Incomprehensible [Italian Tra...

By simo0609

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"Perché sei così spaventata da me, Laura?" "Perché tu sei il male, Zayn. Hai ucciso delle persone e hai fatto... More

Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17 (1 Pt. )
Capitolo 17 (2° Pt.)
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Trailer
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Q&A(Questions)
Q&A(Answers)
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32

Capitolo 7

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By simo0609

(Domandina: Qual è stato il vostro capitolo preferito fino ad ora?)

Di solito, svegliarmi alla sette di mattina a causa di una chiamata mi avrebbe dato fastidio, ma quel giorno  non potei farne a meno. Dopo la sera precedente, infatti, non avevo mai smesso di sorridere, troppo felice per nulla in particolare. Pensai di essere ancora po' sorpresa dell'amicizia tra me e Zayn - non mi l'aspettavo che me l'avrebbe chiesto, infatti. Non a me. Di solito non ero il tipo di ragazza con cui i ragazzi volevano andare in giro o con cui volevano essere amici.


Mi lamentai, girandomi da un lato e cercando con la mano il telefono. Afferrai con le dita il piccolo oggetto e, senza vedere chi mi stesse chiamando, premetti il tasto verde e lo portai vicino all'orecchio.


"Pronto?" Domandai. In risposta, ricevetti delle risate acute di Sophie seguite da un troppo gioioso: "Buongiorno!" Roteai gli occhi e mi misi seduta sul letto, spostando via le lenzuola.


"’Giorno." Mormorai, soffocando uno sbadiglio. Stesi le gambe fuori dal letto e le posai sulla moquette, prima di alzarmi, stiracchiandomi. Mi strofinai gli occhi con la mano libera e aspettai che Sophie rispondesse.


"Ehi, ti sei appena alzata?" Chiese.


"Sì. A proposito, grazie. – dissi, dirigendomi verso il bagno - Mi stavo godendo la siesta*."


"Scusa! Comunque ti devi svegliare presto perché Kate ha preso il primo taxi disponibile e arriverà verso le otto e mezza." Spiegò e io spalancai gli occhi.


"Mi stai dando un'ora di tempo per prepararmi?"


"Hey, non lamentarti con me, ma con Kate. E' lei quella che ha prenotato il taxi." Si giustificò, sbadigliando.


"Ti sei appena alzata?" Chiesi e aprii l'acqua calda, mettendo le dita sotto per testare la temperatura. Una volta che fu calda abbastanza, misi il tappo al lavandino e aspettai che si riempisse.


"No, mi sono svegliata verso le sei. Marielle mi ha chiamato per farmi sapere che non andrà più a fare shopping con sua madre, quindi sarà anche lei con noi." Spiegò.


"Fantastico." Risposi, aprendo il rubinetto e immergendo la mano nell'acqua calda.

"Quindi tutti saremo lì alla stessa ora?"


"Sì. Io, Liam, Niall e Marielle prenderemo il bus alle otto, quindi probabilmente arriveremo prima di te e Zayn."


"Okay." Dissi, uscendo dal bagno, andando verso l'armadio e cercando dei vestiti da mettermi per quel giorno.


Presi il primo paio di jeans che vidi e ci abbinai sopra una semplice maglietta bianca con il colletto fatto di un materiale a fantasia floreale. Niente di speciale, ma carino.


"Quindi, non dimenticare di essere pronta, quando il taxi arriverà. Non vuoi lasciare Zayn da solo, giusto?" Ipotizzò, ridacchiando.


Sospirai e roteai gli occhi per il suo essere così infantile. "No."


"Fantastico! Ci vediamo dopo." Disse Sophie, prima di attaccare. Bloccai il telefono e lo lanciai sul materasso, dove atterrò con un soffice tonfo sulle coperte. Posai i vestiti sul letto e andai a farmi la doccia. Per prima cosa, mi sciacquai il viso nel lavandino pieno di acqua calda per svegliarmi e poi mi girai verso la cabina della doccia.


Dopo che mi fui lavata, asciugata i capelli, spazzolata i denti e messa del mascara, potei dire di essere pronta. Infilai i jeans e li abbottonai, tirando su la cerniera, per poi infilarmi la maglietta bianca e sistemarla. Mi passai una mano tra i capelli ricci e mi guardai per un'ultima volta allo specchio, prima di uscire dalla stanza.


Essendo molto presto, i miei genitori e Ian stavano ancora dormendo, quindi mi assicurai di lasciare loro un bigliettivo per dire che ero uscita. Jet stava dormendo sul pavimento del cucina di fronte al frigo , con la lingua fuori. Sorrisi a me stessa e guardai l'orologio. Mancava un quarto d'ora alle otto, solo quindici minuti prima di entrare in un taxi con Zayn.


Sapevo che, dopo la notte precedente, da quel momento in poi le cose fra me e Zayn sarebbero andate bene. Nonostante il suo misterioso e silenzioso carattere, sapevo che, in fondo, era un bravo ragazzo, ma comunque non potevo negare che mi aveva spaventata la prima volta che ci eravamo incontrati .... perché sì, l'aveva fatto. Le cose erano cambiate molto nel giro di sei giorni.


Pensai che, guardando la tv, il tempo sarebbe passato e fu proprio quello che feci. Andai sul canale 4Music e iniziai a canticchiare una canzone dei Maroon 5, con gli occhi che andavano dallo schermo all'orologio e viceversa. Ticchettai le dita sul divano, guardando Adam Levine ballare sulle note di Moves Like Jagger e potei sentire le farfalle eruttarmi come un vulcano nello stomaco, iniziando lentamente a innervosirmi.
Che cosa sarebbe successo se Zayn avesse avuto un altro dei suoi sbalzi d'umore e avesse iniziato a comportarsi di nuovo come un idiota? Cosa sarebbe successo se la proposta d'amicizia fosse stata soltanto un farsa per convincermi a non giudicarlo un arrogante bastardo?


Cacciai via quei pensieri e venni riportata alla realtà da qualcuno che bussava alla porta. Saltai da dove ero seduta e controllai le tasche posteriori, assicurandomi di aver preso il telefono e le chiavi. Fortunatamente, erano sane e salve nelle tasche. Presi il telecomando e spensi la televisione prima di correre verso la porta, guardando l'orologio: erano solo le otto e venti.


Controllai velocemente i capelli e il trucco nello specchio vicino alla porta, prima di fare un respiro profondo e girare la maniglia, aprendola.


Zayn sembrava proprio misterioso e pericoloso come avevo pensato il primo giorno. Aveva i capelli sistemati nel solito ciuffo, con gli occhi scuri e maliziosi che scintillavano alla luce del mattino. Un ampio sorriso era stampato sul viso mentre si appoggiava allo stipite della porta, con entrambe le mani dentro le tasche della giacca di pelle marrone. Cacciai fuori un respiro che non sapevo neanche di star trattenendo e mi schiarii la gola, prima di parlare.


"’Giorno." Dissi, sorridendo timidamente. Zayn ricambiò, per poi mettersi diritto e aprire la bocca per parlare.


"’Giorno anche te." Rispose, facendo scorrere gli occhi sul mio corpo. Non potei fare a meno di sentirmi a disagio, dato che di solito non venivo guardata in quel modo dal sesso opposto, amico o meno. "Scusami per essere venuto così presto, ma il taxi sarà qui fra pochi minuti, così ho pensato di passare a vedere se eri pronta."


"Sì, va bene. E' ridicolo che Kate lo abbia prenotato così presto." Spiegai, roteando gli occhi. Zayn rise.


"Sì, infatti. Non sono proprio una persona mattiniera." Ammise, strofinandosi gli occhi. Essendosi svegliato così presto, chiaramente era ancora stanco.


"Come hai fatto a sapere quando sarebbe arrivato il taxi?- domandai. -Sophie mi ha chiamata stamattina alle sette per farmelo sapere."


"Beh, io non ho ricevuto nessuna chiamata, ma Kate mi ha aggiunto su facebook e mi ha contattato, scrivendomi in un messaggio l'orario insieme a una faccia sorridente e un paio di baci." Disse, ridendo. Mi coprii il viso con le mani: a Kate la situazione stava proprio sfuggendo di mano. Il fatto che le piacesse un ragazzo era una cosa, ma mandargli dei baci era completamente differente.


"Scusala. Pensa che tu sia carino, per questo ti manda baci in tutti i messaggi, quindi non preoccuparti." Gli spiegai. Rise di nuovo, prima di fare un passo verso di me, stando ancora fuori.


"E' okay. Penso sia divertente." Disse e io alzai un sopracciglio. A Kate sarebbe piaciuto molto sentirselo dire, probabilmente molto più da lui che da me.


"Prova a esserle amico per anni e poi penserai che è incredibilmente noiosa!" Chiarii, ridendo. Zayn mi sorrise di nuovo, prima di guardare lo stipite della porta.


"Allora, dobbiamo stare qui e aspettare o hai intenzione di invitarmi ad entrare?" Chiese, i suoi occhi scuri incollati su di me. Abbassai lo sguardo, non essendo sicura che fosse una buona idea lasciarlo entrare. I miei genitori stavano ancora dormendo e pensavo che non sarebbe loro piaciuto avere qualcuno in casa quando non erano ancora svegli e vestiti.


"Scusami Zayn, ma non è una buona idea. I miei genitori sono ancora a letto e non penso che sarebbero molto felici se facessi entrare qualcuno in casa a quest'ora del mattino." Spiegai, con una piccola alzata di spalle. Lui si morse le labbra, prima di annuire lentamente, accettando la mia risposta.


"Nessun problema, capisco. Magari un'altra volta?" Propose, alzando un sopracciglio.

Feci una risatina, prima di annuire.


"Certo, perché no?"


"Fantastico." Disse, prima di fare un passo indietro, lasciandomi abbastanza spazio per uscire di casa e chiudere la porta dietro di me. Mi voltai verso Zayn e gli sorrisi, cosa che lui ricambiò, annuendo e facendomi segno di seguirlo giù per le scale.


Neanche un minuto dopo, il taxi girò l'angolo e parcheggiò fuori da casa mia. Che Kate avesse dato il mio indirizzo e non quello di Zayn?


"Dopo di te." Mi invitò, facendomi segno di camminare. Portai i capelli dietro l'orecchio e lo sorpassai, mentre le nostre spalle si scontravano. Scesi le scale e mi diressi verso il taxi. Aprii la portera ed entrai, stando attenta alla testa per non farla scontrare contro il tettuccio. Appena fui dentro, mi sedetti e mi misi la cintura di sicurezza, seguita da Zayn, che chiuse la portiera dietro di sé.


"Salve, dove vi porto?" Ci domandò l’autista, mentre Zayn si metteva la cintura di sicurezza. Gli diedi l'indirizzo di Kate e partimmo, attraversando le strade trafficate di prima mattina. Nonostante fosse iniziato il fine settimana, le vie erano ancora molto popolate.


"Quindi ti ha svegliato Sophie?" Chiese Zayn, mentre ci stavamo godendo il silenzio. Lo guardai e annuii, annotandomi di dover parlare con Sophie di questo. Perché Kate non mi aveva mandato l'orario tramite messaggio o su facebook?


"Sì. Kate quando ti ha inviato la richiesta su facebook?" Gli chiesi, lasciando che la curiosità avesse la meglio su di me.


"Martedì sera." Rispose Zayn, ridacchiando. Cacciai fuori un sospiro e roteai gli occhi. Era ovvio che l'aveva fatto il giorno stesso.


"Dio... - ridacchiai. -E' insistente."


Zayn mi sorrise compiaciuto. "Tu hai facebook? O twitter?" Aggiunse, appoggiandosi al sedile di pelle nera, con un braccio posizionato dietro la mia testa. Annuii lentamente, guardandolo negli occhi.


"Sì."


"Posso mandarti la richiesta di amicizia e seguirti?" Domandò. Era stato educato da parte sua chiedermelo prima, ma ero sicura che, anche se non l'avesse fatto, avrei comunque accettato immediatamente entrambe le richieste.


"Sì, certo. Su facebook, guarda nella lista di amici di Kate, sono lì. Mentre su twitter, basta scrivere il mio nome." Gli spiegai e lui annuì, ascoltandomi attentamente.


"Ti aggiungerò quando tornerò a casa. - rivelò e io annuii - Ma solo se tu lo vuoi."


"Sì, certo! Davvero, non preoccuparti." Risposi, prima di guardare fuori dal finestrino, verso la strade trafficata dietro di me. C'erano molte persone in giacca e cravatta che camminavano con una valigetta in mano e anche qualche famiglia, che si era svegliata presto per andare da qualche parte.


Tuttavia, un uomo in particolare catturò il mio sguardo: stava in piedi sotto un lampione vicino alla strada, con una giacca nera che lo proteggeva dall'aria fredda e i capelli castani scossi dal vento. Un brivido mi percorse la schiena, quando realizzai che stava guardando anche lui il taxi, seguendoci con lo sguardo. Scossi la testa e lo ignorai. Probabilmente era qualche persona sfortunata senza casa che cercava di avere qualche spicciolo dai passanti.


"Cosa stai guardando?" Chiese Zayn, mentre l'uomo spariva dalla visuale. Mi morsi le labbra e abbassai lo sguardo, rispondendo.


"Solo qualche ragazzo." Ammisi, prima di girarmi e guardare Zayn negli occhi.


"Qualcuno che conosci?" Domandò e io scossi la testa.


"No, solo uno sconosciuto."


Zayn annuì, prima di guardare fuori dal finestrino. Non potei fare a meno di guardarlo mentre osservava il mondo che scorreva fuori. Passai il tempo a guardarlo, perdendomi nella sua carnagione olivastra, per poi passare alle sue labbra rosa pallido e alle lunghe ciglia, che gli contornavano gli occhi scuri color cioccolata. Normalmente, non avrei fissato così qualcuno, dato che lo consideravo un gesto maleducato, ma in quel caso non potei fare a meno di ammirare i tratti definiti del ragazzo. Ogni tanto, mi ero trovata ad ammirare anche il suo corpo, ricordandomi di quella volta che l'avevo visto levarsi la maglietta.


"E' maleducazione fissare qualcuno, lo sai?" Disse all'improvviso, facendomi sobbalzare.

Mi portai i capelli dietro l'orecchio e lo sentii ridacchiare.


"Scusa." Mormorai.


"Fa niente, Laura." Mi rassicurò, guardandomi. Gli sorrisi timidamente, prima che il taxi girasse a sinistra, in una nuova strada.


"E' quella la casa." Mi rivolsi al tassista, indicandone una con la porta rossa. Lui parcheggiò fuori di essa e chiese di essere pagato. Ma, mentre cercavo i soldi nella tasca, fui sorpresa dal vedere che Zayn aveva già dato al signore un paio di banconote.
"Zayn! – sbottai - Lascia pagare me!"


"Non ce n'è bisogno, ho già pagato io." Disse e uscì dal taxi. Mi lamentai e ringraziai il tassista, prima di aprire la portiera e uscire a mia volta. Zayn mi stava aspettando fuori e mi aiutò ad uscire, per poi chiuderla dietro di me. Salutammo il tassista e ci girammo entrambi verso la grande porta rossa.


"Avresti dovuto lasciar pagare me." Aggiunsi. Odiavo quando le persone mi compravano delle cose o pagavano per me. Mi aveva perfino dato fastidio lunedì che Liam mi avesse comprato un muffin, un taxi era decisamente troppo.


"Laura, davvero, non fa niente. Ho con me molti soldi e qualche spicciolo non è niente." Chiarì, prima di sorridermi.


Sospirai e abbassai lo sguardo. "Ma mi sento in colpa..."


"Non farlo." Mi obbligò, guardandomi con i suoi occhi scuri. Mi voltai verso la casa di Kate e poi di nuovo verso Zayn.


"Allora andiamo." lo incitai, iniziando a salire le scale verso l'ingresso. Da fuori, riuscivo già a sentire le canzoni di Chris Brown, quindi probabilmente erano già arrivati tutti. Anche se, secondo me, sentire la musica a alto volume alle nove di mattina non era un buona idea. Zayn mi seguì, salendo lentamente dietro di me.


"A proposito, Zayn... - dissi, girandomi. -Se Kate, Marielle o Sophie provano a farti qualcosa, non lasciare che ti infastidiscano." Gli spiegai, facendolo ridere. Chiaramente, era abituato ad attirare l'attenzione delle ragazze.


"Perché mi dovrebbero infastidire?" Chiese, salendo l'ultimo scalino e trovandosi insieme a me di fronte alla porta.


"No, in realtà volevo dire che ... se cercano di farti qualcosa, tu ignorale. Marielle e Sophie sono quelle più vanitose, anche se Kate non è da meno, dato che anche a lei piace parlare di ragazzi o cose del genere. Alcune volte però è un po' invadente."


"Mi piace il modo in cui tutte le volte le parli alle spalle." Confessò lui, ridendo.


"Lo sappiamo tutte e due, non preoccuparti. Lei mi parla sempre alle spalle, quindi io sto solo ricambiando il favore." Spiegai e lui alzò un sopracciglio.


"Allora sei fortunata ad esserle ancora amica. Di solito, specialmente tra ragazze, se un'amica parla alla spalle di un'altra, dopo c'è sempre un litigio." Disse con una scrollata di spalle. Beh, in fondo aveva ragione. Di solito si potevano creare delle discussioni stupide tra amiche, ma non era successo mai niente del genere tra me e Kate. Come ho già detto, eravamo come la colla.


"Siamo solo buone amiche. Non ci sono litigi tra di noi." Chiarii, alzando una mano per bussare alla porta.


"Interessante." Disse Zayn tranquillamente e io rotai appena gli occhi, sospirando e aspettando che qualcuno venisse ad aprire. Poco dopo, attraverso la spessa finestra, potei vedere una chioma bionda dirigersi verso di noi.


"Kate." Lo informai e lui annuì, prima che la maniglia si girasse e la porta si aprisse. Apparve una Kate splendente, con i capelli sistemati in riccioli che le contornavano il volto. Se l'acconciatura serviva per impressionare Zayn, allora era proprio pazza.


"Hey, ragazzi!" Rise, prima di abbracciarmi e il profumo forte che aveva mi diede fastidio.


"Potevi metterti meno profumo." Le sussurrai e lei ridacchiò soltanto, per poi spostarsi. Ispezionò ciò che indossavo e annuì in segno di ... approvazione?


"Sono così contenta che siate venuti, stavo iniziando a pensare che avevo prenotato un taxi per l'indirizzo sbagliato!" Disse, sorridendo ad entrambi. Alzai un sopracciglio e sospirai profondamente, prima che Kate facesse un passo indietro per farci entrare.


"I miei genitori sono partiti ieri sera, quindi abbiamo la casa libera per tutto il giorno." Spiegò, mentre io la sorpassavo ed entravo. L'intera casa profumava sempre di Febreeze** e per questo era sempre piacevole. Potei sentire il volume della musica alta proveniente dal soggiorno e, non molto tempo dopo che fui entrata, Liam spuntò da dietro l'angolo, sorridendo.


"Laura!" Esultò e poi corse verso di me, abbracciandomi calorosamente. Risi, mentre lui mi sollevava dal pavimento e mi faceva girare, ridendo rumorosamente. Sentii anche Kate ridere, ma, quando guardai Zayn, notai che mi stava fissando. Corrugai la fronte e mi schiarii la gola, mentre Liam mi lasciava andare.


"Ciao anche a te." Aggiunsi, arruffandogli i capelli. Mi sorrise e iniziò a portarmi verso il soggiorno, ma tornai indietro, aspettando Kate e Zayn. Il moro era ancora fuori, appoggiato contro lo stipite della porta, proprio come aveva fatto prima a casa mia.


"Zayn, stai bene?" Chiesi. Lui annuì, prima di rivolgere lentamente lo sguardo verso Liam. Kate si schiarì la gola e si posizionò di fronte a lui.


"Perché sei ancora lì?" Domandò.


"Penso sia da maleducati entrare in casa di qualcuno senza permesso." Spiegò, con un sorriso sghembo. Si passò di nuovo una mano tra i capelli, prima di guardarmi oltre la spalla di Kate. Non potei fare a meno di ricordarmi di quando prima mi avevo chiesto di entrare in casa,  mentre aspettavamo il taxi.


"Zayn, puoi entrare. - chiarì Kate, ridendo silenziosamente - Davvero."
"Grazie, Kate." Rispose lui, prima di sorpassare la soglia ed entrare in casa, un grande sorriso sul volto.


"Hai una casa davvero adorabile." Si rivolse a Kate, ma iniziò a camminare verso me. Annuì lentamente a Liam ed entrò in soggiorno.


"Che la festa abbia inizio!" esclamò, facendomi l'occhiolino.

Dedicato a Franci_Music

*Siesta: Pausa, riposino. L'autricel'hascrittainspagnolo, quindihofattolostesso anch'io.

**Febreze: prodotto casalingo, una specie di deodorante per la casa O.o

Rispondete a questa domanda, vediamo se indovinate :9 (Perché Zayn chiede il permesso prima di entrare in casa? E, secondo voi, chi era il ragazzo che Laura stava fissando?)

Ehi, bella gente, Simo è qui presente! Oh yeah! *so che stai rappando anche tu* Comunque, bando alle ciance (non so neanche che significa), ho aggiornato! Non so come ho fatto, ma sono quì. Purtroppo il prossimo capitolo sarà molto più lungo (11 pagine, tipo) quindi vi prego di comprendermi(?). E beh, niente più, vi volevo ringraziare per tutto quello che state facendo per me, anche perché -e voglio sottileneare- traduco per un piacere personale, per migliorare. Se commentate a me va benissimo, non siete costrette, ma facendolo mi rendete molto felice.

Ora vado e, se siete interessate al gruppo di Whatapps, contattatemi in chat!

P.s: Anch'io scrivo delle storie, vi andrebbe di leggerle? Le trovate sul mio profilo. La prima si tratta di una storia breve su Harry e Zayn (I ragazzi del caffè amaro), mentre la seconda è solo su Zayn (Strange way to get to know).

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