Dirty Pact.

By Giuseppe_stories_

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•Contenuti violenti ed erotici• «Essere un criminale non significa non avere un cuore.» Facebook:Dirty Pact... More

Prologo.
Capitolo 1.
Capitolo 2.
Capitolo 3.
Capitolo 4.
Capitolo 5.
Capitolo 6.
Capitolo 7.
Capitolo 8.
Capitolo 9.
Capitolo 10.
Capitolo 11.
Capitolo 12.
Capitolo 13.
Capitolo 14.
Capitolo 15.
Capitolo 16.
Capitolo 17.
Capitolo 18.
Capitolo 19.
Capitolo 20.
Capitolo 21.
Capitolo 22.
Capitolo 23.
Capitolo 24.
Capitolo 25.
Capitolo 26.
Capitolo 27.
Capitolo 28.
Capitolo 29.
Capitolo 30.
Capitolo 32.
Ringraziamenti.
Un amore malato.

Capitolo 31.

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By Giuseppe_stories_

Luke's Pov

L'odore di salsedine invade le mie narici, mentre la morbida sabbia circonda i miei piedi.Le scarpe e i calzini sono posizionati in un angolo della spiaggia, lontano dalla riva.

-"Ho sempre amato il mare." sussurro tra me e me chiudendo per un'attimo gl'occhi, e sospirando leggermente.

Ricordo perfettamente i giorni di piena estate,trascorsi al mare con la mia famiglia.La famiglia che ho sempre voluto bene, ma a quanto pare, loro non ne hanno avuto nei miei confronti.

Le onde si scagliano contro gli scogli,mentre un forte vento crea una sorte di ciclone con la stessa sabbia.

-"Luke non avvicinarti, potrebbe essere pericoloso!." urla da lontano Hope.

-"Adesso torno." la rassicuro e cerco di essere sincero.

I due ragazzi non mi hanno seguito, anzi li ho costretti ad aspettarmi seduti sul muretto che divide l'enorme distesta di sabbia emare, e la strada.

Il cielo è ricoperto da nuvole bianchissime, tanto che gli occhi iniziano a far male un pó.

Mi allontano e prendo i calzini e le scarpe, per poi indossarle e raggiungere i due.

-"Avevo paura che un'onda potesse inghiottirti." sussurra la ragazza, facendo in modo di non farsi sentire da Josh.

-"E la Madonna!Sono qui sano e salvo." esclamo scoppiando in una sonora risata.

Non riesco a comprendere, anzi quasi ad accettare tutte quelle persone che si fanno mille complessi e non guardano mai il lato positivo, ma sempre il negativo.

Sospiro più volte prima di far segno d'iniziare a camminare.Ci sono poche persona, una ventina, che come noi passeggiano lungo la costiera, il giorno di Natale.

-"Dio, che freddo." dice Josh sfregando le mani, in modo da creare calore.

-"Bhe' siamo in pieno inverno e mi sembra logico." con cura passo una mano sui capelli cercando di aggiustarli.

-"Come stanno?." domando a Hope, che continua a fissare il mare mentre cammina.

-"Cosa?." allarga gl'occhi e domanda perplessa.

-"I capelli, ingenua!." ribadisco muovendo la testa.

-"Mi hai sfracassato le ovaie tu e i capelli!." quasi urla facendo girare Josh e due anziani che passaggiano beatamente al nostro fianco.

-"Hei ragazzina, modera i termini e ricorda che l'educazione viene prima di tutti e tutto." la rimprovera il signore, fulminandola con lo sguardo.

-"E tu ricorda che chi si fa' i cazzi suoi, vive 100 anni!." replica a sua volta accelerando il passo e sorpassandomi.

-"Scostumata che non sei altro!." sento dire da uno dei due vecchiotti.

-"Fanculo." ghigna nervosamente.

Accelero il passo e cerco di raggiungerla.È molto nervosa e non riesco a capire il motivo.

La mano di Josh circonda il gomito di Hope, e con questo gesto m'innervosisco e divento rosso per la rabbia.

-"Cerca di calmarti o rischi di sentirti male." sfiora il suo viso e le sue labbra.

Toccala di nuovo e ti rompo i coglioni, figlio di una buona donna! Adesso stiamo superando il limite.

-"Josh, ti è caduto il portafoglio." m'invento una scusa. Si ferma per controllare e la sua testa si muove a desta e a sinistra cercando di trovare l'oggetto smarrito.

Lo spingo leggermente guardandolo male e mi posiziono al fianco di Hope, e continuiamo a camminare.

-"Come mai sei così nervosa?C'è qualcosa che non va?." domando alzado un sopracciglio e aspettando una risposta.

-"No, ho solo un brutto presentimento." si giustifica e per un secondo sembra immersa in un'altro mondo.

-"Un brutto presentimento?." sfioro la sua schiena con la mia mano,per poi accarezzarla lievemente.

-"Si." dice secca,per poi scuotersi, -"Ma non preoccuparti,godiamoci la serata." continua sorridendo.

-

È da circa una mezz'oretta che siamo arrivati in discoteca.La musica rimbomba ed è ad alto volume mentre l'odore non è uno dei migliori.Varie bottiglie di birra sono sparse per il locale, e aperitivi senza esser gustati sono poggiati sui dei tavoli bassi color avorio.

-"Che ne dite se ci accomidiamo? Mi sono stancato a stare in piedi e in più sono una frana a ballare." dico con il fiato corto.

-"Per me vabbene." mi raggiunge Josh e fa' segno a Hope di fare la stessa cosa.

-"Io vorrei d.-" cerca di concludere il discoro ma io la interrompo.

-"Tu non vorresti niente e ora da brava bambina stai in silenzio e vieni con noi." scandisco bene le parole cercando di farmi sentire.

-"E cosa facciamo? Un'orgia?!." scandalizzato e confuso domanda Josh.

-"Ma tu sei matto, da rinchiudere in un manicomio! Non hai detto una cosa educata e giusta, tranne la proposta di andare in discoteca, da quando sei arrivato, ovvero oggi." ghigna la ragazza,dandogli una spinta e facendolo barcollare.

-"Ehi,sta' attento." lo rimprovera un ragazzo.

-"E che cazzo, stasera non ne va' una giusta!." passa una mano fra i suoi capelli e li tira leggermente.

-"Emh,accomodiamoci lì.È l'unico tavolo a quattro posti libero." cambio discorso e afferro per un lembo della maglia Hope, fino a trascinarla alla nostra meta.

Ci sediamo e dopo un paio di minuti ci raggiunge una ragazza, mora con due chiappe enormi, e due tette grandi quanto un pallone da basket.

Non esageriamo adesso eh.

-"Cosa vi posso portare?." domanda guardando il mio cavallo dei pantaloni che si è leggermente gonfiato.

-"Un po' della tua figa." la istico.Sento la guancia andare a fuoco, volto di poco la testa e i miei occhi s' incrociano con quelli di Hope, che praticamente mi fucilano.

La mora ride e sposta due ciocche di capelli ribelli dietro l'orecchio, mentre con un gesto sensulale muove il suo lato b.

I boxer sembrano diventare stretti,strettissimi.Cerco di dominare l'erezione e di far in modo di coprirla, nasconderla.

-"Vedo che l'amichetto si è svegliato." la ragazza si avvicina e passa la lingua sulle sue labbra dipinte di rosso fuoco.

-"Mocciosetta tieni a bada gli ormoni e vai a fare la troia in calore da qualc'altra parte e non qui!." Hope spinge via la mora, e sento di nuovo andare la guancia in fiamme.

-"Porco che non sei altro!." urla allontanandosi e facendo il dito medio.

Hope's Pov

Non è possibile che ogni volta che una ragazza con un bel corpo si avvicina a Luke, lui tenta quasi di fotterla in pubblico e davanti alla sua " ragazza".

Forse voleva solo giocare, o forse no.Forse voleva solo farmi ingelosire, o forse no.Ma di una cosa ne sono certa, mi ha, in un certo senso, umiliata.

Passano vari minuti ed entro in bagno.Non c'è nessuno quindi decido di sciacquarmi la faccia.

Apro il rubinetto,e passo le mani sotto il getto d'acqua.E' fredda,com'è freddo il mio cuore.Privo di sentimenti ma pieno di odio.

Bagno il viso,e poi lo asciugo con un pezzo di carta.

La serata non è una delle migliori,anzi.Passo una mano fra i capelli e cerco di sistemarli.Estraggo dalla borsa un pettine e cerco di dominare le ciocche ribelli che a quanto pare non si decidono a scoparire.

All'improvviso sento aprire la porta e vedo Luke.Il Luke di una volta con occhi neri pece, e nocche bianche.

-"Cosa vuoi?." domando con una voce tremante.Ho paura, paura che mi faccia qualcosa.

Un senso di nausea e di vomito mi coglie alla sprovvista, chino su un lato la testa, e cerco di riprendermi.

-"Cosa vuoi?." ripeto, ma con un tono più duro, decisa di quello che stavo facendo e sicura di me stessa.

-"Voglio solo chiarire." dice con disprezzo, scuotendo la camicia.

-"Nessuno te lo ha chiesto, torna pure da quella ragazza, e scopatela pure, già che ci siamo!." butto il pezzo di carta nel cestino e vado avanti ed indietro.

-"Hope, l'unica persona che voglio scopare sei te." farfuglia.

-"Mentre io l'unica persona che voglio scopare è Josh, giusto per provare e far sapere chi di voi è il migliore a fottermi." annuncio con voce schifata, e dirigendomi verso la porta per uscire.

-"Dove credi di andare?." mi urla contro.

-"E tu chi credi di essere? Non devo darti nessuna spiegazione." urlo anch'io.

-"Sono il tuo ragazzo e devo delle spiegazioni." mi sbatte contro il muro e preme le sue labbra sulle mie.Spinge ripetutamente il suo bacino contro la mia intimità, facendoni sentire la sua possente erezione.

-"Cosa cazzo vuoi fare?." gli mollo uno schiaffo e lo spingo lontano da me.

-"Voglio fotterti.Fotterti con violenza e selvaggiamente." passa la lingua sulle labbra e si tocca il pacco.

Gia' selvaggiamente e con violenza, tanto noi siamo trasgry.

-"Non mi avresti mica preso per una delle tue sgualdrine?." gli sputo in faccia senza nessun rimpianto.

-"Quasi." i suoi occhi vanno in fiamme,mentre la sua faccia diventa rossa dalla rabbia.

Un urlo e degli spari rompono il poco silenzio che si era creato fra di noi.

-"DOVE SONO?." sento urlare, mentre dei passi veloci si avvicinano sempre si più al bagno.

-"Merda, siamo in pericolo." sento imprecare da Luke.

-"Non vorrai mica dirmi che è Alex?." quasi urlo tenendo sempre le distanze da lui.Voglio che fra noi non ci sia niente, dopo quello che mi ha detto, sputato in faccia senza pietà.

-"Da ora in poi chiudi la bocca." posa la sua mano sulle mie labbra facendo in modo di non farmi parlare e mi trascina in uno dei bagni.

Cerco di liberarmi dalla sua forte presa, ma non ci riesco.

Chiude la porta a chiave e mi fa' salire sul gabinetto, poco dopo mi raggiunge.

Un forte tonfo fa' vibrare e cadere la carta igienica.I passi sono sempre più vicini, vicinissimi.Sento caricare una pistola e un respiro affannoso.

-"Lo so' che siete qui.È arrivata la vostra atroce fine, bambocci.La vendetta è arrivata." quella voce, la voce di Alex mi risveglia dai pensieri.

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