TMNT | You saved me

Par adoharry

7.1K 343 98

Era già notte fonda, la piccola Kira stava saltando da un tetto all'altro, come era suo solito fare, quando v... Plus

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 16
Capitolo 17

Capitolo 15

161 8 2
Par adoharry

«Maledetto...», ringhiò Tiger Claw. Occhi assetati di sangue, vene della fronte ingrossate a causa del nervoso. Era nero dalla rabbia.

«Raph, pronto a fuggire al mio...», parlò Leo quando la tigre con un balzo stava per avventarsi su di lui. «... via!», con una capriola lo superò, saltando in alto e dandogli un calcio per metterlo al tappeto.

Fece una mossa in avanti per continuare ad attaccare e permettere a Raffaello così di scappare e guadagnare tempo.

«Eh no, non sarà così semplice questa volta», disse Tiger Claw a denti stretti proprio quando la tartaruga lo stava per colpire alla gola e farla finita una volta per tutte.

La tigre raggruppò la poca lucidità che gli era rimasta e con i suoi riflessi bloccò la lama della katana con la mano rimasta, a pochi centimetri dal suo collo.

Fece un ghigno. Gliel'avrebbe fatta pagare cara.

Leo strabuzzò gli occhi. Ma come...

Non si aspettava che rispondesse così prontamente ad un suo tentativo di attaccarlo. Digrignò i denti.

No, no... Maledizione, imprecò.

Gocce di sudore imperlavano la sua fronte. Non aveva davanti un avversario facile ma lui non sarebbe stato da meno.

Provò ad usare allora l'altra katana. Un espressione concentrata contornava il suo viso, come solo un vero leader poteva avere.

Ma Tiger Claw sorprendentemente riuscì a schivare anche il secondo colpo spostandosi fulmineamente di lato tenendo sempre la presa ferrea sulla spada e con un movimento rotatorio, scaraventò Leo contro la parete, formando così delle crepe. Dovette sbattere le palpebre un paio di volte.

Prima di venire scagliato contro il muro, aveva lasciato istintivamente il manico della katana, ancora nelle grinfie della tigre che la lanciò il più lontano possibile.

Era rimasto quindi con una sola spada e a quanto pare Tiger Claw stava avendo la meglio.

«Beh, che ne dici? Sei pronto a dire addio alla tua miserabile vita?», si prese gioco di lui dopo che sputò un po' di sangue. Si pulì la bocca con il dorso della mano.

Raffaello provò ad alzarsi.

Che stava facendo? Era rimasto bloccato a guardare. Alzati, idiota!

«Non provare ad intrometterti», lo fermò la tigre.

«Ora ci penso io a lui ma non ti preoccupare, riconosco il suo valore come degno combattente quindi la sua morte sarà rapida», il tono che stava usando, mentre a passi lenti si avvicinava al fratello, era freddo.

«Tuttavia, se proverai a metterti in mezzo, lo farò soffrire in modo lento proprio davanti ai tuoi occhi», gli disse senza neanche guardarlo.

Raph non gli diede ascolto, provò a mettersi in piedi ma cadde a terra in ginocchio. Strinse i pugni.

Da quando era diventato così debole? Doveva darsi una mossa.

«Ce la fai a camminare?», si intromise Leonardo che era riuscito ad alzarsi. Respirava affannosamente e rivoli di sangue percorrevano la superficie del volto.

«Anche se non ci riesci, fallo lo stesso e scappa», parlò con voce calma ma autoritaria provando a dissuadere il fratello dall'unirsi allo scontro. Non gli avrebbe permesso di arrendersi.

Il rosso lo guardò sconvolto. Come poteva chiedergli di scappare e lasciarlo indietro?

«Non ti ho dato il permesso di parlare», disse Tiger Claw arrabbiato e minaccioso, avvicinandosi a lui.

Leo ridacchiò, «Sai, non sei nessuno per dirmi cosa devo... o non devo fare», lo sfidò riprendendo fiato.

«Vedremo se avrai ancora il coraggio di fare lo sbruffone dopo che ti avrò aperto il guscio», detto questo, a sorpresa di tutti emise un urlo.

«Ahhh!», le vene sulla fronte si ingrandirono, le pupille si dilatarono cambiando colore e assumendo un colore bluastro.

Improvvisamente il braccio ferito cominciò a riempirsi di segni anch'essi blu quasi fluorescenti e proprio quando la situazione sembrava aver toccato il fondo, peggiorò ulteriormente perchè la mano, quella stessa mano che era stata tagliata da Leonardo nella battaglia precedente, iniziò a rigenerarsi.

Il dolore che stava provando in quegli attimi nel riprodurre l'arto era pari a quando l'aveva perso.

I due fratelli non riuscivano a credere ai loro occhi.

A quel punto, se era capace di una cosa simile, cosa avrebbero potuto fare?

Raph si diede dello stupido per essere rimasto ancora una volta immobile e con le poche energie ancora rimaste, si rialzò.

La fatica, la stanchezza e la paura di fallire non potevano vincere. Non aveva fatto tutti quei sacrifici per poi lasciarsi andare e arrendersi.

Intanto, la mano di Tiger Claw era tornata normale.

Mh, interessante, se la guardò incuriosito, se il liquido agirà così anche sulla ragazzina saremo invincibili.

Al pensiero fece un sorriso che non aveva nulla di buono.

«Ora facciamola finita», disse e in un lampo quella mano si trovava sull collo di Leonardo, alzandolo di qualche centimetro da terra, con l'intento di soffocarlo.

La tartaruga, presa alla sprovvista, allargò gli occhi ma il suo essere un ninja gli permise di agire in modo razionale e non istintivo.

Infatti, provò di nuovo a colpirlo con la katana ma venne nuovamente bloccata dal braccio libero del felino che rimase interdetto ma sorpreso.

Di solito quando si viene bloccati, la prima cosa che si tende a fare è cercare di liberarsi ma questo non accadde.

«Stupida tartaruga, cosa pensavi di fare eh?», si infuriò di fronte a quel tentativo inutile.

«Non credi sia arrivato il momento di arrendersi?», lo sovrastava sotto ogni punto di vita, non aveva via di scampo.

Continuò a stringere la presa.

«Mh, mh...», Leonardo stava finendo l'ossigeno.

Per la prima volta in vita sua aveva paura.

Si, ma non per se stesso. I suoi pensieri erano sempre rivolti ai suoi fratelli e al suo sensei.

Chi si sarebbe occupato di loro al posto suo?

****

«Maestro è sicuro che se la caverà con quelle tartarughe?», diede voce ai suoi pensieri Baxter Stockman mentre, insieme a Shredder, raggiungeva l'uscita del laboratorio con Kira ancora sulle sue spalle.

«Certo. Stai per caso dubitando di lui?», parlò il capo sapendo della rivalità tra i suoi sottoposti provocata dal voler farsi notare a tutti i costi ed entrare nelle sue grazie - cosa tra l'altro molto difficile se non impossibile.

«No, no, no... Non mi permetterei mai», rispose senza pensarci due volte per non ricevere dure conseguenze.

«Bene», la conversazione terminò lì.

La ragazza, per tutto quel tempo, non diede segni di vita ma quando stavano per varcare la porta, aprì di scatto gli occhi - diventati di un blu scuro - e sfuggì dalla presa dell'insetto.

«Hey! Torna subito qui!», non farmi fare brutta figura con Shredder, andiamo, pensò tentando di riacciuffarla ma i suoi riflessi erano migliorati esponenzialmente, insieme alla velocità ed agilità. Quindi non fece altro che rincorrerla di qua e di là senza alcun risultato.

Shredder ghignò sotto l'elmo.

«Bene, bene. Così ti sei svegliata. Come ti senti?», le chiese, come se fosse tutto normale, proprio quando dopo un salto per non essere presa, atterrò con una gamba inginocchiata davanti a lui.

Sguardo basso, viso che non faceva trasparire nessuna emozione.

«Mai stata meglio...», disse in modo meccanico.

«... capo», concluse e l'ultima parola non fece altro che gonfiare le aspettative di Shredder.

Aveva funzionato. Ridacchiò.

Kira, dato che aveva i sensi super sviluppati, riuscì a sentire le vibrazioni prodotte dai colpi delle tartarughe e di Tiger Claw così, senza indugiare ulteriormente, eseguì un paio di salti per raggiungere il loro piano.

«Capo, dobbiamo...», intervenì lo scienziato ma quando stava per fare un passo in avanti con l'intento di fermarlo, venne bloccato con un braccio dallo stesso Shredder. Lo guardò in attesa di un ordine.

«Aspettiamo», disse semplicemente, convinto che la ragazza avrebbe svolto il suo lavoro di sterminare i fratelli una volte per tutte.

****

«Lascialo andare!», urlò Raph scagliandosi contro Tiger Claw per spostarlo. Si sentiva impotente. Sarebbe finita veramente in quel modo?

La tigre rise di gusto.

«Guardati. Dovresti vergognarti. E tu avresti il coraggio di chiamarti guerriero?», lo spinse via con una velocità disarmante.

«No, Raph!», urlò Leonardo mentre provava a liberarsi. Non c'era più niente da fare ormai. Non erano riusciti a portare a termine la missione.

All'improvviso qualcuno piombò esattamente in mezzo a lui e a Tiger Claw, allontanandoli uno dall'altro.

«Kira...», sussurrò Raffaello, in preda al panico e alla sorpresa di vederla lì. Leo strabuzzò gli occhi.

Eccola, si trovava lì davanti a loro. Il cuore si riempì di gioia e speranza. Finalmente sarebbero potuti andare via insieme come programmato. Era veramente lei...

No, un momento.

Era diversa. La postura, l'atteggiamento, anche il semplice respirare non erano gli stessi.

«Kira, ma cosa...», riprovò ma il tutto si svolse con una velocità allucinante.

La ragazza, con un balzo, li afferrò.

«No, aspetta cosa fai?», li trascinò portandoli con sè proprio nelle grinfie di Shredder che guardò la scena con orgoglio.

Niente male.

Kira si era nuovamente inginocchiata di fronte a lui mentre con le mani teneva ferme le tartarughe, sdraiate ai suoi lati.

Erano nella confusione più totale, doloranti e spaventati dal cambiamento repentino della loro amica, se ancora amica si poteva considerare.

La felicità di averla vista, di constatare che stava bene svanì nel momento stesso in cui divennero chiare le sue intenzioni.

Kira, cosa ti hanno fatto?


Angolo autrice
VI CHIEDO UMILMENTE SCUSA.
Non ho scusanti, vi volevo solo dire GRAZIE, GRAZIE E ANCORA GRAZIE per la vostra enorme pazienza e vi pregherei di dirmi se la storia ha un senso logico.

Un bacio!
-V.

Continuer la Lecture

Vous Aimerez Aussi

15K 1K 34
Fanfiction holdarah
199K 7.4K 70
«"Dimmi che non è un addio", così lontana ma anche così vicina» ⇨♥ «Lo sapevo che non te sarebbe andata bene, non sei il tipo de persona che da secon...
17.9K 1.1K 39
A volte la vita prende delle svolte inaspettate, costringendo a piegarsi in due e a vivere dolori troppo grandi per chiunque. È ciò che succede a Nel...
1.6M 50.3K 72
"Moriremo tutti prima o poi, indipendentemente dalla malattia" La mia poteva sembrare una semplice scusa. Ma la verità era che non ero pronta per d...