L'attesa è un fiore che difficilmente appassisce. Rimane adagiato sul cuore di chi ha imparato a nutrirlo con lacrime d'amore.
Guardo la madre di Ethan e Logan con gli occhi spalancati, non mi viene in mente nessuna parola, e me ne sto lì, muta come un pesce e con l'aria probabilmente un po' sciocca. Corinette Date vuole parlare con me... Non può essere una buona notizia, Anche se devo ammettere che la trovo meno terrificante del marito, devo trovare un modo per fuggire da qui, non voglio affrontare questa conversazione. Me ne vado verso il bagno senza dire una parola, riesco a percepire lo sguardo di Corinette sulla mia schiena, non vedo l'ora di uscire di qui in realtà... Sto sprofondando nella folla con il cuore che batte forte.
Sono passati pochi giorni dalla festa di James. Sono appena tornata dal cimitero dove sono andata deporre un mazzo di fiori sulla tomba di Grace. È difficile affrontare la realtà in questo modo, ma non ho altre scelte, niente la riporterà in dietro. In ufficio, Grace è già meno chiacchierata di una volta; dopo i disordini che la sua morte ha portato, la calma sta tornando e lei sta sfociando nel passato, ma non nel mio, mai. Faccio un sospiro profondo, poi mi fermo davanti a un piccolo venditore ambulante per comprare un caffè e un pancake. Poi mi dirigo verso casa ed entro nell'atrio del mio palazzo, mi fermo meccanicamente davanti alla cassetta della posta e tiro fuori il mio portachiavi per aprirla. Prendo un pacchetto di lettere, buste e riviste, poi mi dirigo verso l'ascensore sorseggiando il mio caffè, metto la mia pila di posta sul tavolino del salotto, mi intrufolo in camera da letto, mi cambio in abiti più comodi e torno a sedermi sul divano, accendo la TV e inizio a smistare distrattamente le lettere. Pubblicità, fattura, pubblicità, pubblicità, fattura. Oh, una cartolina di mia zia in vacanza, in Italia. Pubblicità, bolletta, bolletta... Afferro un'altra busta e improvvisamente mi acciglio. Non ce né l'indirizzo del mittente, né quello del destinatario, sento la busta e sento un oggetto sottile e duro all'interno. Che cos'è questo ora? Uno dei miei vicini mi ha lasciato qualcosa? Il custode? Dubbiosa apro la busta e la giro per far cadere il contenuto. Una chiavetta USB finisce su una delle copertine della rivista, la afferro perplessa, e la sollevo in aria per poterla guardare da più vicino. È una chiavetta molto semplice, è una nuova tecnica di truffa? La metto nel mio computer per vedere cosa c'è dentro, decido di usare un mio vecchio pc per evitare hacker, in modo da non avere niente da perdere. Lascio il divano, vado in camera mia e prendo il vecchio apparecchio nascosto sotto una pila di vestiti in un armadio, mi sento come se stessi togliendo un pezzo d'antiquariato dalla sua scatola. Torno in soggiorno, prendo la chiavetta e la inserisco nella piccola fessura, poi cerco di aprirla ma nel mio tentativo qualcosa mi ferma, una password? Beh, se è così sicuro, forse non è opera di un hacker pazzo giusto? Ma non sono più avanti di quanto non fossi prima... Dovrò sicuramente chiamare Noah. Metto Dei soldi in tasca, prendo il telefono e contatto il mio amico, che risponde solo dopo il quarto squillo.
«Ciao, Madison. È raro che mi chiami, c'è qualche problema?»
«Non è un problema, no, ma ho bisogno del tuo aiuto. Ho una chiavetta USB protetta da password e vorrei avere accesso ai suoi contenuti.»
«Hai Dimenticato la tua password? Hai provato tutte le combinazioni possibili?»
«Non è la mia chiavetta USB. L'ho trovata nella mia casella della posta.»
«Mhh... Se fossi in te, la butterei via, beh non si sa mai.»
«Non credo che sia atterrata lì per caso, Noah. Non c'è davvero modo di aprirla?»
«Sì, certo. Le password possono sempre essere decriptate, anche per quanto complesse. È solo il tempo di decriptazione che cambia, da secondi a ore.»
«Lo faresti per me?» Riesco a sentire Noah sospirare
«Okay, ma possiamo attendere domani? Ci possiamo vedere durante la pausa pranzo.»
«Mi sembra una buona idea, grazie. Ci vediamo domani!» Ripongo il mio telefono e corrugo le sopracciglia, prima di togliere la chiavetta dalla fessura. Mi sembra improvvisamente pesare una tonnellata nel palmo della mia mano, la metto vicino alle chiavi di casa e vado a dormire.
Non Mi sono tolta l'orologio dagli occhi per tutta la mattina, 12:00 ci mette quasi troppo tempo ad arrivare. Salto dalla sedia quando vedo Noah uscire dall'ascensore e camminare verso di me.
«Stai bene, Madison? Sembri un po agitata.»
«Sì, sì, sto bene, grazie.» Il mio collega mi dà uno sguardo perplesso, che ignoro mentre cammino insieme a lui verso l'ascensore.
«Ti offro il pranzo e tu mi mostri le tue capacità di hackeraggio.» Gli dico una volta che siamo dentro l'ascensore
«Hacker, facile a dirsi. Sono sicuro si tratti solo di uno scherzo, come ho detto.»
«Il modo migliore per scoprirlo è provarlo!» Non vedo l'ora di premere il pulsante dell'ascensore, non mi lascerò sfuggire Noah. Abbiamo allestito il nostro materiale nel piccolo angolo di un ristorante a un centinaio di metri dall'azienda, nessuno presta davvero attenzione a quel posto.
«Bene, allora, credo che la cosa migliore da fare sia collegare la famosa chiave e vedere di cosa si tratta.» No prendi dalla valigetta che ha portato con sé un piccolo computer.
«Non hai paura che sia una trappola?»
«Se lo è, ho qualcosa con cui difendermi, non preoccuparti. Inoltre, come ti ho detto, secondo me non è molto.»
«Aspettiamo e vediamo, prima di rivendicare la vittoria.»
«E se per qualche miracolo questa chiave contiene informazioni importanti? Cosa farai?»
«Ti farò sapere a tempo debito.» Rovisto nella mia borsa alla ricerca della busta e tiro fuori la chiavetta, poi la consegno a Noah.
«Questo e l'oggetto del reato. Ora tocca a te.» Noah afferra la chiavetta e muove le dita a ruota sulla tastiera
«Chiunque ne sappia qualcosa può craccare una password. Vediamo cosa puoi trovare sulla chiavetta. Ma sei dati non sono criptati significa solo che la persona che te li ha dati voleva che tu lo sapessi.»
«Perché inserire una password se è così facile da far saltare?»
«Perché non tutti possono farlo, voglio dire, tu stessa non sapevi come fare. Se questa chiave è destinata a te, immagino che la persona che te l'ha mandata abbia pensato che avresti trovato un modo per aggirare la protezione. Se fosse caduta nelle mani di qualcun' altro, ci sarebbe stata una possibilità su un milione che quella persona avrebbe saputo cosa farne. Probabilmente non si sarebbero preoccupati di questo.»
«Oh, quindi è una specie di assicurazione superficiale. Secondo te, il mittente della chiavetta vuole che io la decifri?»
«Sì, verificare se il contenuto è serio o meno. Inizierò con un attacco di forza bruta.»
«Lo sai che stai parlando con un novizio?»
«Fondamentalmente, il programma calcolerà tutte le possibili combinazioni della password in base al numero di caratteri. Per una password di sei lettere, ci sono oltre 400 milioni di combinazioni possibili.»
«Ma ci vorranno mesi!» Noah sorride, poi mette la cannuccia della sua bibita in bocca prima di bere qualche sorso.
«Vorrei dire sì, per rassicurarti, ma no... Un computer può fare milioni di operazioni al secondo. Una piccola password di sei semplici lettere, non maiuscole, richiede appena un minuto. La gente non si rende conto che una password li protegge solo se nessuno cerca di recuperare il proprio account. Anche i pigri tendono a usare password molto comuni. Non più di otto lettere, nessuna lettera maiuscola e nessun carattere speciale. È un gioco da ragazzi!»
«Quindi si può craccare qualsiasi password in questo modo?»
«In teoria, sì. Ma le grandi aziende e i governi hanno potentissimi sistemi di protezione. Altrimenti, sai bene che sarebbe terribile da un punto di vista di sicurezza interna.» Noah mi sorride, divertito dal mio stupore. Alla Fine suona un piccolo bip, mi piego di lato per osservare lo schermo del pc.
«L'hai aggirata' Funziona?»
«Sì! Vedi, come ti dicevo, non ci è voluto molto. Appena tre minuti... Te lo ripeto la sicurezza di questa chiavetta è molto debole.»
«Può essere che volessero davvero che scoprissi quello che contiene... Allora, qual era la password?»
«Allora...» Noah digita qualche tasto sul computer e trattiene il respiro
«Cosa? Che succede?»
«La password... È "Gra? GGra? La? GLy2314"» «Aspetta? Ne sei sicuro?»
«Certo, guarda... La chiavetta contiene dei file su Grace... Sulla sua morte. Ci sono anche delle cose sui Date. Conrald, Corinette... Ethan e Logan...»