prologo.

812 20 8
                                    

Greta Marcianó | ♊︎
"Mi chiamo Greta, ho da poco concluso il mio 15º giro intorno al sole e quelli alle mie spalle sono i miei genitori"

6 luglio 2020.

Avevo promesso a me stessa un'estate indimenticabile. Prevedevo Il momento cruciale della mia estate come l'inserirmi in un gruppo di amici, preferibilmente quelli che ogni anno vanno nella mia stessa spiaggia e sembrano divertirsi sempre un mondo, oppure essere semplicemente felice e rilassata, in riva al mare con in testa uno dei tanti e stupidi tormentoni estivi (quelli che canti anche se li odi e non sopporti).

Quel momento è arrivato, ma non è come le due possibilità appena descritte, ed è la mia migliore amica Francesca la responsabile di questo tragico cambiamento di piani: la sottoscritta ha avuto la brillante idea di iscrivermi, senza sentire alcun mio parere, ai provini per il Collegio, famoso reality italiano che ogni anno chiude 20 adolescenti in un reale collegio e li mette davanti alle rigide regole dell'anno predisposto dalla regia. Quest'anno toccherà l'anno 1992.

Come ogni ragazzo che si propone all'esperienza, faccio i provini, con la mia amica che mi prega di non mandare tutto all'aria di proposito, ed anche lei decide di darsi una chance.

Sorprendentemente vengo presa, mentre Francesca viene rifiutata. La sua reazione è stata davvero esilarante, saltava di gioia abbracciando i miei genitori felicissima che io fossi entrata e quando le ho chiesto come si sentiva mi ha risposto con queste parole: "Ma chi cazzo se ne frega! Vai al Collegio!".

Ed è per questo che ora sono in macchina a fianco a lei, con i miei genitori, in viaggio verso l'istituto Convitto Regina Margherita di Anagni, esattamente a quattro ore dalla mia amatissima Calabria.

«Ti vedo nervosa?» mi fa notare la mia migliore amica, Francesca.

«Oh, no... tu dici?» esclamo sarcastica. «È nervosa!» riferisce ai miei genitori, entrambi ridacchiano, sanno quanto sia difatti nervosa quindi si limitano al gesto.

Io e Francesca ci conosciamo dalle medie, quattro anni ad essere esatti. Il nostro rapporto è basato su ironia e tanta sorellanza.

Mi è sempre stata vicina e, per dire la verità, è una delle persone che mi sta più a cuore. Ha aperto i miei occhi al mondo e mi ha aiutata a superarlo con tante risate.

Ma, pur avendo lei, ho ancora paura di quello che il mondo ha in serbo per me.

«SI FRANCESCA, SONO NERVOSA! Mi hai fatto prendere parte ad un esperimento sociale, devo dire altro?!» dico esasperata.

«Ma che c'è di male?»
«Già la parola "sociale" ti doveva fermare dal scrivere il mio nome su quel maledettissimo modulo d'iscrizione!»

«Greta... per favore non esagerare» mi supplica mia madre dal sedile anteriore della macchina.

Mi sto astenendo dal dire parolacce perché sono in presenza dei miei genitori, se non ci fossero avrei già "esagerato".

Faccio un respiro profondo e mi spiego più calmamente:
«Sono una delle persone più timide ed introverse che conosci, parole tue, e mi iscrivi in un posto pieno di adolescenti... io non capisco come ti sia venuto in mente! Mi dovrò allontanare da te e dalla mia famiglia, non credo mi ambienterò facilmente...»

A scuola me la cavo, non ho problemi a studiare, stare chiusa in un istituto con altri 19 adolescenti non è il mio sogno ma c'è di peggio al mondo...

un mix di emozioni | davide vavalà 𓁹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora