivo in colpa perché non ho potuto occuparmi di loro personalmente!>>

<<Dove sono gli altri? Ethan, Noah?>> Ricordo il mio incontro casuale con Ethan stamattina e sorrido.

<<Conoscendo Ethan, credo che sia stato l'ultimo a lasciare la pista da ballo. Si starà riprendendo. Per quanto riguarda Noah...>>

<<Noah? Eccomi qui!>> Il nostro amico è appena entrato nel grande soggiorno. Ha un sorriso raggiante sul viso.

<<Noah, era da tanto tempo che non ti vedevo così di buon umore!>> Dice Logan. Lui sembra imbarazzato, e si schiarisce la gola.

<<È... Um... Grazie al matrimonio. Questa felicità è contagiosa!>>

<<Ciao a tutti!>> La sorella di Evans fa il suo ingresso, anche lei con un grande sorriso. Guardo Evans con la coda dell'occhio: sembra essere consapevole di quello che sta succedendo tra quei due. E il suo sorriso sembra indicare che approva. Tra gli ospiti che hanno passato la notte alla villa, ci sono tutti tranne uno: Ethan. Logan consiglia a Nic di non aspettarlo. E ci spostiamo tutti in veranda. Adrien, che ha scattato centinaia di foto con la sua macchina fotografica professionale, ci mostra una prima selezione.

<<Stamattina ho fatto un rapido triage prima di unirmi a voi. Spero che vi piacciano.>> Elsa Dank mi chiama di nuovo. Mi allontano appena per rispondere alla chiamata.

La conversazione con Elsa Dank mi ha convinto della necessità di mettermi in viaggio il prima possibile. Ci congediamo dai nostri amici, un po' dispiaciuti di dover andare via. Subito ci rendiamo conto che macchina la macchina di Ethan.

<<Sarà dovuto tornare a New York, credo. Probabilmente un'emergenza a The Date.>>

<<Non sono affatto convinta dell'ipotesi Logan...>> Ma ho promesso a Ethan di mantenere il suo piccolo segreto e di non dire nulla.

Ma Ethan è realmente tornato a New York. Durante il viaggio, ha chiamato suo padre e gli ha chiesto di incontrarlo presso la sede di The Date. Il patriarca bussa alla porta e trova il figlio in piedi, rivolto verso la finestra. Ha lo sguardo perso sul fiume Hudson.

<<Buongiorno Ethan. Perché mai mi hai fatto venire fin qui in tutta questa fretta.>>

<<Padre, ne ho abbastanza di queste finzioni. Sono stanco di giocare alla coppia modello con Linda Older. Sono stanco dei continui colpi bassi che mi fanno perdere l'equilibrio.>> Solo allora si gira e lancia a suo padre uno sguardo nero. Quest'ultimo non può nascondere la sua sorpresa: non si aspettava un discorso del genere.

<<Che ne dici di giocare sinceramente per una volta? Carte in tavola?>>

<<Ethan, questo non è il modo di parlare a tuo padre! Ricomponiti, figliolo.>>

<<Non è il modo di parlare a mio padre? E come vuoi che ti parli? Come posso non sentirmi tradito dalle tue azioni dietro le quinte? Per prima cosa, hai fatto di tutto per distruggere la start-up di Logan per farlo tornare a The Date. Poi hai chiuso un occhio sul tentativo di Owen di soppiantarmi. Come ti aspetti che io abbia rispetto per te? Che mi fidi ancora di te?>>

<<Ho fatto ciò che ho fatto per il bene di The Date, Ethan. Non c'è niente di personale. È tutta una questione di affari, come al solito.>>

<<Sai cosa penso? Che hai la freddezza di un padrino mafioso, che non esita a sparare alla schiena alla propria famiglia. Tutto per gli affari...>> Conrald fa per rispondere, ma Ethan lo ferma con uno sguardo furioso.

<<No! Lasciami finire, padre. Perché continuo a privilegiare The Date a spese dei tuoi figli? Perché ti interessano così tanto il denaro, le apparenze, l'immagine? Mentre lo scopo di aver accumulato questa fortuna dovrebbe essere quello di poterla condividere con la propria famiglia. Vivere bene e felicemente, senza preoccupazioni. Ma no, no! Tutto ciò che vedi sono solo il commercio, il profitto, il prezzo delle azioni.>>

<<Ethan, figlio mio: The Date è il lavoro di tutta la mia vita. Ho costruito questo impero da zero. Questo è il mio bambino, la mia Cappella Sistina. Se non ti piace, Ethan, puoi smettere. Ma non cambierò.>>

<<Non ti darò questo piacere, padre. Non ho intenzione di dimettermi. Tuttavia, smetterò di recitare. Annuncerò la mia separazione da Linda Older. Che ti piccia o no. La mia decisione è definitiva.>>

<<Ma figlio mio... Non è proprio il momento! Gli investitori sono già abbastanza preoccupati. Tra il fallimento dell'affare coreano, la tua recente bravata notturna...>>

<<Papà! Ancora una volta, ti preoccupi solo di The Date! Sai cosa significa crescere con un padre assente e freddo? Non pensi che ci sia una connessione tra il mio percorso caotico e l'assenza di una figura paterna? Quello che stavo facendo era cercare-male, sono d'accordo- di ottenere la tua attenzione, il tuo affetto. Ma no! Niente di niente.>> Ethan scrolla le spalle e sospira.

<<The Date sopravviverà a questo periodo difficile, vedrai. Finora ho gestito la barca piuttosto bene, vero? Ma devi lasciarmi gestire le cose a modo mio. E senza giocare sporco. Mi prometti di non interferire più, padre?>> Un silenzio teso riempie la stanza. Conrald stringe i denti.

<<Vorrei potertelo permettere, Ethan. Ma ci sono ancora alcune cose in cui sono coinvolto che ti intralceranno. E a questo punto, non c'è più niente che io possa fare per fermarle, mi dispiace. Ma ti prometto che da oggi non agirò alle tue spalle. Perdonami, figlio mio.>>

<<Vedremo. Dipenderà tutto da queste "cose" che troverò sulla mia strada.>> E senza una parola di saluto, Ethan lascia la stanza.

Intanto...

La limousine ci porta direttamente dagli Hamptons al Distretto di Polizia. Elsa Dank mi stava aspettando con impazienza. Ma quando mi vede entrare con Logan, fa un gesto di sorpresa.

<<Signorina Moore, Signor Date, come state? Non pensavo che sareste venuti entrambi... Ho convocato solo la Signorina Moore...>>

<<Se è un problema, posso aspettare qui.>>

<<Se non ti dispiace...>>

<<Per niente, mi permetterà di tenermi aggiornato sulla mia corrispondenza. Ho sempre con me il mio portatile.>> Elsa aspetta che Logan sia abbastanza lontano da poter parlare con me.

<<Madison, ti ho chiesto di venire da sola perché ho paura per te. Sembra che la famiglia Date sia effettivamente coinvolta in almeno un affare criminale. E la cosa riguarda te direttamente. Ti spiegherò tutto. Vuoi un caffè? Un bicchiere d'acqua?>>

<<Sento che mi farebbe bene qualcosa di alcolico...>> Elsa non può fare a meno di sorridere.

<<È possibile, Madison... Ma andiamo al punto. Riassumendo: Cassandra Dencrin è scomparsa la settimana scorsa mentre eravamo al telefono con lei. Abbiamo determinato rapidamente dove si trovava quando il suo cellulare è stato spento, si trattava dell'edificio dove vive Conrald Date. Tuttavia, da quel momento è scomparso dalla circolazione. Poi qualcuno ha acceso il telefono della tua amica Grace. Abbiamo immediatamente inviato una squadra in un vicolo di Brooklyn Heights. Ed è lì che abbiamo trovato Cassandra Dencrin. Assieme all'uomo che l'aveva raggiunta quell'indirizzo.>>

<<Fino ad ora ti seguo. Ma a parte il fatto che Cassandra si trovava nell'immobile di Conrald Date quando è scomparsa, cos'altro ti fa pensare che i Date siano coinvolti e che io sia in pericolo?>>

<<Cassandra Dencrin ha detto di aver perso conoscenza e di essere stata rinchiusa in un luogo sconosciuto. E che alla fine, senza che lei capisse il perché, le avevano lasciato un telefono perché potesse chiamare aiuto. Qualcuno ci ha permesso di mettere le mani su Cassandra. Pensando che darle il telefono di Grace l'avrebbe resa una colpevole ideale. Perché, come avrebbe potuto spiegare da dove viene quel telefono? La polizia non le avrebbe creduto. A parte il fatto che gli autori di questo stratagemma hanno commesso un solo errore: Devono aver pensato che avrebbe chiamato un parente, un membro della famiglia. Tuttavia, l'uomo che lei ha avvertito e conosciuto con lo pseudonimo Cristofer Drinnol.>>

<<Ti seguo ancora, Elsa. Ma questo non spiega...>> Non mi lascia finire continua il suo discorso.

<<Ci sto arrivando, Madison. Cristofer Drinnol è lo scagnozzo di Cassandra Dencrin, lo sappiamo. Ma lavora anche per Conrald Date.>>

<<Sei sicura?>>

<<Assolutamente, ce l'ha detto Drinnol in persona. Secondo lui, Conrald Date, non sapeva che lavorasse anche per Cassandra, e viceversa. Ed è per questo che ho fatto il collegamento. Perché Drinnol si è trovato in una situazione piuttosto scomoda: È stato assunto da Conrald Date per rapire una giovane donna in un determinato momento e in un determinato luogo. Ma non sapeva chi fosse. Solo al momento di commettere l'atto, ha visto che avrebbe dovuto rapire il suo altro capo.>>

<<Molto divertente! E cosa ha fatto?>>

<<Ecco cosa ci ha detto: Quando l'ha riconosciuta si è bloccato, non sapendo cosa fare. Ma sapeva che il braccio di Conrald Date è molto più lungo di quello di Cassandra Dencrin. Così ha dato la sua fedeltà al più forte, e ha sedato la sua vittima con il cloroformio.>>

<<E l'ironia è che è lui quello che Cassandra ha chiamato per venire a salvarla. È straordinaria, questa storia!>>

<<Devo essere d'accordo, sì.>>

Nel frattempo nella villa di Conrald Date...

Appena torna a casa, Conrald chiama sua moglie.

<<Corinette, cara, ci sei?>>

<<Conrald, sei giusto in tempo per il pranzo.>>

<<Corinette, ne ho abbastanza di New York... Che ne dici se ci prendiamo una vacanza?>>

<<Vuoi andare nella nostra Villa a San Barts? Quando vuoi partire? Ho degli incontri sociali la prossima settimana...>>

<<Ho già preparato l'elicottero: ci verranno a prendere tra due ore.>>

Intanto, al Distretto di Polizia...

<<Quello che è successo a Drinnol è così incongruente... Quasi dimenticavo che questa è una storia criminale, e che mi riguarda.>> Ma Elsa mi risponde abbastanza rapidamente.

<<Quello che devi riportare a casa da tutto questo, Madison, è: prima di tutto, che Conrald Date aveva un interesse a fare restare Cassandra Dencrin. In secondo luogo, che ha orchestrato questa trama quasi magistralmente. E, in terzo luogo, che dovresti fare attenzione a lui. E quindi, forse, anche a suo figlio.>> A queste parole, il mio sangue ribolle.

<<Ho assoluta fiducia in Logan. Non farebbe mai nulla contro di me. D'altra parte, ho l'impressione che suo padre sia tutto il contrario. Ma... Perché tutto questo? Mi sento come se ci stessimo perdendo qualcosa di importante...>>

<<Anch'io, Madison. Perché ci sono altri strani dettagli. Per esempio, il fatto che Cassandra Dencrin ci ha chiamato mentre stava uscendo da casa di Conrald Date. Perché era casa loro e perché ci ha chiamato in quel momento? Oppure il fatto che lo scagnozzo della tua ex stalker assomigli molto a Drinnol. Durante l'interrogatorio, ci ha confessato che è stata Cassandra a fargli la cicatrice.>>

<<È vero che è un chirurgo plastico... Per lei deve essere stato facile, senza rischi.>>

<<Esattamente. Gli ha anche chiesto di zoppicare e di indossare una giacca nera. Perché esattamente? Non lo sa. La sua politica è quella di non fare mai domande. Fa il suo lavoro e basta, fa quello che gli viene chiesto. Preferisce non sapere nulla dei casi in cui è coinvolto, per evitare problemi. D'altra parte, non ha problemi ad ammettere quel poco che sa. E nel caso della cicatrice, era per fingere di essere qualcun altro, da quanto gli ha detto Cassandra.>>

<<Il che significa che sapeva chi aveva reclutato lo stalker. E ha cercato di coprire le sue tracce facendoci confondere i due uomini.>>

<<Precisamente. Ma ci mancano ancora degli elementi per capire le motivazioni di Cassandra Dencrin. E di Conrald Date. Lei non parla e non si lascia andare.>>

<<E non si può arrestare Conrald?>>

<<Sulla base delle accuse di Drinnol, sì. Ma ci ha fatto promettere di non farlo. Teme per la sua pelle. Tuttavia, Christofer Drinnol ci ha confessato qualcosa di importante per noi: è lui che ha dato fuoco alla casa di tuo padre. 

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