30. Addio Terza Incomoda

33 1 0
                                    

30. Addio Terza Incomoda

<Dunque il nostro testone ha cominciato a mollare> borbottò Violet.

Eravamo seduti nella mia stanza. Io e la bionda sul letto mentre Adam sta alla scrivania. Era stato proprio quest'ultimo a convocarci in una riunione di emergenza. A quanto pareva, Lucas si era confidato con lui, facendo delle domande sul Legame.

<Sì> annuisce il castano. <Dopo giorni e giorni a contatto con le nostre situazioni direi che la curiosità ha preso il sopravvento>.

Ci disse che il fattaccio era accaduto dopo avermi vista tra le braccia di Manuel dopo aver passato un esame.

<Si mi ricordo di avervi annusati tra gli studenti in corridoio> ricordai. <Ma non ci ho fatto molto caso. Era il giorno della partenza di Manuel> continuai riflettendo.

E sì. L'Alpha di Yale era tornato a New York per la sessione d'esami primaverile. Gli ero molto grata per il suo aiuto ma avevo come l'impressione che il suo affetto per me stesse prendendo una piega 'sbagliata'.

Spero proprio di no...Non mi va di dargli una delusione.

<E adesso? Cosa facciamo?> chiesi rompendo il pesante silenzio sceso nella stanza.

<Aspettiamo> rispose Violet.

<Già. Non possiamo fare molto altro adesso> concluse Adam con le braccia incrociate al petto.

<Su col morale Cami!> esclamò la mia amica. <Ho un buon presentimento. Molto presto ci libereremo di una terza incomoda vedrai> ghignò.

Non so cosa pensare. Questa carrellata di eventi mi sta travolgendo peggio di un tir.

Speriamo in bene.

Passano un paio di settimane. Le lezioni riprendono e la quotidianità mi riassorbe nella sua monotona tranquillità.

Manuel non si era più fatto vedere. Mi aveva chiamata pochi giorni fa, dicendomi che avevano ricominciato gli allenamenti con la squadra quindi non sarebbe più potuto venire da me spesso. Per quanto non gradissi le sue attenzioni, nell'ultimo periodo, un po' soffocanti, dovetti ammettere che mi mancava la sua compagnia.

I miei amici avevano ripreso il loro ruolo di 'guardiani' facendomi notare come, man mano, il rapporto tra Lucas e Eleonor si stesse deteriorando.

Ormai le scenate della mora erano diventate famose per tutto il campus. C'era chi credeva che fosse Lucas a tradirla o che viceversa fosse lei quella a tradire, dunque facesse l'appiccicosa e la gelosa per paura di perderlo.

I meglio informati dicevano semplicemente che lui non le dava più attenzione e lei ne fosse indispettita.

Questa situazione andò avanti fino a che, in un pomeriggio qualsiasi, non ci trovammo ad assistere, assieme a mezzo corpo studentesco, a una grossa lite.

Eleonor e Lucas si fronteggiavano nell'atrio della struttura principale, il rettorato di Harvard. Lei aveva le mani poggiate sui fianchi e il fiatone a forza di urlare. Lui pareva indifferente, forse infastidito ma il suo odore, aspro e molto forte, mi stava facendo girare la testa.

C'è sicuramente qualcosa che non va.

<Insomma! Mi vuoi dire che ti prende?> stava chiedendo Eleonor. <Non mi rispondi. A stento mi guardi. Siamo usciti con le mie amiche e sei stato al telefono tutto il tempo. E non facciamo sesso da un'eternità> sbottò ancora, facendo ridere il pubblico all'ultima affermazione.

<Ehi Picke io una risposta ce l'avrei a tutto questo!> arrivò una voce beffarda dal gruppo.

<Si magari hai un palco di corna grande come una casa in testa!> gli diede corda un'altra voce.

Mi hai sconvolto la vitaWhere stories live. Discover now