Pov's Carlotta
Nonostante il dolore alla caviglia mi alzai presto ed aiutai gli altri a preparare il pranzo della vigilia di Natale, perché si il fatidico giorno era ormai giunto alle porte e per quanto cercassi di nasconderlo, mantenendo un espressione neutrale, ero felice.
Lo ero mentre ridevo e scherzavo con Nicol, impastando con le mani l'impasto per le pizze.
Oppure quando sfilavo le teglie dal forno, inspirando il buon odore proveniente dai dolci o comunque dai cibi preparati e messi a cuocere lì dentro.
O mentre giocavo con Luigi, Alex, Lda e Albe, come una vera e propria bambina.
Infine anche quando mi ritrovai ricoperta di farina a causa di Lollo un sorriso spuntò sul mio volto, per poi essere tramutato in un ghigno divertito dopo aver ricambiato gentilmente il gesto, infarinando il biondo fragola.
Tutto sommato stavo rivalutando il Natale, che passato in compagnia non era poi così male.
L'ora di punta arrivò e con lei anche le cose da mangiare disposte per il grande e unico tavolo.
Chiacchierammo, mangiammo e ci divertimmo, e mai come prima inalai nell'aria un senso di casa.
Una volta finito di ingozzarci tutti quanti di cibo sparecchiammo, recandoci poi sulle gradinate per gli scambi dei regali.
Ne ricevetti vari fra cui una calza piena di dolci da parte di Albe, che mi disse che non dovevo avere paura di mangiare schifezze perché restavo comunque bellissima ai suoi occhi e che mi amava così come ero.
Io a lui, invece, feci un cuscino con sopra una nostra immagina, nonché quella di noi due seduti sul divano, io con le gambe sulle sue, persi negli occhi dell'altro.
Poi ricevetti un diario da parte di Alex che me lo aveva regalato per far sì che buttassi fuori tutto quello che avevo dentro.
Mentre io gli feci questi due anelli:
Non pensavo che dopo l'allontanamento il secondo l'avrebbe dato a me, piuttosto avevo immaginato lo dasse a Cosmery, ma non fu così e questo sembrò scaturire qualcosa nello sguardo della ballerina.
Sorrisi al mio amico accettando l'anello, infilandomeli poi al medio, come fece anche lui.
Andando avanti Luigi mi regalò una piccola coroncina dichiarando che non ero inferiore a nessuno e che ogni volta che mi sentivo in quel modo dovevo indossarla per rivalutarmi.
Io, invece, gli diedi un portachiavi di plastica quadrato, con dentro raffigurata una nostra foto, dove ci abbracciavamo in sala relax.
Luca d'altro canto mi diede una collana con un ciondolo a forma di sole, molto bella a parer mio.
Confessandomi che dopo la pioggia il sole tornava a splendere anche più di prima, proprio come facevo io, o per lo meno questa era una sua supposizione.
Ed io gli regalai un cappellino nero con in mezzo un fulmine giallo.
Cristiano e Cosmery mi fecero due regali diversi, ma comunque inerenti a Harry Potter, saga molto amata dalla sottoscritta e a quanto pare anche dai due ballerini.
Il primo mi fece il diadema di Priscilla corvonero, l'unico pezzo mancante della mia collezione. Mentre Cosmery la giratempo che mi si era rotta qualche settimana fa mentre provavo in sala.
Io, invece, diedi al primo una riproduzione di Dobby:
E alla seconda quella della civetta di Harry, Hedwig:
Poi Serena mi regalò un vestito:
Ed io ne regalai uno a lei:
Poi fu il turno di Carola che mi diede una polaroid rosa, che apprezzai tipo un sacco difatti mi misi a saltellare su e giù contenta, dandogli poi il suo regalo da parte mia, nonché il seguente:
Poi toccò ad Aisha che mi diede varie maschere per il viso accompagnate da una felpa sportiva semplice ma che comunque apprezzai molto. Io dall'altra parte gli regalai un capellino con su scritto "Hakuna Matata".
Andando avanti Dario mi fece una felpa e un pantalone:
Io gli diedi il mio, che consisteva in un jeans strappato e una felpa.
Poi fu Rea a distribuire i suoi regali, chiamando me per terza.
La bionda mi aveva regalato anche lei una felpa, però a differenza di Dario l'aveva abbinata a dei jeans:
Io, invece, gli feci questa collanina:
Essendo che lei, come me, adorava i pinguini e l'inverno.
Poi Nicol, che mi regalò questo pupazzo:
Perché si ricordò che gli orsetti del cuore, quando ero bambina, era il mio cartone preferito subito dopo i puffi, e che come me in casetta questo peluche portava armonia nella serie.
Io le diedi un pendente per il braccialetto di pandora.
Toccò poi ad Ele che mi chiamò per prima, regalandomi un bellissimo album contenente varie foto nostre, alcune delle quali non sapevo neanche l'esistenza.
Io invece le regalai questa collanina:
Poi Sissi mi diede questi:
Dicendo che quando ballavo trasmettevo leggerezza, proprio come una farfalla.
Io invece le regalai questi:
Dato che a lei piacevano tantissimo i girasoli.
Infine ci fu il turno di Lollo, che mi regalò il libro di Rick Riordan, nonché "Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo".
Io invece gli diedi questa felpa:
E il libro di Jack Thorne: "La Maledizione Dell'Erede".
Poi, quando tutti ebbero finito di dare i propri regali, ci sparpagliammo un po' nella casetta, così da riposarci prima di continuare ad affrontare la giornata tutti insieme.
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Ero nel letto di Albe con quest'ultimo alla mia destra e mentre lui parlava del più e del meno facendomi i grattini, io lo ascoltavo attentamente giocando con la sua mano sinistra.
<<ti sta piacendo come Natale?>> mi domandò improvvisamente.
Alzai lo sguardo, sorridendo inconsciamente e puntando i miei occhi nei suoi, annuendo.
<<ed è tutto merito vostro>> affermai per poi stampargli un bacio a stampo, che il ragazzo non perse tempo ad approfondire.
Successivamente Carola mi venne a chiamare, interrompendo il dolce momento.
<<vieni, io, Serena e Sissi ci stiamo preparando per sta sera>> mi avvertì lei e quindi, dopo aver lasciato un bacio sulle labbra del ricciolino al mio fianco, mi alzai e lasciai insieme alla ballerina classica la stanza arancione dirigendomi in quella rossa.
Le ragazze mi costrinsero a mettere questo vestito:
Dopodiché Carola mi fece questa pettinatura:
E Serena nel mentre mi applicava l'ombretto:
Seguito subito dopo da del rossetto rosso.
Questa sera le permisi di esagerare, ma comunque non di oltrepassare troppo il limite.
Con Sissi che in tutto ciò mi consigliava che scarpe mettermi, bocciando dal principio i tacchi dato la mia caviglia.
Alla fine optai per dei semplici stivali neri, ma prima di mettermeli cambiai la fasciatura e ne misi di più rispetto a quella che mi aveva messo il dottore, semplicemente per sicurezza.
Poi me li infilai e prima di poter compiere qualsiasi azione Luca entrò nella nostra stanza spalancando la bocca dopo averci squadrate per bene tutte e quattro.
<<Dario, Lollo, Albe e Gigi si rifaranno gli occhi sta sera>> commentò facendoci scoppiare in una fragorosa risata, piena di nervosismo e anche di felicità.
<<aspettate qui che vi vado a presentare>> continuò, senza darci la minima possibilità di contraddirlo essendo che era già corso fuori dagli altri.
<<allora>> sentimmo dire dal cantante.
<<cari amici e amiche, ho l'onore di presentarvi tre ballerine e una cantante, tutte e quattro letteralmente favolose. Facciamo un applauso a Serena, Carola, Carlotta e Sissi!>> esclamò mentre noi uscimmo dalla stanza ridendo e tutti di fronte a noi avevano un sorriso stampato sul viso e applaudivano.
Quella sera fu indimenticabile. Ridemmo, mangiammo, scherzammo, ballammo e cantammo tutti insieme, senza dare traccia di stanchezza, perché alla fine stavamo utilizzando queste feste per buttare fuori tutto, divertirci e dimenticare lo stress accumulato in quei tre mesi.
C'era chi purtroppo era andato via e chi fortunatamente era rimasto. Ma alla fine pur non essendo più gli stessi del primo mese, ognuno aveva un posto speciale riservato nel mio cuore, così come anche chi sarebbe arrivato.
La porta era aperta, anche se la paura di perdere e sostituire velocemente qualcun'altro era tanta, cercavamo di darci forza a vicenda.
Alcuni nascondevano i propri sentimenti per fare i forti e dare una spalla più solida a chi era più a pezzi e questo era un gesto da apprezzare anche se del tutto ingiusto.
Ognuno di noi meritava uno spazio per sfogarsi ed essere sommersi di lezioni, accompagnate poi dalle critiche, rendeva il tutto più complicato.
Nonostante ciò stavamo tirando avanti, tutti insieme. E chissà, forse saremmo arrivati lontano, sempre e comunque cercando di restare uniti.
Continuammo a festeggiare fino alla mezzanotte dove ci augurammo un buon natale tutto insieme e ci mettemmo a vedere un film inerente alla festa sulle gradinate.
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Mi stropicciai gli occhi e mi alzai lentamente dal letto senza svegliare Serena e le altre.
Ieri sera avevamo fatto davvero tardi e oggi ci sarebbe stato lo speciale di Natale da registrare e poi da mandare in onda.
Perciò mi chiusi in bagno, aprendo il getto dell'acqua e lasciandola riscaldare mentre io mi toglievo i vestiti di dosso, posandolo in un angolo.
Una volta che l'acqua si fu fatta piuttosto tiepida entrai in doccia, rilassandomi appena entrai in contatto con il getto.
Quando finì fasciai il mio corpo con un asciugamano e iniziai ad asciugarmi i capelli castani che, ormai da qualche giorno, avevo tagliato e adesso mi arrivavano poco più sotto delle spalle.
Feci in fretta per poi uscire, vestirmi e preparare la sacca rossa con tutti i cambi possibili, essendo che oggi non si sapeva quante volte ci saremmo dovuti esibire, ma soprattutto su quale brano, dato che la redazione aveva fatto a sorteggio e ci aveva solo detto di prepararci e ripassare tutte le canzoni e le coreografie fatte fin ora sia da soli che in coppia.
Poi però mi ricordai del fatto che io non potessi esibirmi data la slogatura alla caviglia, rabbugliandomi all'istante. Rimisi i vestiti nell'armadio e il borsone al proprio posto, recandomi in seguito in cucina per la mia solita colazione preparata gentilmente da Gigi, il quale mi regalò un sorriso, che mi sforzai a ricambiare, prima di andare in camera a cambiarsi.
Mi sedetti e iniziai a mangiare lentamente. Stavo odiando tutto e tutti in quel momento.
<<buongiorno Lola>> mi salutò Elena, entrando in cucina. Alzai la mano sinistra a mo' di saluto, non guardandola minimamente in faccia, addentando il mio biscotto.
<<come va la caviglia?>> chiese rubandomi un biscotto.
<<ehy no, quelli sono di Carlotta, prenditene altri>> la riprese Luigi, venendo di corsa da noi.
Era molto schietto su quello che dovevo mangiare e se mi azzardavo a mangiare anche solo un chicco di meno rispetto alla porzione che mi preparava lui, allora sapeva essere molto arrogante.
<<Gigi, c'è ne sono altri, lasciala fare. Inoltre stamattina non ho proprio fame, soprattutto dopo tutto quel cibo che mi hai fatto mangiare ieri>> gli comunicai alzandomi dal mio posto e prendendo la mia tazza ormai vuota, lavandola velocemente nel lavandino, mentre Elena si sedeva a mangiare i miei biscotti e Gigi la guardava male.
Presi poi il telefono che utilizzavamo per parlare con la redazione, dicendo a quest'ultima di avere un dolore insopportabile alla caviglia e chiedendogli di non andare in studio.
Sorrisi soddisfatta quando mi diedero l'okay e mi andai a prendere la mia sigaretta elettronica, più il plaid.
Non era per qualcosa ma vedere gli altri fare ciò che gli piaceva, mentre io ero costretta a star ferma a causa della caviglia slogata mi metteva di cattivo umore e mai avrei voluto influenzare gli stati d'animo degli altri.
Inoltre il Natale era brutto per me e per quanto avessi vissuto una bella vigilia, comunque il Natale continuava a starmi abbastanza sulle palle.
Salutai gli altri che stavano per lasciare la casetta, sorridendogli falsamente per non farli preoccupare, e poi mi rifugiai nel giardinetto anteriore.
𝐧𝐨𝐭𝐞 𝐚𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞
Che ne pensate? Vi sta piacendo la storia?
Scusatemi se l'altro ieri e ieri non ho pubblicato :(