WE WILL SURVIVE 4

GIMME SHELTER

Io e Bellamy tornammmo ad Arkadia con il Rover mentre Clarke e Roan portarono l'idrazina sull'isola, lui guidava il Rover e io il furgone.
Arrivati ad Arkadia l'aria era strana
"Bentornati" ci disse Kane raggiungedoci, ci fu un lampo nel cielo poi la pioggia iniziò a cadere ma quando arrivò a contatto con la mia pelle bruciava
"Pioggia nera" disse Bellamy
"Pioggia nera!" urlai
"Tutti dentro!" urlò Kane
"Dentro!" urlò Bellamy
"Questa non è un'esercitazione!" urlò Kane tutti correvano dentro e si coprivano con quello che trovavano
"Dammi un telo!" urlò qualcuno e io gli porsi il mio
"Vieni qui" mi disse Bellamy coprendo entrambi con la giacca che aveva in mano
"Kane! Dov'è Octavia?!" chiese Bellamy
"Lasciate tutto! Dentro! Al riparo!" urlava lui.
Le persone si spingevano, si aggrappavano le une alle altre
Quando entrammo prendemmo le bottiglie con l'acqua e ci bagnammo le mani per evitare che bruciassero mentre tutti si stavano spogliando e schizzando l'acqua addosso dai barili che avevamo riempito
"Kane! C'è qualcuno fuori" disse Bellamy
"Andiamo!" disse Bellamy poi uscirono e riportarono dentro Louis, due guardie lo aiutarono.
Io corsi da un barile d'acqua, mi spogliai e mi schizzai l'acqua addosso
"Devo trovare Octavia!" urlò Bellamy
"Non è qui. E partita qualche ora fa" disse Kane
"La devo trovare" disse Bellamy cercando di uscire, io corsi da lui per cercare di fermarlo ma grazie a Dio Kane mi precedette
"Bellamy, aspetta. Non sappiamo dov'è. Sei appena tornato e il Rover non ha potenza sufficiente per..." disse
"La pioggia la ucciderà" contestò Bellamy, io andai a chiudere la porta
"E' in gamba. Sta' tranquillo, troverà un riparo" disse Kane
"Bellamy, per l'amor di Dio" dissi tirandolo per un braccio e trascinandolo verso un barile
"Ricordate l'esercitazione. Tutti gli indumenti nella zona designata!" urlò Kane
"Come sappiamo se ci siamo tutti?" chiese una donna
"Mia moglie prima era fuori. Devo sapere che sta bene" disse un'uomo
"Chiedi ai capi del tuo settore" rispose Kane
"Faremo l'appello appena sarà possibile" dissi continuando a bagnarmi con l'acqua
"Qualcuno mi sente? Siamo sotto la pioggia e stiamo bruciando" disse la voce di un uomo alla radio di Kane
"Silenzio!" urlò lui
"Tra le macerie a nord dello schianto. Qualcuno mi sente?" disse l'uomo, io e Bellamy ci avvicinammo a Kane
"Sono il Cancelliere Kane, ti sento. Tu mi senti?" disse lui
"Sì, Kane! Kane, sono Mark Colton. Mio figlio è tutto bagnato di pioggia nera. Vi prego. Dovete aiutarci! Fate presto!" rispose Mark preoccupato e spaventato.
Ci asciugammo, lavammo i vestiti e ci rivestimmo.

Io stavo aiutando una donna che era gravemente ferita, mi voltai verso Bellamy che stava chiudendo i fori di una tuta con dello scotch, lui si voltò verso di me poi io distolsi lo sguardo.
"Bisogna portarlo in infermeria" disse Harper avvicinadosi a Kane che era arrivato in quel momento riferendosi a Louis
"L'infermeria è piena. Anche se lo curassimo, non ce la potrebbe fare. So che è dura, ma abbiamo delle priorità" rispose lui
"E' colpa mia se non ce la farà. Voleva aggrapparsi a me e io non lo ho aiutato" disse Harper
"Allora aiutalo adesso. Fallo stare più comodo possibile" disse Kane poi fece per allontanarsi
"Kane" dissi alzandomi velocemente e avvicinandomi a lui
"Avete rintracciato tutti?" chiesi
"Jaha e Monty hanno chiamato dal settore cinque e tutti i duecento sono salvi. Gli altri settori stanno controllando" rispose lui
"Bene..." dissi e abbassai la testa
"Proverò a convincerlo a non andare" disse lui riferendosi a Bellamy
"Grazie" sospirai e lui si allontanò
Louis tossiva fortemente...
Vidi Bellamy passare, Kane lo seguì poco dopo e io andai con lui
Bellamy si mise il casco e uscì dalla navicella andando verso il Rover poi iniziò a camminare storto, piegarsi dal dolore e iniziò a correre
"Bellamy, torna indietro!" gli urlò Kane
"Bellamy, ti prego!" urlai ma lui non ci ascoltò e salì sul Rover
"Bellamy, che diavolo è successo?" chiese Kane alla radio ma lui non rispose
"Bellamy!" sbottai prendendo il polso di Kane e avvicinado la radio alla mia bocca
"Bellamy, torna qui" disse Kane dato che Bellamy continuava a non rispondere
"Avevi ragione. La tuta è inutile" disse Bellamy con voce rotta dal dolore
"Bellamy torna dentro" dissi
"Porta il Rover nella camera stagna" disse Kane
"Bellamy, sono Mark! Ci sei?" disse l'uomo alla radio
"Dannazione" sbottai tirando un pugno contro il muro, conoscevo Bellamy, sapevo che non li avrebbe mai lasciati lì senza tentare ancora
"Sono qui" disse Bellamy con fatica
"Sei già partito? Peter non sta tanto bene" disse Mark alla radio e sotto si sentiva il ragazzo che tossiva
"Ha superato di peggio. Supereremo anche questo" disse Bellamy, Peter era uno dei cento ed era vero che ne avevamo passate di davvero brutte
"Sto arrivando" disse Bellamy
"Ricevuto Bellamy, grazie" disse Mark
"Kane, ti prego" dissi spaventata
"Bellamy, passa al canale privato" disse alla radio
"Niente più prediche. Non posso trovare mia sorella ma so dove sono loro" disse Bellamy poi il Rover partì
"Bellamy, fermo! Ascoltami!" disse Kane e Bellamy fermò il Rover
"Non correre rischi inutili. Torna a casa sano e salvo" disse Kane
"Lo stai lasciando andare!" urlai
"Sta' tranquillo. Jo è lì?" disse Bellamy
"Sì" disse Kane poi mi passò la radio
"Ti odio" gli dissi
"Tornerò a casa sano e salvo, te lo prometto" disse lui poi il Rover partì e la radio si spense
"E tu mantieni le promesse" sussurrai con la radio spenta ancora in mano guardandolo allontanarsi forse per sempre
"Che succede?" chiese Katherine raggiungendoci
"Distraiti" mi disse Kane
"Neanche per sogno" dissi
"Jo, cosa succede?" insistette Katherine
"Katherine, per l'amor di Dio" urlai
"E' tutto okay Katherine, ci pensiamo noi" le disse Kane
"Non mi sembra tutto okay. Jo si agita così solo se si tratta di qualcuno di cui le importa" disse Katherine poi si guardò intorno rendendosi conto del fatto che io non smettevo di guardare fuori
"Dov'è Bellamy?" chiese e nessuno rispose
"Jo?" insistette lei
"E' uscito, sta cercando di salvare due persone" dissi
"Jo..." disse lei
"Katherine non è il momento" dissi