Capitolo 22.

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Luke's Pov

La neve cade a fiocchi sulla strada regalando ai passanti un meraviglioso spettacolo.Gli alberi ormai sono quasi bianchi, mentre le strade e i tetti delle case del tutto.È la prima volta che nevica così tanto,non è una cosa che si vede tutti i giorni,tutti gl'inverni, soprattutto ad Amsterdam.

Il Natale è sempre più vicino, mancano quattro giorni precisi, e sinceramente spero che sia diverso dagl'altri.

L'impresa assegnata dal capo sembra essere andata a puttane.Il motivo penso che lo sapete giá, Tommy è stato assassinato e ora mi danno la caccia perché sono stato incolpato di averlo ucciso io.

Mi chiedo, un pó di logica no? Come ho fatto se sono qui, in un'altra nazione?!.Dio che rabbia.

La giornata non è una delle migliori, dopo quello che è successo ieri e stamattina.

Volevo essere un pó più gentile con Hope e lei che fa? Mi prende pure per il culo.Ma fanculo.

Il telefono inzia a squillare, sbatto più volte le palpebre prima di afferrarlo e rispondere.

-"Amico." dice qualcuno che non riesco a riconoscere dalla voce.

-"Chi sei,razza di scassapalle?!." esclamo arrabbiato.

Ma aww come sei..delicato!.

-"Hey, hey sono Josh."

-"Ah, scusami ma-."

-"Emh..ti capisco, se fossi stato al tuo posto anche io avrei avuto la stessa reazione."

-"Comunque cosa vuoi?!."

Non do' molta corda al suo discorso, perché voglio passare al sodo.

-"Avrei da chiederti un favore."

-"Sarebbe?."

-"Avrei bisogno di un'alloggio temporaneo."

-"E allora?." non riesco a capire cosa intende.

-"Posso alloggiare da voi? Ti prego!."

-"Ohm..sí." non sapevo cosa dirgli, ma non avrei mai avuto il coraggio di dirgli un no.Lui é sempre stato disponibile per me, una volta mi ha addirittura coperto in una situazione abbastanza difficile.

-"Tu si che sei un'amico.Ti ringrazio davvero. "

-"Gli amici servono a questo.Comunque quando ci raggiungerai?."

-"Credo tra una settimana circa." poso il bicchere contente il succo d'arancia e mi posiziono di nuovo davanti alla finestra a guardare i centinaia fiocchi di neve cadere dalle nuvole bianche che coprono il cielo.

-"Ci si vede, amico." lo saluto.

-"Ciao." piggio sulla cornetta rossa e interrompo la chiamata.

Fuori fa freddo, come lo sono io.Come è la mia anima, anzi come lo era la mia anima, il mio cuore.Ora sembra essere stata invasa, circondata da un calore, il calore di Hope.

-"Chi è che ci raggiungerà tra una settimana?!." mi chiede la ragazza alzandosi dal divano.

-"Un amico.Perchè?." con un filo di fastidio le rispondo.Non sopporto molto le persone invadenti,tipo lei.

La amo e l'odio allo stesso tempo.

-"Cosa? E chi sei tu per decidere da solo se farlo venire o no?." annuncia infastidita.

-"Sono Luke, se ancora devi capire. "

-"Senti bamboccio come questa casa è tua è anche mia, e tu non sei nessuno per prendere una decisione senza aver prima sentito il mio parere." mi punta un dito contro e lancia la penna, che aveva prima in mano, per aria.

-"Bella, ormai è deciso.Lui verrà e tu starai zitta." cerco di trattenermi e ribatto con un tono leggero, con voce roca.

Ammetto di aver sbagliato, ma ormai è deciso, Jhosh verrà e resterà con noi finchè ne ha bisogno.Hope con le buone o cattive maniere capirà.

Ormai sono alcuni giorni che non esco, non usciamo come persone normali.Questa è un giusto momento per chiederle se gli va' di uscire?.

Certo che sei proprio un'idiota; hai appena finito di "litigare" con lei e ora che vuoi fare?..chiederle di uscire ahahha, è pazzesco.

Niente è pazzesco, e poi cosa c'è di male? Un'uscita tra due amici.

Si amici, sei ancora convinto? Ma-ma se hai appena ammesso di amarla, Dio mi fai impazzire.

Ho detto di amarla, ma non voglio rischiare.

Rischiare per cosa? Vale la pena credimi.La vita è una sola,e se non te la godi ora, non lo farai mai!.

Giusto.

Nel frattempo avevo raggiunto la camera di Hope,che dopo la solita sparata di cazzo, se n'era andata.Doveva trovare sempre una scusa per litigare? Perché non può filare tutto liscio fra noi?.

Sei tu la causa.

Si,certo.

Apro velocemente la porta, ed entro.

-"Non ti hanno mai insegnato le buone maniere? TIPO CHE PRIMA DI ENTRARE IN UNA STANZA SI BUSSA?!." scandisce bene le ultime parole scattando in piedi.

La sua stanza è in perfetto ordine, i libri sono sistemati su una mensola di legno, mentre una lampada è sulla scrivania.Il letto è ben sistemato e sopra sono adagiati un paio di cuscino con dei teschi stampati e su uno c'è scritto "Fuck Love."

Fanculo all'amore, una cosa che fino a poco tempo fa' condividevo pienamente. Ma con l'arrivo di Hope, mi ha, in un certo senso, imparato ad amare, non del tutto, ma mi ha insegnato qualcosa.

-"Ti va' di uscire?." prendo un sospiro prima di parlare.

-"Uscire? In queste condizioni?." indica le sue ferite coperte da dei cerotti e da calze, e sgrana gli occhi.

-"Si, perché qual'è il problema?." non capisco il motivo del perché una persona si faccia tante domande e complessi su se stessa, sul suo look, solo per apparire bella davanti alle persone o solamente perché si ha vergogna di essere la vera persona che si è.Bha.

-"Non ne' ho voglia." risponde prendendo il cellulare che prima era appoggiato sul letto.

-"Vabbene.Usciremo domani allora." dico pentendomi di avergli proposto di uscire, odio apparire dolce agl'occhi della gente.Io non sono dolce, uno di quei ragazzi sdolcinati che solo al pensiero vomiterei, io sono diverso dagl'altri.

Io sono Luke, il ragazzo bastardo e stronzo.

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