Narcissus.

By voraginee_

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Chicago era stata suddivisa in cinque gruppi,chiamate fazioni fra cui: Abneganti, Intrepidi,Eruditi,Candidi e... More

protagonists
chapter 1.
chapter 2.
chapter 3
chapter 4
chapter 5
chapter 6
chapter 7
chapter 8
chapter 9
chapter 10
chapter 11
chapter 12
chapter 13
chapter 14
chapter 15
chapter 16
chapter 17
chapter 18
chapter 19
chapter 20
chapter 21
chapter 22
chapter 23
chapter 24
chapter 25
chapter 26
chapter 27
chapter 28
chapter 29
chapter 30
chapter 31
chapter 32
Chapter 33
Chapter 34
Chapter 35
Chapter 36
Chapter 37
Chapter 38
Chapter 39
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Chapter 98
Chapter 99
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Chapter 101
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Chapter 105
Chapter 106
Chapter 107
Chapter 108
Chapter 109
Chapter 110
chapter 84
Narcissus.

Chapter 50

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By voraginee_

il contatto fisico.
Quel pezzo fondamentale che univa due persone,due corpi,due anime vaganti...il tocco che creava letteralmente dipendenza,senza non ci sarei mai riuscita a stare, che ti dona sicurezza e protezione, che
trasmetteva più del dovuto,
era quel tocco che faceva rabbrividire,
quello sguardo,un bacio che ti avrebbe fatto innamorare
quella sensazione di cui non puoi fare a meno,
e di cui senza muori, di cui senza non potresti ragionare.

«nemesi»
Mi voltai spaventata dal tocco di quattro, aveva la sua mano sulla mia spalla sinistra.

Il mio contatto fisico era lui.

«non ti ho sentito entrare,Scusami» dissi e guardò attentamente il mio disegno mentre sorrideva.

«perché hai colorato soltanto con il giallo?» domandò incuriosito osservando i dettagli colorati con un pastello a cera trovato in uno dei suoi cassetti, posto infondo come se fosse abbandonato.

Lui per me era come il Giallo per VanGogh,
Perfetto..brillante.. esaustivo.
Un' allucenogeno che dava quiete nel  cammino nero come la mia anima.
Eri il mio colore primario,quello che risaltava piu all'occhio,che attirava maggiormente l'attenzione.

«mi piace il giallo,mi ricorda i campi» giustificai i miei gesti.

«non so se vorresti saperlo,si tratta di Al e del suo corpo» disse allontanandosi di qualche metro per raggiungere il frigo.

Ero pronta a saperlo?volevo sapere?

«dimmi»

«è stato buttato nell'inceneritore.»

Atroce,macabro e malsano.
Era così che eric risolveva i casi morti?senza avvisare le famiglia della presunta morte del figlio?
Mi chiedevo se la mia famiglia avesse saputo se mi avrebbero ucciso.
Dovevo stare più in silenzio che mai sulla mia vera natura,dell' essere una divergente e avere dei segreti con quattro mi tormentava.

«okay» dissi soltanto,alzandomi dalla sedia con la voglia di chiudermi in bagno.

«guardami negli occhi» mi disse.

non volevo che si accorgesse che i miei occhi fossero rossi e bagnati dal pianto, così abbassai ancora un po' la testa e feci un piccolo sorriso,quasi forzato.

Mi prese il mento con il medio e l'indice della sua mano destra facendolo alzare, e incastrò i nostri occhi..
Mi vergognavo di me stessa per il poco controllo che avevo delle mie emozioni in quel momento..ma avevo soltanto bisogno di esternare tutto quello che avevo represso.

Scansai la sua mano e distolsi lo sguardo dal suo magnifico volto e ripresi fiato,sedendomi sul divano dove lui mi raggiunse con un paio di falcate,a causa delle sue gambe lunghe che tanto invidiavo

«non ti giudicheró per quello che stai passando, nè tanto meno per come lo stai affrontando»  guardò dritto davanti a sè,portandolo poi sulla mia figura minuti a differenza della sua che era possente.

«sarò l'ultima persona a giudicarti nemesi,sai benissimo cosa penso di te e della persona buon animo qual sei...
Se vuoi piangere,piangi..io sarò pronto a raccogliere le tue lacrime. Vuoi urlare ai quattro venti? Urla,forza..io urlerò con te,così ci prenderanno per pazzi assieme.
Vuoi amarmi nemesi?bene nemesi,fallo..Perché ti amerò anch'io,con ogni mia cellula in corpo.
Fino alla fine dei miei giorni di vita,fino al tuo ultimo respiro perché di conseguenza sarà anche il mio ultimo respiro. Ti amerò fino allo sfinimento»

finalmente alzai la testa per incrociare i suoi occhi e lui disse.
« giuro che combatterò con te fino alla fine,fidati di me. Non ti lascerò sola,per nessun motivo al mondo»

Osservai le sue labbra,volevo tanto baciarle
Che cosa avevano di tanto attraente quelle labbra? me lo sono chiesta sempre ma non avevo mai trovato una risposta, erano calamita e i miei occhi erano puro ferro, sarei rimasta a guardarle per tutti i secondi passati assieme, sarei rimasta ſi a toccarle, per le mie dita erano piuma così soffici così leggere e morbide, e quando pensavo di baciarle provavo pura andrenalina, quella leggerezza, quel tocco tra le mie e le sue labbra sprigionava così tante emozioni.

«a volte,anzi..molto spesso è difficile per me comunicare come mi sento perché non sempre capisco cosa percepisco. perché mi sento come non lo so,sono un vulcano che aspetta di ruttare fuori tutto e distruggere molte cose a chi è più vicino. ho bisogno di qualcuno che sia abbastanza paziente da capire il mio silenzio,a volte non voglio proprio sfogarmi.voglio solo che qualcuno sia lì per me,vicino,al mio fianco così da non sentirmi sola.
Perché la verità è che ho paura dell'intero universo, a chi ho contro..a cosa dovrò aspettarmi una volta uscita da qui perché non ne ho idea, se non fosse come me l'immaginavo?
Hai mai pensato a cosa farai? Anche tu morirai qui dentro?in questo quartier generale che puzza di marcio mentre ti chiedi se fossi nato fuori dalla recinzione cosa sarebbe successo?perché credo di farmele soltanto io queste paranoie»

«a me non importa dove nemesi,ma voglio star con te. Voglio vivere nella perfezione e quel termine,per me è affibiato a te..smettila ti prego,di fare pensieri pessimisti perché a me basta che in questa vita tu ci sia ad affiacarmi...del resto non mi importa» ammise e il mio cuore non smetteva di battere all'impazzata.

La gente  definiva quattro una persona egoista.
Egoista perché dopo aver passato anni A mettere gli altri al primo posto,
preoccuparsi che stiano sempre bene
in qualunque circostanza,
anni passati a farsi da parte
per far spiccare le altre persone,
per una volta
una singola volta
aveva scelto sé stesso..aveva scelto me,la possibilità di innamorarsi ed essere felice.
Non era più il ragazzo innocente e gentile a causa del suo passato.
Ma era quello che pensava solo ai fatti suoi
In qualunque caso,
non avrebbe mai trovato un equilibrio nella sua vita da solo ma aveva posto la sua felicità nelle mie mani.

E avrei fatto il possibile,per farlo essere felice...
Magari con me,come una coppia.

Perché lui mi avrebbe amato con tutte le sue forze.

Oh cazzo.
Quattro mi aveva detto che mi amava e io avevo cambiato discorso?

Sul serio?

N/A
Siamo arrivati qui, al capitolo cinquanta.
La storia è a 3,25k visualizzazioni e sono davvero lieta, indescrivibile ciò che provo.
Non sarà mai abbastanza, vi devo tutta me stessa.

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