SCP e il Culto del Divoratore...

By NazarTheEzio

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Un antico Culto fondato in seguito al contenimento di un'anomalia ha radunato in un Microuniverso alcuni degl... More

No. 24,1 - Torneo
No. 24,2 - Drakma
No. 24,3 - Deer
No. 24,5 - Intromissione
No. 24,6 - Incontro
No. 24,7 - Scossa
No. 24,8 - Impenetrabile
No. 24,9 - Unione
No. 24,10 - Ritorno

No. 24,4 - Delta

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By NazarTheEzio


Mentre gli occhi rossi si illuminano in penombra, la figura umanoide si avvicina sempre di più a Delta. Mano a mano che esce allo scoperto, i suoi lineamenti si fanno sempre più distinti. Gambe e braccia robotiche e torso umano dalla pelle chiara del Nord Europa. La parte superiore della testa, in metallo scuro, si congiunge con gli occhi bionici e, attraverso quattro piccole asticelle (due per lato) incastonate perfettamente nelle guance, si attacca attraverso due perni, alla mascella dello stesso materiale della testa. "A quanto pare non sono l'unico ad essere privo di una parte del corpo.", pensa Delta osservandolo con attenzione. Il cyborg si ferma a pochi metri da lui e inizia ad analizzarlo con gli occhi.

-Agente Speciale Delta, Sito Poseidon, Fondazione SCP. - Dice alla fine dell'analisi con una voce robotica. - Braccio destro robotico implementato con la tecnologia denominata "Elemental Core". Nessuna traccia di anomalo.

"Mi ha analizzato nel dettaglio?", pensa Delta con gli occhi spalancati dalla sorpresa. "Ha saputo del mio Elemental Core ancor prima che io potessi reagire. Se è riuscito a scoprire la mia identità in così poco tempo, allora sarebbe capace anche di prevedere ogni mia mossa calcolando tutti i miei possibili movimenti. Non credo che sarà una passeggiata."

-Bravo, hai scoperto il mio nome e il nome dell'arma che utilizzo. - Dice alla fine Delta. - Ma adesso voglio sapere chi sei tu.

-Agente Speciale Drakkar, Sito Odino, Fondazione SCP. - Risponde quello. - Lo scontro sta per iniziare. Preparati.

-Ma quanto corri. Ci siamo appena conosciuti e già stai pensando a combattere.

Appena Delta finisce la frase, Drakkar gli appare improvvisamente davanti e gli sferra un pugno nello stomaco. Delta riesce a reagire in tempo e si protegge con il braccio destro, ma vola comunque all'indietro, colpendo una mangrovia e abbattendola. "È più veloce di quello che mi aspettavo.", pensa mentre si concentra sul suo avversario. In quello stesso momento Drakkar raggiunge nuovamente Delta e sferra un altro pugno. L'Agente Speciale anche questa volta si protegge, ma cerca anche di schivare. Si sposta di lato e subisce soltanto un po' di danni alla spalla destra.

-E va bene. Hai voluto tu. - Dice Delta e attiva il suo Elemental Core. Con il colpo caricato sul pugno, lo sferra contro Drakkar. L'aria compressa si libera con una potente esplosione che distrugge una parte delle radici del suolo e solleva in aria una grande polverone. Appena questo si dirada, Drakkar non c'è più. "Non avrà mica schivato?", pensa Delta mentre si guarda intorno con circospezione. "Nessuno sarebbe in grado di schivare un attacco ravvicinato di una simile potenza."

Ad un certo punto sente un passo dietro di lui. Si volta di scatto e un pugno di Drakkar lo raggiunge dritto in faccia, facendolo volare all'indietro di qualche metro. Cade al suolo pesantemente e si rialza subito, con un rivolo di sangue che gli esce dal naso. Appena si rende conto di un altro colpo in arrivo da Drakkar, contrattacca subito, riuscendo ad assestare un pugno all'addome dell'avversario. Ma questo, appena l'aria compressa esplode dal pugno, fa un balzo all'indietro tenendo una mano nel punto colpito.

-Bene, sono riuscito a colpirlo. Ma non credo di avergli fatto un grande danno. - Mormora Delta tra sé e sé.

-Danno irrilevante. - Dice Drakkar abbassando la mano. - Comunque apprezzo il tuo sforzo. Se non avessi schivato, le mie budella sarebbero completamente spappolate. Se sei ancora sicuro di potermi colpire, sei libero di riprovarci.

"Anche se mi sta invitando ad attaccare per primo, dubito che riuscirò a superarlo in velocità usando la spinta dell'Elemental Core. È molto più avvantaggiato di me dal momento che hai quasi tutto robotico, mentre io ho solo il braccio. Nonostante io sia abituato a sostenere la fatica, rimango comunque un normale essere umano."

-Ti vedo titubante, Delta. C'è qualche problema? Non sei forse in grado di competere con me? - Chiede Drakkar.

-Odio ammetterlo, ma credo che tu mi abbia superato in velocità e potenza. Di solito sono io che metto in difficoltà il mio avversario fin dall'inizio. Ma adesso i ruoli si sono invertiti completamente. - Risponde Delta sorridendo. - Tu sei veloce perché sei un cyborg, mentre io sono soltanto un essere umano con una protesi usata come arma. Sono in un bel svantaggio.

-Al livello della composizione del corpo, lo sei eccome. Un essere umano non può raggiungere i ritmi di lavoro di una macchina, anche se ci provasse con tutte le sue forze.

-Ed è per questo che vedo già la mia sconfitta all'orizzonte. Contro di te non ho alcuna speranza.

"Ma vediamo se…", pensa Delta sorridendo. Poi carica il colpo sul pugno e lo rilascia contro le radici, sollevando in aria polvere e schegge. Drakkar non reagisce e rimane fermo a guardare. Poi, mentre la polvere è ancora in aria, inizia ad avanzare con molta calma, e senza distogliere mai lo sguardo dal nuvolone. Ad un certo punto da quello spunta fuori Delta con un altro colpo caricato. Drakkar si ferma, ma non reagisce in alcun modo. Delta libera l'aria compressa proprio davanti al suo avversario, facendolo circondare di polvere. Drakkar si guarda intorno. Poi fa un piccolo scattino in avanti e in quel momento il pugno di Delta colpisce il punto in cui Drakkar era fino a poco fa. "Ha schivato di nuovo.", pensa l'Agente Speciale. "Eppure ero sicuro che fosse qui. Con tutta questa polvere non avrebbe potuto vedermi. E invece è riuscito a schivare il mio attacco senza alcun problema. Ma come fa?"

In quel momento un pugno di Drakkar raggiunge Delta e lo scaglia contro una mangrovia, che cade al suolo con fragore.

-Molto ingegnoso. - Commenta Drakkar mentre la polvere si dirada. - È veramente difficile vedere il punto esatto da cui può arrivare un attacco. Ma questo non è il mio problema.

-L'ho notato. - Risponde Delta riprendendo l'equilibrio. - Devo solo capire come ci riesci.

-Allora fallo prima che sia troppo tardi.

-Non riesco ancora a capire se mi vuoi uccidere oppure mi stai aiutando.

-Se avessi voluto ucciderti, lo avrei già fatto. E poi non ci guadagnerei nulla nel farti fuori. Salvare il mio Universo? È il mio obiettivo. E perché solo il mio? Gli altri Universi sono forse meno importanti del mio? Non credo proprio. Ognuno è importante a modo proprio e non serve a nulla distruggerlo. Se un Universo deve morire, allora è meglio che il tempo faccia il suo corso.

-Parole molto sagge, per essere uscite fuori dalla bocca di un cyborg. Ma se non hai alcuna intenzione di uccidermi, allora perché mi hai attaccato?

-Per aiutarti. Analizzando questo luogo ho scoperto dell'esistenza di alcune entità il cui livello di potenza è superiore al tuo. Se li dovessi affrontare ora, moriresti. Ciò che devi fare è affinare il più possibile la tua velocità e la tua potenza d'attacco.

-In così poco tempo?

-Non abbiamo scelta. Quando sei pronto, attaccami con tutto quello che puoi.

Delta rimane a guardarlo per un attimo e pensa: "Drakkar sembra un tipo affidabile. Almeno quello che sembra. Mi sta veramente aiutando? Non so cosa gli sta passando per la testa, ma a quanto pare devo fidarmi di lui. Ma senza smettere di abbassare la guardia."

-Allora? - Continua Drakkar. - Ti sei deciso ad attaccarmi?

-Mi hai detto che dovrei scoprire innanzitutto il motivo per il quale la cortina di polvere non serve per nascondermi.

-Esatto. È il punto di partenza per poter raggiungere, anche se di poco, le mie potenzialità.

Delta sferra una serie di pugni contro il terreno alzando in aria un grande nuvolone. Poi, facendo più silenzio possibile, inizia a spostarsi dietro alle mangrovie e prova ad arrivare dietro a Drakkar. Quest'ultimo rimane fermo al suo posto e segue con lo sguardo ogni movimento di Delta. Quest'ultimo scatta in avanti e sferra un pugno, ma Drakkar lo schiva con facilità. "Mi avrà forse seguito con lo sguardo?", pensa Delta. "Nonostante tutte le precauzioni che ho preso è riuscito comunque a seguire i miei movimenti. Probabilmente questa capacità ha a che fare con i suoi occhi. Forse la soluzione sta proprio lì, ma per essere sicuro dovrei fare delle altre prove."

-Sei riuscito a capire il motivo? - Chiede Drakkar.

-Non ancora, ma forse sono sulla buona strada. - Risponde Delta sorridendo.

-Allora non perdere altro tempo e continua.

Delta inizia a correre in tondo intorno a Drakkar. Poi, creando delle piccole sfere di aria compressa, solleva una grande cortina di polvere e detriti. L'Agente Speciale continua a correre e lentamente aumenta la sua velocità. Poi, aggrappandosi al tronco di una mangrovia, cambia bruscamente la direzione e attacca direttamente Drakkar. Lui non reagisce minimamente, limitandosi a guardare Delta. Questo si ferma di scatto e poi, alzando in aria dell'altra polvere, ricomincia a correre in tondo. Drakkar non smette nemmeno per un attimo a seguirlo. "Mi chiedo cos'abbia in mente. Non fa altro che correre e alzare dell'altra polvere. Sono curioso di vedere come riuscirà a risolvere la situazione."

Delta continua a correre in tondo, alzando sempre più polvere e detriti. Ad un certo punto con la mano destra stacca un pezzo di legno da uno dei tronchi, si ferma di colpo e lo lancia con tutta la forza verso Drakkar. Il legno attraversa il polverone, creando un piccolo tunnel dallo spostamento dell'aria, e colpisce dritto in testa il cyborg. Questo lo afferra prima che cada sul terreno e guarda davanti a sé. Delta dirada la polvere con un pugno e sorride soddisfatto. Drakkar lascia cadere il pezzo di legno ridotto in piccoli pezzi e dice:

-Non me lo aspettavo. Sembra che tu abbia trovato la risposta.

-È ovvio. - Risponde Delta ristabilendo il ritmo respiratorio. - Se non sei riuscito a schivare il pezzo di legno che ho lanciato, significa che non sei stato in grado di vederlo. In poche parole per potermi individuare stavi utilizzando la vista termica.

-Risposta esatta. Ora che sai che non puoi nasconderti da me, devi cercare di raggiungere almeno la mia velocità e colpirmi un'altra volta. Sta a te decidere come fare.

-Raggiungere la tua velocità? Sembra divertente. 

Carica il colpo sul pugno e scatta in avanti. Ma poco prima di poter colpire Drakkar, questo si sposta. Delta si volta di scatto e ci riprova. Il risultato non cambia. Continua a sferrare i pugni con la speranza di poter colpire il cyborg.

-Guarda che se continui a infierire in questo modo, non riuscirai mai ad arrivare ad un risultato. - Commenta Drakkar schivando.

-Lo so. - Risponde Delta. - Ma solo se continuo ad attaccare forse riuscirò a trovare una soluzione.

Poi sferra un potente pugno contro la faccia di Drakkar. Questo si sposta e l'aria compressa viene liberata contro la mangrovia, provocandone la caduta. Poi si volta verso il cyborg e pensa: "Devo trovare una soluzione. Ma come? Cosa dovrei fare per poter aumentare la mia velocità? Devo pensare a qualcosa."

Poi prepara un altro attacco, concentrando l'aria sul pugno. Ma quando sta per scattare in avanti, guarda il proprio braccio. Sul pugno chiuso osserva uno spesso strato di aria che si dirada mano a mano che sposta lo sguardo verso la spalla. "Ma era così ovvio! Come ho fatto a non notarlo prima?" In quel momento Drakkar compare davanti a Delta e lo sta per colpire. Ma quest'ultimo se ne accorge subito e contrattacca, senza colpirlo. Drakkar riparte all'attacco, muovendosi intorno a grande velocità. Delta cerca di seguirlo con lo sguardo, ma l'unica cosa che vede sono le immagini residue del cyborg. Prova a individuare il corpo originale, ma senza risultato. Ad un certo punto riceve un colpo sulla schiena. Riesce a mantenere l'equilibrio e si volta di scatto per colpire, ma senza risultato. Poi un altro colpo gli arriva ad un fianco e un altro ancora al petto. Più secondi passano, più colpi arrivano contro di lui.

-Se non reagisci, morirai. - Dice Drakkar. - Concentrati sui miei movimenti e raggiungi la mia velocità. Blocca i miei attacchi e colpiscimi più forte che puoi.

Delta si protegge con le braccia incrociate sulla testa e leggermente piegato in avanti. Si concentra sul suo Elemental Core e addensa l'aria su tutto il braccio. Poi, alzando leggermente lo sguardo, fa scattare in avanti il braccio meccanico a grande velocità, riuscendo a bloccare uno degli attacchi. Drakkar smette all'istante di correre e si ferma, dicendo:

-Davvero impressionante. Finalmente hai capito come raggiungere la mia velocità. Ma non è ancora finita. Per adesso hai solamente bloccato un mio attacco. Ora devi uscire dalla difesa.

Riparte all'attacco, riprendendo a correre. Delta si concentra e chiude gli occhi. "Cambiando la concentrazione dell'aria sul mio braccio è cambiata anche la mia percezione. È come se improvvisamente stessi vedendo a occhio nudo gli spostamenti d'aria provocati dagli attacchi di Drakkar. In qualche modo questo cambio ha aumentato la mia capacità visiva e non solo dell'ambiente circostante. Anche adesso riesco a percepire ogni spostamento d'aria. Non devo far altro se non seguirli e anticiparli." Pensa Delta mentre mantiene l'aria concentrata su tutto il braccio. Ad un certo punto, appena sente che stanno per arrivare degli attacchi a sorpresa, riapre gli occhi e, muovendo il braccio il più velocemente del solito, li anticipa e li blocca con successo.

"Ma come ha detto prima, bloccare non basta. Serve anche contrattaccare. Allora ci provo." Delta inspira profondamente e mantiene la calma. Poi fa scattare il braccio verso destra e per un attimo con la coda dell'occhio vede Drakkar spostarsi di poco e comparire dinanzi a lui con una mano appoggiata sulla guancia sinistra.

-Ci è mancato poco. - Sospira. - Mi hai quasi colpito di striscio. A quanto pare stai prendendo sempre più confidenza con il tuo Elemental Core. Ma è solo l'inizio.

-Lo so. - Sorride Delta. - Ma anche se è solo l'inizio, non credere che io abbassi la guardia. Anzi, sai cosa ti dico? Sono talmente sicuro di questa nuova tecnica, che il mio prossimo pugno ti colpirà il pieno.

-Non ti sembra di correre fin troppo adesso? In fondo, anche se non dovessi colpirmi, non importa. Tanto sei riuscito a raggiungere la mia velocità.

-Eh no, Drakkar. Ciò che è detto, è detto. Mi hai ordinato di colpirti, e io lo farò con il prossimo attacco.

-Allora cosa aspetti? Fatti sotto!

Delta allora congiunge le mani e fa fluire lo stesso strato d'aria anche sull'altro braccio. Poi appoggia entrambe le mani sulle gambe, trasferendo l'aria dalle braccia su di esse. A quel punto porta in avanti la gamba sinistra e guarda fisso Drakkar. Il cyborg pensa: "Interessante. Chissà se funzionerà." Entrambi si fissano con intensità. Poi Drakkar scatta in avanti e Delta lo segue. In un attimo si ritrovano faccia a faccia. Drakkar cerca di colpire Delta nel ventre, ma quest'ultimo con il braccio sinistro lo blocca e con il destro lo colpisce dritto in faccia. Drakkar accusa il colpo e viene scaraventato all'indietro. Abbatte due mangrovie e si schianta contro una terza in pochi secondi. Delta a quel punto disattiva l'Elemental Core e improvvisamente inizia ad ansimare. "Che stanchezza. Dovrei usare con parsimonia l'alta velocità.", pensa mentre osserva la distruzione.

-Hai certamente superato le mie aspettative. - Commenta Drakkar riprendendo l'equilibrio e avvicinandosi a Delta. - Questa l'ho sentita eccome. Mi hai quasi danneggiato i circuiti del cervello. Comunque, complimenti.

-Già, ma ora dovrei riprendere un attimo il fiato. Non posso mica fare il culo a strisce all'organizzatore del torneo in questo stato. - Risponde Delta sorridendo.

-Mi sembra ovvio. Sei un essere umano, quindi le tue energie sono limitate. Direi di fare una piccola pausa. Poi dirigiamoci verso quello che potrebbe essere il centro di questa foresta.

-Sai dove andare?

-Con la mia vista termica ho individuato un punto estremamente caldo e molto alto. Quindi immagino che quello sia il centro.

-Interessante. Se è estremamente caldo, allora ci serve dell'aiuto in più. Da soli credo che potremo fare poco.

-Ottima idea. Scommetto che nessuno oserà rifiutare la nostra offerta assai vantaggiosa. Non hanno scelta.

Dopo qualche minuto Delta e Drakkar si mettono in cammino, verso il probabile centro della foresta delle mangrovie, il teatro del torneo per la sopravvivenza degli Universi.

Nome: Larawag
Nome in Codice: Delta
Universo: RAGNAROMEGA

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