SCP e il Culto del Divoratore...

By NazarTheEzio

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Un antico Culto fondato in seguito al contenimento di un'anomalia ha radunato in un Microuniverso alcuni degl... More

No. 24,1 - Torneo
No. 24,2 - Drakma
No. 24,3 - Deer
No. 24,4 - Delta
No. 24,5 - Intromissione
No. 24,6 - Incontro
No. 24,7 - Scossa
No. 24,8 - Impenetrabile
No. 24,9 - Unione

No. 24,10 - Ritorno

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By NazarTheEzio

Extorr, dopo un volo di qualche metro, atterra in piedi. Aumenta la potenza elettrica sulle radici gialle e si concentra su Deer. In quello stesso momento dal terreno sotto di lui spuntano alcune radici verdi ricoperte di quelle gialle e si apprestano a chiuderlo in una gabbia elettrica più piccola. Ma Delta prontamente distrugge una parte delle radici con l'aria compressa, mentre altre vanno in frantumi grazie ai proiettili perforanti di Drakma. Deer scatta in avanti e, dopo aver sferrato una serie di potenti punti sullo stomaco dell'entità, arretra verso Delta.

-Questa volta me la sono vista brutta. - Dice alla fine sospirando.

-Per fortuna che c'eravamo noi a pararti il culo. - Risponde Drakma avvicinandosi al duo.

-Non va per niente bene. Se continua a farci sprecare energia per difenderci, non riusciremo mai ad attaccarlo alla massima potenza. - Commenta Delta.

-E poi abbiamo anche il limite di tempo. - Si aggiunge Deer. - Attualmente sono rimasto con solo 37% di carica nell'armatura. Se dovessi rimanere senza di essa, sarebbe la fine.

-Immagino che hai dentro di essa un asso nella manica. - Sorride la ragazza.

-Cannone all'antimateria. Sembra che sia l'unica arma in grado di danneggiare quelle sue radici rosse. Ma se continua a farci rimanere sulla difensiva, non potrei usarlo con efficacia. E inoltre, per poterlo caricare alla massima potenza, mi serve qualche secondo. Quindi rimarrei scoperto.

-Ho capito. Noi due lo dobbiamo distrarre. Giusto?

-Almeno provateci.

-Se voi tre avete voglia di chiacchierare, allora che ne dite se vi rivelo qualcosa prima di uccidervi? - Dice Extorr avanzando verso di loro senza alcuna ferita.

-Allora spara, ma fai in fretta. Non abbiamo tanto tempo da sprecare. - Risponde Deer. Extorr ridacchia, si ferma e continua:

-Voi credete veramente che quei alberelli luminosi di mangrovie rimangono sempre così piccoli e distruggono l'Universo in un attimo? Sbagliato. In realtà lo fanno lentamente e mano a mano che assorbono energia dagli Universi, crescono. Quando gli altri partecipanti sono morti, è stato distrutto solamente il pianeta della loro origine. Ma è bastato ad attivare una reazione a catena che porterà alla distruzione di un intero Universo. È solo una questione di tempo, proprio quello che voi non avete. E inoltre quel arboscello dietro alla vostra nuca non è altro che un deterrente. Se lo strappate via il vostro Universo non verrà distrutto. Anzi, l'albero che ha preso il vostro posto nel vostro mondo si seccherà in un attimo, ma continuerà ad assorbire energia. Finché ci saranno ancora le radici, il nostro Signore continuerà ad assimilare il nutrimento.

Drakma spalanca gli occhi e porta la mano sulla ferita dietro alla nuca. "Ma allora il mio Universo esiste ancora.", pensa con gioia. "Che sollievo. Adesso sì che sono ancora più motivata a spaccare il culo a questo ammasso di radici di merda!" D'altro canto Deer e Delta si guardano l'un l'altro e portano la mano dietro alla loro nuca. Afferrano l'arboscello e con uno strattone lo tolgono via facendo spruzzare un po' di sangue per terra.

-Se questo coso è inutile, allora ci sarà soltanto d'intralcio. - Dice Delta. - E poi non è vero che noi non abbiamo tempo. Se lo sapremo sfruttare a dovere tutto questo finirà in meno di un attimo.

-Se ne siete convinti, allora perché non ci provate? Vi accorgerete subito che è tutto inutile. - Risponde Extorr e fa spuntare dal terreno delle radici verdi ricoperte da quelle rosse, cercando di colpirli nei punti vitali. Delta riesce a respingerle con uno potente esplosione d'aria e scatta in avanti. Drakma le afferra con il suo braccio robotico e attraverso delle piccole fessure impianta dei piccoli aghi. Questi esplodono e disintegrano le radici. Poi carica dei proiettili perforanti e fa fuoco sulle gambe di Extorr. In quello stesso momento Delta sferra un potente pugno alla sua gola. L'entità subisce senza difficoltà i colpi alle gambe e arretra di un passo dopo il pugno dell'aborigeno. Poi lo circonda con delle radici gialle e lo colpisce con una scarica elettrica, scagliandolo all'indietro.

Drakma, approfittando della distrazione, si avvicina a Extorr e lo avvolge dal fuoco emesso dal suo lanciafiamme della spalla destra. Il lungo vestito nero si riduce in un attimo in cenere. In quel momento dalle fiamme spunta una radice rossa che punta dritto al petto della ragazza, ma Delta cambia la sua traiettoria giusto in tempo con un pugno. Poi ne sferra un altro dritto allo stomaco dell'entità, facendola arretrare ed estinguendo le fiamme che ancora la avvolgevano.

-Drakma! - Esclama Delta. La ragazza annuisce, comprendendo il segnale, ed entrambi si spostano di lato. A quel punto Deer scatta in avanti e sferra un pugno destro illuminato da un'intensa luce azzurra. Extorr se ne accorge subito e ricopre il torace di radici nere. Il pugno impatta contro di esse, liberando tutta energia accumulata nel cannone all'antimateria. Pochi attimi dopo, quello stesso colpo riparte dalla schiena di Deer e scava una lunga e profonda trincea sul terreno, fin dentro alla foresta di mangrovie. Tutti e tre gli Agenti Speciali sgranano gli occhi per l'incredulità. Extorr fa un ghigno e respinge Deer dentro alla trincea con delle radici elettriche.

-Vi sembrava facile, vero? - Dice alla fine quello. - Distrarmi per guadagnare tempo e poi distruggermi con un cannone all'antimateria. Voi tre avete una perfida immaginazione.

"Solo 19% di carica.", pensa Deer osservando i parametri della sua armatura. "Inoltre è anche un po' danneggiata quindi non posso contare sulla sua massima prestazione. Dovrei concludere con il prossimo colpo alla massima potenza. Se sbagliassi, sarebbe la fine di tutto." Poi risale dal fossato e dice ad alta voce:

-Delta, Drakma. Voglio ancora contare sul vostro aiuto. Ho bisogno dell'altro tempo. E solo voi me lo potete concedere.

-Ma cosa stai facendo? Racconti anche a me il vostro piano? Addirittura quello usato poco fa? Ma sei cretino o fai finta di esserlo? - Chiede Extorr stupito.

-Usate tutta la potenza che riuscite a tirare fuori dalla vostre armi. Non dobbiamo dargli tempo di contrattaccare in nessun modo. - Continua Deer senza prendere in considerazione nemmeno una parola dell'entità.

-Ma te ne sei accorto o no che ti ho fatto una domanda?! - Esclama Extorr. - Mi stavi ascoltando o no?!

-Facciamogli assaggiare tutta la rabbia che abbiamo nel corpo! Si pentirà di essere nato! - Alza ancora la voce Agente Speciale in armatura e inizia a ad aumentare la potenza del cannone all'antimateria.

-Non te lo permetterò! - Esclama Extorr e prova a trafiggere Deer con delle radici rosse, ma quelle vengono deviate da Delta, che si è frapposto tra lui e l'entità.

-Non così in fretta. - Dice l'aborigeno e aumenta la potenza dell'Elemental Core. L'aria compressa inizia ad espandersi dal braccio destro fino alla spalla, poi sul collo, sulla testa, sul petto, sull'altro braccio, sulla schiena, fino alle gambe. Tutto intorno a lui si crea uno leggero spostamento d'aria continuo, che solleva alcuni detriti e della polvere sul terreno. Poi sui polpastrelli delle dita del braccio robotico si formano dei piccoli cuscini d'aria estremamente compressa. Delta ritrae all'indietro il braccio e punta il palmo aperto della mano verso Extorr. Pensa: "Se prima non sono riuscito a fargli dei danni seri utilizzando alta velocità, allora proverò a farlo con qualcosa di più potente. Proverò a farlo con…".

-Five Paths of Air. - Dice con voce calma Delta. - L'ho inventato sul momento, quindi spero che funzioni.

-Ma il tuo amico è già morto! - Esclama Extorr facendo spuntare dal terreno vicino a Deer altre radici verdi ricoperte da quelle rosse e gialle. Ma poco prima di colpirlo, Delta sparisce lasciando un piccolo turbinio di polvere e ricompare con un altro turbinio di polvere con il braccio proteso in avanti subito dietro a Extorr. Passa qualche secondo e appena questo si rende conto di quello che è successo, sente una forte pressione in cinque punti differenti sul petto. In un attimo viene scagliato ad una grande velocità contro la mangrovia centrale, creando un profondo cratere dentro al tronco viola. Delta, esausto, disattiva l'elemental core e inizia a barcollare.

A quel punto Drakma prende la mira con le dita del braccio sinistro ed esclama:

-Sei pronto a vedere l'Inferno di missili?! - Dalle punta delle dita vengono espulsi decine e decine di minuscoli aghi, quasi invisibili ad occhio nudo. Questi si conficcano in modo fitto nel petto di Extorr che prova a staccarsi dal tronco. Appena si accorge di quelli e ancora prima di poter reagire, questi esplodono con un potente fragore. Una potente onda d'urto travolge sia Delta, facendolo quasi cadere, sia Drakma e spinge l'entità ancora più dentro il tronco. Un'immensa palla di fuoco si alza in aria e avvolge intero tronco della mangrovia centrale, emanando ancora più calore delle fiamme sulla sua sommità. Extorr rimane paralizzato per qualche secondo e con la superficie annerita in più punti sul groviglio radicale.

Espelle dalla bocca dell'altra sostanza nera e blu e riprova a muoversi, ma in quel momento Deer compare davanti a lui e lo colpisce allo stomaco con molta forza. Il pugno aumenta ancora di più la sua luminosità e Agente Speciale dice:

-Cannone all'antimateria: massima potenza.

[-Attenzione: carica residua 1%! Surriscaldamento del sistema! L'armatura verrà disconnessa tra pochi istanti!] - Risuona in continuazione la voce dell'IA nell'elmo dell'armatura, ma Deer non la considera. Extorr, con un ultimo disperato tentativo, trafigge l'uomo sulle braccia, sui fianchi e sulle gambe con delle radici rosse. Ma subito dopo il pugno rilascia tutta la potenza accumulata. Un grande fascio azzurro di antimateria disintegra intero corpo di Extorr, compresa la testa, e fa sparire nel nulla una grande parte del tronco della mangrovia centrale, andando a colpire anche la foresta dall'altra parte di essa. La luce azzurra sul pugno si spegne e l'armatura fumante, arrivata a 0% di carica, si disconnette e i naniti tornano nelle arti di Deer barcollante e grondante di sangue. L'enorme mangrovia, in fiamme alla base e in cima, si inclina su un fianco e precipita al suolo con un grande fragore. In quel momento tutta la foresta, compresi gli alberelli luminosi, si rinsecchisce e inizia a sgretolarsi.

Sito Elios-2317, America del Nord, Universo RAGNAROMEGA

All'interno di SCP-2317-H, l'entità continua a contorcersi sempre di più. Mentre il suo occhio è quasi completamente spalancato, la gigantesca catena di tendini è al limite. Le forti scosse raggiungono la superficie sabbiosa della realtà alternativo, rischiando di danneggiare i sette pilastri e far sprofondare la squadra intenta ad eseguire la Procedura 220-Calabasas. Ad un certo punto SCP-2317-K si paralizza e le scosse terminano. La luce nera e blu che fuoriesce dal suo occhio cambia colore. Diventa bianca con la sfumatura giallognola e aumenta la sua intensità. Avvolge completamente l'entità e inonda l'immenso spazio in cui è incatenato. L'entità lancia un potente ruggito, la catena si tende ancora un'ultima volta. L'enorme occhio si richiude e SCP-2317-K cade nuovamente in un sonno profondo, mentre la luce lentamente si spegne e delle minuscole particelle di energia evaporano.

Nella camera di controllo della cella di SCP-2317 i parametri sui monitor dei computer si stabilizzano improvvisamente sotto gli occhi increduli di tutti i presenti. Passa qualche secondo di silenzio e all'interno della cella, dietro alla porta di legno, compare una grande sfera luminosa e rotante. Dottor Bright, affascinato da quel fenomeno, si avvicina ancora di più alla vetrata per osservarla meglio e socchiude gli occhi per troppa luce.

-Incredibile. - Commenta con incredulità. La sfera luminosa inizia a emanare piccole particelle di energia, che evaporano all'istante, e lentamente diminuisce le proprie dimensioni fino a sparire completamente, facendo ripiombare la cella nella penombra. Il Dottor John Allson si avvicina al Direttore del Sito Elios e dice, ancora con la faccia piena di stupore:

-Mi risponda sinceramente Dottore, in tutta la sua carriera ha visto qualcosa del genere prima d'ora?

-Mai. E lei? - Chiede a sua volta Bright con un largo sorriso sulla faccia.

-Nemmeno io.

-Adesso sì che ho qualcosa da raccontare agli O5.

John annuisce distrattamente e con una mano dà alcuni colpetti al camice del Direttore. Lui lo guarda e dice:

-Ah già, è vero. Gli amnestici. Ancora dieci minuti, giusto il tempo di fare un veloce rapporto agli O5.

Microuniverso

Deer si avvicina barcollando a Delta e Drakma. Ad ogni passo il terreno secco si sbriciola e il piede affonda nella polvere sempre più. Il sangue, scorrendo lungo le braccia e le gambe gocciola sul suolo friabile.

-Sembra che sia finita. - Dice Delta cercando di rimanere in piedi.

-E con questo sono d'accordo, ma come torniamo a casa? - Chiede Drakma con aria stanca.

-Ecco, questo potrebbe essere un problema. - Risponde Deer. Poi sorride: - Aspettiamo?

-Perché no? - Ribatte ironicamente la ragazza. - Si sta solo sgretolando tutto. Davvero un'ottima idea, complimenti.

-Visto che sei così brava, perché non trovi tu un uscita?

-Magari lo sapessi. - Drakma prova a fare un passo, ma si accorge di avere le gambe bloccate a terra. Abbassa lo sguardo e scopre con orrore che si sta lentamente trasformando in un agglomerato di radici grigie. Sta per fare fuoco su quelle, quando percepisce della sensibilità in esse che le arriva direttamente nel cervello. Deer e Delta provano ad avvicinarsi a lei, ma anche loro rimangono bloccati sul posto per lo stesso problema.

-Riesco a percepirle. - Commenta Drakma. - Percepisco le radici. Insomma, vedo le mie gambe come se fossero delle radici.

-Non è che sia questa la via d'uscita? - Chiede Delta.

-Spero di sì. - Risponde Deer. E mentre tutti e tre sorridono con soddisfazione e sollievo, i loro corpi mutano in radici grigie e lentamente affondano nel terreno.

-Credo che questo sia il momento dei saluti. - Sorride Deer.

-A quanto pare. - Risponde Drakma.

-È stato un immenso piacere conoscervi in questo breve scambio culturale interuniversale. - Ridacchia Delta.

-Breve ma intenso, come si suol dire.

-Estremamente intenso. - Continua Deer. Poi aggiunge: - Chissà se un giorno ci incontreremo ancora.

-Se riusciranno a costruire una macchina anomala in grado di viaggiare tra gli Universi, magari passerò per un saluto. - Dice Delta. E mentre si scambiano reciprocamente gli ultimi saluti e auguri, si trasformano completamente in radici grigie e spariscono nel terreno. In quello stesso momento il Microuniverso diventa polvere e sparisce nel nulla, senza lasciare alcuna traccia.

Aruba, Isole ABC, Universo GAIDEN

Sotto agli occhi preoccupati di Lucy, la mangrovia secca si sgretola e rivela la possente figura di Deer, guarito dalle ferite ma con i vestiti danneggiati e anneriti. Apre gli occhi, si scrolla leggermente di dosso la polvere e la prima cosa che vede è Lucy con gli occhi lucidi e, dietro di lei, Dottor Bright sorridente e con le mani nelle tasche del suo camice.

-Deer… - Mormora la ragazza e si avvicina a lui. Poi gli tira un pugno sullo stomaco, facendolo piegare, e continua in tono serio, quasi arrabbiato: - Cretino che non sei altro!

-Eh? - Deer, confuso, alza un sopracciglio. - Io rischio la vita per salvare il nostro Universo e tu mi tratti così? Bel ringraziamento!

A quel punto Lucy, lasciandosi sfuggire una lacrima, lo abbraccia con forza e gli mormora all'orecchio:

-La prossima volta avvertimi, ok?

-Ci puoi contare. - Risponde l'uomo ridendo e la stringe a sé con tenerezza. Dottor Bright guarda la scena con un largo sorriso compiaciuto, fino a quando non si accorge di essere il terzo incomodo. Si guarda in giro e si rivolge verso gli altri ricercatori:

-Visto che il nostro lavoro qui è finito, che ne dite se vi offra tutti una bella tazza di buon caffè locale? Ha una qualità sublime.

Gira sui tacchi ed esce dal tendone bianco della Fondazione, seguito a ruota dagli altri ricercatori. Deer e Lucy rimangono soli nella tenda, stretti in un lungo abbraccio e circondati dalle varie strumentazioni spente.

Manduria, Puglia, Italia, Universo PRINCEPS

Drakma esce dal piccolo cumulo di polvere e, spolverandosi i vestiti laceri, fa un profondo respiro:

-Finalmente! Un po' di aria fresca è quello che mi ci voleva!

-Ehi, Drakma! - Esclama Paolo di gioia. La ragazza, accorgendosi di lui, perde l'aria soddisfatta e lo guarda con lo gli occhi infiammati di rabbia. Si avvicina a lui pericolosamente, quasi calpestando Bicerberus, ed esclama:

-"Ehi, Drakma"?! È tutto quello che riesci dire dopo quello che voi due avete fatto?!

-Non capisco di cosa tu stia parlando. - Risponde Paolo con espressione interrogativa.

-Ah, adesso fai pure il finto tonto! È per colpa di voi due cretini che sono finita in questa situazione!

-Ma non abbiamo fatto niente. - Dice Bicerberus con lo sguardo innocente. - Mica siamo stati noi a chiuderti in quella mangrovia che adesso non c'è più.

-Però siete stati voi a trascinarmi fuori dal Sito! E per quale motivo?! Per fare una vacanza! Una stupida vacanza! Io odio le vacanze! - Continua la ragazza urlando e, dopo aver spinto via Paolo, avviandosi verso l'uscita del tendone. - Io odio grandi agglomerati di persone! Odio la confusione! Preferivo rimanere al Sito invece di perdere tempo in questo modo!

Appena Drakma esce dal tendone, Paolo e Bicerberus rimangono fermi e con gli occhi sgranati.

-Oggi Drakma è davvero arrabbiata. - Dice Paolo guardando il gatto.

-Intendi più del solito? Sì, lo è. - Risponde il gatto leccandosi una zampa.

-A casa mia si dice "incazzata nera". - Si aggiunge Dottor Elia Moretti. Paolo e Bicerberus lo guardano e poi anch'essi escono dal tendone. Nel mentre Paolo dice, alzando la voce:

-Senti Drakma, lo so che non volevi venire con noi in vacanza. Ma un po' di riposo non ha mai fatto male a nessuno. Non puoi stare rinchiusa nel Sito per sempre…

I due si bloccano, vedendo Drakma ferma a guardare la strada davanti a lei, mentre lentamente la notte volge al mattino. Con il fare tranquillo la ragazza, si volta e sorridendo dice:

-Sono contenta. Sono felice di vedervi sani e salvi.

-Attenzione, state guardando rare immagini di Drakma sorridente e gentile. Questo fenomeno non si ripeterà per almeno mille anni. - Dice ironicamente Bicerberus.

-Ma stai zitto, maledetto gattaccio. - Risponde Drakma. Si avvicina a passo svelto ai due, prende in braccio Bicerberus, stringendolo al petto, e con l'altro braccio abbraccia Paolo. I due, dopo essersi ripresi da questo improvviso gesto di gentilezza, si lasciano andare all'abbraccio. In quello stesso momento dal tendone fa capolino Elia, dicendo:

-Scusa se ti interrompo Drakma, ma ti voglio ricordare di passare dal Direttore per fare il rapporto completo.

-Che palle! Almeno lasciatemi il tempo di tornare al Sito! - Risponde Drakma irritata, ma senza sciogliere l'abbraccio e lasciandosi colpire dai raggi solari.

Sito Poseidon, Australia, Universo RAGNAROMEGA

Appena Chi e Pi raggiungono la postazione provvisoria di ricerca, seguiti dal Dottor Ken Donovan, Pi, piena di gioia, salta subito al collo di Delta. L'uomo, senza avere nemmeno un po' di tempo di scrollarsi di dosso la polvere della mangrovia, ricambia l'abbraccio.

-Meno male che sei vivo. - Dice Pi commossa.

-Già. - Risponde Delta sorridendo. - Anche perché se fossi morto io, sareste morti anche voi. È troppo complicato da spiegare sul momento.

-Con quella tua scappatella ci hai fatto passare tutte le pene dell'Inferno. - Si aggiunge Chi.

-Non era una mia intenzione. - Continua l'uomo staccandosi dall'abbraccio di Pi. Poi si guarda intorno e aggiunge: - Ma Kappa dov'è?

In quel preciso momento la porta esterna si apre e sulla soglia appare Kappa, con le mani appoggiate sulle ginocchia, affannato a causa della corsa. Si rimette dritto regolarizzando la respirazione, si avvicina a Delta e, con un largo sorriso, gli porge la mano dicendo:

-Non osare mai più sparire senza dire niente. Anche perché dobbiamo riprendere gli allenamenti.

-Magari la prossima volta, visto che oggi il vostro turno è finito. - Commenta Chi, fulminando Kappa con lo sguardo. Delta stringe la mano del ragazzo e risponde:

-Chi ha ragione, meglio la prossima volta. Forse domani. Oggi sono un po' stanco e vorrei anche fare una bella doccia fredda per riprendermi.

Ken, che per tutto il tempo è rimasto appoggiato al muro ai piedi della scalinata ad osservare la scena, si avvicina al gruppo e dice:

-Meglio se ci vai subito, perché tra poco ti aspetto nel mio ufficio. Hai l'aria di uno che sa molto riguardo a ciò che è successo.

Delta annuisce. Ken gli dà una pacca sulla spalla mormorando "Sempre in gamba, Delta." ed esce dalla stanza, allontanandosi nel corridoio. Mentre i ricercatori scollegano le strumentazioni, anche i quattro Agenti Speciali si incamminano nel corridoio in penombra.

Elemento #: SCP-2317
Nome: Una Porta per un Altro Mondo
Classe: Keter/CODICE INCUBO REGGENTE ROSSO

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