Jungkook tornò verso casa a notte inoltrata con un occhio nero, un taglio profondo a livello dello zigomo e del sangue ormai secco sul naso e sulla bocca, in quel momento voleva solo rifugiarsi in camera, addormentarsi il più velocemente possibile e stare lì anche tutto il giorno successivo.
Inserì le chiavi dentro la serratura e piano aprì la porta, non voleva assolutamente svegliare gli altri, ma una volta accesa la luce si ritrovò Jin in salotto a braccia conserte e con un volto visibilmente preoccupato.
-"dov'eri?"- domandò il maggiore.
-"in giro"- rispose solo il corvino.
-"cosa ti è successo alla faccia?"- chiese ancora.
-"sono caduto"-
-"Jungkook"- lo richiamò il maggiore con voce seria e impassibile -"sei tornato a spacciare?"-
-"non mi ricordavo fossi mio padre"- roteò gli occhi Jungkook.
-"avevi detto che non saresti più caduto così in basso"- disse Jin.
-"questo però prima di perdere l'orologio"- sbuffò il minore -"devo fare dei soldi Jin"-
-"ma falli in modo onesto con un lavoro normale"- rispose lo stilista -"guarda come sei ridotto"-
-"gli altri dormono?"- cambiò argomento.
-"Hoseok e Yoongi sono tornati da poco dal bar mentre Jimin è rimasto chiuso in camera tutto il giorno"-
-"ma che cosa gli è preso"- sbuffò Jungkook -"è da due settimane che non parla e non esce dalla sua stanza se non per andare al lavoro"-
-"un po' come te"- puntualizzò il maggiore.
-"cosa vorresti dire?"- chiese seccato Jungkook.
-"che ti sei appena descritto anche tu"-
-"non è vero"- si mise subito sulla difensiva il corvino.
-"oh sì invece"- disse il maggiore -"da quando è successo quello che è successo sei cambiato anche tu"-
-"non è vero"- ripeté il corvino.
-"Jungkook posso farti una domanda?"- il minore annuì appena -"che relazione avevi con Taehyung"-
A Jungkook si gelò il sangue all'istante, la gola si asciugò e gli occhi si sbarrarono -"cosa vorresti dire"- chiese a bassa voce.
-"sai benissimo cosa voglio dire Kook"- sorrise Jin -"lavoravo con entrambi, certe cose le ho capite sai"-
-"non c'era nulla tra noi due"- rispose solamente.
-"cos'è non ti fidi di me?"- domandò Jin -"secondo te per quale motivo ogni volta mandavo foto di Taehyung sul gruppo?"- sorrise appena -"sapevo che ti avrebbero fatto piacere"-
-"non c'era davvero nulla tra di noi"- ripetè freddo -"se no a quest'ora non sarebbe scappato con i nostri soldi"-
-"ha fatto quello che noi volevamo fare a lui"- sospirò pesantemente il rosa.
-"sei arrabbiato?"- domandò poco dopo il piccolo.
-"no Kook"- sorrise Jin -"però sono tanto confuso, lo conoscevi?"-
-"no"- rispose solo Jungkook a testa bassa -"non avevo idea di quello che aveva in mente di farci"-
-"come ha fatto a precederci su tutto?"- pensò ad alta voce lo stilista -"come ha fatto a capire quello che stavamo organizzando?"-
Jungkook rimase semplicemente immobile e in silenzio al centro della stanza, era da due settimane che si logorava ponendosi le stesse identiche domande ma ancora una risposta, al gesto di Taehyung, non l'aveva trovata.
-"magari può aver sentito qualcuno di voi parlare mentre lavoravate"- propose Jungkook.
-"lo escludo"- rispose velocemente Jin -"Hobi e io non parlavamo mai di lavoro quando c'era lui"-
-"allora una soffiata?"- parlò ancora Jungkook -"magari proprio da Seojoon"-
-"quei due si odiavano Kook e poi Seojoon lavorava per noi"- disse il maggiore -"non ci avrebbe mai girato le spalle, non per Taehyung almeno"-
-"c'è qualcosa che non torna però"- sussurrò il minore -"solo che non ricordo cosa"-
-"meglio andare a dormire ora"- parlò dolcemente Jin -"domani potremmo fare delle ricerche sul passato di Taehyung, qualcosa dovremo pur trovare"-
-"va bene Jin"- annuì con la testa il corvino prima di avviarsi verso le scale.
-"pensavi di dirlo agli altri?"- chiese il rosa fermando il passo dell'altro -"della tua vicinanza con Taehyung?"-
-"assolutamente no"- rispose secco -"buonanotte"-
...
Dall'altra parte del globo Taehyung e Namjoon si trovavano nelle ridenti stradine di Amsterdam, si stava facendo ormai sera e i due ragazzi erano appena usciti dalla lussuosa camera d'albergo che avevano prenotato per rifugiarsi e rilassarsi in qualche coffee shop.
-"te fumi?"- domandò Namjoon una volta seduti ad un tavolino.
-"ovvio"-
Il maggiore allora ordinò per entrambi rivolgendosi alla cameriera col suo inglese quasi perfetto e, una volta che la loro ordinazione arrivò, iniziarono a chiacchierare.
-"stai meglio?"- domandò Taehyung dopo qualche minuto di silenzio.
-"se non ci penso sì"- rispose l'amico.
-"e allora non pensarci"-
-"sai non è così facile"- sospirò.
-"fuma questa"- disse allungandogli una canna -"vedi come ti farà dimenticare tutto"- disse -"almeno per un po'"- sorrise.
Namjoon prese lo spinello tra le lunghe dita, lo portò alla bocca e aspirò profondamente più volte facendo fuoriuscire dalla labbra una grande nuvola di fumo.
-"ancora mi chiedo per quale motivo tu l'abbia fatto"-
-"fatto cosa?"- domandò Taehyung fumando.
-"andiamo Tae sai benissimo cosa"- rise il maggiore -"non parliamo di altro"-
-"perché è il mio io Nam"- spiegò il grigio -"ho sempre rubato, ho sempre preso in giro le persone"-
-"ma avevi un bel lavoro"- disse -"anche profumatamente pagato"-
-"ma estremamente noioso"- aggiunse il più piccolo.
-"perchè hai iniziato a fare il modello allora?"- domandò Namjoon.
-"perché dovevo lasciarmi alle spalle la mia vecchia vita dopo l'ultima disastrosa rapina"- iniziò fumando ancora -"e perchè obbiettivamente sono nato per questo lavoro, ma mi hai visto"- e puntò il suo viso.
-"e perché sei rimasto a Busan?"- chiese ancora il grande -"non sarebbe stato meglio andare a Seoul?"-
-"non avevo abbastanza soldi inizialmente per trasferirmi, quando poi però ho iniziato a farli non sono più voluto andare via"- spiegò.
-"quindi non hai mai vissuto fuori da Busan"-
-"in realtà sono nato e cresciuto a Daegu"- sorrise il modello -"mi sono trasferito a Busan prima di iniziare il liceo"-
-"e durante quegli anni hai conosciuto Jeon?"-
-"esatto"- sospirò.
Dopo l'ultima domanda sui due ragazzi calò il silenzio, continuarono a fumare per un altro paio di minuti senza proferire parola finchè Namjoon non parlò di nuovo.
-"qual è la prossima parte del piano?"- domandò Namjoon.
-"cioè?"-
-"non vorremo scappare e nasconderci per tutta la vita?"-
-"pensavo solo per qualche anno"- spiegò Taehyung -"poi potremo tornare anche in Corea e continuare la nostra vita da milionari nel nostro Paese"-
-"un ottimo piano direi"- sorrise Namjoon.
I due ragazzi vennero poi interrotti dal cameriere, Namjoon pagò strisciando il suo bancomat, caricato poco tempo prima con gran parte dei soldi che avevano rubato, e felici e fatti uscirono dal bar per dirigersi dentro qualche locale olandese per continuare la nottata.
...
scusate per la lentezza
di questi primi capitoli
ma bisogna spiegare un
paio di cose prima del
grande incontro.
spero che la storia vi
stia piacendo ancora,
al prossimo giovedì♡