-"okay, non si torna più indietro"- sussurrò Namjoon tra sè e sè ancora fermo davanti alla porta di Taehyung -"per Jimin"- disse per farsi più coraggio possibile.
-"senti non abbiamo tutto il giorno"- sbuffò Jungkook che si trovava ancora a fianco del maggiore -"ora torno dagli altri"- gli disse -"ricordati che abbiamo occhi ovunque perciò ti conviene entrare al più presto e non fare il furbo"- concluse il minore per poi allontanarsi dall'altro per tornare da dove era venuto.
Il maggiore si prese qualche altro minuto prima di abbassare la maniglia della porta che lo divideva dal suo amico, da una parte era estremamente felice ed entusiasta di rivederlo dopo così tanto tempo ma dall'altra si sentiva in estrema soggezione ogni qual volta che doveva parlare con il riccio, specialmente se si parlava del piano e della fuga dalla Corea.
Perchè tanto Namjoon lo sapeva, il suo amico era davvero furbo e sveglio, e sotto sotto se lo sentiva, Taehyung probabilmente sapeva già tutto. Come sapeva del piano di quei cinque ragazzi sconosciuti fino a pochi mesi prima, come sapeva dell'identità di Jungkook e Jimin, Taehyung sapeva sempre tutto su tutti e prima di tutti e questo di faceva venire la pelle d'oca.
Spesso e volentieri il viola si domandava dove il minore avesse imparato a precedere sempre gli altri ma l'altro gli rispondeva semplicemente:
-"l'ho imparato quand'ero un ragazzino, facevo un lavoraccio"- rispondeva sempre Taehyung -"prima o poi impari qualche trucchetto per essere sempre avvantaggiato sugli altri in modo tale che non siano loro quelli a calpestarti"-
Ancora adesso, però, il famoso lavoro svolto da Taehyung quando era un ragazzino restava una gigantesca incognita per Namjoon. Erano amici da tanti anni ma, della sua vita prima di diventare modello, del riccio non sapeva nulla.
Scosse la testa insistentemente per cercare di scacciare via tutti i ripensamenti che in quel momento lo stavano logorando e, dopo aver preso l'ennesimo profondo e lungo respiro, finalmente mise la mano sulla maglia della porta di legno e la abbassò.
-"Jungkook sei tornato"- sentì la voce graffiante di Taehyung parlare dopo tanto.
Aprì poi la porta con grinta e il volto sorridente dell'amico, che sicuramente pensava di trovare il corvino al suo posto, venne in poco tempo sostituito da uno sguardo confuso e preoccupato.
-"Nam?"- disse piano Taehyung non credendo ai suoi occhi.
Il maggiore, ancora in piedi vicino alla porta, si avvicinò all'amico con una lentezza disarmante senza mai togliere gli occhi dalla figura del riccio. Una volta arrivato vicino all'altro si sedette davanti a lui in ginocchio e gli prese il pallido viso tra le mani.
-"che cosa ti hanno fatto?"- disse in un sussurro non togliendo gli occhi da quelli scuri dell'altro.
-"cosa vorresti dire?"- domandò a sua volta Taehyung ancora più confuso non sapendo a cosa si stesse riferendo l'amico.
-"quanto sei dimagrito"- disse allora Namjoon spiegandosi meglio -"non ti hanno dato da mangiare?"- chiese preoccupato -"ti hanno trattato male?"- domandò di nuovo agitandosi di più.
-"Nam calma"- rispose Taehyung con voce gentile ed accennando un sorriso -"è stata una mia scelta"-
-"e perché?"- domandò il maggiore non capendo.
-"non volevano darmi una cosa e allora non ho mangiato per qualche giorno, ma ora sto bene"-
-"insomma"- alzò le larghe spalle il viola -"sembri un fantasma"-
-"è tutto okay, davvero"-
-"per quale cazzo di motivo hai smesso di mangiare"- cambiò subito umore il maggiore -"sei un incosciente"- disse arrabbiato.
-"ho dovuto farlo"- si giustificò il più piccolo -"a mali estremi, estremi rimedi, giusto?"- continuò sorridente.
-"assolutamente no"- alzò la voce il viola -"non se devi stare male"-
-"è stata una questione di qualche giorno"- spiego Taehyung -"tanto sapevo avrebbero ceduto prima o poi"-
-"tu sai sempre tutto vero"- abbassò finalmente la voce Namjoon -"per cosa hai fatto questo stupido sciopero della fame, sentiamo?"- lo incitò a parlare, curioso di sapere per quale motivo il suo amico era arrivato a tanto.
-"Jungkook"- rispose solo il riccio.
-"Jungkook?"- ripeté confuso il ragazzo inginocchiato.
-"esatto"- confermò tranquillamente Taehyung.
-"e come mai?"-
-"avevo bisogno di vederlo"- disse -"volevo vederlo"- aggiunse poco dopo.
-"certo che te sei strano forte"- sbuffò il maggiore -"lo avevi già tutto per te in Corea ma hai deciso di mandare tutto al diavolo per qualche banconota, io se fossi in lui non ti avrei mai più parlato"-
-"per prima cosa, non mi pare fosse solo qualche banconota dato che hai già comprato due case e una di queste è a New York"- disse tranquillamente il minore -"e seconda cosa, hai detto bene, Jungkook non mi ha parlato per settimane"- spiegò -"ma smettere di mangiare lo ha fatto cedere quasi subito"-
-"fossi in te non canterei vittoria così presto, dopo quello che abbiamo fatto le cose non torneranno più come prima"-
-"lo so, ma almeno questo è un inizio"- alzò le spalle Taehyung -"e poi avevo davvero bisogno di un cambiamento e tu lo sai"-
-"e che cambiamento"- sospirò Namjoon -"almeno ho fatto pace con Jimin"- disse poco dopo.
-"lo immaginavo"- accennò un lieve sorriso il riccio -"se nemmeno un evento del genere è riuscito a separarvi allora è quello giusto Nam, tienitelo stretto"-
-"stai sicuro che non lo lascerò mai più, anche perchè se lo facessi Jungkook mi ha gentilmente detto che mi distruggerà"-
-"Jungkook dice tante cose ma alla fine è innocuo"- sorrise il ragazzo legato alla sedia.
-"non mi sembrava tanto innocuo mentre mi diceva che, se avessi tentato di liberarti, ci avrebbe lasciati legati qui dentro a morire di una lenta e tremenda morte"-
-"noto che vi siete detti molte cose"- puntualizzò il minore -"deduco anche che tu non sia venuto qui semplicemente per salutare"- lo guardò dritto negli occhi -"perciò dimmi Nam, per quale motivo ti hanno liberato?"-
...
eccomi tornata yee
da adesso per un paio di
settimane gli aggiornamenti
saranno casuali, questo
vuol dire che pubblicherò
indipendentemente dal
giorno.
mi duole poi dirvi che gli
aggiornamenti a giugno
saranno davvero pochi...
scusate♡