Come la prima volta

By littledream_98

65.6K 3.2K 3.5K

Terzo libro della trilogia. Primo libro: Il grido della libertà. Secondo libro: Lacrime di polvere. Due anni... More

Prologo
I Capitolo
II Capitolo
III Capitolo
IV Capitolo
V Capitolo
VI Capitolo
VII Capitolo
VIII Capitolo
IX Capitolo
X Capitolo
XI Capitolo
XII Capitolo
XIII Capitolo
XIV Capitolo
XV Capitolo
XVI Capitolo
XVII Capitolo
XVIII Capitolo
XIX Capitolo
XX Capitolo
XXI Capitolo
XXII Capitolo
XXIII Capitolo
Avvisi e comunicazioni.
XXIV Capitolo
XXV Capitolo
XXVI Capitolo
Sono qui.
Countdown.
XXVII Capitolo
XXVIII Capitolo
XXIX Capitolo
XXX Capitolo
XXXI Capitolo
XXXII Capitolo
XXXIII Capitolo
XXXIV Capitolo
XXXV Capitolo
XXXVI Capitolo
XXXVII Capitolo
XXXVIII Capitolo
XXXIX Capitolo
XL Capitolo
XLI Capitolo
XLII Capitolo
Tutti i personaggi.
EXTRA: Raccolta OS

Epilogo

1K 52 437
By littledream_98

UN ANNO DOPO...

*Harry's Pov*

Mi affannai mentre cercavo di sistemare le ultime cose presenti nella sala. Fuori nevicava, era il 13 dicembre. Nate avrebbe finalmente compiuto diciotto anni e in accordo con tutta la famiglia, a sorpresa del festeggiato, volevamo fare una grande festa come l'avevamo organizzata per Christopher. I palloncini neri, grigi e bianchi affiancavano la tavolata del DJ, dove un amico che ci aveva presentato Koll avrebbe intrattenuto tutti i partecipanti. Avevo organizzato i vari tavoli, in modo che ognuno a gruppetto potesse tranquillamente gustare la cena. La torta era responsabilità di Louis, mi auguravo che sarebbe arrivata integra alla sala.

Johannah e le ragazze erano già arrivate, Lottie era in compagnia del suo compagno, non ancora divenuto marito a causa di un problema con il locale che gli aveva fatto posticipare il matrimonio ancora di qualche mese. Ma la cosa non sembrava aver creato problemi, Lottie diceva sempre "Vuol dire che deve andare così". E sì, anche io pensavo che ogni cosa dovesse andare per il suo verso.

-Allora, la scritta è dritta? – chiesi a Fizzy che la stava fissando da minuti -C'è un errore nella scritta, Haz –

Sgranai gli occhi e sentii il cuore in gola -In che senso? Dove? Che errore? –

Le ragazze si scambiarono uno sguardo e scoppiarono a ridere -Ti prendevamo in giro! E' tutto perfetto, come sempre ogni volta che c'è il tuo zampino, datti una calmata! –

Buttai fuori tutta l'aria che avevo trattenuto per secondi e le guardai male, uno ad uno -Non vi farò vedere più Darcy! O diventerà come voi! –

Iniziarono a protestare mentre la bambina veniva proprio verso la mia direzione, abbracciandomi forte -Smettetela di prendere in giro il mio papà, è il miglior organizzatore di eventi che ci sia! – quel topino aveva da qualche mese iniziato a chiamare in maniera fissa me e Lou, papà. Ricordo ancora la prima volta che l'avevo sentita. Avevo pianto per minuti interi stretto nell'abbraccio con Louis, che a fatica cercava di non piangere insieme a me. Christopher era ancora un po' restio, ma lo capivo. Era più grande, aveva vissuto diversamente la sua famiglia e le sue figure genitoriali, non serviva che ci chiamasse papà, sapevamo quello che eravamo per lui. A proposito di questo, giusto qualche mese fa era riuscito a trovare il coraggio di andare a trovare sua madre in clinica. Eddie lo aveva spronato a farsi coraggio, a riallacciare un rapporto che non si era mai potuto creare. Così c'era andato ed era tornato a casa piangendo. Pensavo fosse andata male e invece era solo felice perché sua mamma era stata in grado di dirgli parole belle e di fargli capire che era salva grazie a lui.

Aveva riconosciuto tutti gli sforzi fatti in quegli anni. Così dopo aver affrontato quella paura, si sentiva molto più sereno e al posto giusto. Finalmente, si sentiva completo.

Darcy non aveva ancora trovato la voglia giusta che la portasse dalla sua mamma. Diceva di avere solo due papà, ma prima o poi l'avrei convinta ad andarci, magari con Christopher. Era giusto che creasse un rapporto con lei, quello non avrebbe significato che se ne sarebbe andata via da casa nostra.

Ma era cresciuta, si vedeva lontano un miglio. Aveva i capelli più lunghi, era più alta e sempre più bella, con i suoi occhioni verdi che squadravano il mondo da ogni angolazione.

-Qualcuno sa dirmi dove sono finiti Chris e Nathan? – domandai ad alta voce.

Eddie spuntò alle mie spalle – Mi ha appena mandato un messaggio, saranno qui tra un quarto d'ora –

-Oh, grazie al cielo. E mio marito? Dove diavolo è mio marito? –

-Eccomi, sono qui!! – disse proprio quest'ultimo, con uno scatolo tra le mani. Sistemai tutto sul tavolo e aggiunsi i regali che avevano portato per Nathan.

-Dov'è l'organizzatore seriale di tutto questo? – la voce di Zayn mi distrasse dal mio compito di piegare correttamente i tovaglioli del tavolo.

-Sfotti anche tu? – mi rimangiai subito la parola notando Adam accanto a lui.

-S-sfiguri anche tu? – provai a correggermi e Liam scoppiò a ridere. Adam nascose la faccia tra le mani, dandomi le spalle. Dopo anni, non riusciva ancora ad essere meno timido. Aveva i capelli color della pece e gli occhioni scuri che sembrava figlio genetico di Zayn, se solo non avessi saputo che in realtà era stato adottato.

-Ciao piccolino! – creò una fessura tra le dita per lanciarmi un'occhiata al volo – Ciao, Harry. Papà mi porti a giocare? – disse a Zayn.

-Amore glielo porti tu? Ti raggiungo dopo – Liam annuì alle parole di Zayn e uscì fuori dove c'erano dei giochi per bambini. Zayn mi si avvicinò – Smettila di tremare, hai organizzato tutto bene, non ti preoccupare! –

-E' la prima festa in grande che gli organizzo! Per i suoi diciassette anni ha voluto una piccola festicciola appartata. Adesso nemmeno sa che cosa ho architettato. E se dovesse odiare tutto questo? –

Zayn posò una mano sulla mia spalla – Giurerei che nessuno è in grado di odiare quello che fai, Harry. Metti il cuore in ogni cosa e questo significa tanto per ognuno di noi! – sorrisi alle sue parole e lo ringraziai. Poi raggiunse suo marito. Le cose tra loro andavano alla grande, Zayn aveva addirittura proposto a Liam di avviare la pratiche per una nuova adozione. Inutile dire quanto tutti fossero felici per quella notizia. Niall fece una videochiamata urlando per minuti su quanto gli mancassimo. Ci mancava molto pure lui, purtroppo in quegli anni non avevamo potuto vederci spesso. C'erano stati dei piccoli problemi che ogni volta facevano fallire i suoi viaggi per venire da noi.

-Amore, procede tutto alla grande, i nostri nonni stanno arrivando, li ho sentiti poco fa al cellulare – Louis mi baciò una guancia e io invece mi spostai verso le sue labbra -Anche Chris e Nathan saranno qui tra poco. Pensi che questa sorpresa gli piacerà? –

-Ne sono sicuro! – mi baciò di nuovo e se non fosse stato per nonno Sean e nonna Kaila avremmo continuato ancora per un po'.

-Allora, dove sono tutti i miei nipoti? –

Un coro di "nonno, nonna" riempì la sala. Tutti corsero ad abbracciarli e a tempestarli di domande su come avesse guidato nonno, su quanto avesse battibeccato con nonna durante il viaggio e di quanto gli fossero mancati.

Darcy aveva legato tantissimo con i nonni. Nell'ultimo anno avevamo deciso di passare una domenica al mese tutti insieme, con loro, Johannah, Dan e le ragazze. Anche Nathan si era integrato piuttosto bene. I suoi incubi erano diminuiti sempre di più. A volte capitava ancora che mi svegliassi nel cuore della notte e lo trovassi in cucina a bere un bicchiere di latte caldo. Gli facevo compagnia, parlavamo un po' e tornavamo a dormire. Man mano la situazione sembrava migliorare, fino a quando gli incubi non si erano presentati più, segno che anche il suo cuore stava trovando un po' di pace. Inoltre, quando gli avevo consegnato la lettera che Dave mi aveva chiesto di dargli, l'aveva letta di fronte a me, tutta d'un fiato, come se necessitasse quelle parole. Alla fine, aveva sorriso ed ero sicuro che qualsiasi scusa ci fosse scritta dentro, aveva funzionato. Nate mi aveva chiesto il suo numero visto che dalla Francia mi chiamava spesso per farmi sapere che finalmente la sua vita stava andando bene e così avevano finito per diventare amici, mettendo da parte le incomprensioni che c'erano state in quel periodo.

-Harry, guarda chi abbiamo portato oggi! – Daisy e Phoebe trascinarono per le mani Georgia – Tesoro, da quanto ti sei iscritta al college ti avrò visto solo un paio di volte! – esclamai abbracciandola. In tutti quegli anni non aveva fatto molti viaggi, spaventata dagli aerei e incasinata con studi e stage, ma trovarla lì quella sera fu importantissimo per tutti.

-Mi sei mancato tantissimo, Harry. Sei cresciuto così tanto, le foto non ti rendono giustizia! –

-Sei bellissima anche tu. Una grande donna! – esclamai abbracciandola ancora, poi rivolsi l'attenzione a Daisy e Phoebe che ormai erano due ragazze grandi e stupende -Mi avete fatto una bella sorpresa, grazie! –

-E le soprese non sono mica finite! – annunciò Louis, mi voltai a guardarlo confuso ma dall'ingresso apparve una testa castana che avrei giurato una volta fosse bionda.

-NIALL! CHARLY! – urlai, correndogli contro insieme a tutti gli altri.

-I miei Larry! Lo so che vi sono mancato, ragazzi, mi siete mancati anche voi! – ci abbracciammo per minuti, perdendo la cognizione del tempo. Era così bello avere tutti quanti lì quel giorno. Quella rimpatriata mi aveva senz'altro riscaldato il cuore.

-Ma cosa vedono i miei occhi? – domandai, indicando la pancia di Charly. La ragazza rise e si accarezzò lo stomaco – Non siamo potuti venire prima anche per questo motivo. Sono al quinto mese e Nicole avrà un fratellino –

-Perché non lo avete detto prima, durante le nostre videochiamate di gruppo? –

Niall e Charly si scambiarono una piccola occhiata – Volevamo essere sicuri che tutto stesse procedendo bene, ci sono stati dei problemi, ma adesso è tutto a posto e siamo felici di annunciarlo! – mi congratulai con loro e poi presi in braccio il tornado di cinque anni, Nicole, che era già tutta sudata – Stavi giocando? – le chiesi. Mi annuì con gli occhioni azzurri spalancati. Uguali a quelli di suo papà – Con Adam! Torno da lui! – la feci di nuovo scendere a terra e corse via.

-E' un capolavoro e so che lo sarà anche il fratellino – annunciai, mentre Louis mi stringeva il bacino con un braccio. Si avvicinò al mio orecchio e sussurrò – E se dessimo anche noi un fratellino o una sorellina a quegli scapestrati? –

Ridacchiai – Lou, le proposte indecenti solo quando siamo soli-

Avevamo pensato in quei mesi di adottare anche noi un altro bambino o bambina. Ma volevamo stabilizzare ogni cosa prima di fare un altro passo. Ci sarebbe stato tempo per allargare ancora la famiglia e dare amore a chi non aveva avuto la fortuna di riceverlo.

-Tutti nascosti! Chris, Nate e Alec stanno arrivando! – all'urlo di Eddie, andai a spegnere le luci della sala. Rimanemmo tutti quanto più nascosti possibile. I bambini, controvoglia, lasciarono i giochi e tornarono dentro. Aspettammo in silenzio per qualche minuto prima che la voce di Nathan si facesse più chiara.

-Mi avete portato dove? In un locale al buio? Ma l'avete pagata la corrente almeno o usiamo le candele per vederci in faccia? –

-Sta' zitto – lo ammonì Chris e quando accese la luce, urlammo tutti in coro "Sorpresa!".

Notai gli occhi del ragazzo sgranarsi e diventare lucidi, per poi analizzare tutti i volti presenti lì quella sera.

Restò come una statua di sale per un po' fino a quando non andammo ad abbracciarlo, uno ad uno.

-Sei stato bravissimo! – mi congratulai con Christopher che aveva portato a termine correttamente il piano. Alec e Nate stavano ancora insieme, seppur quella fosse la prima volta che ci trovavamo nella stessa stanza. Nate diceva che era troppo presto per le presentazioni della famiglia, ma quella sera non avrebbe avuto scampo!

-James? Non è ancora arrivato –

-Stava aspettando che Dylan passasse a prenderlo. Finiva il turno alle sette – mi rispose Chris. Ero felice per James. Finalmente sembrava aver trovato la sua stabilità. Il rapporto con i genitori si era ricostruito, aveva raccontato loro anche dei suoi momenti di debolezza e dell'astinenza. Avevano fatto delle sedute tutti insieme con il dottor Peterson e la situazione era nettamente migliorata. La relazione con Dylan invece andava a gonfie vele. Dopo un anno di relazione avevo saputo da Chris la loro intenzione di andare a convivere, nel frattempo che Dylan lavorava, Chris avrebbe continuato gli esami che gli mancavano per la laurea, che purtroppo, ancora erano molti. Ma ciò avrebbe permesso loro di fare tutto con calma.

Gli auguri a Nathan si protrassero per minuti. Quando ebbe un attimo di tregua mi avvicinai a lui in compagnia di Louis, per parlargli -Allora, abbiamo esagerato? –

Nate ci sorprese stringendoci in un forte abbraccio – No, anzi grazie, perché avete sempre creduto in me, non avete mai mollato, non mi avete mai fatto mancare nulla e questa festa è... stupenda. Grazie, davvero! –

-Te la meriti, sei un ragazzo speciale! E adesso porta Alec a conoscere tutti, sarà imbarazzatissimo! – lo spronò Lou e lui seguì il suo consiglio.

-Abbiamo messo su' una famiglia proprio perfetta –

-Sono d'accordissimo, Lou. Sono tutti speciali – ci scambiammo l'ennesimo bacio della serata e dopo l'arrivo di James e Dylan finalmente iniziammo a cenare, mentre il DJ metteva della musica per intrattenere tutti, grandi e piccini.

Nonno Sean fece scontrare il coltello col bicchiere e si alzò in piedi – Scusatemi per aver interrotto un momento la cena, ma devo fare un discorso, sono obbligato –

-Ecco in arrivo uno dei discorsi perfetti del nonno – mormorai a mio marito, intrecciando le dita della mia mano con quelle della sua sul tavolo che condividevamo con Nate, Alec, Darcy, Chris ed Eddie, la nostra piccola ma grande famiglia.

-Volevo dire grazie a mia figlia, che ha messo al mondo dei gioielli meravigliosi. Louis, Fizzy, Lottie, Daisy, Phoebe, Georgia... siete delle persone uniche e mi rendete un nonno orgoglioso. Poi volevo dire a Johannah che ha fatto delle scelte altrettanto speciali, permettendo ad Harry di entrare nella nostra famiglia. Hai saputo portare gioia, momenti significativi e unione. Vorrei inoltre ringraziare il suo matrimonio con Louis per avermi dato altri bellissimi nipotini. Nathan, Christopher e Darcy, siete anche voi la mia gioia. Vi siete fatti spazio nel mio cuore e ci siete sempre rimasti –

Nonna Kaila gli passò un fazzoletto per mettergli di asciugare le lacrime -Avete fatto tutti un lavoro stupendo perché avete saputo crescere questi ragazzi, gli avete dato dei valori, l'educazione e tanto ma tanto amore e ne avevano bisogno. Vorrei più persone come voi in questo mondo. Per finire, volevo rivolgere un pensiero a tutti i presenti che questa sera state rendendo speciale il compleanno di mio nipote. Che ognuno di voi possa sempre vivere ogni momento come la prima volta, possa sentire ogni emozione sulla propria pelle come la prima volta, possa baciare il proprio partner, avere sogni, avere obiettivi, sempre come la prima volta. Perché non si scorderà mai. Ti lascia dentro emozioni, ricordi e brividi che non si potranno dimenticare. Il primo bacio con mia moglie me lo ricordo ancora, anche se sono passati sessant'anni! Buon compleanno Nathan! –

Tra le varie lacrime di commozione, nuovamente partì il coloro per gli auguri a Nate, che non l'avevo mai visto così raggiante.

Un secondo tintinnio al bicchiere catturò la nostra attenzione, sgranai gli occhi quando mi accorsi che era stato Eddie a produrlo.

-Be' visto che non capita spesso di essere tutti quanti qui... e visto che è una giornata di festa, io e Christopher abbiamo un annuncio da fare –

-No... non ci credo – mormorò Louis e io restai con gli occhi sgranati.

-Abbiamo deciso di sposarci! – dissero in coro. Portai le mani alla bocca, sconvolto e poi mi alzai per abbracciarli. Darcy saltò in piedi contenta di vedere suo fratello così felice.

-Piccolo bastardo, adesso sono costretto a farti entrare nella mia famiglia! – mormorò Louis stringendo Eddie in un abbraccio – Sii sincero Louis, mi vuoi un bene dell'anima! –

-Ah, venite qui! – abbracciò anche Chris e ci riunimmo tutti in un abbraccio globale.

Il DJ disse che sotto richiesta di qualcuno stava per partire un lento che doveva essere ballato. Louis mi sorrise malefico, portandomi in pista – La vuoi smettere di far ballare le persone quando vuoi tu? – ridacchiai, quando costrinse Nathan a portare Alec in pista. Proprio come al diciottesimo di Chris lo aveva costretto a ballare con James.

-E' il pezzo forte della serata, goditelo – e così fu. Mi godetti quel ballo nel suo abbraccio, mentre attorno si formavano le varie coppie. Ed erano tutti così felici che sembrava una fiaba. Chris ed Eddie prossimi al matrimonio. James e Dylan prossimi alla convivenza. Zayn e Liam prossimi a un'altra adozione. Niall e Charly prossimi a diventare genitori per la seconda volta. Johannah e Dan in pista con le bambine.

Nonno Sean e nonna Kaila. C'erano tutti. Tutti. E stavano tutti bene.

All'improvviso partì un'altra canzone.

Nobody sees/ Nessuno vede.
Nobody knows/ Nessuno sa.
We are a secret... can't be exposed/ Siamo un segreto che non può essere esposto.

Sgranai gli occhi e fissai mio marito negli occhi.

-Amore! Ma farai così ad ogni evento? –

-Non è colpa mia, nonno Sean ha detto di vivere ogni cosa come la prima volta. E allora lo sto facendo. Ogni volta è sempre così, ad una festa cerchiamo di esserci tutti per il festeggiato, di fargli sentire il nostro affetto. Vogliamo goderci il momento nella sua totalità. In fondo, sono questi i gesti che contano, no? – disse Louis. Mi avvicinai al suo viso per unire di nuovo le nostre labbra,

-Ogni volta che ti guardo, ogni ti amo che ti dico, ogni mattina in cui mi sveglio e tu sei accanto a me, ogni bacio, ogni carezza, ogni cosa... ogni cosa con te è come la prima volta – mormorai sulle sue labbra.

Avevamo costruito tanto in quegli anni. Avevamo dato affetto, un tetto sulla testa a quei ragazzi e soprattutto una famiglia. Eravamo cresciuti anche noi con loro. E ci amavamo ancora e per sempre come la prima volta.

The end.


SPAZIO AUTRICE PER CHI VUOLE CONDIVIDERE QUALCHE LACRIMA CON ME:

Ebbene sì, eccoci arrivati all'ultimo spazio autrice di questa storia. E' stata la più travagliata, lo ammetto, e per quest'ultimo libro sentivo quasi la sensazione di abbandonare tutto, ma grazie al vostro continuo e immancabile supporto, ho ripreso in mano i capitoli e sono riuscita a darvi un finale.

Vi spiego perché Chris e James non sono tornati insieme. Ho trovato nella figura di Eddie qualcosa che mi facesse pensare che non sempre il primo amore è quello duraturo. Chris e James si erano innamorati da ragazzini, ma c'erano stati molti problemi nel mezzo, come la distanza e il sentirsi poco. Eddie è stata la figura che l'ha aiutato a riprendersi e l'ha fatto ricredere nell'amore, così ho pensato che mi sarebbe piaciuto di più lui con Chris e che James avrebbe trovato prima o poi qualcuno, ovvero Dylan. Dylan è il classico e perfetto ragazzo che è capitato nel posto giusto, al momento giusto. E' sfrontato, affascinante e sa cosa vuole, perfetto per un James che ultimamente non sapeva cosa farne della propria vita e che scelte prendere. Vedete, ogni pezzo di puzzle alla fine ritorna al proprio posto.

Non sarò io a dirvi cosa spero che questa trilogia vi abbia lasciato dentro, ma vorrei che lo faceste voi. Vorrei capire se sono davvero riuscita a trasmettervi quello che volevo.

Inoltre, spero di tornare presto con qualche altra storia. L'intenzione c'è, ma mi mancano un po' le idee e soprattutto stavolta vorrei essere sicura di portarla a termine. Pertanto, non smettete di seguirmi e farmi sapere come state. Seguitemi perché qualsiasi novità la pubblicherò o nel profilo o nel libro degli avvisi.

Non dimenticatevi di dirmi cosa vi piacerebbe leggere come OS di alcuni momenti che vi siete persi quando da un libro all'altro si saltano anni. Tipo OS su Harry e Louis oppure su altre coppie.

Ci sentiamo presto, guerrieri, non smettete mai di brillare. Sono sicura che nel corso di questi anni o mesi, ognuno di voi ha combattuto una battaglia e se non l'ha ancora vinta, gli auguro di farlo, di aggrapparsi con unghie e denti a ciò che di più sicuro abbiamo in questa vita: noi stessi. E' bello poter contare sugli altri, ma sono sempre stata del parere che la nostra prima forza, dobbiamo essere noi. Quando cadiamo, quando ci fermiamo a pensare se ne vale la pena, quando il mondo di ferma, quando il mondo ci cade addosso, quando la tristezza prende il sopravvento, noi siamo la nostra forza.

A presto, vi amo, la vostra Noemi!

Continue Reading

You'll Also Like

1.7K 157 17
la storia narra le vicende del protagonista prima che venga scoperto qualcosa di misterioso alla scuola di Mountville (avvenimenti precedenti a Livin...
109K 3.5K 62
Ginevra frequenta l'ultimo anno di liceo. Ha una grande passione per il giornalismo e vuole viaggiare il mondo proprio come suo padre. Una sera viene...
1K 82 11
Quando Harry si trasferisce a Roma, dall'Inghilterra, in una villetta tranquilla immersa nel verde, non immagina che il semplice acquisto di una teie...
20.6K 1.4K 22
Nonostante quello che sono, nonostante sia solo poco più di un animale, nonostante il mondo mi odi e mi consideri solo un mezzo, uno strumento, un m...