DNR

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Mi svegliai ancora mezza nuda a pancia in giù sentendo Bellamy che mi baciava la schiena lentamente
"Buongiorno" sussurrai girandomi
"Buongiorno" disse lui sorridendo e poi mi diede un bacio delicato, come se fosse un'abitudine.
Ci girammo e mi misi a cavalcioni sopra di lui e lo baciai più appassionatamente mentre le sue mani scendevano lentamente lungo la mia schiena.
Lui mi guardò poi lentamente passò l'indice sulla cicatrice del proiettile che avevo sulla gamba
"Mi..." disse
"Lo so, non serve ricordarlo" dissi poi lui passò delicatamente la mano sul tatuaggio che avevo sul fianco
"Ma hai una cicatrice sotto il tatuaggio?" chiese
"Non è niente" dissi, lui si sedette e stinse le braccia attorno alla mia vita, io misi le braccia attorno al suo collo
"Continui a mentirmi" disse
"Non è niente, davvero" dissi continuando a mentire, lui mi guardò negli occhi e io sospirai
"E' stato mio padre con un acido. Circa tre anni fa. Ho fatto il tatuaggio per coprire la macchia più chiara che mi è rimasta" mi arresi, lui non sapeva cosa dire
"L'ha fatto di proposito?" chiese e io annuì
"Mi dispiace" disse
"Ora sto bene" dissi e lo baciai
"Cos'era questo?" chiesi staccandomi
"Una notte di sesso magnifico direi" disse
"E questo non lo metto in dubbio ma..." dissi
"Ma io sono innamorato di te, lo sono sempre stato" disse poi lo baciai
Qualcuno bussò alla porta
"Chi è?" chiese Bellamy
"Riunione muoviti. Ah e...non trovo mia sorella" disse la voce di Stefan, noi ci guardammo cercando di non ridere
"Arriviamo" disse Bellamy
"Sei con Jo?" chiese Stefan
"Cretino" gli sussurrai ridendo
"Buongiorno" dissi
"Muovetevi" disse, io mi alzai dal letto poi mi misi una mano sulla fronte
"Ho mal di testa" dissi
"Dopo tutto quello che abbiamo bevuto..." disse e mi baciò il collo
"Dobbiamo andare" dissi poi raccolsi i miei pantaloni e me li misi
"Mi serve la mia maglietta però" disse lui, io la tolsi e gliela lanciai
Ci rivestimmo e andammo nell'hangar.

"C'è una falda acquifera sotterranea con un sistema di filtraggio ancora operativo. Un po' dell'acqua andrà alla fattoria idroponica. Non è così, signor Green?" disse Jaha indicando Monty che era accanto a noi
"La cosa più bella che abbia mai visto" disse Monty
"Quasi" sussurò voltandosi verso Harper
"Non sarà facile. Ci sarà tantissimo lavoro da fare, ma insieme abbiamo combatturo e insieme noi risorgeremo" disse Jaha e tutti esultarono
"Fate i bagagli. Portate soltanto l'essenziale. Partiamo all'alba" disse Jaha tutti si allontanarono, alcuni ragazzi si congratularono con Monty
"Sei un eroe Monty" gli disse Harper
"Smettila. Fai i bagagli. Arrivo appena avremo finito all'armeria" disse lui
"Jaha aveva ragione" disse Bellamy avvicinandosi a lui e tenendomi la mano
"Abbiamo molto da fare. Avete smaltito la sbronza?" disse
"Ci stai giudicando?" disse Bellamy
"Un po'" rispose lui
"Non abbiamo fatto nulla di male" dissi
"Non c'era speranza, adesso c'è" disse Bellamy sorridendo
"Andiamo" dissi e ci incamminammo
"Jasper" lo chiamò Monty quando passammo davanti al bar e lui si voltò
"Ti piacerà" gli disse, lui sorrise
"Lo capiranno quando prenderemo il distillatore" dissi
"Non ci serve. Ce ne è uno nel bunker" disse Monty

Andammo in armeria poi ognuno andò nella sua stanza a raccogliere le proprie cose
"Jo, pensavo una cosa" disse Stefan entrando nella mia stanza mentre raccoglievo le mie cose
"Dimmi" dissi
"Tu chiameresti mai tua figlia come mamma?" mi chiese e io mi girai guardandolo senza capire
"Non lo so Stefan. Ma che domanda è?" dissi
"Non lo so stavo solo cercando di distrarmi" disse
"Okay..." dissi e lui uscì
"Ehi, Stefan" sentì la voce di Bellamy
"Bellamy" disse Stefan poi andò via
"Ehi, tutto okay?" mi chiese mettendomi le mani sulle spalle
"Stefan ogni tanto se ne esce con delle domande assurde" dissi
"Tipo?" chiese e io mi girai
"Mi ha chiesto se, se mai dovessi avere una figlia, se la chiamerei come mia madre e...e io non sapevo cosa rispondere" dissi con faccia confusa
"Amelia è un bel nome" disse lui
"Non capisco il senso della domanda. Tu?" dissi
"Se chiamerei mia figlia come tua madre?" disse e io lo guardai ancora più confusa
"Scusa se nel mio futuro vedo te come madre dei miei figli" disse e io sorrisi come una cretina
"Comunque sì, chiamerei mia figlia come mia madre e a dire il vero anche come la tua" disse, io gli diedi un bacio svelto
"Dobbiamo andare" dissi e uscimmo dalla stanza.

WE WILL SURVIVE 4Where stories live. Discover now