The Date

By martinalabignan

8K 1.4K 784

Dove si nasconde la verità? Non ho mai capito cosa fosse il dolore fino a quando non è arrivato a me, passand... More

Prologo
1 Un incontro imprevedibile
2 Destinazione Los Angeles
3 Dleaty Care
4 Chiamaci per nome
5 La metropolitana
6 Un gala dal sindaco
7 Scomparsa da 12 ore
8 L'ultimo messaggio
9 Domande inaspettate
10 Un nuovo collega
11 La gabbia dorata
12 Nicolas Devinson
13 La chiavetta USB
14 23:14
15 Uno strano incidente
16 La chiamata
17 Opinioni distorte
18 Hollowain Prison
19 La cauzione
20 Errore di stampa
21 Nootropes
22 Errori del passato
23 L'ultima notizia
24 Urgenza
25 Solo notizie negative
26 Tra galera e libertà
27 Il caos
28 Presa di mira
29 Sempre peggio
31 Il processo
32 Il verdetto
33 Possibile assassino
34 Fermare tutto
35 Manca qualcosa
36 Le lettere
37 Ritorno
38 Piano B
39 Tendere trappole
40 Ora è finita
41 Mai liberi
42 Inchiostro rosso
43 Qualcosa non torna
44 Pericolosità
45 Non è possibile
46 Discussioni importanti
47 Costrizione
48 Incendio doloso
49 Quiete pubblica
50 Omicidi e Matrimoni
51 Accuse
52 La fine dei giochi
Epilogo
ringraziamenti
Playlist

30 Il biglietto

66 23 1
By martinalabignan

Il folle è sempre l'inaspettato. 

Si nasconde nell'ombra, progettando il futuro del soggetto.

Lascio che Logan prenda il foglio di carta dalle mie manie appoggi il braccio all'interno dell'auto. Mentre il luogo del funerale è stato tenuto segreto, mentre la polizia era lì... Sono riusciti comunque a farmi arrivare questa minaccia. Uno dei poliziotti presenti con noi prende il foglio, poi ci porta ad un'altra macchina, come misura di sicurezza precauzionale. Dietro di noi, Ethan corre con gran voce preoccupata.

«Cosa sta succedendo? C'è qualche problema?»

«Ti spiegherò più tardi Ethan. Ora dobbiamo assolutamente rientrare.»

«Di a Nic di andarsene.» Ethan disapprova, ma non fa altre domande e ci guarda dirigerci verso un altro veicolo, circondati dalla polizia. Ci conducono all'interno del veicolo, senza darci il tempo di girarci. Poi, usciamo dal cimitero. Logan, pugni stretti sulle cosce, trema di rabbia.

«Come hanno osato? Come hanno potuto venire a rovinare questo momento? Queste persone sono mostri, a tutti i livelli, e non c'è dubbio, Madison. Sei il loro obbiettivo, e solo per questo prometto che farò tutto il possibile per fargliela pagare. Come possono queste persone credere di poterti attaccare impunemente? Perché ora non ci sono più dubbi: sei in PERICOLO.» Sentirlo dire in questo modo mi mette in uno stato di shock, ma è anche fuori questione che io mi arrenda. Afferro la mano di Logan e la stringo forte alla mia.

«Mi dispiace metterti di nuovo nei guai.»

«Smettila. Non sono arrabbiato con te, sono arrabbiato con i responsabili. Ma ti prometto che farò tutto il possibile per trovarli. Se sarò condannato al mio processo, non avrà importanza. Chiederò a Ethan di prendere in mano la situazione, e so che lo farà.» Metto la mano su quella di Logan, che è appoggiata sulla mia coscia.

«Grazie mille. Anche se conto su di te perché non ti metta in pericolo. Se ti succedesse qualcosa, morirei.»
«Farò attenzione, te lo prometto.» Preferisco credergli. Poi mi rannicchio contro di lui per il resto del viaggio. All'improvviso guardo fuori dal finestrino della vettura e vedo che non abbiamo preso la solita strada verso casa. Afferro il braccio di Logan, un po' spaventata.

«Logan! Dove ci portano?» Mi vengono in mente molti scenari. E se i "poliziotti" incaricati della nostra protezione fossero sul libro paga delle persone mandate per uccidermi? E se quel messaggio fosse solo una trappola? Logan, che si sta facendo alche lui le stesse domande, si lancia in avanti per mettere la mano su quella dell'uomo dal lato del passeggero.

«Dove stiamo andando? Cosa sta succedendo?» Mi st già preparando a tirare fuori il cellulare per chiamare aiuto quando il poliziotto mi chiede di metterlo via. Continua spiegando che, vista la minaccia ormai molto chiara che ho ricevuto, mi stanno portando ad un nuovo indirizzo. Logan ed io ci scambiamo uno sguardo, e Logan chiede una prova. Il polizziotto gli consegna il suo telefono, dove riceve un messaggio dal detective Dank, che conferma la sua dichiarazione. Un po' sollevata, anche se l'apprensione mi sta ancora mordicchiando lo stomaco, non mi allontano da Logan. I poliziotti ci portano in un piccolo appartamento nei sobborghi di New York. Siamo lontani dalla comodità del magnifico attico di Logan. Nel soggiorno, Elsa Dank ci aspetta e si alza al nostro arrivo.

«È un piacere vederla, signorina Moore.»

«Francamente non so se dire lo stesso.»

«Capisco. È stato molto improvviso, ma considerando la situazione. Per un attimo abbiamo pensato di dare un passaggio a casa al signor Date, ma poi abbiamo pensato che il rischio fosse troppo grande. Avremmo potuto essere seguiti a casa sua.»

«Questo significa che resterò qui con Madison?»

«Sì. A meno che, ovviamente, non voglia assolutamente tornare a casa.»

«Mai in un milione di anni. Preferisco stare con lei. Non importa dove.» Non ho dubitato di lui neanche per un secondo.

«Sarò io il vostro referente in caso di problemi. Quanto a lei, signor Date... Potrà naturalmente assistere al suo processo. la questione è principalmente quella di proteggere la signorina Moore.»

«Non ho importanza in tutto questo. Come lei dice, solo Madison ha la priorità. Fate quello che dovete fare per proteggerla, io non sono più la priorità.»

«Affinché quel messaggio finisse dove è stato trovato, deve significare che la persona o le persone interessate ne erano a conoscenza. Ma come? Nicholas Devinson ha tenuto la cerimonia segreta. Nessuno avrebbe dovuto sapere dove si svolgeva, tranne le persone invitate. Non vorrà farci credere che il colpevole fosse tra i presenti, vero?» Elsa sospira e si passa una mano tra i capelli.

«Purtroppo, non posso darvi una risposta assoluta, signorina. È una possibilità? Assolutamente sì. È questa la verità? Resta da dimostrare. Nel frattempo, e per la vostra sicurezza, vi chiedo di non comunicare questo indirizzo a nessuno. Nemmeno la sua famiglia, signor Date. Nemmeno la sua, signorina Moore.» deglutisco e mi giro leggermente verso Logan.

«Sei sicuro?»

«Certo. Pensi davvero che potrei tornare a casa senza di te? Il comfort, non mi interessa. Inoltre, anche questo appartamento non è una baracca. Per me conta solo stare con te e niente di più. E non mi impedirà comunque di andare al processo.»

«No, certo che no, ma sarebbe meglio se la signorina Moore rimanesse qui.»

«È fuori discussione.» Logan mette la mano sulla mia spalla e sorride alla detective.

«Ne parleremo a tempo debito. Immagino che garantirà ancora la sorveglianza della polizia?»

«Sì. Sia per proteggere la signorina Moore, ma anche per tenerla d'occhio, signor Date. Senza voler apparire dispregiativa, nonostante le circostanze non si può smettere di prestare attenzione.»

«La capisco. Comunque, non si preoccupi, non vado da nessuna parte senza Madison. E non la metterei in pericolo prendendo la stupida decisione di scappare.»

«È una questione di precauzione, tuttavia.» Elsa mette poi un telefono sul tavolo.

«In caso di problemi, utilizzate questo telefono è solo questo telefono per contattarci. In questo modo si eviterà qualsiasi rischio di rintracciamento. È chiaro?»

«Perfettamente chiaro.» Rispondiamo in coro io e Logan.

«Naturalmente, evitate di uscire, non date questo indirizzo a nessuno e fate attenzione ad andare e venire davanti alle finestre.» Deglutisco, diventando improvvisamente sempre più consapevole della situazione in cui mi trovo ora.

«Mi lascio riposare un po'. Penso che dopo tutto questo, ne avrete bisogno.» Faccio un cenno con la testa meccanicamente, cercando di mettere ancora insieme tutte queste informazioni. Mi accorgo a malapena che Elsa lascia l'appartamento, ed è solo la voce di Logan che mi riporta alla realtà. Questa volta mi mette le mani sulle spalle e mi guarda negli occhi.

«Madison, guardami e respira. Andrà tutto bene. Non preoccuparti. Respira. Andiamo. Fai quello che faccio io.» Gli occhi sempre in quelli di Logan per non affondare, imito le sue ispirazioni e le sue esalazioni. Il mio cuore, che si era lasciato trasportare, si calma e finalmente faccio un sospiro mentre mi strofino il viso.

«Scusa se ti ho coinvolto in questa storia.»

«Non è così male, questa storia. Neanche i miei genitori sanno dove sono! Sarà una vacanza.» Rido di cuore, i miei nervi si sciolgono un po'.

«Nel frattempo, possiamo fare un piccolo tour dell'appartamento. Per vedere da vicino com'è.»

«Potremmo dare una rapida occhiata in giro. Inoltre, non è molto decorato. Sembra quasi una camera d'albergo.»

«È un po' così, in realtà. Pensalo come un luogo temporaneo dove non passeremo la vita. Forza, andiamo a scoprirlo! Ci terrà occupati per un po'! Pensi che ci abbiano lasciato un mazzo di carte? Almeno riusciremo a tenerci occupati. Anche se solo giocare a battaglia... Potrebbero averci lasciato una console da qualche parte, però.»

«Se ci fosse, non ci sarebbero altro che brutti giochi.» Logan sorride, visibilmente felice di essere riuscito a farmi sorridere. Poi mi prende per mano per portarmi nelle altre stanze dell'appartamento.

«Non è molto grande... Penso che sia anche più piccolo di casa mia. La mia casa di prima, intendo.»

«No, probabilmente qui non riusciremo a fare ginnastica. Ma andrà bene.» Logan si siede sul bordo del letto e prova il materasso.

«Inoltre, sembra confortevole. Almeno dormiremo bene!»

«Grazie.»

«Per?» Mi avvicino un po' e mi siedo accanto a lui, poi mi attacco alla sua spalla. Per cercare di tirarmi su di morale nonostante tutto. Logan mi dà una piccola spinta.

«Hey... Sono qui anche per questo. Non deve andare in una sola direzione.» Questa volta sono io che vado a prendergli la mano. Sospiro dopo aver dato un'ultima occhiata in giro.

«Non è lussuoso, ma credo che mi ci abituerò. Almeno sono con te, ed è questo che mi farà andare avanti. Grazie mille per aver accettato di restare con me, Logan.»

«Non avrei mai dato nessun'altra risposta.» Mi circonda con le sue braccia e mi bacia la tempia, oi si alza, si gira verso di me e allunga una mano, che io afferro subito.

«Abbiamo ancora l'ufficio da visitare! Forse nasconde tesori.»

«Sei proprio un ottimista!»

«Non si sa mai. Abbiamo avuto tante sorprese.» Sorrido nonostante tutto, ed esco dalla stanza con lui, l'atmosfera ora è più leggera.

Nello stesso momento...

«Ma chi poteva avercela con Ambar, Ethan? E perché prendersela anche con Madison? Si conoscevano appena.» Ethan sospira e mette la mano sulla spalla dell'amico in un gesto di conforto. Ethan ha insistito per portare Nicolas a casa dopo il momento caotico che ha seguito la lettera minatoria.

«Non ne ho idea, ma se me lo chiedi, la risposta a tutte queste domande nasconde un terribile segreto. Qualcosa che ha spinto una o più persone a commettere queste atrocità.» Il volto di Nicolas si scurisce.

«Non ho quasi più nessuno su cui contare, Ethan. Ci sei tu, Logan... e, Lui.»

«Mi presenteresti un giorno questo famoso "Lui"? Sono contento che sia con te, se può essere di supporto, in ogni caso. Io, per esempio, ti prometto che non resterò con le mani in mano.» Nic guarda con speranza e tristezza Ethan, annuendo con la testa, determinato.

«Ti lascio riposare un po', credo che tu ne abbia bisogno.»

«Non fare niente di pericoloso.»

«Ci proverò. Ci vediamo presto, Nicholas.» Ethan sorride un'ultima volta, poi lascia l'appartamento dell'amico.

Due giorni dopo...

Sono sdraiata sul divano con la testa appoggiata alla coscia di Logan. Mi passa regolarmente una mano tra i capelli mentre leggo dal suo ebook. Siamo qui da due giorni e siamo caduti in una sorta di tranquilla vita domestica. Mi fa sentire come se fossimo una coppia normale, senza tutte le spade di Damocle che ci pendono sulla testa.

«A cosa stai pensando?» La voce di Logan mi fa sussultare, e inclino la testa all'indietro per incontrare il suo sguardo.

«Hm... Ho pensato che, nonostante tutto, questa situazione avesse un suo lato positivo. Mi dà un'idea di come potrebbe essere la nostra vita dopo tutto questo. Voglio dire, una vita insieme senza che qualcuno cerchi di mandarti in prigione o di uccidermi.»

«Sarebbe quasi una buona sceneggiatura per un film.»

«Purché alla fine vincano i buoni! Perché la tragedia, no grazie.» Logan sorride emette il mio ebook sul tavolino davanti a noi.

«E pensa che questo è solo un assaggio di ciò che verrà!» Logan non menziona le possibilità molto più drammatiche virgola che sono comunque una realtà.

«Non hai paura di non sopportarmi più, vedendo solo me e i poliziotti?»

«Il giorno in cui mi stancherò di te, credo che dovrò considerarmi morto. Perché posso già dirti che non succederà, Madison.»

«Mai dire mai!» Questa volta Logan si avvicina e mi pose entrambe le mani sul viso.

«Madison Moore, non so se è la mancanza di sonno che ti fa dire cavolate. Ma devi sapere che stai delirando.» Alzo il braccio e gli assestò un colpetto sulla fronte, strappandogli una piccola risata.

«Come faremo a non annoiarci qui dentro per il resto dei giorni?»

«Elsa ci ha lasciato una console, dei videogiochi, un ebook e un computer, penso che non ci annoieremo facilmente, Mad.»

«E se poi litigassimo per questi giochi? Quante coppie hanno deciso di divorziare dopo una partita di Scarabeo andata male?»

«Tu ridi, ma sono sicuro che è già successo in passato.» Mi alzo sul divano per sedermi accanto a Logan e gli metto entrambe le braccia attorno al collo.

«Continuo a dimenticare perché siamo qui, che la minaccia è reale e che la mia vita potrebbe essere in pericolo.»

«È normale avere difficoltà a realizzare la cosa.»

«Penso spesso ad Ambar.»

«Perché?»

«Penso che deve essere stato terribile per lei. Deve aver capito cosa stesse succedendo. È una morte orribile virgola non oso nemmeno immaginare.» Logan stende una ciocca di capelli davanti ai miei occhi e poi mi accarezza il mento con il pollice.

«Finché staremo attenti, andrà tutto bene punto qui siamo al sicuro.»

«Ma se si trattasse di una persona molto potente che ha anche degli nella polizia?» Logan è un po accigliato, concentrato.

«Mi sento così stupida ad essere paranoica in questo modo.»

«Non è sbagliato. Lascia che ti ricordi che una volta sei stata quasi uccisa da un tizio con una pistola. Io trovo, da parte mia, e tu non ti faccia prendere troppo dal panico.»

«Hai mai ricevuto una minaccia di morte?»

«No. Voglio dire, mai in modo concreto. Ci sono sempre idioti su Internet che ti minacciano. Ma sono solo troll. Una volta ho dato una lezione a uno di loro e l'ho detto ai poliziotti. Siccome ero Logan Date, all'epoca, capisci quanto furono attenti a condurre le loro indagini. E alla fine si sono presentati a casa di un quindicenne che viveva ancora con i suoi genitori. In seguito, ho incolpato me stesso. Quel ragazzo deve essere stato spaventato a morte.»

«Almeno non lo farà più!»

«Lo spero!»

«Ma in realtà questa immagine è un po' come quella della vita. Molte persone si permettono di fare le cose perché sanno che non avranno ripercussioni. Elsa ritiene che coloro che stanno dietro a tutto questo siano molto potenti. Anche loro, scommetto che si dicono sicuri di poter fare quello che vogliono.» Faccio scorrere le dita tra i capelli di Logan, in un gesto quasi meccanico.

«L'ho visto con i miei occhi, e posso dirtelo. Alcuni pensano di essere al di sopra di tutto. Ma a volte basta una sola persona per far crollare tutto virgola e non se ne rendono conto. È più o meno quello che è successo a me, giusto?»

«Potrai anche essere stato quella persona una volta, ma è stato molto tempo fa e deve essere stato per molto poco. Perché non sei così, Logan. Anche quando ci conoscevamo a malapena, non mi hai mai dato questa impressione. Sì, a volte sei sembrato arrogante e sicuro di te stesso, ma non ti sei mai posto al di sopra delle masse come un Dio vivente. Non tutti possono essere così disinvolti come Ethan, soprattutto perché all'epoca non aveva le responsabilità che avevi tu. Quindi non torturare la tua mente a riguardo. Sei davvero una brava persona.» Logan mi sorride sinceramente commosso.

«Grazie. Credo che avessi davvero bisogno di sentirmelo dire.»

«Lieta di averti aiutato!» Gli do un bacio sulla guancia e poi mi sdraio per appoggiare la testa nuovamente sulla sua coscia.

Qualche ora dopo...

Sono seduta su una sedia davanti al tavolo della cucina e guardo Logan passare vicino ai fornelli. Non posso fare a meno di ammirarlo, ancora e ancora. Fischietta mentre prepara una deliziosa salsa di pomodoro che mi fa già venire l'acquolina in bocca. Tutto sta andando bene, basta che non mi venga in mente il motivo per cui siamo chiusi qui dentro.

«Sento che mi stai guardando Mad!»

«Ma! Ai gli occhi anche dietro la schiena, o cosa?» Logan ride, poi toglie un attimo la pentola dal fuoco e la posta sul tavolo. Immerge il cucchiaio di legno al suo interno, ci soffia un po sopra e poi mi porta l'utensile vicino alla bocca.

«Dimmi cosa ne pensi.» Sporgo un po la lingua per assaggiare la salsa, senza distogliere lo sguardo da Logan.

«Hmm... Davvero deliziosa.»

«Bene che ti piaccia! Ora lasciami continuare il mio buon lavoro.» La frenesia di Logan viene interrotta dal rumore del campanello dell'appartamento. Ci scambiamo uno lo sguardo preoccupato, prima che il telefono sul tavolo squilli a sua volta. Lo afferro io.

«È il detective Dank. È lei che ha appena suonato il campanello.» Logan fa un sospiro di sollievo, spenge il fuoco sotto la padella e poi va ad aprire la porta. Controlla ancora dallo spioncino, poi qualche istante dopo vedo apparire Elsa. Lei non perde tempo, come al solito.

«Signor Date, ho una notizia per lei e ho preferito dirgliela di persona.»

«Cosa sta succedendo?»

«Il suo processo è stato anticipato. Si terrà tra due giorni.» 

Continue Reading

You'll Also Like

139K 4.7K 46
✨ Nella Wattys Shortlist 2022 [Romance - Completa] Mel ha diciott'anni ma ha imparato presto che per lei la vita non è come quella degli altri. È d...
626K 13K 46
Lui un demone con la faccia d'angelo e il carattere di un vero diavolo. Un demone con gli occhi color ghiaccio e il corpo di una statua greca. Lei un...
137K 4.7K 43
Grace Evans è sempre stata una ragazza fuori dal comune. Mentre le bambine di otto anni giocavano con le bambole, lei assieme al padre e al suo frate...
5.8M 255K 72
COMPLETA. Il cappuccio nero sempre sulla testa, quelle iridi smeraldo nascoste nell'ombra e quei tatuaggi che si intravedono sulle nocche. Inchiostro...